MaM
Messaggio del 29 maggio 1986:Cari figli, oggi vi invito tutti a vivere l'amore verso Dio e verso il prossimo nel!a vostra vita. Senza amore, cari figli, voi non potete fare nulla. Perciò vi invito, cari figli, a vivere l'amore reciproco. Solo così potrete amare ed accettare me e tutti quelli che vengono nella vostra parrocchia: tutti sentiranno il mio amore attraverso di voi. Perciò vi prego, cari figli, di cominciare da oggi ad amare con amore fervente, con quell'amore con cui vi amo io. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo)

21-18 Aprile 22, 1927 Come la Creazione sono gli ornamenti dell’Essere Divino. Incapacità di comprenderlo. Grande compiacimento nella creazione dell’uomo.

(1) Continuando il mio solito stato, il mio dolce Gesù si faceva vedere di bambino, tutto afflitto ed era tanta la sua mestizia che pareva come se si sentisse morire. Io me l’ho stretto al cuore, l’ho baciato più volte, chi sa che cosa avrei fatto per sollevarlo. E Gesù sospirando mi ha detto:

(2) “Figlia mia, guarda com’è bella tutta la Creazione, che fascino di luce, che incanto di varietà e di rara belleza, eppure non sono altri che ornamenti del nostro Essere Divino, se tali sono gli ornamenti nostri, il nostro Essere supera in ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

21-19 Aprile 24, 1927 Sconvolgimento generale per riordinare il regno del Fiat. Sbocco d’amore divino nella Creazione e come dura ancora. Come stava accentrata sull’anima tutta la Creazione.

(1) Mi sentivo ammareggiata per la privazione del mio dolce Gesù e mentre sospiravo il suo ritorno è uscito da dentro il mio interno, ma tanto afflitto che faceva pietà ed io gli ho detto: “Ma dimmi, che hai che stai così afflitto?” E Gesù:

(2) “Ah! figlia mia, devono succedere cose gravi; per riordinare un regno, una casa, succede prima uno sconvolgimento generale e molte cose periscono, alcuni perdono, altri guadagnano, insomma succede uno scompiglio, un affaticare di più e molte cose si soffrono per riordinare, rinnovare e dare la nuova forma al regno, oppure ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

21-20 Aprile 30, 1927 Gloria dell’unità della Volontà Divina e come il fare in Essa è sempre modo divino. Lavori e sacrifizi che fa Gesù nell’anima per formare il regno del Fiat.

(1) Stavo facendo il mio giro nella Creazione per seguire gli atti della Divina Volontà in tutte le cose create ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, una fu la mia Volontà che uscì nella Creazione, ma si sparse e si moltiplicò in ciascuna cosa creata e l’anima che gira nella Creazione per seguire gli atti suoi ed abbracciarli tutti insieme, raccoglie la Volontà Divina sparse in tutte le cose e la fa una e mi dà la gloria dell’unità di Essa e poi spargendola di nuovo in tutte le cose create, mi dà la gloria della mia Volontà Divina moltiplicata e bilocata in tante cose. Gran che figlia mia, che la picolezza della creatura riunisce tutta insieme questa mia Volontà bilocata e moltiplicata in tante cose per dirmi: “Una è la gloria, l’onore, l’amore che voglio darvi, perché l’atto uno contiene tutto, è perfetto e degno solo di Te, una fu la Volontà che uscì da Te ed una te la voglio portare”. E poi facendo uso dei suoi stratagemmi amorosi la sparge di nuovo e mi dà la gloria del Fiat Supremo moltiplicato e bilocato in tutte le cose. Ed Io tutto le faccio fare e mi diletto e godo dei suoi stratagemmi amorosi. Perché stando nel mio Volere sta in casa mia e non può fare altro se non che ciò che appartiene a Famiglia Celeste, il suo fare è sempre modo di fare divino, che solo mi può piacere e darmi amore e gloria perfetta”.

