(1) Le privazioni del mio dolce Gesù si fanno più a lungo, sento che non posso andare più avanti, oh! se mi venisse dato di prendere il volo alla mia Patria Celeste, dove non ci sono più separazioni con Gesù, come sarei felice d’uscire dal duro e oscuro carcere del mio corpo. Gesù! Gesù! come non vuoi avere pietà di me, di questa povera prigioniera? Come mi hai lasciato senza che neppure mi vieni a visitare spesso nell’oscura prigione in cui mi trovo? Oh! Gesù, senza di Te come si rende più penoso, più tetro, più tremendo il mio ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo seguendo la Divina Volontà nei suoi atti in tutto ciò che aveva fatto nell’ordine di tutta la Creazione, dal principio del mondo fino al presente; ma mentre ciò facevo pensavo tra me: “Ciò che è passato non sta in mio potere, quindi mi sembra perdita di tempo andare rintracciando ciò che è passato”. In questo mentre il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno dicendomi:
(2) “Figlia mia, chi fa e vive nella mia Volontà, tutti i tempi e tutti i luoghi sono i suoi. La mia Volontà Suprema non sperde nulla ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo secondo il mio solito seguendo gli atti del Fiat Divino per riparare e vincolare tutti i rapporti spezzati dalla volontà umana tra Creatore e creatura, tra il Redentore ed i rendenti, tra il Santificatore e i santificati ed il mio amato Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, chi vuol conoscere tutti i rapporti che ci sono tra Creatore e creatura e mantenere in vigore i suoi vincoli, deve far regnare in lei con assoluto dominio la mia Divina Volontà, perché stando in tutta la Creazione la Vita di Essa, formerà una sola vita per tutte le cose create ed essendo una la vita, intenderà il linguaggio di esse ed i rapporti che ci sono tra il suo Creatore. Ogni cosa creata parla del suo Creatore, possiede caratteri leggibili del mio Fiat Divino. Ma sai tu chi è capace di sentire la loro voce, d’intendere il loro parlare celeste e di leggere i caratteri divini che ogni cosa creata tiene impressi? Chi possiede la mia Volontà tiene l’udito per ascoltare la loro voce, intelligenza per comprenderli, occhi per leggere i caratteri divini che con tanto amore impresse il suo Creatore in ciascuna cosa creata. Invece per chi non fa regnare la mia Volontà, si trova nelle condizioni di chi è sordo e non ascolta, di chi è cretino e non comprende, di chi non ha studiato la varietà delle lingue e per quanto si dice non capisce nulla. Così pure per mantenere i rapporti e conoscerli tra Redentore e redenti, devono studiare la mia vita, ogni mia parola, opera, passo, palpito e pene erano tutti vincoli con cui venni a vincolare tutti i redenti. Ma chi resta vincolato? Chi studia la mia vita e cerca d’imitarmi, come mi imita così resta vincolato con le mie parole, opere, passi, eccetera e riceve la vita di esse e terrà l’udito per ascoltare tutti i miei insegnamenti, mente per comprenderli e occhi per leggere tutti i caratteri impressi in me nel venire a redimere il genero umano. E se ciò la creatura non fa, i caratteri della Redenzione saranno illeggibili per lei, sarà un linguaggio estraneo per essa ed i rapporti e vincoli della Redenzione non avranno vigore. La creatura sarà sempre il cieco nato per tutti i nostri beni di cui la volevamo arricchire. E per chi vuole conoscere e ricevere tutti i rapporti e vincoli della santità, deve amare il Santificatore, lo Spirito Santo mette in via le sue fiamme verso di chi ama davvero e lo vincola coi rapporti della sua santità; senza amore non c’è santità, perché i vincoli della vera santità sono già spezzati”.
