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Messaggio del 23 dicembre 1981:La messa di Natale sia celebrata a mezzanotte e non alla sera.

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo)

31-5 Agosto 28, 1932 Alternative Divine, lavoro e riposo. Come Dio prende la creatura sempre a vie d’amore. Amore universale ed amore speciale.

(1) La mia piccola mente continua a sperdersi nel Voler Divino, mi sembra che non so stare se non mi tuffo nelle sue onde per trovare in atto ciò che ha fatto per amor nostro, ma in mezzo a tanta immensità d’amore, il mio cuore aveva i suoi gemiti dolorosi per le privazioni del mio dolce Gesù, il suo silenzio profondo; mi sento che nella mia anima, sebbene c’è un’aria pura, un cielo tersissimo tempestato di stelle scintillanti di tutti i colori, un sole fulgidissimo, che con la sua luce batte continuamente sulla mia piccolezza, per fare che tutto ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

31-6 Settembre 4, 1932 Il ricambio, bisogno dell’amor Divino. La Divina Volontà operante, continuazione di Creazione.

(1) Sono sempre nel mare del Voler Divino, il quale mi fa presente tutta la Creazione. Che teatro immenso, nel quale ci sono scene sì commoventi, che a chiare note rivelano il grande amor di Dio verso le creature, e che rapiscono il cuore ad’amarlo, e pensavo alla grande ingratitudine umana, che non si fa rapire ad’amarlo. Ed il mio dolce Gesù, sorprendendomi col suo cuore gonfio d’amore, mi ha detto:

(2) “Mia buona figlia, la Creazione fu fatta dal nostro Ente Supremo per dare amore, e per ricevere il ricambio dell’amore delle creature. Non vi ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

31-7 Settembre 8, 1932 Prodigio della nascita della Regina del Cielo. Vie di comunicazione tra Creatore e creatura. Chi forma la nobiltà.

(1) La mia piccola mente fa sempre la rondine dentro e fuori del Voler Divino, e per quanto le gira intorno non mi stanco mai, sento una forza misteriosa che allettandomi non mi dice mai basta, ma dice: “Corri, cerca i suoi atti, amali, adorali, baciali, e trasforma i tuoi ai suoi, e forma tutta la tua vita di Volontà Divina”. E se non so dire nulla, nelle mie corse e giri dico la mia piccola storiella, “ti amo”, “ti amo”, “ti adoro”, “ti benedico” oh! Volontà adorabile, in tutte le opere tue. Ed essendo oggi la Natività della ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

31-8 Settembre 18, 1932 La pagina scritta nella Divina Volontà, storia della creatura. Come Iddio non ci vuole servi, ma principino del suo regno. L’amor Divino in cerca di tutte le creature per amarle.

(1) Il mio abbandono continua nel Voler Divino, mi sento nascondere dalle sue onde eterne, nelle quali tutto nasconde, nulla le sfugge dalla sua immensità, sicché chi vuol trovare tutto, abbracciare tutto, sentire la storia di ciascuno, deve entrare in questo mare del Fiat Supremo. Ma mentre la mia mente si perdeva in Esso, il mio dolce Gesù, visitando la mia piccola anima mi ha detto:

(2) “Figlia benedetta, la mia Volontà tutto racchiude, anzi, per ciascuna creatura vi tiene la sua pagina scritta del come si deve svolgere la sua storia e formare la sua ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

31-9 Settembre 25, 1932 La Divina Volontà chiama la vita di Nostro Signore nell’anima, l’abbandono chiama le opere sue. Diritto che dà la Divina Volontà a chi vive in Essa.

