MaM
Messaggio del 17 novembre 1983:Pregate! Non state a domandarvi perché vi chiedo sempre delle preghiere. La vostra preghiera personale si intensifichi e si riversi sugli altri.

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo)

22-21 Agosto 25, 1927 Rapporti tra i tralci e la vite. L’anima depositaria della Divina Volontà.

(1) Mentre pregavo mi son trovata fuori di me stessa e tra le mie braccia il mio dolce Gesù. Ed io stringendolo forte al mio cuore gli ho detto: “Dimmi Amor mio, quali sono i rapporti tra me e Te? ” E Gesù, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Figlia mia, vuoi saperlo? I rapporti che passano tra Me e te sono come i rapporti che passano tra i tralci e la vite. La vite forma i tralci, essi ricevono gli umori vitali per vegetare dalla vite, per vestirsi di pampini e di uva. Sicché tra la vite ed i tralci passa tale unione, che i tralci non possono né formarsi né aver vita senza di essa e la vite non farebbe nessuna figura, né pompa di sé, né darebbe frutto senza dei tralci. Perciò l’una e l’altro hanno tali rapporti tra loro, tali vincoli d’unione, che formano la stessa vita e sono inseparabili tra loro. E se si separano, la vite resta sterile, senza sfoggio e senza frutto ed i tralci perdono la vita e seccano. Ora la vite è il tuo Gesù, il tralcio sei tu, i rapporti tra Me e te sono inseparabili. Uno è il sangue che circola nelle nostre vene, una la Volontà, uno il palpito ed Io formo la tua vita e tu formi la mia gloria ed il mio frutto ed Io mi diletto di riposarmi all’ombra delle folte pampini del tuo tralcio e di cogliere l’uva della mia vite e di gustarle a mio piacere”.

(3) Ed io: “Ma dimmi ancora Vita mia e la tua Volontà, come sta in me? ” E Gesù ha soggiunto con una dolcezza indicibile:

(4) “Figlia mia, la mia Volontà sta in te come depositaria di tutti gli atti suoi, perché la mia Volontà, quando fa un atto, non lo depone fuori di Essa, mancherebbe lo spazio, la decenza, la santità e tutto ciò che si conviene per conservare i suoi atti, perciò non può deporli altrove, se non che in Sé stessa. Chi può mai tenere lo spazio di ricevere tutto il cielo con le sue stelle? Il Sole con la larghezza della sua luce, il mare con la vastità delle sue acque, la terra con la molteplicità delle sue piante? Nessuno. Quindi per poter deporre gli atti suoi si necessita la mia stessa Volontà Divina. Ora stando Essa in te, di tutti gli atti suoi ne fa il deposito in te, perché nel suo Fiat trova larghezza, santità, degna di Essa. Se tu sapessi quale ne è il contento del mio Eterno Fiat, che trova nella creatura dove poter deporre gli atti suoi, causa primaria perché per la creatura furono fatti! Quindi tutti gli atti della mia Divina Volontà sono in te e da te escono e portano insieme la gloria ad essi dovuti. Oh! come si sente contraccambiata ché trova in tutti gli atti suoi che la creatura gli dà la gloria alla sua luce, alla sua santità, alla sua immensità e trovando il bacio di lei, la gloria, l’amore, si sente talmente tirata di formare altri atti più belli, degni del mio eterno Fiat, solo per amore di colei che ne può fare il deposito, per ricevere i nuovi suoi baci, il suo amore, la sua gloria. Ecco perciò dove sta la mia Volontà sta tutto: Sta il Cielo, il sole, il mare e tutto. Nulla le può mancare di tutte le sue opere, tutto contiene, tutto conserva, per tutto tiene spazio, per tutto racchiudere in sé”.

22-22 Agosto 28, 1927 Dolore del Voler Divino in ciascuna cosa creata. Concepimento di Gesù. Amore dell’anima.

(1) Stavo secondo il mio solito seguendo gli atti del Voler Supremo. Ma mentre ciò facevo il mio dolce Gesù è uscito da dentro il mio interno ed era tanto afflitto, affannato e sospirava con intenso dolore ed io gli ho detto: “Che c’è, che c’è Amor mio? Perché sei così afflitto e dolente? ” E Gesù:

(2) “Figlia mia, se tu sapessi quanti dolori riceve la mia Volontà piangeresti meco. Essa in tutta la Creazione tiene il suo moto ed il suo atto continuo, coinvolge tutto ed in tutte le cose create porge il suo ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

22-23 Settembre 3, 1927 Fino a tanto che l’anima non faccia regnare la Volontà Divina, sarà sempre infelice ed inquieta. Diversità di martirio di anima e di corpo.

