MaM
Messaggio del 6 dicembre 1984::Cari figli, in questi giorni (di Avvento) vi invito alla preghiera in famiglia. Io a più riprese vi ho dato dei messaggi in nome di Dio, ma voi non mi avete ascoltato. Il prossimo Natale sarà per voi indimenticabile, purché accogliate i messaggi che vi do. Cari figli, non permettete che quel giorno di gioia diventi per me il giorno più triste. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo)

25-24 Febbraio 10, 1929 Chi vive nel Voler Divino gli presta il suo nulla sgombrato, dove il Fiat se ne serve di spazio per esercitare la sua creazione.

(1) Stavo facendo il mio giro nella Creazione per seguire tutti gli atti che il Fiat Divino ha fatto e sta continuando in essa, non solo, ma la mia povera mente andava rintracciando tutto ciò che il Voler Divino aveva fatto in Adamo ed in tutte le generazioni, prima e dopo la Redenzione. Mi pareva che tutti gli atti fatti dalla Divina Volontà, tanto nella Creazione quanto nelle creature, erano più che soli cui io dovevo seguire, abbracciare e farli miei, e sebbene ciò facevo, il mio povero cuore non poteva fare a meno di sentire le torture della privazione del mio sommo bene Gesù. E Lui movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, coraggio, in chi vive nella mia Divina Volontà e ne segue i suoi atti, il mio Fiat continua la sua creazione, ed in ogni atto suo che segue, Esso si atteggia in atto di formare le sue creazioni, e allora il mio Fiat Divino è contento quando vede nell’anima che vive in Esso tutti schierati e ordinati tutti gli atti suoi, come una nuova creazione, e quindi un nuovo cielo, un nuovo sole, un mare più bello, una fioritura più sorprendente. E poi siccome l’atto di creare l’uomo fu il più bello, il più tenero, fatto in una foga d’amore, il più intenso, vuole ripetere sopra della creatura che vive nel mio Volere gli atti che facemmo nell’atto di creare l’uomo, ed oh! come il mio Fiat si mette in festa nel ripetere gli atti suoi, perché solo in chi vive in Esso può tenere il suo atto di sempre creare cose che ha fatto e cose nuove, perché l’anima gli presta il suo nulla sgombrato, dove il mio Volere se ne serve di spazio per creare ciò che vuole, quasi come se ne servì del vuoto dell’universo per stendere il cielo, creare il sole, mettere i limiti al mare, per dar luogo alla terra di formare le sue belle fioriture. Ed è questa la causa perché tu giri negli atti del mio Fiat, e nella tua mente passano come tante onde di luce, nelle quali tu segui e ti senti impressa in te, come tante scene, la creazione, l’uomo in atto di essere creato, la Regina del Cielo in atto di essere concepita, il Verbo che scende e tanti altri atti fatti dal mio Volere e la potenza del mio Fiat creatore, che vuol sempre fare, sempre dare, senza mai cessare. Perciò sii attenta che si tratta di troppo, niente meno devi stare in atto di subire l’atto continuato del mio Voler creante. Esso non si sentirà d’aver compiuto il suo lavoro in te se non vede tutti gli atti suoi racchiusi nell’anima tua come attestato e trionfo del suo regnare in te. Perciò tutta la sua attenzione è guardare se tutti gli atti suoi tengono la vita in te, e sai come vengono creati questi atti in te? Tu col richiamarli, col riconoscerli e amarli, ed il mio Volere col pronunziare il suo Fiat sul tuo richiamo e sul tuo amore, forma la vita degli atti suoi in te. Ed è tanta la continuità del suo lavoro in te, che non si ferma neppure nel vederti torturata dal dolore della mia privazione, perché tiene molto da fare, e perciò passa avanti, ed Io lo lascio fare, perché tu ed Io tutto dobbiamo al nostro Volere cedergli il primato, per il giusto trionfo della sua causa, per dargli il campo di formare il suo regno”.

25-25 Febbraio 17, 1929 L’anima che vive nel Divino Volere è inseparabile da Esso. Esempio della luce.