(1) Sono sempre nelle braccia del Voler Divino, come una piccola bimba che vuol essere cullata nelle braccia della mamma per prendere il suo dolce sonno, e se la mamma non la culla, la povera piccina non si sente sicura, s’opprime e piange, ed implora le braccia della madre per letto e riposo, ed allora si quieta quando ne ottiene l’intento. Tale son’io, sono la piccola bimba neonata appena, e sento il gran bisogno, per essere sicura, delle braccia del Fiat per essere cullata e difesa, ed essendo inesperta nel suo mare Divino, perché sono neonata appena, sento il bisogno di essere guidata e di ciò che debbo fare nella sua stessa Volontà. E siccome mi sentivo oppressa per le privazioni del mio dolce Gesù, e per altri incidenti successimi, il mio Sommo Bene Gesù, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Mia piccola neonata del mio Volere, vieni fra le mie braccia, tu hai ragione che solo nelle mie braccia puoi essere sicura, ne vi sono pericoli nella mia Volontà, che più che Mamma ti tiene stretta al suo seno, ti alimenta con la sua luce e col suo amore; non ci sono oppressioni, né mestizia, né timore, queste sono robe fuori della mia Volontà, non dentro di Essa, dove non vi è altro che pace, gioia, attitudine continua, c’è tanto da fare, che l’anima non trova né tempo, né luogo per opprimersi, e poi, l’oppressione è mancanza d’abbandono totale nelle mie braccia, l’abbandono produce il dolce sonno, e nello stesso sonno sogna Colui che ama, e che l’ama tanto che la tiene stretta al suo seno. Invece l’oppressione, il timore, produce la veglia e diventa tutt’occhio per guardare sé stessa, non Colui che ama ed è tutt’occhio per essa. Tu devi sapere che il fare ed il vivere nella mia Volontà, chiama la mia vita a formarsi in te, e l’abbandono totale in me chiama le mie opere, e chi non vive abbandonata inceppa in essa la mia vita e le mie opere, ed Io mi sentirei male se non potessi svolgere ciò che voglio fare nella creatura. Perciò abbandonati totalmente in me, ed Io ci penserò a tutto”.

(3) Dopo di ciò stavo facendo il mio giro nella Creazione, per mettervi il mio ricambio d’amore per tutto ciò che ha creato e conserva per solo e puro amore, ed il mio amato Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, la gran mole del mondo attaccata alla gran mole Divina gira continuamente, animata dal nostro moto incessante, ci gira intorno per ridarci la gloria, l’onore, l’amore, col quale la uscimmo fuori di Noi. Sicché siamo in mezzo alle opere nostre che mentre ci girano, ci decantano con voci segrete ed arcane il nostro Essere Supremo. Onde Noi sentiamo nelle cose create la nostra vita sparsa in esse, e sentiamo ridarci il palpito del nostro amore, la profondità della nostra adorazione, il corteggio della nostra gloria, l’areola della nostra fulgida bellezza, la vita della nostra luce. Ora, chi gira nelle opere nostre si unisce a darci tutto ciò che ci dà tutta la Creazione, la mia Divina Volontà le dà il luogo in tutte le cose create per fare che ciò che fanno loro, faccia pure essa, e succede che come gira, così prende più amore, più luce di conoscenza, si abbellisce di più, è un incanto il vederla che come gira così prende in sé la vita del suo Creatore e se la copia, ed il mio Fiat Divino le dà il diritto di tenere il suo posto d’onore nelle opere sue. Chi vive nella nostra Volontà è inseparabile da Noi, e dalla più grande alla più piccola opera da Noi creata, la sua forza creatrice ed unitiva la unisce con tutto, con vincolo indissolubile e perenne”.

31-10 Ottobre 9, 1932 Dio creò l’uomo in un estasi d’amore. La Creazione corredo dell’uomo. Il dolce suono del campanello, estasi a vicenda del Creatore e della creatura. Prodigio del Concepimento della Vergine.

(1) Il mio abbandono nel Fiat continua, e quanto più mi abbandono, tanto più sento la sua forza che mi fortifica, la sua vita che anima la mia, la sua luce che mi conforta, mi rischiara e facendosi rivelatrice mi rivela Colui nelle cui braccia sono tutta abbandonata e con attrazione potente mi fa girare nelle opere sue, ama e vuole che la sua piccola figlia sia spettatrice di ciò che ha fatto per amore delle creature. Onde mentre giravo, il mio divino e sovrano Gesù, soffermandomi nell’atto della creazione dell’uomo mi ha detto:

(2) “Figlia ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

31-11 Ottobre 16, 1932 La Divina Volontà di tutti i secoli ne forma uno solo. Essa semplifica, forma il vuoto e forma la natura divina ed il suo cammino nella volontà umana.

