(1) I miei giorni si alternano sempre dalle privazioni e dalle brevi visite del mio dolce Gesù e molte volte è come lampo che fugge e mentre fugge resto col chiodo trafiggente, quando ritornerà? E sospirando lo chiamo: “Mio Gesù vieni, ritorna alla tua piccola esiliata e ritorna una volta per sempre, ritorna per portarmi al Cielo, non più lasciarmi nel mio lungo esilio, che più non posso, ma per quanto lo chiamavo, invano erano le mie chiamate. Onde abbandonandomi nel Santo Voler Divino, facevo per quanto più potevo i miei soliti atti, girando per tutta la Creazione ed ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo facendo i miei soliti atti nel Voler Divino e pensavo tra me: “Se io passassi un giorno senza fare questi atti, quale sarebbe il bene che perderei ed il male che farei? Ed il mio sempre amabile Gesù mi ha detto:
(2) “Figlia mia, sai che faresti? Non facendo i tuoi atti nella mia Volontà, ti mancherebbe il riflesso di tutta la Creazione e mancandoti il riflesso, quel giorno non si stenderebbe in te il cielo, né sorgerebbe il sole, né scorrerebbe in te il mare, né la terra tua sboccerebbe la nuova fioritura, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Continua il mio solito stato nell’abbandono del Fiat Supremo, ma nel medesimo tempo chiamo colui che forma tutta la mia felicità, la mia vita, il mio tutto. E Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, quanto più ti abbandoni nel mio Supremo Volere, tanto più t’incammini nelle sue vie, più conoscenze acquisti e più possesso prendi dei beni che ci sono nella Divina Volontà; perché in Essa c’è sempre da conoscere e da prendere. Essendo la primaria eredità data da Dio alla creatura e possedendo il mio Volere beni eterni, tiene ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Il mio sempre amabile Gesù, tirandomi nella sua adorabile Volontà, mi faceva vedere e sentire le condizioni dolorose in cui lo mettono l’ingratitudini delle creature e sospirando di dolore mi ha detto:
(2) “Figlia mia, le pene della mia Volontà Divina sono inenarrabili ed inconcepibili all’umana natura. Essa sta in tutte le creature, ma sta sotto l’incubo d’una tremenda e straziante agonia, perché invece di darle dominio per farle svolgere la sua vita in loro, la tengono repressa senza darle libertà di agire, di respirare, di palpitare. Sicché la volontà umana agisce, respira liberamente, palpita ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo secondo il mio solito facendo il mio giro nella creazione, per seguire gli atti della Volontà Suprema in Essa, ma mentre ciò facevo il mio sempre amabile Gesù, facendomi sentire la sua voce dolcissima, in ciascuna cosa creata mi diceva:
(2) “Chi chiama il mio Amore per fare, o che il mio Amore scendesse in lei o che il suo salisse nel mio per fondersi insieme e formare un solo amore e dare il campo d’azione al mio Amore di far sorgere nell’anima il nuovo maricello del suo amore, il mio Amore trionfa e ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Mi sentivo tutta afflitta per la morte improvvisa di una mia sorella, il timore che il mio amabile Gesù non la tenesse con Sé mi straziava l’animo mio e nel venire il mio Sommo Bene Gesù gli ho detto la mia pena e Lui tutto bontà mi ha detto:
(2) “Figlia mia, non temere, non c’è forse la mia Volontà che supplisce a tutto, agli stessi sacramenti e a tutti gli aiuti che si possono dare ad una povera morente? Molto più quando non c’è la volontà della persona di non voler ricevere i sacramenti e tutti gli aiuti della chiesa che come madre dà in quel punto estremo. Sai, il mio Volere nel rapirla dalla terra improvvisamente me l’ha fatto circondare dalla tenerezza della mia Umanità, il mio cuore umano e divino ha messo in campo d’azione le mie fibre più tenere, in modo che i suoi difetti, le sue debolezze, le sue passioni sono state guardate e pesate con tale finezza di tenerezza infinita e divina; e quando Io metto in campo la mia tenerezza non posso farne a meno d’aver compassione e di lasciarla passare in buon porto, come trionfo della tenerezza del tuo Gesù. E poi, non sai tu che dove mancano gli aiuti umani, abbondano gli aiuti divini? Tu temi che non c’era nessuno dintorno e se voleva aiuto, non aveva a chi chiederlo. Ah! figlia mia, in quel punto gli aiuti umani cessano, non hanno né valore, né effetto, perché entrano nell’atto solo e primo col loro Creatore ed in questo atto primo a nessuno l’è dato d’entrare e poi, a chi non è un perverso, la morte improvvisa serve per non far mettere in campo l’azione diabolica, le sue tentazioni, i timori che con tanta arte getta nei moribondi, perché se lo sente rapire senza poterlo né tentare, né seguire. Perciò ciò che si crede dagli uomini disgrazia, molte volte è più che grazia”.