(1) Stavo valicando il mare di luce del Fiat Divino seguendo i suoi atti ed oh! come comprendevo che tutto il bene sta in Esso. Ed il mio sempre amabile Gesù, movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, fino a quando la creatura non giunge a far regnare la mia Divina Volontà in essa, sarà sempre infelice, sempre inquieta, perché sentirà in sé, per quanto fosse buona, santa, dotta, ricca, che le manca la pienezza della felicità ed il mare della pace, che da nessuno lato la possono turbare e spezzare la sua ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

22-24 Settembre 4, 1927 Come tutta la Creazione resta investita dagli atti fatti nella Divina Volontà.

(1) Stavo seguendo il mio giro per tutta la Creazione e avendo investito cielo, sole, mare, insomma tutte le cose create col mio ti amo, ti adoro, ti benedico, per decantare la gloria al mio Creatore in tutta la Creazione. Ora mentre ciò facevo, il mio dolce Gesù si è mosso dentro di me e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, ascolta insieme con Me tutte le armonie della Creazione, senti, il mare mormora, ma in quel mormorio si sente una nota più bella, il ti amo, il ti adoro, il ti benedico, la gloria che la piccola figlia del mio Volere mormora insieme col mare e facendo mormorare tutto il mare fa dire alle acque i suoi amorosi ritornelli al suo Creatore. Oh! come acquista il mare altre note di armonia, di bellezza, altri suoni più belli, perché la mia piccola figlia emette la sua voce nella mia Divina Volontà e rende il mare parlante e dà la gloria del mare al suo Creatore. Senti anche il sole nella sua luce che piove dal cielo ed investe tutta la terra, piove insieme le tue note amorose, i tuoi graditi ritornelli: “Ti amo, ti glorifico, ti benedico, ti adoro”. Perché essendo una la Volontà Divina che regna in te così regna nel sole ed oh! come eloquente parla la luce, come scorre nel calore l’amore al suo Creatore, quante nuove armonie e note non sue acquista, perché c’è la piccola figlia del Supremo Volere che emette i suoi atti in Esso e facendo una la sua volontà con la Creazione tutta, somministra la sua voce ed i suoi atti a tutte le cose create; senti, la natura del mare, del sole, non hanno virtù di parlare; e trovare chi vive nel mio Volere che comunica la sua voce, i suoi atti ad essi è la cosa più sorprendente, è la gloria più grande che puoi dare al tuo Creatore. Sicché non c’è cosa creata che non resti investita dai tuoi atti ed Io mi diletto di ascoltare le tue note ed i tuoi ripetuti ritornelli nel cielo, nell’aria, nel vento, nell’acqua che piove, nell’uccellino che canta, in tutto e voglio che anche tu insieme con me senti le tue stesse armonie che formi in tutta la Creazione.

(3) Figlia mia, il più piccolo moto, anche il più piccolo respiro, fatto nella mia Divina Volontà, è tutto di Dio ed essendo suo, vi trova tutto ciò che è suo: Vi trova la santità Divina nell’atto fatto nel mio Fiat Divino, vi trova la sua luce, vi trova la sua bontà, il suo amore, la sua potenza, in quell’atto non manca nulla di ciò che a Dio appartiene, perciò si possono chiamare atti Divini, ché sono i più belli, i più santi ed i più graditi ed innanzi a questi atti tutti gli altri atti, per quanto buoni, perdono il loro valore, il loro gusto e mai mi possono piacere. Succede come ad un signore ricchissimo che possiede ricchezze, giardini, poderi coi frutti più belli che nessuno li può eguagliare. Ora, questo signore, conoscendo che nessun altro tiene i frutti e le cose buone come le sue, se i figli, i servi portano i frutti dei suoi giardini, lui li gradisce, li gusta con amore mangiandone a sazietà, ma se gli portano frutti di poderi altrui, lui non li gusterà perché vedrà subito la gran differenza, li troverà difettosi, acerbi e disgustosi e si lamenterà coi suoi che hanno ardito di portargli robe e frutti non suoi. Così succede a Noi, tutto ciò che si fa nella nostra Divina Volontà sono robe nostre, frutti degli interminabili nostri poderi e come cose nostre non troviamo nulla che non sia degna della nostra Divinità e perciò prendiamo tutti i gusti nel riceverli. Invece ciò che viene fatto fuori del nostro Divin Volere è roba a Noi estranea, manca l’impronta Divina, sono senza pienezza di gusti, di luce, di santità, di dolcezza. Il volere umano anche alle cose più buone mette sempre la parte acerba, che disgusta le cose più belle e perciò vedendo che non sono robe dei nostri poderi, frutti della nostra Volontà Divina li mettiamo da parte e molte volte neppure li guardiamo. Perciò ti raccomando che nulla ti faccia sfuggire, che non entra nella luce del mio Fiat Supremo, affinché tutto sia roba nostra e sommamente a Noi gradita”.