(1) Stavo facendo il mio giro negli atti del Fiat Divino, ma con una oppressione che mi toglieva la vita per le solite privazioni del mio dolce Gesù. Tutto era stento e amarezza indicibile, mi sembrava che quella Divina Volontà che mi dava la vita e che possiede mari immensi di luce, di gioia, di felicità senza termine, per me era attraversata da nubi d’oppressione e d’amarezze per le privazioni di Colui che avendo vissuto e cresciuto tanto tempo insieme, ora la sua assenza mi forma le nubi per amareggiarmi la luce e la felicità della sua stessa Divina Volontà. Oh! Dio, che pena! Ma mentre seguivo gli atti del Fiat Divino in questo stato, il mio amato Gesù movendosi appena nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, coraggio, non ti opprimere troppo, tu devi sapere che chi vive nella mia Divina Volontà è inseparabile da Essa e da Me. Lei è simile alla luce, la quale contiene luce, calore e colori, i quali sebbene distinti tra loro, però sono inseparabili, la luce non può né stare, né può aver vita senza del calore, il calore non può aver vita senza della luce, ed i colori vengono formati dalla forza della luce e del calore, l’uno non può stare senza dell’altro, una è la vita, una è la forza. La luce, il calore ed i colori, incominciano la vita insieme, la continuano senza mai separarsi, e se devono morire, tutti d’un colpo finiscono la vita. Tale è l’inseparabilità dell’anima che vive nella mia Divina Volontà, lei è inseparabile da Me e da tutti gli atti del mio Fiat Divino, essa entra nella vita della luce e del calore del mio Voler Divino e acquista la vita della sua luce e del suo calore, e siccome il suo atto incessante si può chiamare la molteplicità ed infinità dei suoi atti, colori che produce la mia Divina Volontà, l’anima forma un solo atto con Essa. Tu devi sapere ch’è tale e tanta l’inseparabilità di chi vive nel mio Divino Volere, che quando l’eterna sapienza creava il cielo, il sole, e tutto l’universo, tu eri insieme con Me e scorrevi nel mio Fiat Divino come luce, calore e colori; mi sarei ben guardato di fare un’atto solo di mia Volontà senza la mia piccola figlia o di chi vive in Essa, sarebbe come se mi mancasse la forza della luce, del calore e dei colori, questo non mi può mancare, e perciò sei inseparabile da Me, perciò coraggio e non ti opprimere”.

(3) Ond’io nel sentire ciò gli ho detto: “Amor mio, se ciò fosse, che in tutti gli atti della tua Divina Volontà c’entro io in mezzo, Adamo prima di peccare possedeva il tuo Fiat, sicché quando lui peccò anch’io ci stavo e questo mi dispiacerebbe”. E Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, tu devi sapere che nella mia Divina Volontà c’è l’atto permissivo e l’atto voluto, nella caduta di Adamo ci fu l’atto permissivo, ma non voluto da Essa; e nell’atto permissivo, la luce, il calore e molteplicità dei colori della mia Divina Volontà si mettono da parte e restano intangibili senza mischiarsi nell’atto umano, invece nel voluto formano un solo atto e una sol cosa. Resta macchiata la luce del sole perché passa sulle immondezze? Certo che no, la luce resta sempre luce e l’immondezze restano immondezze. Anzi la luce trionfa di tutto e resta intangibile a tutto, sia che la calpestino, sia che investa le cose più sporche, perché nella sua vita di luce non entrano cose estranee alla luce. Più che sole è la mia Divina Volontà, Essa, come luce, scorre in tutti gli atti umani, ma resta intangibile di tutti i mali delle creature, e solo entra in Essa chi vuol essere luce, calore e colori, tutto il resto non l’appartiene, cioè chi vuol vivere solo e sempre della sua Divina Volontà. Perciò puoi star sicura che tu non entrasti nella caduta di Adamo, perché non fu la sua caduta un’atto di luce, ma di tenebre, le quali una fugge l’altra”.

25-26 Febbraio 22, 1929 Come quando scrive il Voler Divino si fa attore, dettatore e spettatore. Ordine ordinario e straordinario che tiene la Divinità nella Creazione.

(1) Stando nella massima amarezza della privazione del mio dolce Gesù, stavo scrivendo ciò che sta scritto di sopra, e sebbene lo facevo con uno sforzo incredibile, dato lo stato in cui mi trovavo, ma pure lo volevo fare, per dargli come un’ultimo attestato d’omaggio a quel Fiat che con tanto amore si era meco manifestato, e ora, ancorché tanto scarseggia nel suo dire, non voglio che le piccole goccioline di luce che mi manifesta vadano sperdute. Chi sa, pensavo tra me, che non sia l’ultima gocciolina di luce che metto sulla carta? Ma mentre ciò pensavo, il mio ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

25-27 Febbraio 27, 1929 Come tutti i santi sono gli effetti della Divina Volontà, invece chi vivrà in Essa ne possederà la vita.

