MaM
Messaggio del 25 gennaio 2019:Cari figli! Oggi, come madre vi invito alla conversione. Questo tempo è per voi, figlioli, il tempo del silenzio e della preghiera. Perciò, nel calore del vostro cuore cresca il chicco della speranza e della fede e voi, figlioli, di giorno in giorno sentirete il bisogno di pregare di più. La vostra vita diventerà ordinata e responsabile. Comprenderete, figlioli, di essere di passaggio qui sulla terra e sentirete il bisogno di essere più vicini a Dio e con l’amore darete testimonianza della vostra esperienza dell’incontro con Dio, che condividerete con gli altri. Io sono con voi e prego per voi ma non posso senza il vostro Si. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 31-7 Settembre 8, 1932 Prodigio della nascita della Regina del Cielo. Vie di comunicazione tra Creatore e creatura. Chi forma la nobiltà.

(1) La mia piccola mente fa sempre la rondine dentro e fuori del Voler Divino, e per quanto le gira intorno non mi stanco mai, sento una forza misteriosa che allettandomi non mi dice mai basta, ma dice: “Corri, cerca i suoi atti, amali, adorali, baciali, e trasforma i tuoi ai suoi, e forma tutta la tua vita di Volontà Divina”. E se non so dire nulla, nelle mie corse e giri dico la mia piccola storiella, “ti amo”, “ti amo”, “ti adoro”, “ti benedico” oh! Volontà adorabile, in tutte le opere tue. Ed essendo oggi la Natività della Regina del Cielo, mi sono fermata a pensare al grande portento della sua nascita, cui pareva che Cieli e terra si mettevano sull’attenti per adorare questo prodigio Divino. Ed il mio Sommo Bene Gesù, con amore e tenerezza indicibile mi ha detto:

(2) “Figlia benedetta della mia Volontà, la nascita della mia Mamma Celeste racchiude tutte le meraviglie, tutti i prodigi uniti insieme, ma sai perché? Non nasceva Lei sola, la pura, la santa, la bella, l’Immacolata, no, no, ma insieme con la celeste bambinella nasceva in Lei la mia Volontà Divina, concepita già e racchiusa in Essa per formare la sua vita operante e crescente nella graziosa bambina. La mia Volontà, racchiudersi per nascere insieme, servirsene dell’organo della celeste creatura per operare e formare la sua vita divina, questo fu un prodigio che solo l’eterno amore, la divina sapienza e potenza poteva operare, non era la sola vita che si dava, né il solo dono di liberarla dalla macchia d’origine, questo sarebbe stato nulla alla nostra potenza, quello che fece stupire e che chiamò l’attenzione di tutti, era la mia Volontà che nasceva insieme con Lei nel mondo, tanto che Cieli e terra, ne restarono scossi, si misero sull’attenti, sentivano una forza misteriosa, quella stessa forza che li dominava e conservava tutta la Creazione, era la stessa nostra Volontà che muoveva tutto e metteva Sé stessa e tutta la Creazione a servizio e disposizione di questa neonata bambinella. Quindi questo nascere della mia Volontà insieme con Lei, fu l’origine che chiamò tutti gli altri prodigi ad accentrarsi in Essa. Dove regna il mio Fiat non vi è bene che non racchiuda, non prodigio che non compie, vuole far sfoggio del suo amore e potenza col formare la sua vita operante, e metterci del suo per quanto a creatura è possibile di contenere. Perciò ammira e ringrazia il nostro Essere Supremo, che giunge a tanto amore verso di questa neonata bambina, da far rinascere in Lei la nostra Volontà non nata, che non ha né principio, né fine, né limiti nei suoi confini”.

(3) Onde seguivo l’operato della Divina Volontà in tutte le cose create, ed il mio amabile Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, le cose create furono fatte da Noi per formare tante vie, per fare che l’uomo se ne potesse servir per venire a Noi, perché le lasciammo tutte aperte, affinché quando volessi venire non avessi bisogno né di bussare, né di aprire per venire a Noi. Era il nostro figlio, era giusto e ragionevole che tenesse tutte le vie aperte per andare dal suo Padre Celeste, e trattenersi insieme per amarlo ed essere amato, e come figlio chiedergli grazie e favori, ma sai l’ingrato figlio che fece? Lui stesso chiuse le vie, formò le sbarre e col peccato formò le porte, chiudendo le corrispondenze con chi li aveva dato la vita. Ora, vuoi tu sapere chi ritorna ad aprire le porte, a bruciare le sbarre? Chi mi ama e vive nella mia Divina Volontà; l’amore ed il mio Fiat sono forze potente che bruciano e svuotano tutto, ed aprono tutte le vie per mettere di nuovo il figlio lontano nelle braccia del suo Padre Celeste.

(5) Ora tu devi sapere che tutte le virtù, le opere buone, l’amore, il fare la mia Divina Volontà, formano la nobiltà dell’uomo, ma la sostanza di questa nobiltà è la ricchezza della mia grazia, tutto il bene viene poggiato sopra di essa, di cui si fa fonte e conservatrice di tutto il bene che si può operare, altrimenti si può dire nobile di origine, qual’è l’uomo, ma siccome le manca la ricchezza, si trova quasi per necessità a fare atti non degni della sua nobiltà. Difatti, se uno è nobile e non è ricco, non può vestire da nobile, né abitare palazzi, sicché la sua nobiltà si riduce al solo ricordo che era nobile; così chi non possiede la ricchezza della mia grazia, tutto il bene si riduce a squallide virtù, che spesso spesso fanno vedere che non è ricco di pazienza, di preghiera, di carità, e così di seguito. Ora, il bene forma la nobiltà, la ricchezza della mia grazia la conserva, la mia Volontà forma il Re che domina e con maestria divina regola ed ordina tutto”.