MaM
Messaggio del 18 marzo 1999:Cari figli! Io desidero che voi affidiate a me i vostri cuori, così che io possa condurvi nella strada che porta alla luce e alla vita eterna. Non voglio che i vostri cuori errino nelle tenebre di oggi. Io vi aiuterò. Io sarò con voi in questa strada in cui si scopre l’amore e la misericordia di Dio. Come madre, vi chiedo di permettermi di farlo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 26-28 Agosto 25, 1929 Come Gesù creò il germe del Fiat Divino nel formare il Pater Noster. Virtù che tiene la luce.

(1) Stavo pensando al Fiat Divino e come mai poteva effettuarsi il suo regno sulla terra, mi sembrava impossibile, primo che non c’è chi si occupa di farlo conoscere, e se qualche cosa si dice o si progetta si risolve tutto in parole, ma i fatti sono, oh! quanto lontani, e chi sa che generazione avrà il bene di conoscere ciò che riguarda le conoscenze della Divina Volontà, ed il suo regno; secondo, mi sembra la terra impreparata, e credo che per avere un tanto bene, che il regno della Divina Volontà, le sue conoscenze domini la terra, chi sa quanti prodigi lo seguiranno prima! Ma mentre ciò e altro pensavo, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tu devi sapere che la mia venuta sulla terra e tutto ciò che Io feci nella Redenzione, la mia stessa morte e resurrezione, non fu altro che atto preparatorio al regno della mia Divina Volontà, e quando formai il Pater Noster, formai il germe del regno del mio Fiat Divino in mezzo alle creature, e se Io quando parlo creo e dal nulla faccio uscire le opere più grandi, belle e meravigliose, molto più quando con l’impero della mia preghiera parlante tengo virtù di creare quello che voglio. Perciò il germe del regno del mio Volere fu creato da Me nell’atto che pregavo, formando e recitando il Pater Noster. E se l’insegnai agli apostoli, fu perché la Chiesa col recitarlo potesse innaffiarlo e fecondare questo germe, e disporsi a modellare la loro vita a secondo le disposizioni del mio Fiat Divino. Le mie conoscenze sopra di Esso, le mie tante manifestazioni, hanno sviluppato questo germe, e siccome sono stati accompagnati dagli atti fatti da te nel mio Volere Divino, si sono formati tanti granelli da formare una grande massa, della quale ognuno può prendere la sua parte, sempre se vogliono, per vivere della Vita della Divina Volontà. Quindi tutto c’è figlia mia, gli atti più necessari, c’è il germe creato da Me, perché se non c’è il germe è inutile sperare la pianta, ma se c’è il seme, il lavoro ci vuole, la volontà di volere il frutto di quel seme, e la pianta è sicura d’averla, perché tenendo il germe si tiene in proprio potere la vita della pianta di quel seme. C’è chi innaffia questo germe per farlo crescere, ogni Pater che si recita serve ad innaffiarlo, ci sono le mie manifestazioni per farlo conoscere. Ci vuole solo chi si offra a fare il banditore, e con coraggio, senza nulla temere, affrontando sacrifici per farlo conoscere. Sicché la parte sostanziale c’è, c’è il più, ci vuole il meno, cioè la parte superficiale, ed il tuo Gesù saprà farsi strada per trovare colui che compirà la missione di far conoscere in mezzo ai popoli la mia Divina Volontà. Perciò da parte tua non mettere nessun ostacolo, fa quello che puoi, ed Io farò il resto, tu non sai come travolgerò le cose e disporrò le circostanze, perciò giungi fino a dubitarne, che il mio Fiat non sarà conosciuto, ed il suo regno non avrà la sua vita sulla terra”.

(3) Onde mi sono tutta abbandonata nel Volere Divino per seguire i suoi atti, ed il mio dolce Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, chi si mette nell’unità del mio Volere, si mette nella luce, e siccome la luce tiene virtù di scendere nel basso e di distendersi come manto di luce sopra ciascuna cosa che investe, così tiene virtù di elevarsi in alto e di investire con la sua luce ciò che nell’alto si trova. Così chi si mette nella luce del mio Fiat, nella sua unità di luce, coi suoi atti si stende nel basso di tutte le generazioni, e col suo atto di luce investe tutti per far bene a tutti, si eleva nell’alto ed investe tutto il Cielo per glorificare tutti. Perciò nella mia Divina Volontà l’anima acquista il diritto di poter porgere a tutti la luce dell’Eterno Fiat, con il dono degli atti suoi moltiplicati per quanti lo vogliono ricevere”.