(1) Il Voler Divino va sempre tessendo nell’anima mia la sua vita divina, col suo dolce incanto, la fa crescere, la plasma, l’alimenta e con le sue ali di luce la copre, la nasconde, affinché nessun alito di vento la possa nuocere, e potesse impedire la crescenza della sua vita nell’anima mia. Oh! se non fosse per la Divina Volontà, che più che madre tenera ed amorosa mi tiene nelle sue braccia, coperta con la sua luce nelle circostanze della mia vita, ahime! troppe dolorose, io non so che cosa farei, ma la sua luce mi calma, mi fortifica e tiro avanti. Oh! Volontà adorabile, quanto debbo ringraziarvi d’un tanto bene e vi offro l’infinità del tuo stesso Volere per ringraziarvi come meritate. Onde mentre la mia mente si sentiva sotto della sua luce, il mio amato Gesù ripetendo la sua breve visitina all’anima mia, mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, com’è bello vedere la creatura crescere sotto le ali di luce della mia Volontà; essa, ravvolta in questa luce non vede, non sente, non tocca che la sua Madre luce che la tiene ravvolta, e se le creature la feriscono, la battono, l’amareggiano, si sente più addentrare e stringersi dalle sue braccia di luce, e risponde col sorriso della luce a chi la vuole amareggiare e ferire, e burlandosi di loro confonde la umana perfidia di esse. Oh! potenza della mia Volontà operante, Essa si svigna di tutto, trionfa su tutto, e con la sua luce forma il suo trono di gloria imperitura nell’anima che le dà la libertà d’operare. Tu devi sapere che la sua potenza è tanta, che di tutti i secoli ne forma uno solo, ed il suo impero si stende ovunque, e di tutti gli atti ne forma uno solo atto. I secoli scompariscono innanzi al suo potere, e tutti gli atti buoni delle creature non sono altro che tanti atomi, che uniti insieme formano uno solo atto, i quali riconoscono la sua potenza e prostrati ai suoi piedi formano la gloria, l’adorazione delle umane generazioni a questa Volontà Suprema. Simbolo il sole, che non è altro che tanti atomi di luce, che unite insieme formano il sole che dà luce a tutta la terra; ma quei atomi sono armati d’una potenza divina, e ciascuno contengono una potenza meravigliosa, tanto che solo col toccare la terra, le piante, comunicano beni ed effetti meravigliosi da formare una vita distinta in ciascuna pianta e fiori. Così gli atti delle creature, sebbene sono atomi, contengono la potenza meravigliosa della mia Volontà, quindi sono pregni di mirabili effetti. Tu devi sapere che quando la creatura si dispone a fare un’atto nella mia Volontà, arma la sua potenza e semplifica, forma il vuoto e forma natura divina nella volontà umana, e come vittoriosa forma la sua via nella volontà della creatura, e cammina, cammina sempre, ed allora si arresta e le viene impedito il passo, quando il volere umano le mette le sbarre col fare non la mia, ma la sua volontà. Che delitto impedire il cammino, il passo al mio Volere nella volontà della creatura. Perciò creai le creature, per formarmi tante vie nelle umane volontà, per potere avere il mio cammino continuo, e quindi il mio atto operativo in esse, e chi impedisce il mio cammino vorrebbe impedirmi la continuazione della mia Creazione, inceppare i miei passi, e legarmi le mani, affinché non operassi. Ahi! il non fare la mia Volontà sembra che sia cosa da nulla, eppure è il più grande dei delitti, che grida vendetta innanzi alla Maestà Divina per le povere creature, specie quando la mia Volontà è conosciuta che si faccia un’opera, che vuole un sacrificio, e non facendolo è come se si volesse impugnare la verità, e questo è peccato contro lo Spirito Santo, e grida vendetta innanzi a Dio. Conoscere la mia Volontà e non farla, è chiudere il Cielo, spezzare le relazioni divine, ed il non riconoscere la padronanza divina che ogni creatura è obbligata a conoscere ed a sottomettersi a ciò che il mio Volere vuole, ancorché le costasse la vita. Perciò sia attenta, adora la mia Volontà e ciò che ho disposto di te se vuoi contentare il tuo Gesù”.

31-12 Ottobre 21, 1932 La creatura, cielo tempestato di stelle. La Creazione racchiusa in essa. Come la pratica del bene forma la vita del bene nella creatura. Segno se Gesù dimora nell’anima.

(1) Sono sempre in preda del Fiat Divino, Egli mi aspetta in tutte le cose create per duplicare l’amore che ebbe nel creare tante cose per me, sembra che il Voler Divino sospira l’amore della sua amata creatura, per poter trovare il piccolo appoggio d’amore, dove poggiare il suo grande amore. Onde, cieli, soli, venti, non sono altro che chiamate insinuanti e continue per dirci: “Io ti ho prevenuta col mio amore, e tu non lasciarmi senza del tuo”. Ma mentre mi sentivo che tutti mi chiamavano ad’amare il mio Creatore, il mio amato Gesù, sorprendendomi mi ha detto:

