(1) (Stavo meditando sull’anno vecchio che tramontava e sul nuovo che sorgeva. )
(2) Il mio stato continua nel volo della luce del Voler Divino e pregavo il vezzoso Bambinello che come moriva il vecchio anno, senza più rinascere, così facesse morire la mia volontà senza più farla rivivere e per strenna dell’anno nuovo mi desse la sua Volontà come io gli facevo il dono della strenna della mia, per metterla come sgabello ai suoi teneri piedini, affinché non avesse altra vita che solo la sua Volontà. Ora mentre ciò e altro dicevo, il mio dolce Gesù ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Il mio povero cuore ora gemeva e ora agonizzava per il dolore della privazione del mio caro e amato Gesù. Le ore mi sembrano secoli e le notti interminabili senza di Lui, il sonno fugge dai miei occhi, potessi almeno dormire, che si addormenterebbe il mio intenso dolore, forse mi porterebbe un piccolo sollievo, ma che, invece di dormire mi faccio tutt’occhi, e occhi aperti, non chiusi, occhi i miei pensieri, che vogliono penetrare per vedere dove si trova Colui che cerco e non trovo; occhio il mio udito per sentire, chi sa il leggero calpestio dei suoi ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo facendo i miei soliti atti nel Supremo Volere ed il mio dolce Gesù è uscito da dentro il mio interno e stendendomi le braccia mi abbracciava, ma mi stringeva tanto forte a Sé, che restavo tutta coperta da Gesù e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, non sono contento se non ti veggo tutta coperta di Me, e tanto sperduta in Me, da non riconoscere più te in te, ma solo Me in te”.
(3) Poi ha soggiunto: “Figlia mia, chi vive nella mia Volontà è sempre eguale a sé stesso, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo secondo il mio solito girando dappertutto, per seguire la Volontà Divina in tutta la Creazione ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia com’è sorprendente l’operato dell’anima nella mia Volontà; come il Fiat mantiene l’equilibrio in tutta la Creazione, essa facendo eco al mio equilibrio forma l’equilibrio in tutte le creature e vi stende il regno della mia Volontà. Essa è come luce che scende dall’alto e affissandosi in tutti, stende in tutti il regno dell’amore della mia Volontà, dell’adorazione, della gloria e di tutto ciò che ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Continuando a stare con febbre, mi riusciva a scrivere con tale stento, che avevo deciso di non più scrivere, fino a tanto che mi trovassi in condizione di poter scrivere con meno stento, anche per poter scrivere più esteso ciò che il benedetto Gesù manifesta alla piccola sua figlia, perché stando lo stento cerco di restringere quanto più posso. Ora, mentre non ci pensavo affatto che dovessi scrivere dietro la mia decisione, il mio sempre amabile Gesù si è mosso nel mio interno, come pregandomi mi ha detto:
(2) “Figlia mia, scrivi un poco, son ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Continuo ad inabissarmi nel supremo Volere ed il mio dolce Gesù si faceva vedere che poggiava la sua testa sulla mia, ed io stando sofferente gli ho detto: “Amor mio, vedi, sono nel tuo amabile Volere e volendomi venire con Te in Cielo, è proprio Esso che ti chiede che mi porti con Te, non io, perciò contenta la tua stessa Volontà, che essendo dappertutto, dovunque ti prega, nel cielo, nel sole, nel mare, che la sua piccola figlia non più la tieni nell’esilio, lontana da Te, ma che la faccia dopo tanti stenti e privazioni tue approdare nella tua Patria Celeste. Deh! abbi compassione di me e del tuo Volere che ti prega”. E Gesù tutto compassionandomi mi ha detto:
(2) “Povera figlia, hai ragione, so Io quanto ti costa il tuo esilio e per indurmi mi fai pregare dalla mia stessa Volontà, ritrovato più potente non potevi trovare, ma sappi figlia che il Fiat Supremo vuole un’altra cosa da te, vuole che da parte tua vengano formate nel suo regno tutte le bellezze, tutte le varietà dei variopinti colori, tutte le sfumature di essi, quindi le bellezze ci sono, i colori in tutte le varietà stanno ordinati, mancano tutte le sfumature e non voglio che manchi nulla da parte tua, al decoro e alla bellezza del regno mio. Se tu sapessi come risalta di più, come abbellisce una sfumatura di più, e sai tu come possono essere formate queste sfumature? Un altro mio detto può essere una sfumatura di più nelle varietà dei colori, una tua giratina nel mio Volere, una piccola tua pena, un’offerta, una prece nel Fiat, sono tante altre sfumature che aggiungerai e che il mio Volere si diletterà di somministrarti, in Esso le cose sono tutte complete, né tollererebbe che la sua prima figlia non prendesse tutti i suoi atti completi, per quanto a creatura è possibile per formare il suo regno Divino”.