(1) Il mio abbandono nel Fiat Supremo è continuo, e mentre cercavo di seguire per quanto potevo gli atti del Voler Divino, abbracciando tutto e tutti, il mio dolce Gesù è uscito da dentro il mio interno e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, la Creazione tutta, tutti i santi, non sono altro che gli effetti della mia Divina Volontà, Essa, se parla crea e forma le opere più belle, ogni suo piccolo moto sono profumi di prodigi che getta sulle creature, il suo più piccolo alito vi getta varietà di bellezze sopra di chi lo riceve, vera immagine del sole, che solo che investe la terra, col suo tocco di luce dà le tante varietà dei colori, di dolcezza a tutte le piante. Nessuno può negare che solo che si fa toccare dalla sua luce, non ha ricevuto il bene che essa contiene. Più che sole è la mia Divina Volontà, ancorché si facciano solo toccare, il suo tocco miracoloso deve produrre un bene, che profumandolo e riscaldandolo con la sua luce, gli farà sentire i suoi benefici effetti di santità, di luce e d’amore. Ora, gli effetti del mio Fiat sono dati a chi fa la mia Divina Volontà, chi adora le sue disposizioni, chi con pazienza sopporta ciò che Essa vuole, facendo così, la creatura riconosce che c’è questa Volontà Suprema, ed Essa, vedendosi riconosciuta, non gli nega i suoi mirabili effetti. Invece per chi deve vivere nel mio Divino Volere, deve possedere in sé tutta la Vita e non gli effetti soli, ma la Vita con tutti gli effetti del mio Fiat Divino. E siccome non c’è santità passata, presente e futura che la mia Divina Volontà non sia stata la causa primaria, di formare tutte le specie di santità che ci sono, quindi Essa ritiene in sé tutti i beni ed effetti di santità ch’è uscita, perciò l’anima che vivrà nel mio Volere, possedendo la sua Vita con tutti i suoi effetti, si vedrà in essa tutte le santità uscite insieme, lei potrà dire: “Gli altri hanno fatto una parte della santità, io invece ho fatto tutto, ho racchiuso tutto in me, ciò che ciascun santo ha fatto”. Quindi si vedrà in essa la santità degli antichi, quella dei profeti, quella dei martiri, si vedrà la santità dei penitenti, le santità grandi e le piccole, non solo, ma si vedrà tutta la Creazione pennellata in lei. Perché la mia Divina Volontà niente perde con l’uscire le sue opere, anzi, mentre le mette fuori le ritiene in sé come fonte primaria. Perciò chi vive in Essa, non c’è cosa che ha fatto o farà il mio Divino Volere che non terrà in possesso. Quale incanto e stupore non sarebbe se una creatura potesse racchiudere dentro di sé tutta la sfera del sole con tutta la sua luce, chi non direbbe che lei contiene tutti gli effetti, i colori, la dolcezza, la luce che il sole ha dato e darà a tutta la terra e a tutte le grandi e piccole piante? Se ciò potrebbe essere, stupirebbero Cielo e terra, e tutti riconoscerebbero che ciascuno dei loro effetti che posseggono sono racchiusi in quella creatura che possiede la sfera del sole, che n’è la vita con tutti i suoi effetti. Ma umanamente parlando ciò non potrebbe succedere, perché la creatura non potrebbe contenere né la forza di tutta la luce del sole né del suo calore, resterebbe bruciata, né il sole terrebbe virtù di non bruciarla. Invece la mia Volontà tiene virtù di rinchiudersi, d’impiccolirsi, d’ingrandirsi, come si vuol fare si fa, e mentre trasforma in sé la creatura, la conserva in vita, e dandole tutte le sue tinte di bellezza la rende dominatrice e posseditrice dei suoi domini divini. Perciò sii attenta figlia mia, riconosci il gran bene della Vita del mio Fiat in te, che mentre ti possiede, ti vuol rendere posseditrice di tutto ciò che ad Esso appartiene”.

