MaM
Messaggio del 25 febbraio 1997: Cari figli, anche oggi vi invito in modo particolare ad aprirvi a Dio Creatore e diventare attivi. In questo tempo vi invito, figlioli, a vedere chi ha bisogno del vostro aiuto spirituale o materiale. Attraverso il vostro esempio, figlioli, voi sarete le mani tese di Dio, che l´umanità cerca. Solo cosi voi capirete che siete chiamati a testimoniare ed a diventare gioiosi portatori della parola e dell'amore di Dio. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - Messaggi anno:1929

26-24 Luglio 30, 1929 Differenza di chi opera santamente nell’ordine umano, e di chi opera nella Divina Volontà. Come senza di Essa si tiene la forza del bambino. Come tutto il male è dell’umana volontà.

(1) La mia povera mente si gira sempre intorno e dentro del Fiat Supremo, ed oh! quante sorprese, quante maraviglie di questo Volere sì Santo. La mia piccola intelligenza si perde nel suo vastissimo mare, e molte cose non mi sento capace, né ho i vocaboli per narrarle, e perciò mi sento come uno che mangiassi un cibo, o che vedesse una cosa bella e non sa come si chiamano. Se il Voler Divino non facesse un prodigio di farmi dire ciò che mi manifesta, quante cose di più lascerei nel suo stesso mare, senza saper dire nulla. Onde, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

26-25 Agosto 3, 1929 Quando Iddio decide di far opere che devono servire a tutti, nella sua foga d’amore mette tutti da parte. Come l’Essere Supremo possiede la vena inesauribile.

(1) Continuo il mio solito abbandono nel Fiat Divino, me lo sento come accentrato sulla mia piccola esistenza, sento la sua immensità, la sua potenza, la sua forza creatrice e rapitrice, che coinvolgendomi dappertutto, non mi è dato di potergli resistere, ma mi sento felice di questa mia debolezza, e volontariamente voglio essere debole per sentire tutta la potenza del Volere Divino sopra la mia piccolezza. Ma mentre mi sentivo inabissata in Esso, il mio dolce Gesù, facendosi sentire e vedere mi ha detto:

(2) “Figlia mia, la nostra Divinità, quando si decide di fare opere ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

26-26 Agosto 7, 1929 Mezzi principali per far regnare la Divina Volontà: Le conoscenze. Differenza di chi vive nella Divina Volontà e nell’umano volere.

(1) Stavo seguendo i miei atti nel Voler Divino e pensavo tra me: “Come potrà venire a regnare la Divina Volontà? Quali saranno i mezzi, gli aiuti, le grazie per disporre le creature per farsi dominare da Essa?” Ed il mio sempre amato Gesù, movendosi nel mio interno, tutto bontà e tenerezza mi ha detto:

(2) “Figlia mia, i mezzi principali per far regnare sulla terra il mio Fiat Divino sono le conoscenze di Esso. Le conoscenze formeranno le vie, disporranno la terra per essere regno suo, formeranno le città, faranno da telegrafi, da telefono, da ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

26-27 Agosto 12,1929 Magnificenza della Creazione. Il punto nero dell’umana volontà.

