MaM
Messaggio del 25 febbraio 2010:Cari figli, in questo tempo di grazia quando anche la natura si prepara ad offrire i colori più belli nell'anno, io vi invito, figlioli, aprite i vostri cuori a Dio Creatore perchè Lui vi trasfiguri e vi modelli a propria immagine affinchè tutto il bene, addormentatosi nel vostro cuore, possa risvegliarsi alla vita nuova e come anelito verso l'eternità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 22-2 Giugno 8, 1927 Per chi fa la Divina Volontà tutti i tempi e luoghi sono i suoi, come prende in pugno l’eternità. Come Iddio non sperde nulla perché è perfetto nell’amare.

(1) Stavo seguendo la Divina Volontà nei suoi atti in tutto ciò che aveva fatto nell’ordine di tutta la Creazione, dal principio del mondo fino al presente; ma mentre ciò facevo pensavo tra me: “Ciò che è passato non sta in mio potere, quindi mi sembra perdita di tempo andare rintracciando ciò che è passato”. In questo mentre il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno dicendomi:

(2) “Figlia mia, chi fa e vive nella mia Volontà, tutti i tempi e tutti i luoghi sono i suoi. La mia Volontà Suprema non sperde nulla di ciò che fa e con una potenza tutta sua, fa l’atto e lo conserva in sé integro e bello come l’ha fatto. Sicché per chi vive nel mio Supremo Volere trova in Esso l’ordine di tutti gli atti suoi, come se in quell’istante lo stesse facendo e l’anima unendosi insieme, fa insieme ciò che il mio Volere sta facendo.

(3) E’ questo tutto il diletto, il compiacimento, la gloria del mio Volere, che mentre gli atti suoi sono eterni, la piccolezza della creatura che vive in Esso, prende l’eternità in pugno e trovando come in atto gli atti del suo Creatore, ripete insieme, ama, glorifica l’interminabilità degli atti di Colui che l’ha creata, formandosi insieme gara di opere, gara d’amore e di gloria. Quindi a sua disposizione ci sono i tempi della Creazione, come il luogo dell’Eden terrestre, tiene i tempi della mia Incarnazione, della mia Passione, e Betlem, Nazareth, il Calvario non è da lei lontano; per lei non esiste il passato, la distanza, ma tutto è presente e vicino. Anzi tu devi sapere che la mia Volontà dà l’unità di tutto all’anima e come Essa mentre è una fa tutto, così l’anima coll’unità Divina racchiude in sé come se fosse uno solo i pensieri di tutti, le parole, opere, passi e palpiti di tutti, in modo che il mio Volere trova in lei tutte le generazioni ed i singoli atti di ciascuno come le trova in sé stesso. Oh! come si conoscono i passi di quest’eletta creatura, com’è dolce il suo calpestio. Va innanzi al suo Dio, non va mai sola, ma vi porta nei suoi passi il battere dei passi di tutti, la sua voce contiene le note di tutte le voci umane ed oh! che bella armonia forma nella nostra Volontà, il suo palpito sprigiona fiammelle per quante creature sono uscite all’esistenza della vita. Oh! come ci felicita, ci trastulliamo insieme, è il nostro caro gioiello, il riflesso delle opere nostre, l’immagine della nostra vita. Perciò voglio che regni la mia Volontà nella creatura, per riempirla di tutti gli atti Suoi, perché quando Essa non regna si forma il vuoto degli atti suoi in loro ed oh! , come è terribile il vuoto d’una Volontà Divina nella creatura, è come una terra arida, pietrosa, senza sole e senz’acqua, che fa terrore a guardarsi. E quanti ce ne sono di questi vuoti nella creatura e quando trovo chi vive nella mia Volontà, fo festa, ché posso riempirla di tutti gli atti della mia Volontà”.

(4) Ond’io stavo pensando a ciò che sta scritto qui sopra ed il mio Gesù ha soggiunto:

(5) “Figlia mia, il nostro amore è perfetto in tutte le opere nostre e siccome è perfetto nulla sperdiamo di ciò che facciamo e perciò le nostre opere servono come trionfo, gloria e corona imperitura del nostro Essere Divino e ciò che viene fatto nella perfezione del nostro amore perfetto non è soggetto né a sperdersi, né a perdere la sua integrità e bellezza. Come è diverso l’operato della creatura perché le manca il perfetto amore alle sue opere. Opera e le mette fuori, non ha né virtù, né spazio per conservarle in sé stessa e perciò molte opere sperde di sé stessa e mancando la vita, l’amore di chi le ha formato, le opere umane non hanno virtù di mantenersi belle, integre e sempre nuove come sono state fatte.

(6) Quindi l’anima che vive nella nostra Volontà Divina, Noi ci dilettiamo di farle vedere a lei tutti i nostri atti, i quali appariscono come tutti presenti ed in atto di farli e diciamo all’anima: “Ripeti l’atto nostro affinché ciò che facciamo Noi, fai anche tu, per mettere in comune l’atto del Creatore con la creatura”. Succede come ad una persona che tiene tante belle cose, ma le tiene conservate sotto chiave in stanze appartate, nessuno sa che tiene tante cose di svariata bellezza. Ora un’altra persona entra in grazia della prima, gli si mostra fedele, né è capace di spostare una virgola dalla sua volontà, la seconda, le rapisce il cuore e se lo sente crepare, perché l’amore verso di quella la porta con una forza irresistibile a fargli vedere i beni che possiede, la varietà e rarità delle tante cose preziose e perciò apre le stanze segrete e gli dice: “Mi sento diviso nell’amore se non ti metto a parte dei miei segreti, se non ti faccio vedere ciò che posseggo, acciocché possiamo godere e possedere insieme”. Per la seconda sembrano tutte cose nuove, perché essa mai ne aveva visto di tal genere, ma per la prima erano cose antiche. Tale succede per chi viene a vivere nella nostra Volontà, si aprono le porte, si svelano i nostri segreti, si mette a giorno di tutte le nostre opere più belle. Tenere segreti con lei, nascondere gli atti nostri, ci peserebbe sul cuore, sarebbe tenerla come un’estranea. Oh! come ci affliggerebbe perché il vero e perfetto amore non ammette né segreti, né divisione di opere e di beni, ma ciò che è mio è tuo, ciò che conosco io conosci tu. Anzi tu devi sapere che la mia Volontà forma l’eco delle sue opere, del suo amore, della sua parola nell’anima dove Essa regna, in modo che sentendo l’eco suo, Essa ripete l’opera, l’amore, la parola del Fiat Divino”.