(3) Dopo di ciò mi sentivo oppressa, le privazioni di Gesù si fanno più lunghe, sentivo tutto il peso del mio lungo esilio ed il dolore della mia Patria lontana, una profonda mestizia invadeva la povera anima mia ed il mio amato Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(4) “Figlia mia, dobbiamo avere pazienza tutti e due e pensare al lavoro della formazione del regno della Divina Volontà, nessuno conosce ciò che stiamo facendo, i sacrifizi che ci vogliono, gli atti continuati, le preghiere che occorrono per formare ed ottenere un tanto bene. Nessuno prende parte ai nostri sacrifizi, nessuno ci aiuta a formare questo regno che le porterà tanto bene e mentre non ci fanno nessuna attenzione, pensano a godersi la misera vita, senza neppure disporsi a ricevere il bene che stiamo preparando. Oh! se le creature potessero vedere ciò che passa nel segreto dei nostri cuori, come resterebbero sorpresi di meraviglia. Ciò successe quando Io e la Mamma mia stavamo in terra, mentre tra Essa e Me stavamo preparando il regno della Redenzione, tutti i rimedi che occorrevano affinché tutti potessero trovare la salvezza, non si risparmiavano né sacrifizi, né lavori, né vita, né preghiere e mentre eravamo intenti a pensare a tutti, a dare la vita per tutti, nessuno pensava a Noi, nessuno conosceva ciò che stavamo facendo. La mia Celeste Mamma fu la depositaria del regno della Redenzione e perciò prese parte a tutti i sacrifizi, a tutti i dolori. Solo San Giuseppe sapeva ciò che stavamo facendo, ma non entrò a parte di tutti i nostri dolori. Oh! come ci doleva il cuore nel vedere che mentre Madre e Figlio ci consumavamo di pene e d’amore per tutti, per formare tutti i rimedi possibili ed immagginabili a tutti per guarirli e metterli in salvo, essi non solo non pensavano a noi, ma ci offendevano, ci disprezzavano ed altri mi tramavano la vita fin dalla mia nascita. Ciò sto ripetendo con te figlia mia, per formare il regno del Fiat Divino. Il mondo prende da noi ad onta che non ci conosce e solo il mio ministro assistente conosce ciò che stiamo facendo, ma non prende parte né ai nostri sacrifizi, né al nostro lavoro, siamo soli, perciò pazienza in questo lungo lavoro, quanto più lavoreremo più godremo i frutti di questo regno Celeste”.

21-21 Maggio 4, 1927 Come l’anima che fa la Divina Volontà è sempre cielo e come non si esaurisce mai.

(1) Le privazioni del mio dolce Gesù mi tormentano, mi debilitano e mi sento la povera anima mia come esposta ai raggi d’un sole ardente qual’è il Voler Divino, che offuscano e quasi mi anneriscano, ma ad onta che mi sento abbrunire, sono costretta da una forza suprema a restarmi affissata in questi raggi del Sole del Fiat Divino senza potermi spostare, senza di Colui che innaffiandomi rende meno cocenti questi raggi e farebbe spuntare nel mio insanguinato cuore qualche filo d’erba; come mi sento male, senza di Gesù tutto si è cambiato in me, solo il Voler Divino mi è restato unica mia eredità che non mi può essere tolta da nessuno, neppure da Gesù. Essa sola è la mia vita, il mio soggiorno, il mio tutto, tutto il resto è finito, tutti mi hanno lasciato, né ho a chi può rivolgermi, né al Cielo, né alla terra; ma mentre sfogavo il mio dolore, il mio amato Bene, Colui che mi dà morte e mi dà vita, mi rende infelice la mia povera esistenza e mi felicita, si è mosso nel mio interno dicendomi:

(2) “Figlia mia, il cielo è sempre cielo, non si muta mai, né si sposta e per quanto alle volte le nubi lo offuscano, si stendono e coprono il bello azzurro del cielo, però le nubi non lo possono toccare, si stendono tanto nel basso dell’aria, che c’è gran distanza tra il cielo e le nubi. Sicché il cielo non perde mai la sua bellezza, l’ornamento delle stelle, il suo colore azzurro per causa delle nubi, esso è intangibile a tutto, se qualche cambiamento subiscono è la bassa terra, è l’occhio umano che invece di vedere cielo, vede nubi e l’aria oscurata. Tale è l’anima che fa la mia Volontà, è più che cielo, Essa si stende nell’anima più che cielo azzurro tempestato di stelle e ferma ed irremovibile si sta al suo posto, regnante e dominando tutto, con tale maestà da rendere anche i più piccoli atti della creatura, in virtù della sua luce, più che stelle e sole fulgidissime. Sicché le pene, le mie privazioni, sono come nubi formate nel basso dell’umana natura, cui pare che l’oscurano, ma il cielo della mia Volontà resta intangibile ed il suo Sole che in esso risplende dardeggia più forte i suoi raggi ardenti, tanto che tu ti senti come offuscata, ma è tutto superficiale e nel basso della tua umana natura, ma nell’anima tua il cielo del Fiat Divino non subisce nessuna mutazione, chi mai può toccare la mia Volontà? Nessuno. Essa è irremovibile ed incrollabile e dov’Essa regna forma il suo soggiorno di luce, di pace e di immutabilità. Perciò non temere, basta un piccolo venticello per mettere in fuga le nubi che investono la tua umana natura e togliere l’oscurità che apparentemente occupano l’anima tua”.