(3) Dopo ciò seguivo il mio volo nel Voler supremo ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:
(4) “Figlia mia, chi vive nella Volontà Divina prende tutto insieme come d’un sol colpo, perché stando che Essa si trova dappertutto, non c’è cosa che le sfugge, la sua vita è eterna, la sua immensità non conosce né limiti, né circonferenze, quindi l’anima che vive in Essa prende l’Eterno Dio, tutto il cielo, il sole, tutto ciò che esiste, la Vergine, gli angioli, i santi, insomma tutto e come essa prega, palpita, respira, ama, il suo atto si fa comune a tutti, sicché tutti palpitano del suo palpito, tutti respirano col suo respiro, tutti amano col suo amore, perché dovunque si stende la mia Volontà muove tutti a fare l’atto di chi vive in Essa. Da ciò ne avviene che tenendo il primo posto la Regina Sovrana nel Fiat Divino, Lei si sente vicina la piccola figlia che vive in Essa e accomunandosi con lei, ripete insieme ciò che lei fa e mette in comune i suoi mari di grazia, di luce, d’amore, perché una è la Volontà della Mamma e della piccola figlia. Anzi in Lei l’altezza della Sovrana del Cielo si sente onorata con atti di una Volontà Divina, sente che questa figlia piccola entra nei suoi mari e agitandoli coi suoi atti, li fa gonfiare per raddoppiarli, allargarli, ma per fare che cosa? Che il suo Creatore ricevesse raddoppiata gloria Divina, amore dai suoi stessi mari d’amore. E per mettere come al banco i mari della sua Mamma Celeste, affinché ricevesse raddoppiata gloria. Perciò questa creatura sebbene piccola, muove tutto, s’impone su tutto, tutti la lasciano fare, tutti sentono la forza del bene che vuol dare a tutti. Perciò è piccola e forte, è piccola e si trova dappertutto, è piccola e la sua prerogativa è la piccolezza, perciò non possiede nulla, neppure il suo volere, perché volontariamente l’ha dato a Colui che ne aveva il diritto, ed il Voler Divino le da tutto, non c’è cosa che a lei non affida. Perciò i prodigi del vivere nel mio Volere sono indescrivibili ed innumerevoli. Oh! se tutti conoscessero che significa vivere nel mio Volere, il bene che ricevono, anzi non c’è bene che non prendono, non c’è bene che non possano fare, tutti farebbero a gara e ambirebbero di vivere nel mio Volere santo e adorabile”.
(1) Avendo fatto la comunione son rimasta afflitta e angustiata perché erano tali e tanti i colpi di tosse, che mi sentivo soffocare e non potevo né pensare né starmene con Gesù secondo il mio solito. Onde dopo un’ora e più di forte tossire, mi son calmata e pensavo tra me: “E’ già un’ora e più che ho ricevuto Gesù e non mi son potuta raccogliere per starmene a solo a solo con Lui, già gli accidenti dell’Ostia si son consumati, Gesù è partito ed io non so più dove ritrovarlo, sicché per me oggi è stato come se ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Continuando a stare più malata del solito, il mio dolce Gesù si faceva vedere non Lui solo, ma insieme con le Tre Divine Persone, le quali tutte mi hanno circondato ed io restavo in mezzo a loro, né vedevo altro che la loro Altezza Suprema e la luce immensa che le circondavano e tutte e Tre mi hanno detto:
(2) “Siamo venute a fare la visita alla nostra figlia malata, il nostro Volere più che calamita potente ci ha attirati e chiamati dal Cielo, per farci venire a te, né Noi potevamo farne a meno di venire a sollevare e a tenere un po’ di compagnia nelle sue sofferenze a colei ch’è figlia primogenita della nostra Volontà. La forza del Fiat nostro è per Noi irresistibile e cedere alla sua forza è per Noi felicità”.