(3) Dopo ciò ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, chi vive nel mio Voler Divino non si sposta mai dai modi del suo Creatore e di fare la nostra ripetitrice, che mentre è una la nostra essenza, una la Volontà, una la Vita, uno l’amore, una la potenza, però siamo distinte tre nelle Persone. Così l’anima che vive in Essa, uno è il suo palpito, ed in ogni palpito forma tre atti, uno abbraccia Dio, il secondo abbraccia tutte le creature, il terzo sé stessa. E così se parla, se opera, in ciascuna cosa che fa forma questi tre atti, che facendo eco alla potenza, sapienza e amore di Colui che l’ha creata, abbraccia tutto e tutti”.

25-28 Marzo 3, 1929 Come la Divina Volontà sta sempre in atto di rinnovare ciò che fece nella creazione dell’uomo. E come Essa contiene la virtù affascinante.

(1) Stavo continuando il mio giro nel Fiat Divino, e soffermandomi nell’eden, stavo adorando la Volontà Suprema nell’atto di creare l’uomo, per unirmi a quell’unione di volontà che esisteva tra Creatore e creatura quando fu creata. Ed il mio sommo bene Gesù, movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, la creazione dell’uomo fu l’atto più bello, più solenne di tutta la Creazione. Nella pienezza della foga del nostro amore creante, il nostro Fiat creava in Adamo tutte le altre creature, e vi rimaneva in atto sempre di creare e di rinnovare su ciascuna ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

25-29 Marzo 8, 1929 Come la Creazione è la banda celeste. Come il Fiat possiede la virtù generativa.

(1) Continuo a girare negli atti del Fiat Divino e raccogliendo tutta insieme tutta la Creazione, chiedendo in ciascuna cosa che venga a regnare il Voler Divino sulla terra, le portavo tutte insieme al mio Creatore per dargli la gloria di tutta la Creazione e dirgli: “Maestà adorabile, ascoltate, vi prego, il cielo, le stelle, il sole, il vento, il mare e tutta la Creazione, che vi chiedono che il tuo Fiat venga a regnare sulla terra, fate che una sia la volontà di tutti”. Ma mentre ciò facevo, il mio adorabile Gesù uscendo da dentro il mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tutta la Creazione forma la banda celeste, perché ogni cosa creata contiene luce, la potenza della mia parola Fiat, che produce la più bella musica. E siccome ciascuna cosa creata, una non è come l’altra, così il mio Voler Divino, come le creava con la sua parola creatrice, come le faceva distinte una dall’altra, così vi metteva un suono distinto, come tante note da formare il più bel concerto, che nessuna musica terrena la può imitare. La molteplicità dei suoni con le note corrispondenti è tanto, per quante sono le cose create. Sicché il cielo contiene un suono, ogni stella ha il suo suono distinto, il sole ne ha un’altro e così di tutto il resto. Questi suoni non sono altro che la partecipazione dell’armonia che possiede la mia Divina Volontà, perché Essa come pronunzia il suo Fiat, possedendo la virtù generativa, comunicativa e fecondatrice, lascia dovunque si pronunzia le sue belle qualità di luce, di bellezza e d’armonia inarrivabile. Non è forse la sua virtù comunicativa che ha comunicato tanta bellezza, ordine e armonia a tutto l’universo? E che solo col suo soffio alimenta la Creazione tutta, mantenendola fresca e bella come la creò? Oh! se le creature si facessero alimentare dal soffio del mio Fiat onnipotente, tutti i mali non avrebbero più vita in loro, la sua virtù generativa e alimentatrice li comunicherebbe la luce, la bellezza, l’ordine e l’armonia più bella. Che cosa non può fare e dare il mio Fiat? Tutto. Ora figlia mia, come tu raccoglievi tutte le cose create per portarcele come l’omaggio più bello, per chiederci il nostro regno sulla terra, avendo ciascuna cosa in sé, come proprietà propria, le note ed il suono, subito hanno incominciato la loro musica, tanto bella e armoniosa che la nostra Divinità ha teso l’orecchia e ha detto: “La piccola figlia del nostro Fiat ci porta la nostra banda celeste, e nel loro suono ci dicono: “Venga il regno del nostro Voler Divino sulla terra”. Oh! come ci suona gradita, come scende fin nell’intimo del nostro seno divino, e tutto ci muove a compassione per tante creature senza la vita del nostro Fiat. Ah! solo chi vive in Esso può muovere Cielo e terra e salire sulle nostre ginocchia paterne per rapirci un bene sì grande, qual’è il Fiat Voluntas Tua come in Cielo così in terra”.