(3) Ed io: “Mio Gesù, come ti sei cambiato, pare che anche del tuo Divin Volere non vuoi dirmi più nulla”. E Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, la mia Volontà non si esaurisce mai, se non ti parlo Io di Essa, ti parleranno tutte le cose create, fin le pietre si cambieranno in voce per parlarti, il cielo, il sole, il mare, insomma tutta la Creazione tengono da dire molto sul mio eterno Volere, perché siccome sono piene della sua vita, tutte hanno che dire della Vita della mia Volontà che le cose create posseggono. Perciò, un poco d’attenzione che farai ad una cosa che guardi o ad una cosa che tocchi, sentirai nuove lezioni sulla mia Volontà”.

21-22 Maggio 8, 1927 Come la Divina Volontà è immensa e tutto ciò che fa porta l’impronta dell’immensità.

(1) Nelle privazioni del mio dolce Gesù, sebbene sento il suo duro martirio, mi abbandono nelle braccia del Supremo Volere come sua piccola figlia, che cresce sulle sue ginocchie attaccata al suo petto per vivere della sua Vita ed a sua sommiglianza ed il mio amato Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, la mia Volontà è immensa e tutto ciò che può uscire da dentro di Essa porta l’impronta della sua immensità, una sua sola parola uscì l’immensità del cielo con tutte le stelle, in una sua parola uscì il sole ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

21-23 Maggio 12, 1927 Come Nostro Signore fece più col formare la Redenzione che se ci avesse liberati da tutti i castighi; così è per chi deve formare il Regno del Fiat Divino. Come una potenza l’impedisce di morire. Come chiama le anime a formare le leggi, a reggere il mondo.

(1) Mi sentivo oppressa non solo per la privazione del mio dolce Gesù, ma per le continue minacce di castighi gravi, di prossime guerre e rivoluzioni con modi infernali da raccapricciare. Oh! Dio che pena essere costretta da una potenza suprema a vedere questi mali, l’accecamento dei capi delle nazioni che vogliono la destruzione dei popoli e la mia impotenza per poter fare fronte alla divina giustizia con le mie pene per far risparmiare i popoli da tanti mali. Quindi mi sentivo il peso dalla vita ed ardentemente sospiravo la mia Patria Celeste, giacchè non potevo con le mie ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

21-24 Maggio 18, 1927 Il valore degli atti fatti nel Divin Volere. Come chi vive in Esso possiede la sorgente dei beni. Come Dio non sà fare le cose a metà. Vittoria d’ambi le parti.

(1) Stavo seguendo il Divin Volere girando per tutta la Creazione e mentre facevo i miei atti, il mio dolce Gesù si faceva vedere nel mio interno, che raccoglieva questi atti nel suo grembo, i quali erano tutti di luce, ma uno più fulgido dell’altro, uno più bello dell’altro e chiamava gli angeli e dava a ciascuno parte di quest’atti, i quali facevano a gara a riceverli e come in trionfo li portavano alla volta del Cielo. E Gesù tutto bontà mi ha detto:

(2) “Figlia mia, è tanto il valore degli atti fatti nella mia ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

21-25 Maggio 22, 1927 Come nella Creazione fu stabilito il numero di tutte le cose, fin degli tai umani. Come Gesù racchiuse tutto in Lui.

(1) Stavo fondendomi insieme col mio dolce Gesù nel suo Divin Volere per moltiplicare i miei pensieri coi suoi e schierandomi su ciascun pensiero di creatura e così poter anch’io dare al mio Creatore tanti atti di omaggi, di gloria, d’amore per tutti i pensieri di ciascuna creatura, ma mentre ciò facevo pensavo tra me: “Come fece il mio amato Gesù che fece tanti atti, tanti pensieri, tanti passi, eccetera, per quanti ne dovevano fare tutte le creature?” E Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, come nella Creazione la mia Divina Volontà stabiliva il numero di tutte le cose create, tutto fu numerato: Le stelle, le piante, le specie, fin le goccie dell’acqua; ciascuna cosa non può né sperdersi, né crescere, secondo l’ordine stabilito dal Fiat Supremo, così la mia Volontà stabiliva tutti gli atti umani di tutte le creature, solo che in virtù del libero arbitrio loro concesso, potevano farli buoni o cativi i medesimi atti, ma farne di più o di meno non è dato loro, ma tutto è stabilito dal Divin Volere.