(3) Il mio Gesù ha fatto silenzio ed io sono rimasta tutta immersa nel Fiat Supremo ed il mio amato Bene ha soggiunto:
(4) “Figlia mia, chi vive nella mia Volontà beve luce e siccome la luce mentre la vede e gode una, la possono vedere e godere gli altri, così la mia Volontà dandosi come luce all’anima ed investendola tutta, biloca tutto l’interno di essa e fa luce a ciascun pensiero di creatura, biloca la sua parola e fa luce alle parole altrui, biloca le sue opere, i suoi passi e fa luce a quelli degli altri. La luce possiede la vera e perfetta bilocazione e mentre essa è una, tiene virtù di bilocarsi per ciascuno che la vuol godere e vedere. Non è uno il sole, ma quanti lo vedono e godono? Molto più il Sole del mio Volere, che l’anima beve e si riempie tutta della sua luce, tiene virtù che mentre è uno si biloca per ciascun atto, parola, passo, eccetera e vi forma l’incanto della sua luce Divina”.
(1) La mia povera mente me la sento come fissata nel centro del Fiat Supremo e aggirandomi intorno a questo centro, mi diffondevo in tutti gli atti suoi, abbracciando nell’interminabilità della sua luce, tutti e tutto. Ma mentre ciò facevo pensavo tra me: “Perché debbo tutti e tutto abbracciare stando nel Voler Divino? ” Ed il mio dolce Gesù muovendosi nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, la mia Volontà è tutto, non vi è cosa che da Essa non riceva la vita, non c’è punto dove non si trova, non vi è effetto ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Mi sentivo oppressa e tutta annientata in me stessa, non buona a far nulla. Le privazioni spesso spesso del mio amato Gesù, mi rendono inabile a tutto e mentre da una parte le sento al vivo che mi lacerano la povera anima mia, dall’altra parte mi rendono intontita, impietrita come se non avessi più vita, oppure sento la vita per sentirmi morire. Oh! Dio, che pene, queste sono senza misericordia e senza pietà! Vivere sotto l’incubo d’una pena che mi porta un peso infinito, immenso ed eterno, non ho dove andare, né che fare per non sentire il ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo facendo il solito giro nel Fiat Divino e mentre giravo per tutta la Creazione pensavo tra me: “Quanta luce e calore terrà in sé il mio Creatore, se tanto ne mise fuori nel creare il sole? ” Oh! come si deve sentire bruciare dal suo calore se tanto ne contiene. Ma mentre ciò pensavo il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, nelle cose nostre vi è perfetta e uguale misura di tutto, sicché per quanto è l’amore, il calore, la luce, altrettanto è la ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo pensando come nulla faccio di gran che per glorificare il mio amato Gesù e Lui movendosi nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, Io non guardo ciò che fai esternamente, ma guardo se la fonte del tuo interno è piena solo del mio amore e tanto, da strariparsi fuori nei tuoi atti esterni, in modo da restare anche i tuoi atti esterni, come da celeste rugiada, tutti imperlati dalla fonte del mio amore che contieni dentro. Onde il mio sguardo è sempre fisso nel tuo interno e se il mio amore unito ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Il mio adorabile Gesù si nasconde sempre più e anche nello scrivere non sento più, come quasi fino ad ora, la sua luce suggerirmi i vocaboli necessari di ciò che Lui voleva che io scrivessi. Per una sola parola che mi aveva detto nella sua visitina, che faceva all’anima mia nell’atto di scrivere, me ne suggeriva tanto nel mio interno, fino a farmi risuonare sul mio labbro la sua voce dolcissima che io non arrivavo a scriverle tutte; e ora tutto è stento, tutto è sforzo, tutto è povertà: Povertà di luce, di parole, di vocaboli necessari. I miei poveri occhi si riempiono di sonno e debbo fare sforzi