(2) “Figlia mia, come creai un cielo, che si stende sul tuo capo, tempestato di stelle, così creai un cielo dentro di te, e questo cielo è l’anima tua che si stende ovunque, dalla sommità del capo, fino all’estremità dei piedi, non vi è parte di te dove questo cielo non si stenda, sicché hai un cielo al di fuori, ed un cielo al di dentro, più bello ancora, e tutto ciò che fa questo cielo per mezzo della tua natura, cioè, se pensa, se parla, se opera, se soffre, non sono altro che stelle fulgidissime con cui si va adornando questo cielo dell’anima. Il sole che splende dentro di esso è la mia Volontà, il mare che scorre è la mia grazia, il vento le mie sublime verità che formano i prati fioriti delle più belle virtù, la Creazione è tutta racchiusa nella creatura. Non era né della nostra sapienza, né del nostro potente amore, creare la Creazione solo al di fuori della creatura, ed al di dentro, la parte vitale e sostanziale di essa, senza cielo, stelle e soli, no, no, quando Noi facciamo un’opera, la riempiamo dentro e fuori delle opere nostre, e della stessa nostra vita, ma tanto, che non ci dev’essere particella del suo essere che non deve sentire la nostra vita e la forza delle nostre opere creatrici. Perciò amiamo tanto la creatura, perché opera nostra e lasciammo la nostra vita in essa per conservare ciò che noi avevamo fatto. Ecco perciò, che chi non senta in sé la vita della mia Divina Volontà, significa che la conosce teoricamente, ma non in pratica, perché quando si conosce un bene e si pratica, tiene virtù di formare la sostanza della vita del bene che si conosce, altrimenti resterebbe senza pratica, come una pittura dipinta, che non avendo vita, non tiene virtù di formare la sua vita in chi la mira. La mia Volontà è vita, le nostre opere sono opere vive, non morte, eppure per chi non le conosce, o non cerca di conoscerle, o non le metta in pratica, possono essere per essa opere morte e senza vita. Quindi è alla pratica che aspetto la creatura per realizzare, formare e crescere la vita del mio Volere, e rendere vive per essa le opere nostre”.

(3) Dopo di ciò mi sentivo un timore, un dubbio, se nell’anima mia stesse il mio dolce Gesù, oppure si era ritirato lasciandomi sola ed abbandonata. Ahimè che spina crudele che punge e fa sentire la morte più spietata, ma il mio sempre amabile Gesù, sorprendendomi mi ha detto:

(4) “Figlia mia, non temere, e per rassicurarti voglio dirti il segno quando vi dimoro e quando parto. Quindi se l’anima si sottomette alla mia Volontà, l’ama, le dà il primo posto, è segno che Io vi dimoro, perché la mia presenza tiene virtù di tenere l’umana volontà sottoposta alla mia, invece se si sente ribelle alla mia Volontà, allora è segno certo che Io mi son ritirato. Perciò quietati e non temere”.

31-13 Ottobre 30, 1932 Chi vive nella nostra Volontà Divina emette tre atti: Concorrente, assistente e ricevente. Tutte le qualità divine chiamano continuamente chi vive nella sua Volontà, per formarla e crescerla simile ad esse.

(1) Il mare del Voler Divino continua a mormorare nell’anima mia, oh! come è dolce, penetrante e travolgente il suo mormorio, mi travolge tanto, che mormoro insieme come se fosse mio questo mare divino, e fuso insieme non so fare altro che ciò che fa la stessa Volontà Suprema. Ma mentre mormoravo amore, adorazione, gioie, felicità, bellezza, le quali come tante vene entravano in me, il mio dolce Gesù visitando la sua piccola figlia mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, la tua piccolezza nel mare interminabile del nostro Volere è la nostra gioia più grande; ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

31-14 Novembre 6, 1932 Come Dio fa fatti e non parole. Chi opera nella Divina Volontà opera nell’eternità, chi opera fuori di Essa, opera nel tempo. Le parole di Gesù sono opere.

(1) La mia piccola mente si sentiva riempita delle dolci lezioni del mio amabile Gesù, ed impensierita voleva suscitarmi dubbi e timori, e sebbene so che quando Gesù vuole, fa giungere l’anima dove vuole e come vuole, né ci sono leggi per Lui, né si fa dettare leggi da nessuno, né dà retta alle vedute umane, anzi ne fa sempre delle nuove per confonderli, né si fa mettere il passo avanti alla potenza del suo amore chiunque sia, per quanti dubbi e difficoltà possano dire e fare, anzi se ne fa una burla di loro e li fa restare ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)