(3) Ora nella Redenzione, l’eterno Fiat regnante nella mia Umanità sapeva tutti gli atti che dovevano fare tutte le creature, tutti i pensieri, parole, passi, nulla gli sfuggiva, quindi non è meraviglia che moltiplicava gli atti miei per ciascun’atto delle creature per fare che la gloria del Padre Celeste fosse completa da parte mia a nome di ciascuna creatura e per ciascun’atto loro ed il bene che impetravo a loro fosse con tutta la pienezza, in modo che ciascun’atto loro, pensiero, parola e passo, doveva tenere il mio atto per aiuto dell’atto loro, ciascun mio pensiero per aiuto e luce di ciascun pensiero di essi e così di tutto il resto delle creature. Tutto racchiuso in Me, formai in Me la nuova creazione di tutti gli atti delle creature per poterle ridare tutto, nulla mi sfuggì, altrimenti non sarebbe stata opera degna del tuo Gesù se anche un pensiero mi fosse sfuggito, la creatura avrebbe trovato il vuoto del mio e volendolo non avrebbe trovato l’aiuto, la forza, la luce a quel suo pensiero. Ora figlia mia, voglio te nella mia Volontà Divina affinché insieme con Me formi questa nuova creazione di tutti gli atti umani delle creature, per poter impetrare il regno del Fiat Supremo dal mio Padre Celeste e le creature troveranno il triplice aiuto di forza, di luce in tutti gli atti loro, per ritornare nel regno della mia Volontà e questi triplici aiuti universali sono l’operato della Sovrana Regina, quelli del tuo Gesù e quelli della piccola figlia del mio Divin Volere”.

(4) Onde dopo di ciò pensavo tra me e domandavo, che cosa è questa Divina Volontà? E Gesù ha soggiunto:

(5) “Figlia mia, Volontà Divina significa dare Dio a Dio, sbocco divino e trasformazione di natura umana in Divina, comunicazione di virtù creatrice, abbracciare l’infinito, elevarsi nell’Eterno e prendere come in pugno l’eternità, per dire a Dio fin dall’eternità io ti amavo, la tua Volontà non ha pincipio, è eterna con Te ed io in Essa ti amavo con amore senza principio e senza fine. Che cosa è la mia Volontà? È tutto”.

21-26 Maggio 24, 1927 Offerta del lavoro nel Voler Divino. Chi vive in Esso forma tanti atti di Vite Divine, possiede la virtù bilocatrice.

(1) Stavo facendo l’offerta del mio lavoro dicendo: “Gesù, amor mio, voglio le tue mani nelle mie per dare al nostro Celeste Padre quell’amore e quella gloria che Tu individualmente gli diste con le tue opere stando sulla terra, non solo, ma voglio unirmi con Te quando Tu, Verbo del Padre fin dall’eternità operavi insieme con Lui con le stesse sue opere, amavi con amore reciproco e con perfetta eguaglianza e voglio glorificarvi con quella stessa gloria che vi glorificaste Voi stessi, tra le tre Divine Persone. Ma non sono contenta, voglio mettere le mie mani nelle tue per ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

21-27 Maggio 26, 1927 Come Iddio nella Creazione formò tante stanze per dimorare in esse, per farsi trovare sempre dall’uomo per dargli le sue qualità. Dubbio, Gesù lo scioglie. Come ciò che sempre è difficile per essa, per Dio è facile. Lamenti dell’anima, Gesù che rassicura.

(1) Il mio stato d’abbandono nel Fiat Divino continua e dopo d’averlo seguito nei suoi atti nella Creazione, stavo pensando come riordinare di nuovo innanzi alla Maestà Suprema tutti i rapporti tra Creatore e creatura, che l’ingratitudine umana aveva spezzati ed il mio adorato Gesù uscendo dal mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, guarda tutta la Creazione, il cielo, le stelle innumerevoli, il sole, il vento, il mare, i campi fioriti, i monti e le valle, essi sono tutte stanze che formai ed in ciascuna stanza formai la mia reggia per farvi la mia ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)