MaM
Messaggio del 25 marzo 1997: Cari figli, oggi vi invito in un modo speciale a prendere la croce nelle mani e a meditare sulle piaghe di Gesù. Chiedete a Gesù di guarire le vostre ferite, che voi, cari figli, avete ricevuto durante la vostra vita a causa dei vostri peccati o a causa dei peccati dei vostri genitori. Solo cosi capirete, cari figli, che al mondo è necessaria la guarigione della fede in Dio creatore. Attraverso la passione e la morte di Gesù in croce, capirete che solo con la preghiera potete diventare anche voi veri apostoli della fede, vivendo nella semplicità e nella preghiera la fede che è un dono. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - Messaggi anno:1936

34-5 Gennaio 5, 1936 Chi vive nel Voler Divino forma la piccola Vita della Divina Volontà nella creatura. Come viene amata di nuovo e duplicato amore da Dio.

(1) La mia piccola e povera volontà sente l’estremo bisogno del Voler Divino, senza di Esso mi sento digiuna, senza forza, senza calore e senza vita, anzi sento la morte ad ogni istante, perché mancandomi non vi è chi può sostituirsi ad alimentare la sua Vita in me. Perciò vado ripetendo: “Ho fame, vieni oh Volontà Divina a darmi la tua Vita per saziarmi di te, altrimenti io muoio”. Ma mentre deliravo ché voleva sentire in me la pienezza della Divina Volontà, il mio dolce Gesù ripetendomi la sua breve visitina, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, i tuoi deliri, la tua fame che sente l’estremo bisogno ché vuoi sentire in ogni istante la Vita della mia Volontà, sono ferite al mio cuore, sono strappi d’amore che violentandomi mi fanno correre, volare per venire a farti crescere la Vita della mia Volontà in te. Tu devi sapere che come la creatura vuol fare la mia Volontà per vivere ed emettere i suoi atti in Essa, chiama il suo Creatore, il quale si sente chiamato dalla potenza del suo stesso Volere nella creatura, cui non gli è dato di resistere o di mettere il minimo indugio. Anzi siccome non ci facciamo mai vincere in amore, come vediamo che sta per chiamarci, non le diamo il tempo, Noi chiamiamo essa ed essa corre nel nostro Essere Divino come nel suo proprio centro, si getta nelle nostre braccia, e Noi la stringiamo tanto, da trasformarla in Noi, succede un’accordo perfetto tra il Creatore e la creatura, ed è tanta la nostra enfasi d’amore, che l’amiamo con nuovo e duplicato amore; ma ciò non basta, le diamo tale comunicazione del nostro Essere Supremo, da farci amare con amore nuovo e duplicato da essa, e se tu sapessi che significa essere amato da Dio con amore nuovo e duplicato, e poterlo amare con amore nuovo e duplicato, solo nella nostra Volontà Divina ci sono queste maraviglie e prodigi. Dio ama Sé stesso nella creatura, tutto è suo, quindi non è maraviglia che mette in campo il suo sempre nuovo amore, lo duplica, lo centuplica quanto vuole, e dà grazia ad essa di farsi amare col suo stesso amore, se ciò non fosse si vedrebbe grande disparità tra chi può amare e tra chi non può amare, e la povera creatura resterebbe umile, annientata, senza slancio e unione d’amore col suo Creatore, e quando due esseri non si possono amare d’eguale amore, l’ineguaglianza già produce l’infelicità, mentre la nostra Volontà è unità, e liberamente dà alla creatura il suo amore per farsi amare, dà la sua santità per farla santa, la sua sapienza per farsi conoscere, non vi è cosa che possiede che non vorrebbe darle. Molto più che col vivere nel nostro Fiat, come ha messo da parte la sua volontà per dar vita alla nostra negli atti suoi, ha formato la piccola Vita del nostro Volere in essa, il quale reclama, sospira la crescenza, e basta un’atto in più in Esso per crescere, un sospiro per sfamarsi, un desiderio totale che il mio Voler corre in tutto l’essere suo per formarsi cibo sufficiente per sentirsi sazia di tutto ciò che appartiene al suo Creatore. Attenzione somma ci vuole, e la mia Volontà farà tutto ciò che ci vuole per formar la sua Vita nella creatura”.

34-6 Gennaio 22, 1936 Chi vive nella Divina Volontà forma il teatro delle opere del suo Creatore, e ripete in essa la scena commovente della Redenzione.

