(1) Stavo seguendo il Divin Volere girando per tutta la Creazione e mentre facevo i miei atti, il mio dolce Gesù si faceva vedere nel mio interno, che raccoglieva questi atti nel suo grembo, i quali erano tutti di luce, ma uno più fulgido dell’altro, uno più bello dell’altro e chiamava gli angeli e dava a ciascuno parte di quest’atti, i quali facevano a gara a riceverli e come in trionfo li portavano alla volta del Cielo. E Gesù tutto bontà mi ha detto:
(2) “Figlia mia, è tanto il valore degli atti fatti nella mia Volontà, che gli angeli si stimano fortunati di riceverli, veggono in essi la virtù creatrice, sentono in questi atti l’eco del Fiat Divino e mentre sono luce, sono voci divine e mentre sono voci sono musicche, sono bellezze, beatitudine, santità, scienza divina e siccome la mia Volontà è virtù di Cielo, gli angeli ambiscono di portare gli atti fatti in Essa, di portarli nel loro Celeste soggiorno. Tutto ciò che viene fatto nel mio Supremo Volere non può restare in terra, al più si possono fare nel basso, ma il mio stesso Volere come calamita se li ritira nella sua sorgente e li partorisce nella Patria Celeste”.
(3) Onde la mia povera mente me la sentiva come assorbita nell’eterno Fiat e pensavo tra me: “Com’è possibile tanta potenza, tanti atti in uno che vengono fatti coll’operare nella Divina Volontà?” Ed il mio amabile Gesù ha soggiunto:
(4) “Figlia mia, perché il sole dà luce a tutta la terra? Perché è più grande della terra, perché possiede la forza unica e completa della luce, possiede la sorgente dei colori e della fecondità e della varietà delle dolcezze. Ecco perciò ché essendo più grande il sole dalla terra, può dare luce a tutta la terra, può dare la varietà dei colori ai fiori, le diverse dolcezze alle piante ed ai frutti. Il sole nella sua grandezza e magnificenza, uno è l’atto che fa, ma nel suo atto unico ne fa tanti che tiene rapita a sé tutta la terra, dando a ciascua cosa il suo atto distinto. Ora più che sole è la mia Volontà e siccome è la interminabile che con un solo atto esce da Sé la fecondità di tutti gli altri atti insieme, l’anima che vive in Essa possiede la sorgente dei suoi atti, la sua fecondità; ecco perciò che nell’anima dove il mio Volere regna e domina non cambia né regime, né modi e come opera in Essa i suoi atti escono con la molteplicità e fecondità dei suoi atti Divini. Tutti gli atti di Dio sono atti unici, che abbracciano tutto e fanno tutti gli atti insieme. Vedi, nella creazione dell’uomo uno fu il nostro atto, ma in quest’atto unico uscì da Noi tutto insieme: Santità, potenza, sapienza, amore, bellezza, bontà, insomma, non ci fu cosa nostra che non uscì da Noi che non fu infusa nell’uomo, di tutto lo facemmo parte, perché quando Noi operiamo non sappiamo fare cose a metà, ma tutte opere complete e quando diamo, diamo tutto. Molto più che la mia Volontà è luce interminabile e la virtù della luce scende nel basso più profondo, si eleva nel più alto, si stende d’intorno, non c’è punto dove non giunge, né può entrare in essa né materie, né cose stranee alla sua luce, essa è intangibile, il suo ufficio è di dare e dare sempre, senza mai finire di dare. Così è per l’anima che vive nel mio Divin Volere, essa diventa luce insieme con la luce della mia Volontà e quindi come luce scende nel più profondo dei cuori e porta il bene della sua luce, si stende ovunque ed intorno, quasi rintracciando con la sua luce tutti e tutto per portare a ciascuno i suoi effetti, la molteplicità e varietà dei beni che la sua luce contiene, si sentirebbe come defraudata se non si potesse stendere a tutti ed ovunque, tanto che elevandosi in alto e penetrando al di sopra della volta azzurra e facendo eco alla mia stessa Volontà regnante nella Patria Celeste, la mia stessa Volontà che regna nell’anima si tuffano insieme e distendendosi su tutti i beati forma la sua pioggia e gocciola su tutti nuove gioie, felicità e nuove beatitudine. Il vivere nella mia Volontà è ammirabile, è prodigio continuato, è il portatore di tutti i beni, è germe che si moltiplica all’infinito, la sua fecondità è inarrivabile e perciò è sospirato dalla terra e da tutto il Cielo, è la vittoria di Dio sulla creatura e la vincita dell’anima sul suo Creatore. Com’è bello veder inneggiare vittoria, il più grande, l’Ente Supremo, l’Eterna Maestà e la piccolezza della creatura ed in virtù di questa Volontà Divina mettersi a gara il grande ed il piccolo, il forte ed il debole, il ricco ed il povero e restare tutte e due vittoriosi. Perciò sospiro tanto che sia conosciuta la mia Divina Volontà, che venga il suo regno, per far vincere la creatura e metterla come alla pari con Me. Senza della mia Volontà regnante nella creatura ciò non può succedere, ci sarà sempre distanza tra Me e creatura, sarà perditrice, né mai potrà inneggiare e cantare vittoria. L’opera delle nostre mani non avrà la nostra somiglianza”.