22-25 Settembre 8, 1927 Come tutta la Creazione è fissata in Dio ed è relatore dell’Ente Supremo. Dolore sofferto in modo divino in Gesù e in Maria. Significato dei quaranta giorni nel deserto.

(1) Continuo il mio volo nel Supremo Volere, il quale tenendo come nel proprio pugno tutta la Creazione, sono costretta a sorvolare da una cosa creata all’altra, per rintracciare quella gloria che posso dare al mio Creatore per mezzo di esse e per ricambiarlo col mio amore per tutto ciò che ha fatto per amor mio e di tutti. Ora mentre ciò facevo il mio amato Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, quando la nostra Divinità creò tutta la creazione, la restò tutta vincolata in Sé. Sicché si ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

22-26 Settembre 14, 1927 Come Iddio è geloso degli atti che si fanno nella Divina Volontà. La grazia è la vita bilocata di Dio. Come nostro Signore chiama l’anima a seguire gli atti suoi.

(1) Stavo tutta abbandonata nel Fiat Divino ed in Esso facevo i miei atti ed innanzi alla mia mente si faceva un mare interminabile ed io dentro di quel mare formavo coi miei atti il mio piccolo maricello, come se le acque si sprofondassero più nel basso, si allargavano inalzandosi intorno come cerchio per darmi spazio a mettere gli atti miei in mezzo di esso, per farmi formare dentro dello stesso mare il mio piccolo mare. Io sono rimasta sorpresa nel vedere che quel mare, mentre sembrava di acqua era di luce, le sue onde altissime formavano l’incanto più ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23-1 Settembre 17, 1927 Le pene sono come il ferro battuto dal martello che getta faville. Differenze tra la croce dell’Umanità di Nostro Signore e quella della Divina Volontà e come tiene il suo atto incessante.

(1) Mio Gesù, vita del povero mio cuore, vieni a sostenere la mia debolezza, sono piccola bambina ancora e sento il bisogno estremo che mi tenga nelle tue braccia, che mi guidi la mano mentre scrivo, che m’imbocchi le parole, che mi dia i tuoi pensieri, la tua luce, il tuo amore ed il tuo stesso Volere, e se ciò non fai, io me ne starò come bambina picciosa senza far nulla. E se Tu ami tanto di far conoscere il tuo Santissimo Volere, il primo al sacrificio sarai Tu, io entrerò in ordine secondario, perciò Amor mio trasformami ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23-2 Settembre 21, 1927 Come l’anima che vive nel Voler Divino mette in esercizio gli atti di Esso. Come la verità è vita perenne e miracolo continuato.

(1) Stavo girando per tutta la Creazione e chiedevo in ciascuna cosa creata il regno del Fiat Supremo, ed il mio adorato Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, siccome tutte le cose create sono fissate in Dio, come tu in ciascuna di esse chiedi il regno della mia Divina Volontà, così le cose create si muovono in Dio e chiedono il mio regno, ognuna di esse forma la sua onda supplicante, il moto incessante per chiedere ciò che tu vuoi, e siccome le cose create non sono altro che atti usciti ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23-3 Settembre 25, 1927 Chi vive nel Voler Divino non trova più vie per uscirne da Esso, e chi vive in Esso contiene tutti i germi della gloria che possiede la Creazione. Come Gesù la chiama insieme al lavoro del regno suo.

(1) Mi sentivo sotto l’incubo della privazione del mio dolce Gesù e pensavo tra me: “Io non so come il mio amato Gesù mi lascia, non pensa Lui che io posso diventare più cattiva senza di Colui ch’è mia vita, e che solo mi può infondere la vita d’operare il bene? Non si dà più premura di nulla, né di vigilarmi, né di spingermi, né di correggermi”. Ma mentre ciò pensavo, il mio adorato Gesù è uscito da dentro il mio interno e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, perché sono sicuro che tu non puoi ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23-4 Settembre 28, 1927 Come nella Divina Volontà non ci possono essere imperfezioni, e si deve entrare in Essa nuda del tutto. Chi non fa la Divina Volontà distrugge la Vita Divina in sé ed è un delitto che non merita pietà. Come solo Essa è riposo. Flagelli.

(1) Mi sentivo tutta abbandonata nel Fiat Supremo, ma in mezzo alla santità d’un Volere sì santo, mi sentivo imperfetta, cattiva e pensavo tra me: “Come può essere che il mio amato Gesù mi dice che mi fa vivere dentro del suo Volere Divino, eppure mi sento così cattiva?” Ed il mio adorato Gesù, movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, nella mia Volontà Divina non ci possono essere né imperfezioni, né cattiverie, Essa tiene la virtù purificatrice e distruggitrice di tutti i mali, la sua luce purifica, il suo fuoco distrugge fin ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)