(3) Dopo ciò mi sono tutta abbandonata nel Supremo Volere ed il mio dolce Gesù riprendendo il suo dire mi ha detto:
(4) “Figlia mia chi vive nel mio Volere tiene il primato su tutto e su tutti gli atti delle creature, tiene innanzi al suo Creatore il suo atto primo nell’amore; sicché se le altre creature amano, l’anima che vive nel mio Volere si trova la prima ad amare, gli altri vengono chi nel secondo, chi nel terzo, chi nel quarto, a secondo l’intensità del loro amore; se le altre creature mi adorano, mi glorificano, mi pregano, l’anima che vive nel mio Volere si trova la prima ad adorarmi, a glorificarmi, a pregarmi. E questo è connaturale, perché la mia Volontà è vita e atto primo di tutte le creature, quindi chi vive in Essa si trova nel suo atto primo ed è la prima sopra tutte le creature innanzi a Dio a fare tutti gli atti loro e a fare tutti gli atti che loro non fanno. Sicché la Sovrana del Cielo che non diede mai vita al suo volere, ma ebbe la sua vita tutta nel Mio, tiene come diritto il primato. Perciò è Lei la prima ad amarci, a glorificarci, a pregarci, se vediamo che le altre creature ci amano è dietro all’amore della Celeste Regina, se ci glorificano e pregano è dietro alla gloria e le preghiere di Colei che tiene il primato e quindi l’impero su tutto. Com’è bella vederla, che come le creature ci amano, Essa non cede mai il suo primo posto nell’amore, anzi mentre si mette come atto primo, fa scorrere il suo mare d’amore intorno alla Maestà in modo che le altre creature restano dietro al mare d’amore della Mamma Celeste con le loro goccioline d’amore e così di tutti gli altri atti. Ah! figlia mia, vivere nella mia Volontà è una parola, ma è una parola che pesa tutto quanto l’eternità, è una parola che abbraccia tutto e tutti”.
(1) Trovandomi nel solito mio stato, il mio sempre amabile Gesù si faceva vedere nel mio interno, che sporgendo il suo volto da dentro il mio petto, coi suoi occhi scintillanti di luce, guardava lontano ed in quella luce guardavo anch’io e si vedevano fiumi che straripavano, mari che gonfiandosi uscivano dal loro lido, navi travolte, paesi sott’acqua, tempeste che trasportavano tutto ciò che investivano, e tanti altri mali che mentre sembravano che facevano tregua ad un punto, ad altri punti riprendevano il loro furore. Oh! come faceva spavento vedere l’acqua, il vento, il mare, la terra armata dalla Giustizia Divina per colpire le povere creature. Ond’io pregavo il mio Sommo Bene che si placasse e che ritirasse il comando che aveva dato a questi elementi di far giustizia. Ed il mio dolce Gesù gettandomi le braccia al collo e stringendomi forte a Sé mi faceva sentire la sua Giustizia. Io mi sentivo soccombere ed il mio dolce Gesù sospirando mi ha detto:
(2) “Figlia mia, non ne posso più, è necessario che faccia il suo corso la mia Giustizia, tu non ti allarmare di ciò che vedi, ma piuttosto occupati del regno dell’eterno Fiat”.