(3) Ora chi può dire ciò che io provavo e comprendevo stando in mezzo a loro? Non ho i vocaboli per esprimermi. Onde avendomi datto l’ubbidienza che dovevo prendere qualche cosa, ché io non potevo prendere nulla, per ubbidire prima che venisse Gesù avevo preso qualche cucchiaio di brodo e me lo sentivo in gola senza che mi poteva andare giù nello stomaco, lo ho detto a Gesù che mi facesse ubbidire e Gesù tutto bontà mi ha passato la sua santa mano dalla gola allo stomaco facendolo andare giù allo stomaco per farmelo digerire, in modo che non l’ho rimesso come son solita di fare tutti i giorni, che ciò che prendo rimetto. Bontà infinita di Gesù per me che sono la più piccola e povera creatura. Onde dopo ciò son rimasta afflitta perché credevo che mi portassero con loro e non avendomi portato mi sentivo mesta e Gesù per sollevarmi si metteva di faccia al mio petto e alitandomi usciva dal suo alito una luce che mi serviva non solo all’anima, ma anche a ricompormi tutto il corpo, come cessava l’alito così il mio corpo si scomponeva e Gesù per sollevarmi mi ha detto:
(4) “Figlia mia coraggio, non vedi che il solo alito e luce del mio Volere ti ricompone anche il corpo? Sicché se Io cesso il mio alito, il tuo corpo si scomporrà e tu subito prenderai la via per la nostra Patria Celeste”.
(5) Ed io: “Amor mio, io non servo a nulla, né sono buona a far nulla, non sarebbe meglio disfarti di me, col spedirmi alla Celeste Gerusalemmme? ” E Gesù tutto bontà ha soggiunto:
(6) “Figlia mia, a Me tutto serve, anche le piccole pietre, le macerie, per poter edificare, così è per te, tutto ciò che forma il tuo corpo sono come macerie, ma vivificate esse dal fluido vitale dell’eterno Fiat, tutto diventa prezioso e di valore incalcolabile, in modo che Io posso edificare su quelle macerie preziose le più forti ed inespugnabili città. Tu devi sapere che l’uomo col fare la propria volontà, sottraendosi dalla Divina, successe come quando un forte terremoto colpisce una città, le sue forti scosse fanno aprire le voragini della terra e dove inghiottisce le case, dove le sbrana, la forza delle scosse apre gli scrigni più chiusi e mette fuori brillanti, monete, cose preziose, in modo che i ladri possono entrare e rubare ciò che vogliono, sicché la povera città si riduce a mucchio di pietre, a ruderi, calcine e macerie. Ora se un re vuole edificare di nuovo quella città, se ne serve di quegli stessi mucchi di pietre, macerie e calcine e siccome la fa tutta nuova la forma di stile moderno, dandole tale sontuosità d’arte e di bellezza, che non ci sia altra città che la pareggia e perciò la forma la capitale del regno. Figlia mia, più che terremoto fu all’uomo la volontà umana e questo terremoto dura ancora, quando più forte, quando un po’ più meno, in modo che gli mette fuori le cose più preziose che Iddio mise nel fondo dell’uomo, sicché questo terremoto della propria volontà lo rende tutto sconquassato, la chiave del Fiat Supremo che li teneva custodito e tutto al sicuro non più esiste per loro, e quindi non avendo né porte, né chiavi, ma muri cadenti, i ladri delle loro passioni fanno bottino e loro restano esposti a tutti i mali e molte volte frantumate in rottami e macerie, che appena si stenta a conoscerli che erano città edificate dal loro Creatore. Ora volendo Io edificare di nuovo il regno della mia Volontà in mezzo alle creature, voglio servirmi dei tuoi rottami e macerie, ché investendoli del fluido vitale della mia Volontà creatrice, formerò la capitale del regno del Fiat Supremo. Ecco a che mi servi, non ne sei tu contenta? ”
(1) Sentendomi sofferente, mi sentivo incapace a scrivere ciò che il benedetto Gesù manifestava alla piccola sua figlia, quindi sono stata parecchi giorni senza scrivere e Gesù nel mio interno m’incitava a farlo, ma io mi rifiutavo a farlo per la grande debolezza che mi sentivo, finalmente questa mattina uscendo dal mio interno mi ha detto:
(2) “La figlia mia questa sera deve scrivere, perché anche che stia morendo, voglio che dia gli ultimi guizzi di luce forte e abbagliante delle conoscenze del Fiat Supremo, affinché tutti conoscano che il mio Volere l’ha tenuta sempre occupata ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo tutta abbandonata nel Supremo Fiat, seguendo i suoi atti nella Creazione ed il mio dolce Gesù è uscito da dentro il mio interno e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, guarda come è bello l’ordine del cielo, così quando il regno della Divina Volontà avrà il suo dominio sulla terra in mezzo alle creature, anche in terra vi sarà ordine perfetto e bello. Allora avrò tre regni, uno nella Patria Celeste, l’altro nella Creazione ed il terzo fra le creature e uno sarà l’eco dell’altro, uno il riflesso dell’altro. Tutte le cose create hanno ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)