MaM
Messaggio del 30 novembre 1984:Quando avete distrazioni e difficoltà nella vita spirituale, sappiate che ciascuno di voi nella vita deve avere una spina spirituale la cui sofferenza lo accompagnerà a Dio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 25-25 Febbraio 17, 1929 L’anima che vive nel Divino Volere è inseparabile da Esso. Esempio della luce.

(1) Stavo facendo il mio giro negli atti del Fiat Divino, ma con una oppressione che mi toglieva la vita per le solite privazioni del mio dolce Gesù. Tutto era stento e amarezza indicibile, mi sembrava che quella Divina Volontà che mi dava la vita e che possiede mari immensi di luce, di gioia, di felicità senza termine, per me era attraversata da nubi d’oppressione e d’amarezze per le privazioni di Colui che avendo vissuto e cresciuto tanto tempo insieme, ora la sua assenza mi forma le nubi per amareggiarmi la luce e la felicità della sua stessa Divina Volontà. Oh! Dio, che pena! Ma mentre seguivo gli atti del Fiat Divino in questo stato, il mio amato Gesù movendosi appena nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, coraggio, non ti opprimere troppo, tu devi sapere che chi vive nella mia Divina Volontà è inseparabile da Essa e da Me. Lei è simile alla luce, la quale contiene luce, calore e colori, i quali sebbene distinti tra loro, però sono inseparabili, la luce non può né stare, né può aver vita senza del calore, il calore non può aver vita senza della luce, ed i colori vengono formati dalla forza della luce e del calore, l’uno non può stare senza dell’altro, una è la vita, una è la forza. La luce, il calore ed i colori, incominciano la vita insieme, la continuano senza mai separarsi, e se devono morire, tutti d’un colpo finiscono la vita. Tale è l’inseparabilità dell’anima che vive nella mia Divina Volontà, lei è inseparabile da Me e da tutti gli atti del mio Fiat Divino, essa entra nella vita della luce e del calore del mio Voler Divino e acquista la vita della sua luce e del suo calore, e siccome il suo atto incessante si può chiamare la molteplicità ed infinità dei suoi atti, colori che produce la mia Divina Volontà, l’anima forma un solo atto con Essa. Tu devi sapere ch’è tale e tanta l’inseparabilità di chi vive nel mio Divino Volere, che quando l’eterna sapienza creava il cielo, il sole, e tutto l’universo, tu eri insieme con Me e scorrevi nel mio Fiat Divino come luce, calore e colori; mi sarei ben guardato di fare un’atto solo di mia Volontà senza la mia piccola figlia o di chi vive in Essa, sarebbe come se mi mancasse la forza della luce, del calore e dei colori, questo non mi può mancare, e perciò sei inseparabile da Me, perciò coraggio e non ti opprimere”.

(3) Ond’io nel sentire ciò gli ho detto: “Amor mio, se ciò fosse, che in tutti gli atti della tua Divina Volontà c’entro io in mezzo, Adamo prima di peccare possedeva il tuo Fiat, sicché quando lui peccò anch’io ci stavo e questo mi dispiacerebbe”. E Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, tu devi sapere che nella mia Divina Volontà c’è l’atto permissivo e l’atto voluto, nella caduta di Adamo ci fu l’atto permissivo, ma non voluto da Essa; e nell’atto permissivo, la luce, il calore e molteplicità dei colori della mia Divina Volontà si mettono da parte e restano intangibili senza mischiarsi nell’atto umano, invece nel voluto formano un solo atto e una sol cosa. Resta macchiata la luce del sole perché passa sulle immondezze? Certo che no, la luce resta sempre luce e l’immondezze restano immondezze. Anzi la luce trionfa di tutto e resta intangibile a tutto, sia che la calpestino, sia che investa le cose più sporche, perché nella sua vita di luce non entrano cose estranee alla luce. Più che sole è la mia Divina Volontà, Essa, come luce, scorre in tutti gli atti umani, ma resta intangibile di tutti i mali delle creature, e solo entra in Essa chi vuol essere luce, calore e colori, tutto il resto non l’appartiene, cioè chi vuol vivere solo e sempre della sua Divina Volontà. Perciò puoi star sicura che tu non entrasti nella caduta di Adamo, perché non fu la sua caduta un’atto di luce, ma di tenebre, le quali una fugge l’altra”.