(3) Io son rimasta sofferente e afflitta per i grandi mali che succederanno e abbandonandomi nell’adorabile Volere del mio Gesù, racchiudevo in Esso tutti i pensieri, sguardi, parole, opere, passi e palpiti, affinché tutti amassero e chiedessero insieme con me che venga il regno del Fiat Supremo e che presto si stabilisse in mezzo alle umane generazioni ed il mio amato Bene riprendendo il suo dire ha soggiunto:
(4) “Figlia mia, il vivere nel mio Volere forma il vero sole fra il cielo e la terra, i suoi raggi stendendosi nel basso investono ciascun pensiero, sguardo, parole, opere e passo, che legandoli con la sua luce se ne forma corona, tenendosela ferma in Sé per fare che nulla le sfuggisse. I suoi raggi stendendosi in alto, investono tutto il Cielo, tutti i beati e legandoli tutti nella sua luce nulla si fa sfuggire, affinché questo sole trionfante può dire: “Tutto racchiudo, nulla mi manca delle opere e di ciò che appartiene al mio Creatore, con le mie ali di luce mi stendo su tutto, abbraccio tutti, trionfo su tutti, anche sul mio Eterno Fattore, perché nella luce del suo Volere non c’è cosa che vuole e non gli porto, non c’è atto che non gli faccia, non c’è amore che non gli do. Con le mie ali di luce che mi somministra il mio eterno Fiat, sono il vero re che investendo tutti domino tutto”. Chi mai può resistere o liberarsi dai raggi solari quando si trovano all’aperto? La forza della luce è irresistibile, essa dove si stende nessuno può sfuggire dal suo tocco, che lambendoli gli sfiora i suoi baci di luce e di calore e trionfante li tiene investiti sotto l’impressione della sua luce. Forse ci saranno ingrati che non gli faranno attenzione, né le daranno un grazie, ma la luce neppure a questo ci bada, bada piuttosto al suo ufficio di luce e si tiene ferma nel dare il bene che possiede. Molto più che il Sole della mia Volontà non è come il sole che si vede nella volta del cielo, che la sua sfera di luce è limitata. Se quella sfera fosse tanto larga da stendersi tanto da formare un secondo cielo, la terra come girava trovava il suo sole e quindi le tenebre, la notte non potevano investire la terra e come non perde mai di vista il cielo che si stende ovunque, così non perderebbe mai il sole e per la terra sarebbe sempre giorno. Ora il Sole della mia Volontà, la sua sfera non è limitata e perciò possiede il suo pieno giorno, e perciò chi vive in Essa abbraccia tutti i tempi, tutte le generazioni ed investendo gli atti di tutti, forma un solo atto, un solo amore e una sola gloria per il suo Creatore. Ma sai tu di che è formato questo Sole della mia Suprema Volontà? I miei attributi sono i raggi di questo Sole, i quali sebbene ciascuno sono distinti fra loro nelle qualità e nell’ufficio che tengono, però nella sostanza sono luce, e la mia Volontà la sommaria luce che assume tutte insieme queste luci, è la dirigente di tutti i miei attributi e perciò quando le creature meritano che siano colpite, Io dirigo il raggio di luce della mia Giustizia ed essa difendendo i miei diritti colpisce le creature”.
(1) Stavo tutta abbandonata nelle braccia dell’adorabile Volontà e pregavo il mio dolce Gesù che usasse un atto della sua Potenza, per fare che il Supremo Volere investisse le umane generazioni e legandole a Sé, formasse i suoi primi figli tanto da Esso desiderati. Ed il mio Sommo Bene muovendosi nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, si dice madre, si dice padre, quando una persona ha una missione speciale, chiunque ha origine da questa missione compiuta si può chiamare figlia di questa madre. Madre vera significa portare nel suo seno il suo parto, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Continuando il mio solito abbandono nella adorabile Volontà, tutta la Creazione si è fatta presente, nella quale scorreva come luce e come vita primaria la Suprema Volontà dominante e trionfante, tanto nelle cose grandi, quanto nelle più piccole. Che incanto, che ordine, che bellezza rara, che armonia fra loro, perché una è la Volontà che le domina, ché scorrendo in loro le vincola in tal modo che una non può stare senza dell’altra. Ed il mio dolce Gesù interrompendo il mio stupore mi ha detto:
(2) “Figlia mia, la mia Volontà restò come vita operante ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Continuando il mio solito abbandono nel mio adorabile Fiat Supremo, sospiravo con ansia il mio sommo bene Gesù ed in quella luce interminabile dell’eterno Volere, che non si veggono i confini, né dove cominciano, né dove finiscono, era tutt’occhi per vedere se potessi scorgere colui che io tanto sospiravo e Gesù per quietare le mie smanie, è uscito da dentro il mio interno ed io nel vederlo gli ho detto: “Amor mio, come mi fai stentare e sospirare il tuo ritorno, stai proprio ad aspettare quando non ne posso più, come si vede chiaro che non mi vuoi ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)