(1) Stavo facendo l’offerta del mio lavoro dicendo: “Gesù, amor mio, voglio le tue mani nelle mie per dare al nostro Celeste Padre quell’amore e quella gloria che Tu individualmente gli diste con le tue opere stando sulla terra, non solo, ma voglio unirmi con Te quando Tu, Verbo del Padre fin dall’eternità operavi insieme con Lui con le stesse sue opere, amavi con amore reciproco e con perfetta eguaglianza e voglio glorificarvi con quella stessa gloria che vi glorificaste Voi stessi, tra le tre Divine Persone. Ma non sono contenta, voglio mettere le mie mani nelle tue per scorrere insieme con le tue, nel tuo stesso Volere nel sole per darti la gloria della luce, del calore, della fecondità del sole; nel mare per darti la gloria delle sue onde, del suo mormorio continuo; nell’aria per darti la gloria del canto degli uccelli; nel cielo azzurro per darti la gloria dell’immensità e nello scintillio delle stelle, nel loro tremolio fo scorrere la mia voce che ti dice ti amo; voglio scorrere nei prati fioriti per darti la gloria e l’adorazione dei profumi; non c’è punto dove non voglio trovarmi, affinché dovunque Tu senti che la tua piccola figlia ti adora, ti ama e ti glorifica”. Onde mentre ciò ed altro dicevo, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, sento in te la gloria mia, il mio amore, la mia Vita, le mie opere; la mia Volontà tutto accentra in te, non solo, ma mentre tu lavori, il mio Volere ti porta nel sole e lavori insieme con la sua luce, sicché i tuoi moti scorrono nei raggi solari e come si diffonde la luce, tu diffondi la gloria, l’amore al tuo Creatore. Com’è bella la figlia mia, trovarla in tutte le opere mie a lavorare, per darmi l’amore, la gloria che ciascun’opera mia contiene. Siccome la mia Volontà possiede la virtù bilocatrice, biloca anche te per poterti trovare nel mare, nell’aria, nelle stelle, dovunque, per amarti ed essere amato e glorificato”.
(3) Dopo di ciò mi sentivo come assorbita nel Fiat Supremo e pensavo tra me ai grandi beni che può fare la Suprema Volontà nell’anima nostra ed il mio sempre amabile Gesù ha soggiunto:
(4) “Figlia mia, ogni atto che fa la mia Volontà unita coll’anima, vi forma una Vita Divina, perché essendo Essa Divina non può fare a meno di formare Vite Divine negli atti suoi, in modo che dov’Essa regna, come l’anima opera, parla, pensa, palpita, eccetera, il mio Voler Divino fa scorrere la sua opera, la sua parola, il suo pensiero e palpito in quello della creatura e vi forma primo il suo atto, la sua parola e poi dà il parto della sua Vita Divina. Sicché in tutto ciò che l’anima fa, sprigiona da Sé tante Vite Divine, in modo che riempie Cielo e terra di tante immaggine di Vite Divine, Essa diventa la riproduttrice, la bilocatrice della Vita Divina. La mia Volontà non è meno potente nell’anima dove regna con la pienezza del suo dominio, di quello che è nel suo seno delle Tre Divine Persone e perciò possedendo la virtù bilocatrice, non solo forma nell’anima quante Vite Divine vuole, ma vi forma il suo cielo, il suo sole, i mari d’amore, i prati fioriti e fa dire all’anima al suo Dio: “Cielo mi hai dato e cielo ti do, sole mi hai dato e sole ti do, mari e prati fioriti mi hai dato e mari e prati fioriti ti do, tutto ciò che hai fatto per me nella Creazione e Redenzione, la tua Volontà li ripete in me, in modo che tutto ti posso dare, come tutto mi hai dato”. Oh! potenza della mia Volontà, che cosa non può fare nell’anima dov’Essa regna? E perciò dov’Essa regna si diletta di metterla alla pari con Noi, molto più che sa che quella è la nostra Volontà, di volere la creatura simile alla nostra immaggine ed Essa nostra fedele eseguitrice se la rende e Noi chiamamo questa creatura dove regna il nostro Fiat Supremo, la gloria nostra, l’amore nostro, la Vita nostra e solo col nostro Volere può l’anima giungere a tanto, senza di Esso c’è grande distanza tra Creatore e creatura, perciò amo tanto che il Voler Divino regna nella creatura, per dare il largo campo d’azione alla nostra Volontà di bilocare le nostre opere, la nostra Vita e di elevare la creatura allo scopo perfetto per cui fu creata. La creatura usci dal nostro Volere, è giustizia che cammine nei passi della nostra Volontà e che ritorne nel suo Creatore su quella stessa via donde ne uscì, tutta bella ed arricchita dai prodigi del nostro eterno Fiat”.