(1) Stavo facendo il giro negli atti della Divina Volontà, e cercavo d’investire col mio piccolo amore il cielo, il sole e la creazione tutta, ed il Fiat Divino per contraccambiarmi, formava il posto nella mia volontà per chiudervi il cielo e la creazione tutta; poi giravo negli atti della Redenzione, ed il dolce Gesù chiudeva gli atti suoi in me, e ripeteva le scene più commoventi per contraccambiarmi il mio piccolo amore; io sono restata sorpresa ed il mio amato Gesù, tutto tenerezza e amore mi ha detto:

(2) “Mia buona figlia, figlia della mia Volontà, tu devi sapere che il mio amore è tanto, che per sfogarmi voglio ripetere le mie opere, ma in chi posso ripeterle? In chi trovare posto per chiuderle per sentirmi amare? In chi vive nella mia Volontà. Come la creatura gira nelle mie opere per conoscerle, amarle e chiamarle in sé, si riproducono in essa e forma il teatro delle opere nostre, quante scene commoventi, ora si stende il cielo, ora sorge il sole con tutta la sua maestà, ora mormora il mare e formando le sue onde vorrebbe inondare il suo Creatore col suo amore, e ora forma il più bel prato fiorito, e ad ogni fiore ci fa dire il suo ritornello: “Ti amo, ti glorifico, ti adoro, ed il tuo Fiat venga a regnare sulla terra”. Non vi è essere che non chiami in sé per farci dire la sua storiella: “Ti amo, ti amo”. Figlia mia, il nostro amore non è contento se non si dà tutto e non ripete le nostre opere in chi vive nella nostra Volontà.

(3) Ma non è tutto, senti ancora. Se col girare negli atti della Creazione ripete le mie opere e prendo sommo piacere e diletto nell’assistere alle scene splendidissime della Creazione nella creatura, quando essa gira negli atti della Redenzione per farli suoi, Io ripeto la mia Vita. Sicché ripeto il mio concepimento, la mia nascita, cui gli angeli ripetono il gloria nei Cieli e pace agli uomini di buona volontà, e se l’ingratitudine umana mi costringe a piangere, vado a piangere in essa, perché so che le mie lacrime saranno contraccambiate ed imperlate col suo ti amo. Quindi passo a ripetere la mia Vita, i miei passi, le mie lezione, e quando le colpe mi rinnovano le pene, la crocifissione, la morte, non la soffro mai fuori di questa creatura, ma vado in essa a soffrire le mie pene, la croce, la morte, perché essa non mi lascerà solo, prenderà parte alle mie pene, resterà crocifissa con Me, e mi darà la sua vita per ricambio della mia morte. Sicché in chi vive nella mia Volontà trovo il teatro della mia Vita, le scene commoventi della mia infanzia e della mia passione, trovo i cieli parlanti, i soli che mi amano, i venti che gemono d’amore per Me, insomma tutte le cose create tengono da dirmi una parolina, un ti amo, un’attestato di riconoscenza, ma chi è che me la rende parlante? Chi è che imbocca la voce a tutte le cose? Chi vive nella mia Volontà; Essa la trasforma tanto, che non vi è amore che non si fa dare, né opere che non può ripetere in essa, perciò si possono chiamare le sue vite viventi e le ripetitrice delle opere del loro Creatore”.

34-7 Marzo 1, 1926 Prodigi dell’Incarnazione del Verbo Divino. Come i cieli stupirono e gli angeli ne restarono muti. Prodigi quando la Divina Volontà opera nella creatura. La Trinità Divina chiamata in consiglio. Come Dio nel crearci mette una dose del suo amore nella creatura.

(1) Sono sotto il torchio della privazione del mio dolce Gesù, mi sento premuta, disfatta, come se la mia vita volesse finire, ma il Voler Divino trionfante sul mio piccolo essere sorge nell’anima mia, e mi chiama a fare la mia giornata nella sua Volontà, mi sembra che mentre mi sente morire senza morire, Essa forma la sua vittoria ed è il suo trionfo, e risorge sulla mia volontà morente la sua Vita, più bella, tutta piena di maestà e di duplicato amore. Oh! Volontà Divina, quanto mi ami, tu mi fai sentire la morte per accentrare maggiormente la ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

34-8 Aprile 21, 1936 Sfoggio Divino per chi vive nella sua Volontà; come la rende partecipe delle opere sue. Come tiene sempre da dare e da operare insieme con la creatura.

(1) Sono sempre nel mare del Volere Divino, dove trovo la forza, la pace, l’amore, anzi come entro in esso, vedendo la mia piccolezza che non sono buona a far nulla, la Divinità, che ama tanto di fare operare la sua Volontà nella mia piccolezza, arma intorno a me la sua Santità, la sua Sapienza, la Bontà, la Forza, la Luce Divina, per fare che la sua Volontà trovi in me le sue qualità divine, per poter fare in me il suo atto operante, sicché mette del suo per dare grazia alla creatura di farla operare in Essa. Onde ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

34-9 Maggio 20, 1936 Differenza che passa tra chi chiama la Divina Volontà negli atti suoi, e tra chi fa le opere buone senza di Essa. L’Ascensione; come partiva per il Cielo e restava sulla terra.