(1) Stavo facendo il mio giro nel Voler Divino, ed il mio dolce Gesù, tirandomi fuori di me stessa, mi faceva vedere la Creazione tutta nell’atto d’uscire dalle sue mani creatrici, ogni cosa portava l’impronta della mano creatrice del suo Fattore, quindi tutto era perfetto, d’una bellezza incantevole. Ogni cosa creata era animata di viva luce, o come proprietà di natura datagli da Dio, o indirettamente comunicata da chi la possedeva; tutto era luce e bellezza. Ma fra tanta luce ed incanto di bellezza, si vedeva un punto nero, il quale compariva così brutto, specie ché si trovava in mezzo a tante opere sì belle, maestose e fulgide, questo punto nero destava terrore e compassione, perché sembrava che di sua natura Dio non l’aveva creato nero, ma bello, anzi era prima un’opera delle più belle create dall’Ente Supremo. Ma mentre ciò vedevo, il mio sempre amabile Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tutto ciò che fu fatto da Noi nella Creazione sta sempre in atto di farsi, come se continuamente stessimo in atto di farla, è la nostra forza creatrice, che quando fa un’opera non si ritira mai, vi resta dentro come atto perenne di vita, vi forma il suo palpito continuo ed il suo respiro non interrotto, perciò mentre fu fatto una volta, vi resta dentro in atto di farla sempre. Quasi simbolo della natura umana, che mentre una volta fu formata incominciando la vita col palpito e col respiro, per necessità di vivere deve respirare e palpitare continuamente, altrimenti cessa la vita. Siamo inseparabili dalle opere nostre, e ci piacciono tanto che ci dilettiamo di farle continuamente, perciò si mantengono maestose, belle, fresche, come se lì, per lì, ricevessero principio di vita. Guardale come sono belle, sono le narratrici del nostro Essere Divino e la nostra perenne gloria. Ma in tanta nostra gloria, guarda, c’è il punto nero dell’umana volontà, che amandolo con più amore, lo dotammo di libero arbitrio, il quale abusando volle respirare e palpitare nel suo umano volere, non col nostro, e perciò si muta continuamente fino ad annerirsi, perdendo la sua bellezza e freschezza, e giunge fino a perdere la Vita Divina nella sua umana natura. Onde, chi metterà in fuga il fitto tenebrio dell’umano volere? Chi li restituirà la freschezza, la bellezza della sua creazione? Gli atti fatti nella nostra Divina Volontà, essi saranno luce che fugheranno le tenebre, e calore che plasmandolo col suo calore, gli distruggeranno tutti gli umori cattivi che l’hanno abbruttito. Gli atti fatti nel mio Volere saranno il contraccolpo a tutti gli atti umani fatti con l’umana volontà, questo contraccolpo restituirà la freschezza, la bellezza, l’ordine come fu creata l’umana volontà. Perciò molti atti ci vogliono, fatti dalla creatura nel nostro Divin Volere, per preparare il contravveleno, la bellezza, la freschezza, l’atto opposto a tutto ciò che di male ha fatto l’umana volontà. E allora nella Creazione le opere nostre compariranno tutte belle, il punto nero scomparirà e si convertirà in un punto, il più luminoso, in mezzo alla magnificenza delle nostre opere create, e la nostra Divina Volontà prenderà il dominio di tutto, e vi regnerà come in Cielo così in terra. Perciò sii attenta ad operare nel mio Volere Divino, perché ad ogni atto umano ci vuole l’atto divino, che con impero atterra, purifica e abbellisce ciò che ha fatto di male l’umana volontà”.

26-28 Agosto 25, 1929 Come Gesù creò il germe del Fiat Divino nel formare il Pater Noster. Virtù che tiene la luce.