incredibili per poter vergare qualche rigo e questi sforzi mi snervano, mi debilitano tanto, che non posso andare avanti. Oh! come rimpiango Colui che mi era luce, parola, suggeritore, dettatore e mi dava tale veglia, che i miei occhi non sapevano chiudersi al sonno se non quando veniva il mio amato Gesù per portarmi insieme con Sé. Onde stando tutto ciò, dopo aver scritto con stento incredibile, pensavo tra me, che forse, che non è più Volontà di Dio che quando il benedetto Gesù mi dice qualche cosa, che io la segno sulla carta; e se Lui non lo vuole, neppure io lo voglio. Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù è uscito da dentro il mio interno come per sostenermi, che mi sentivo morire per lo sforzo che avevo fatto nello scrivere un poco e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, quanto più grande è un’opera e quanto più bene deve portare all’umana famiglia, tanto più sacrifizi eroici ci vogliono. Quanti sacrifizi, pene, dolori e anche la morte, Io non soffrii per formare l’opera Redentrice delle creature? Perché era opera grande, tutto doveva essere grande: Dolori, pene inaudite, umiliazioni le più infami, amore invincibile, fortezza eroica e pazienza invitta. Tutto doveva essere grande, perché quando un’opera è grande, da tutti i lati vengono prese le creature per poter ricevere il bene che contiene in sé un’opera grande, meno che qualche ostinato e perfido, che per forza vuole sfuggire. Invece quando un’opera è piccola, non si richiedono sacrifizi grandi e perciò un’opera piccola non tutte le creature possono ricevere il bene di essa, perché mancando il grande, chi non troverà la via, a chi le mancherà il terreno sotto i piedi, a chi la luce, ad altri gli mancherà la forza rapitrice d’un amore sacrificato e doloroso, insomma, pochi saranno quelli che potranno ricevere il bene d’una opera piccola, perché le manca la vita e la sostanza di potersi dare a chi la vuole ricevere.
(3) Ora figlia mia, l’opera del regno del Fiat Divino è l’opera più grande e mentre si danno la mano con l’opera della Redenzione, per la gloria Divina e per il bene e santità che porterà alle creature, supera la stessa Redenzione e perciò ci vogliono grandi sacrifizi, pene e dolori senza numero, preghiere incessanti, perciò dovevo scegliere una creatura che volontariamente doveva accettare il lungo sacrifizio di tanti anni, di tante pene variate ed Io farò conoscere ai figli del mio regno quanto ci è costato a te e a Me questo regno della mia Volontà, per fare che tutti potessero entrare in esso, dandogli le vie aperte da tutti i punti ed in tutti i modi per vincerli a farli venire: Vie di luce, vie di pene, vie tutte le manifestazioni e verità che ho fatto, e farò vedere lo sforzo incredibile che hai fatto nello scrivere, per fare che nulla mancasse per fargli trovare terreno solido e vie sicure per attirarli con forza invincibile e fargli prendere possesso del regno del Fiat Supremo.
(4) Quando le umane generazioni conosceranno tutte le conoscenze del Voler Divino, i beni grandi del mio regno e come chi l’ha impetrato ha sofferto sì lunghi sacrifizi, le mie conoscenze ed i tuoi sacrifizi uniti insieme saranno calamite potenti, spinte irresistibili, richiami incessanti, luce penetrante, voci assordanti che assordandole tutte le altre cose, le resterà l’udito per ascoltare i dolci insegnamenti del Fiat Divino e ad accettare un regno che con tanti sacrifizi l’è stato impetrato. Perciò per formare un’opera grande c’è molto da fare e da soffrire, tutto è necessario e ciò che a te sembra pena che dice nulla, agli altri può essere una voce pietosa, che commovendoli si riconosceranno troppo ingrati a non accettare un tanto bene, che per causa loro tanto ci è costato. Quindi lasciami fare e lasciami libero di fare quello che voglio”.