(1) La mia povera mente continua a girare negli atti della Divina Volontà, e pensavo tra me: “Qual’è la differenza di chi chiama la Divina Volontà negli atti suoi, e di quelli che fanno le opere buone e non la chiamano, non gli danno il primo posto negli atti loro”. Ed il mio dolce Gesù facendomi la sua breve visitina mi ha detto:

(2) “Figlia mia, non c’è da paragonarsi l’uno e l’altro, il primo col chiamare la mia Volontà negli atti suoi si spoglia di ciò ch’è umano e forma il vuoto nel suo volere ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

34-10 Maggio 31, 1936 Come la Divina Volontà racchiude tutti gli atti della Vita di Gesù come in atto di ripeterli sempre per amore delle creature. La Vita di Gesù simboleggia il richiamo del regno della Divina Volontà sulla terra.

(1) La mia povera intelligenza seguiva la Vita del mio dolce Gesù nella Divina Volontà, nella quale lo trovavo in atto di continuare la sua Vita quando stava sulla terra, ed oh! quante maraviglie, quante sorprese d’amore non mai pensate. Sicché il Fiat Divino racchiude tutti gli atti della Vita di Gesù come in atto di ripeterli sempre per amore delle creature, per dare a ciascuna la sua Vita intera, le sue pene, il suo amore ardente. Onde il mio dolce Gesù, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Mia piccola figlia del mio Volere, il mio ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

34-11 Giugno 14, 1936 Dio e la sua Volontà; la sua Volontà con la Creazione; la sua Volontà con gli esseri Celesti; la sua Volontà in disaccordo con la umana famiglia.

(1) Il Voler Divino con forza potente mi chiama nel mare interminabile della sua Volontà, ed oh! come si sta bene in Essa, quante sorprese, quante cose belle si comprendono, le quali producono gioie infinite, Vite Divine, amore che non dice mai basta, ma quello che più felicita è il vedere e sentire che tutto è Volontà Divina, la Creazione tutta forma un solo atto di Voler Supremo. Ma mentre la mia mente si perdeva in Essa, il dolce Gesù facendomi la sua breve visitina, con un’amore indicibile mi ha detto:

(2) “Figlia benedetta del mio ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

34-12 Luglio 4, 1936 Come un’atto di volontà umana può guastare l’ordine Divino e le sue opere più belle. La prima cosa che Dio vuole è la libertà assoluta. Come la Divina Volontà formerà tanti Gesù dove Essa regna.

(1) La mia povera mente non sa stare senza che giri e voli nel Voler Divino, e la mia povera volontà umana si sente come sotto la pressione della Divina Volontà, e pensavo tra me: “Ah! sì, è bello, si sente la vittoria, il trionfo, il dominio, la felicità, le belle conquiste del vivere nel Voler Divino, ma l’umano volere mentre si sente vivo deve continuamente morire, è vero che è il più grande onore, l’amore più grande di Dio benignarsi di scendere nella volontà della creatura, e con la sua Maestà e Potenza operare, fare ciò che Lui ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

34-13 Agosto 23, 1936 Il piccolo campicello assegnato alla creatura nell’immensità della Divina Volontà. Gesù mette a disposizione delle creature la sua Vita, basta che ottiene che vivano nel Voler Divino. Il gran prodigio della creazione della Vergine.

(1) Continuo il mio abbandono nel Fiat, la mia povera mente nuota nel suo mare divino e comprende arcani celesti, ma non so ridirli perché non sono vocaboli di quaggiù; mentre mi trovo in questo mare divino guardo la sua immensità, non vi è essere o cosa che le può sfuggire, tutti e tutto formano la vita e la ricevono nel Voler Divino, ma che cosa può prendere la creatura di questa immensità? Appena le goccioline, tanta è la sua piccolezza; ma mentre prende le goccioline non può uscire da questa immensità, se la sente scorrere dentro e fuori, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

34-14 Novembre 3, 1936 Riflessi tra il Creatore e la creatura. Inseparabilità d’entrambi. Come in ogni istante Dio chiede ad essa che ricevesse la Vita della sua Volontà. Come chi si decide di vivere di Essa, Dio copre tutto ciò che ha fatto con la sua Volontà Divina.

(1) Sono sempre tra le braccia del Voler Divino, sento la sua Potenza Creatrice dentro e fuori di me, che non dandomi tempo a nessun’altra cosa, non voglio, non chiedo altro per me e per tutti che venga a regnare la Divina Volontà sulla terra. Mio Dio, che forza magnetica possiede, che mentre si dà tutto, vi investe da ogni parte, ma nel medesimo tempo si prende tutto ciò che appartiene alla piccolezza della povera creatura. Ma mentre la mia mente era immersa nella folla di tanti pensieri che riguardavano il Fiat Divino, il mio sempre amabile Gesù, visitando ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)