(3) Dopo ciò seguivo ancora la Divina Volontà in tanti molteplici effetti che produce in tutta la Creazione, ed il mio sempre amabile Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, il mio Fiat con un solo suo atto produce tanti effetti, che sostiene tutta la Creazione; l’atto di Esso è la vita che dà per formare ciascuna cosa creata, gli effetti sono gli alimenti che somministra come tanti diversi cibi a ciascuna cosa, per mantenerle belle e fresche come le ha create. Sicché la mia Divina Volontà è la sostenitrice, l’alimentatrice e la vivificatrice di tutta la Creazione. Ora, chi vive nel mio Voler Divino, insieme con Essa, sostiene, alimenta e vivifica tutte le cose create, è l’inseparabile del mio Fiat! La creatura come opera in Esso acquista il soffio, e soffiando insieme col mio Fiat, mantiene sempre in vita ciò che una volta fu fatto, anzi tiene virtù di vivificare e chiamare a vita i tanti atti di mia Volontà a cui la volontà umana ha dato la morte. Perché Essa tiene un’atto continuato da dare alle creature, e quando queste non hanno fatto il mio Volere, questi atti sono morti per loro, e chi vive in Esso tiene virtù di vivificarli e conservarli in vita”.

25-30 Marzo 13, 1929 Come l’amore Divino rigurgitò nella Creazione. Come la Divina Volontà non sa fare cose spezzate. Come ogni privazione di Gesù è un nuovo dolore.

(1) Sento in me una forza, una potenza divina che mi tira continuamente nell’eterno Volere, come se mi volesse in continua compagnia cogli atti suoi, per dare alla sua piccola neonata la vita di questi atti e avere il piacere di sentirseli ripetere o pure di ripeterli insieme con essa. Pare che il Fiat Divino gode tanto, festeggia, quando si vede nelle sue braccia di luce la piccola neonata, o per dirle qualche cosa della lunga storia sua o per farla ripetere insieme ciò che fa. Il Fiat Divino sente tutta la gioia, la felicità, perché uscì fuori la ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

25-31 Marzo 17, 1929 Ciò che Gesù ha manifestato sulla sua adorabile Volontà sono parti divini. Suo dolore quando vede che non vengono custodite queste verità.

(1) Stavo tutta abbandonata nel Fiat Divino, la mia povera mente me la sentivo immersa nel mare della sua luce interminabile, ed il mio adorabile Gesù, movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, la mia Divina Volontà sta in atto di formare continui parti, ed in questi parti genera e partorisce luce, genera e partorisce altre vite simile a sé, genera e partorisce santità e bellezza. La prima generazione viene formata nel nostro seno divino, e poi escono i nostri parti innumerevoli. Ma vuoi sapere tu quando Noi generiamo e formiamo questi parti? ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

25-32 Marzo 22, 1929 Dio nelle sue opere se ne serve dei mezzi umani. Come nella Creazione ebbe campo d’azione la Divina Volontà, costituendosi vita di tutto. Come la Divinità fa sola concorrente e spettatore.

(1) La mia povera mente me la sento come fissata nel Voler Divino e pensavo tra me: “Come mai può venire il suo regno sulla terra? E poi, come può venire se non si conosce?” Ma mentre ciò pensavo, il mio sempre amabile Gesù uscendo dal mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, Io nelle mie opere me ne servo dei mezzi umani, sebbene faccio la prima parte, il fondamento e tutta la sostanza dell’opera che voglio fare, e poi me ne servo delle creature per fare che la mia opera fosse conosciuta e avesse ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

25-33 Marzo 25, 1929 Come la Creazione corre con una corsa vertiginosa verso il suo Creatore. Chi vive nel Voler Divino è inseparabile da Esso. Ordine che Gesù ha tenuto nel manifestare le verità sulla Divina Volontà. Rinnovazione della Creazione. Importanza delle verità.

(1) Il mio abbandono nel Fiat Divino continua, la piccolezza della povera anima mia me la sentivo in mezzo a tutte le cose create, ed io come se avessi il mio moto, la mia corsa continua in tutta la Creazione, mi sento inseparabile da essa, la volontà mia e quella di essa è una sola, qual’è la sola e unica Volontà Divina. Perciò essendo una sola la volontà di tutti, facciamo una sol cosa e tutti corriamo come al nostro primo centro al nostro Creatore per dirgli: “Il tuo amore ci ha messo fuori, ed il tuo stesso amore ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)