(1) Stavo pensando al Fiat Divino e come mai poteva effettuarsi il suo regno sulla terra, mi sembrava impossibile, primo che non c’è chi si occupa di farlo conoscere, e se qualche cosa si dice o si progetta si risolve tutto in parole, ma i fatti sono, oh! quanto lontani, e chi sa che generazione avrà il bene di conoscere ciò che riguarda le conoscenze della Divina Volontà, ed il suo regno; secondo, mi sembra la terra impreparata, e credo che per avere un tanto bene, che il regno della Divina Volontà, le sue conoscenze domini la terra, chi sa quanti prodigi lo seguiranno prima! Ma mentre ciò e altro pensavo, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tu devi sapere che la mia venuta sulla terra e tutto ciò che Io feci nella Redenzione, la mia stessa morte e resurrezione, non fu altro che atto preparatorio al regno della mia Divina Volontà, e quando formai il Pater Noster, formai il germe del regno del mio Fiat Divino in mezzo alle creature, e se Io quando parlo creo e dal nulla faccio uscire le opere più grandi, belle e meravigliose, molto più quando con l’impero della mia preghiera parlante tengo virtù di creare quello che voglio. Perciò il germe del regno del mio Volere fu creato da Me nell’atto che pregavo, formando e recitando il Pater Noster. E se l’insegnai agli apostoli, fu perché la Chiesa col recitarlo potesse innaffiarlo e fecondare questo germe, e disporsi a modellare la loro vita a secondo le disposizioni del mio Fiat Divino. Le mie conoscenze sopra di Esso, le mie tante manifestazioni, hanno sviluppato questo germe, e siccome sono stati accompagnati dagli atti fatti da te nel mio Volere Divino, si sono formati tanti granelli da formare una grande massa, della quale ognuno può prendere la sua parte, sempre se vogliono, per vivere della Vita della Divina Volontà. Quindi tutto c’è figlia mia, gli atti più necessari, c’è il germe creato da Me, perché se non c’è il germe è inutile sperare la pianta, ma se c’è il seme, il lavoro ci vuole, la volontà di volere il frutto di quel seme, e la pianta è sicura d’averla, perché tenendo il germe si tiene in proprio potere la vita della pianta di quel seme. C’è chi innaffia questo germe per farlo crescere, ogni Pater che si recita serve ad innaffiarlo, ci sono le mie manifestazioni per farlo conoscere. Ci vuole solo chi si offra a fare il banditore, e con coraggio, senza nulla temere, affrontando sacrifici per farlo conoscere. Sicché la parte sostanziale c’è, c’è il più, ci vuole il meno, cioè la parte superficiale, ed il tuo Gesù saprà farsi strada per trovare colui che compirà la missione di far conoscere in mezzo ai popoli la mia Divina Volontà. Perciò da parte tua non mettere nessun ostacolo, fa quello che puoi, ed Io farò il resto, tu non sai come travolgerò le cose e disporrò le circostanze, perciò giungi fino a dubitarne, che il mio Fiat non sarà conosciuto, ed il suo regno non avrà la sua vita sulla terra”.

(3) Onde mi sono tutta abbandonata nel Volere Divino per seguire i suoi atti, ed il mio dolce Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, chi si mette nell’unità del mio Volere, si mette nella luce, e siccome la luce tiene virtù di scendere nel basso e di distendersi come manto di luce sopra ciascuna cosa che investe, così tiene virtù di elevarsi in alto e di investire con la sua luce ciò che nell’alto si trova. Così chi si mette nella luce del mio Fiat, nella sua unità di luce, coi suoi atti si stende nel basso di tutte le generazioni, e col suo atto di luce investe tutti per far bene a tutti, si eleva nell’alto ed investe tutto il Cielo per glorificare tutti. Perciò nella mia Divina Volontà l’anima acquista il diritto di poter porgere a tutti la luce dell’Eterno Fiat, con il dono degli atti suoi moltiplicati per quanti lo vogliono ricevere”.

26-29 Settembre 4, 1929 Perché il sole forma il giorno? Perché è un’atto di Volontà Divina.

(1) I miei giorni sono amarissimi per la privazione del mio sommo e unico bene Gesù, posso dire che il mio cibo continuato è l’intenso dolore d’essere priva di Colui che formava tutto l’insieme della mia vita quaggiù; com’è doloroso il ricordarmi che prima respiravo Gesù, palpitava il palpito di Gesù nel mio cuore, circolava nelle mie vene Gesù, sentivo l’alimento di Gesù che alimentava le mie opere, i miei passi, insomma in tutto sentivo Gesù, e ora tutto è finito e mi si ha cambiato in alimento di dolore. Oh! Dio, che pena, respirare e palpitare dolore intenso d’essere priva di Colui che mi era più che vita propria, che solo l’abbandono nel Fiat mi dà la forza a sopportare un tanto dolore. Ma mentre ciò mi sentivo, il mio dolce Gesù uscendo dal mio interno e stringendomi fra le sue braccia mi ha detto:

(2) “Figlia mia, coraggio, non ti abbattere troppo; dimmi, chi forma il giorno? Il sole, non è vero? E perché forma il giorno? Perché è un’atto di mia Volontà Divina. Ora, come la terra gira, la parte che si scosta dal sole rimane all’oscuro e forma la notte, e la povera terra resta tetra, come sotto un manto di mestizia, in modo che tutti sentono la realtà della notte, ed il gran cambiamento che subisce la terra coll’aver perduto l’astro benefico della luce, cioè l’atto della mia Divina Volontà che creò il sole e lo conserva col suo atto continuo. Così l’anima, fino a tanto che si gira sotto l’atto continuo del mio Volere, è sempre per lei pieno giorno; notte, tenebre, mestizia, non esistono. L’atto continuo del mio Fiat, più che sole le sorride, la mantiene in festa; invece se si gira nella sua volontà umana, più che terra rimane all’oscuro, nella notte della sua umana volontà, la quale padroneggiando l’anima produce tenebre, dubbi, mestizia, da formare la vera notte reale alla povera creatura. Chi può dirti il gran bene, il giorno fulgidissimo che produce un’atto di mia Divina Volontà sopra della creatura? Essa, col suo atto continuo produce tutti i beni e la felicità nel tempo e nell’eternità, perciò sii attenta, racchiude tutta te stessa dentro d’un atto solo della mia Divina Volontà, non uscirne mai se vuoi vivere felice, e tenere in tuo potere la vita della luce ed il giorno che mai tramonta. Un’atto di mia Divina Volontà è tutto per la creatura; Essa col suo atto continuo che mai cessa e mai si cambia, più che tenera madre, tiene stretta al suo seno colei che si abbandona nel suo atto di luce, e alimentandola di luce la cresce come parto suo, nobile e santa, e la tiene difesa nella sua stessa luce”.

26-30 Settembre 8, 1929 La nascita della Vergine fu la rinascita di tutta l’umanità.

(1) La mia povera mente si perdeva nel mare immenso del Fiat Divino, dove si trova tutto in atto, come se non ci fosse né passato né futuro, ma tutto presente e tutto in atto; sicché qualunque cosa vuol trovare delle opere del suo Creatore nel Divin Volere, la piccola anima mia la trova come se in atto la stesse operando, e siccome stavo pensando alla nascita della mia Mamma Celeste, per darle i miei poveri omaggi, e chiamavo la Creazione tutta insieme con me ad inneggiare la Sovrana Regina, il mio dolce Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, anch’Io voglio inneggiare insieme con te e con tutta la Creazione la nascita dell’Altezza della Mamma mia. Tu devi sapere che questa nascita racchiuse in sé la rinascita di tutta l’umana famiglia, e la Creazione tutta si sentì rinata nella nascita della Regina del Cielo. Tutto tripudiò d’allegrezza, si sentivano felici nell’avere la loro Regina, ché fin’allora si sentivano come popolo a cui mancava la loro Regina, e nel loro mutismo aspettavano quel giorno felice per rompere il loro silenzio e dire: Gloria, amore, onore, a Colei che viene in mezzo a noi come Regina nostra, non più saremo senza difesa, senza chi ci domini, senza festa, giacché spuntò Colei che forma la nostra gloria imperitura. Questa celeste bambina, col tenere integra nell’anima sua la nostra Divina Volontà, senza mai fare la sua, riacquistò tutti i diritti dell’Adamo innocente presso il suo Creatore, e la sovranità su tutta la Creazione, perciò tutti si sentirono rinascere in Lei, e Noi vedevamo in questa Vergine Santa, nel suo piccolo cuore, tutti i germi delle umane generazioni. Quindi, per mezzo suo l’umanità riacquistava i diritti perduti, perciò la sua nascita fu la nascita più bella, più gloriosa; Essa, fin dal suo nascere racchiuse nel suo cuoricino materno, come in mezzo a due ali, tutte le generazioni come figli rinati nel suo vergine cuore, per riscaldarli, per tenerli difesi e crescerli e nutrirli col sangue del suo cuore materno. Ecco la causa perché questa tenera Madre Celeste ama tanto le creature, perché tutti sono rinati in Lei, e sente nel suo cuore la vita dei figli suoi. Che cosa non può fare la nostra Divina Volontà dove regna e tiene la sua Vita? Essa le racchiude tutto e tutti, e la fa apportatrice di bene a tutti. Sicché tutti sentono sotto il suo manto azzurro, l’ala materna della loro Madre Celeste, e trovano nel suo materno cuore il loro posticino dove mettersi al sicuro.