(1) Stavo facendo il ringraziamento che avevo ricevuto la Santa Comunione e pensavo tra me che volevo offerirla a tutti e a ciascun abitatore del Cielo, a ciascun anima del Purgatorio, a tutti i viventi che sono e staranno, non solo, ma vorrei dare al sole il mio Gesù Sacramentato, al cielo stellato, ai prati fioriti, insomma a ciascuna cosa creata per dargli la gloria ed il trionfo di tutte le opere sue. Ma mentre dicevo, pensavo tra me: “Sono le mie solite sciocchezze, come io posso formare tanti Gesù? Ciò è impossibile”. Ed il mio amato Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, come nell’ostia Sacramentale ci sono i piccoli accidenti del pane e dentro di essi si nasconde il tuo Gesù vivo e vero e tanti Gesù per quante ostie ci sono, così nell’anima ci sono gli accidenti della volontà umana, non soggetti a consumarsi come gli accidenti della mia Vita Sacramentale, perciò più fortunati e più solidi e come la Vita Eucaristica si moltiplica nelle ostie, così la mia Volontà Divina moltiplica mia Vita in ogni atto di volontà umana, la quale più che accidente si presta alla moltiplicazione della mia Vita. Come tu facevi scorrere la tua nella mia Volontà e volevi darmi a ciascuno, così la mia formava la mia Vita nella tua e sprigionava fuori della sua luce la mia Vita dandomi a ciascuno ed Io, oh! come mi sentivo felice che la piccola figlia del mio Volere, negli accidenti della sua volontà, formava tante mie Vite per darmi non solo alle creature animate, ma a tutte le cose da me create. Onde Io mi sentivo, come moltiplicavo la mia Vita, che mi costituivo re di tutti: Re del sole, del mare, re dei fiori, delle stelle, del cielo, insomma di tutto. Figlia mia, chi vive nella mia Volontà tiene in sé la fonte della sorgente dei sacramenti e può moltiplicarmi quanto vuole e come vuole”.
(3) Onde io sono rimasta in dubbio sull’ultima frase scritta qui sopra ed il mio amato Gesù ha soggiunto:
(4) “Figlia mia, i sacramenti uscirono dalla mia Volontà come tante fontanine, le misi fuori di Essa, riserbandosi in Essa la sorgente da cui ricevono continuamente ciascuna fontana i beni ed i frutti che ciascuna contengono e agiscono a secondo le disposizioni di chi li riceve, sicché per mancanza di disposizioni da parte delle creature, le fontane dei sacramenti non producono i beni grandi che contengono. Molte volte gettano acque e le creature non restano lavate, altre volte consacrano imprimendo un carattere divino ed incancellabile, ma con tutto ciò non si veggono santificate. Un’altra fontana partorisce la Vita del tuo Gesù continuamente, la ricevono questa Vita, ma non si vede né gli effetti, né la vita del tuo Gesù in loro. Quindi ogni sacramento ha il suo dolore perché non veggono in tutte le creature i loro frutti ed i beni che contengono. Ora chi vive nella mia Volontà facendola regnare come nel suo proprio regno, possedendo Essa la sorgente dei sacramenti, qual meraviglia che chi vive nel mio Voler Divino possederà la sorgente di tutti i sacramenti e sentirà in sé la natura dei sacramenti con tutti gli effetti e beni che contengono? E ricevendoli dalla Chiesa sentirà che è cibo che lei possiede, ma che lo prende per dargli quella gloria completa a quei sacramenti di cui essa ne possiede la sorgente, per glorificare quella stessa Volontà Divina che li istituì, perché solo in Essa ci sarà perfetta gloria a tutte le nostre opere. Perciò sospiro tanto il regno del Fiat Supremo, perché esso solo metterà l’equilibrio a tutto. Darà alle creature tutti i beni che vuole e riceverà la gloria che esse le devono”.
(1) Stavo facendo il giro nella Volontà Divina e mentre la mia povera mente girava per tutte le cose create imprimendo il mio ti amo, fin sui monti più alti e nelle più profonde valli, negli abissi più cupi della terra e nell’oceano più profondo del mare, insomma dovunque. Mentre ciò facevo, la mia povera mente era torturata dalla privazione del mio dolce Gesù ed il mio povero cuore straziato ché per quanto lo chiamavo col mio amore, non sapevo più ritrovarlo. Oh Dio! che pena! Pensavo tra me: “Possibile che Gesù più non mi ascolti? E mentre io ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)