(3) Ora figlia mia, chi vive nella mia Divina Volontà rinnova la sua rinascita e raddoppia le rinascite a tutte le umane generazioni; la mia Suprema Volontà quando vive dentro d’un cuore e vi stende la pienezza della sua luce interminabile, accentra tutto e tutti, fa tutto, rinnova tutto, ridà tutto ciò che per secoli e secoli non ha potuto dare per mezzo delle altre creature. Sicché Essa si può chiamare l’alba del giorno, l’aurora che chiama il sole, il sole che rallegra tutta la terra, la illumina, la riscalda, e con le sue ali di luce, più che madre tenera, abbraccia tutto, feconda tutto, e col suo bacio di luce dà le più belle tinte ai fiori, la dolcezza più squisita ai frutti, la maturità a tutte le piante. Oh! se la mia Volontà Divina regnasse in mezzo alle creature, quanti prodigi non opererebbe in mezzo ad esse? Perciò sii attenta, ogni cosa che fai nel mio Fiat Divino è una rinascita che fai in Essa, e rinascere in Essa significa rinascere nell’ordine Divino, rinascere nella luce, rinascere nella santità, nell’amore, nella bellezza, ed in ogni atto di mia Volontà, l’umana volontà subisce la morte, morendo a tutti i mali, e rivive a tutti i beni”.

26-31 Settembre 15, 1929 Il sole: simbolo della Divina Volontà. Il germe della Divina Volontà nell’atto della creatura.

(1) Stavo ripetendo i miei atti nel Divin Volere, per seguire i suoi in tutte le opere sue, e pensavo tra me: “A che pro ripetere sempre i medesimi atti, qual gloria posso dare al mio Creatore?” Ed il mio dolce Gesù, uscendo da dentro il mio interno mi ha stretto fra le sue braccia per raffermarmi e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, la ripetizione dei tuoi atti nel Fiat Divino spezza l’isolamento di Esso, e genera la compagnia a tutti gli atti che fa la Divina Volontà. Quindi Essa non si sente più sola, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

26-32 Settembre 20, 1929 Come Gesù solo tiene vocaboli sufficienti per parlare della Divina Volontà. Come la creatura può dire: “Posseggo tutto”. Come la Divina Volontà dove regna forma il suo paradiso.

(1) La mia piccola intelligenza va sempre spaziandosi nel mare immenso del Divin Volere, e appena sa ritenere le goccioline delle tante verità ed innumerevoli bellezze che l’appartengono. Oh! Volontà inarrivabile, amabile e adorabile, chi mai potrà dire di Te il tutto che Tu sei, e narrare la tua lunga ed eterna storia? Né gli angeli, né i santi, avranno parole sufficienti per parlare di Te, molto meno io che sono la piccola ignorantella, che appena so balbettare d’un Volere sì santo. Onde, mentre la mia mente si perdeva nel Fiat Divino, il mio amabile Gesù, facendosi vedere mi ha detto:

(2) “Figlia mia, solo il tuo Gesù può tenere vocaboli sufficienti per parlarti del mio Eterno Volere, perché in natura divina sono la stessa Volontà; ma devo limitarmi nel dire perché la tua piccola capacità non può abbracciare e comprendere e racchiudere tutto ciò che ad Essa appartiene, e devo contentarmi di farti conoscere le sue goccioline, perché la tua mente creata non può contenere il suo mare immenso ed increato, e queste goccioline di luce le cambio in parole per adattarmi, per la tua piccola capacità, e così farti comprendere qualche cosa del mio Fiat indescrivibile ed immensurabile. Basta dire che il mio Volere Divino è tutto, racchiude tutto, se una sol virgola le mancasse di tutto ciò che esiste, in Cielo ed in terra, non si potrebbe chiamare tutto. Quindi la creatura per entrare nel mio Fiat, deve svuotarsi di tutto, ridursi a quel punto quando il suo Creatore chiamandola dal nulla, le dava l’esistenza, a come la forza creatrice della mia Divina Volontà la creava bella, svuotata di tutto, e solo riempita della Vita di Colui che l’aveva creata, così l’anima facendosi investire di nuovo dalla forza creatrice del mio Fiat, la sua luce ed il suo calore la svuoteranno e la ridurrà bella come l’uscì dal nulla, e l’ammetterà a vivere nel tutto della mia Volontà, e la creatura in Essa respirerà il tutto, si sentirà tutta santità, tutt’amore, tutta bellezza, perché il tutto del mio Fiat Divino la terrà nel suo mare, dove il tutto starà a sua disposizione, nessuna cosa le sarà data a metà o a piccole proporzione, perché chi è tutto sa darsi tutto, non a misura, e solo nel mio Volere la creatura può dire: “Posseggo tutto, anzi il tutto è mio”. Invece chi non vive nel mio Volere Divino, non stando il suo essere sotto l’impero di una forza creatrice, non può possedere tutta la pienezza d’una Vita Divina, né si sentirà fino all’orlo dell’anima sua tutta riempita di luce, di santità, d’amore, fino a sboccarne fuori, e formare mari intorno a lei, da sentirsi che il tutto è suo; al più sentirà le piccole particelle divine, la impressione della grazia, dell’amore, della santità, ma non tutto. Ecco perciò che solo chi vive nel mio Fiat è la sola fortunata di conservarsi nel prodigio della sua creazione, e di tenere i diritti di possedere e vivere nell’abbondanza dei beni del suo Creatore”.

(3) Dopo ciò continuavo i miei atti nel Volere Divino, ed il mio amabile Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, chi vive nel mio Fiat avrà il gran bene di possedere un Volere Divino in terra, che le sarà portatore di pace imperturbabile, di fermezza immutabile. Il mio Fiat la crescerà in modo divino, in ogni atto che farà le darà un sorso del nostro Essere Divino, per fare che non ci sia nessuna nostra qualità che non accentri in questa creatura. Non solo questo, ma il mio Volere si diletterà di chiudere in lei la mia Divina Volontà felicitante, con cui felicita tutti i beati, affinché neppure questa manchi in chi vive in Essa, in modo che quando verrà nella nostra patria celeste, porterà come trionfo d’aver vissuto nel nostro Fiat, il suo paradiso di gioia e di felicità tutte divine, e mentre verrà a trovare altre beatitudini più sorprendenti, perché il mio Volere non si esaurisce mai, tiene sempre da dare, la creatura troverà le sue gioie e la felicità che le ha racchiusa la mia Volontà stando in terra. Perciò elevati sempre più in Essa, allarga i tuoi confini, che quanto più di Volontà Divina prenderai in terra, tanto più crescerà la nostra Vita in te, e più felicità e gioie racchiuderai nell’anima tua, e quanto più ne porterai, tanto di più te ne sarà data in Cielo, nella nostra patria celeste”. Sia tutto a gloria di Dio e compimento della sua Santissima Volontà.

27-1 Settembre 23, 1929 Chi vive nella Divina Volontà, nella sua piccolezza racchiude il Tutto e dà Dio a Dio. I prodigi divini.

(1) La Divina Volontà mi assorbe in tutto, e per quanto sento ripugnanza nello scrivere, il Fiat onnipotente col suo impero s’impone sopra di me, piccola creatura, e con la sua padronanza divina mi vince, atterra la mia volontà e mettendosela come sgabello ai suoi piedi divini, col suo impero dolce e forte m’induce a scrivere un nuovo volume, mentre io credevo di farne sosta. Oh! Volontà adorabile, imperante e santa, giacché ne vuoi il sacrificio, non mi sento la forza di resistere e di lottare contro di Te, anzi adoro le tue disposizioni, e sperdendomi nel tuo Santo ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)