MaM
Messaggio del 23 febbraio 1984:Vi tengo tutti sulle mie braccia perché siete miei. Ho bisogno solamente delle vostre preghiere per rendervi miei completamente. Io desidero essere completamente vostra e desidero che voi siate completamente miei. Accetto tutte le vostre preghiere, le accetto con gioia.

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - Messaggi anno:1930

28-11 Maggio 2, 1930 Come la Divina Volontà corre sempre verso della creatura per abbracciarla e renderla felice, e tiene virtù di svuotarla da tutti i mali. La corsa del ti amo nel Voler Divino.

(1) Il mio abbandono nel Fiat Divino continua, la sua luce mi eclissa, la sua forza potente m’incatena, la sua bellezza mi rapisce, tanto, da sentirmi inchiodata senza potermi spostare dal pensare e guardare un Volere sì santo. La sua Vita accoppa la mia e mi sperdo nella sua immensità. Ma mentre la mia mente si perdeva nel Fiat onnipotente, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno, e stringendomi nelle sue braccia mi ha detto:

(2) “Figlia mia, la mia Divina Volontà corre sempre come atto primo di vita verso la creatura, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

28-12 Maggio 10, 1930 Come tutte le cose create sono felici perché create da una Volontà Divina. Come Iddio amò l’uomo con amore perfetto e gli donò amore, santità e bellezza completa.

(1) La piccola anima mia continua il suo corso nelle opere che creò la Divina Volontà, e mentre guardavo la Creazione per unirmi agli omaggi che danno al mio Creatore, vedevo che tutto era felicità in esse; il cielo, felice nella sua estensione estendibile a tutti punti, pare che la sua estensione dice pienezza di felicità, e tutte le sue stelle sono gradi di felicità che il cielo possiede, che elevandosi verso il suo Creatore lo glorifica con la felicità della sua estensione e con tanti gradi di stelle che possiede. Il sole è felice nella sua luce, nella fecondità del suo calore, nella bellezza dei suoi svariati colori, nella dolcezza e distinti gusti che possiede, oh! com’è felice, come si eleva a Colui che l’ha creato per portargli la gloria, gli omaggi di tanta felicità che possiede. Ma mentre la mia mente si perdeva nelle tante felicità che possiede la Creazione, il mio dolce Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tutte le cose create sono felici, felici perché create da una Volontà Divina ch’è per Sé stessa eternamente felice, felici per l’ufficio che occupano, felici nello spazio in cui si trovano, felici perché glorificano il loro Creatore; nessuna cosa creata da Noi è stata creata infelice, perciò tutti posseggono la pienezza della felicità.

(3) Ora, se tanta felicità versammo in tutta la Creazione, nel creare l’uomo non solo lo creammo doppiamente felice, dandole la vena della felicità nella mente, nello sguardo, nella parola, nel palpito, nel moto, nel passo, ma gli damo in suo potere la stessa felicità moltiplicandola in ogni atto buono, parola, passo ed il resto che avrebbe fatto, non ci furono limiti di felicità per lui come nelle cose create, all’uomo gli fu data virtù di crescere sempre più nella felicità, ma ciò se si facesse dominare dalla mia Divina Volontà; senza di Essa non può regnare la felicità. Oh! se le cose create potessero uscire dal nostro Fiat, perderebbero all’istante la felicità e si cambierebbero in opere le più infelici. Perciò se vuoi essere felice lasciati dominare dal mio Voler Divino, perché Lui solo tiene virtù di dare la felicità alla creatura e di cambiare nel nettare più dolce le cose più amare. Figlia mia, tu devi sapere che Noi amammo con amore perfetto la creatura, e perciò nel crearla mettevamo in lei felicità completa, amore, santità e bellezza completa, affinché la creatura potesse mettersi a gara con Noi e contraccambiarci con felicità, amore e santità completa, in modo da poterci dilettare tanto in lei, da poter dire: “Com’è bella l’opera da Noi creata”. E per essere sicuri che i nostri doni non soffrissero detrimento nella creatura, l’affidammo alla nostra Divina Volontà, affinché gli servisse di vita per custodire in lei la nostra felicità, il nostro amore, santità e bellezza nostra, facendole sempre crescere. Perciò tutto il bene dell’uomo c’era legato alla nostra Divina Volontà; respinta Questa tutti i beni finiscono, né c’è sventura più grande di quella di non farsi dominare dalla mia Divina Volontà, perché Essa sola è la conservatrice ed il richiamo dei beni nostri nella creatura”.

28-13 Maggio 20, 1930 Come tutta la Creazione è membro di Dio, e come partecipa a tutte le qualità divine. La Divina Volontà raccoglitrice di tutti gli atti che l’appartengono.

(1) Stavo secondo il mio solito seguendo gli atti della Divina Volontà nella Creazione. Comprendevo ch’è talmente unita col suo Creatore, che sembra come membro che gode l’unione col suo corpo, ed in virtù di questa unione il membro sente il calore, il moto, la vita. Ma mentre ciò pensavo, il mio sempre amabile Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, ciascuna cosa creata è un membro mio distinto, e tale me ne serve per mantenere l’ordine, la vita della Creazione, e per mezzo di essa me ne servo, ora per far uso della Misericordia, ora della mia Potenza, e ora della mia Giustizia; molto più che stando la Creazione immersa nella mia Divina Volontà, non si può muovere né operare se il mio Fiat Divino non gli dà il moto, né l’attitudine d’operare. Ora, come la Creazione, così la creatura è membro di Dio, e fino a tanto che resta unita con Dio partecipa tutte le qualità di Dio, come un membro attaccato al corpo partecipa della circolazione del sangue, del calore, del moto del medesimo corpo. Ma chi mantiene salda questa unione, permanente ed in pieno vigore questo membro della creatura attaccato al suo Creatore? La mia Divina Volontà. Essa è vincolo d’unione e comunicazione di calore e di moto, in modo da far sentire ad ogni moto la Vita del suo Creatore, e mette più che sangue in circolazione con questo membro la Santità Divina, la Forza, l’Amore, la Bontà, insomma, tutte le qualità del suo Creatore; ma se non c’è la mia Volontà, sarà un membro distaccato che non può fluire alla comunicazione del corpo, e se apparentemente sembra unito, sarà come un membro paralizzato che vivrà a stento senza moto, e sarà di fastidio e di dolore al Capo Divino, tenere un membro e non poter comunicare il bene della sua Vita”.

(3) Dopo ciò ha soggiunto: “Figlia mia, la mia Divina Volontà è la raccoglitrice di tutto ciò che l’appartiene. Essa, gelosa degli atti suoi non ne sperde uno solo, perché ciascuno dei suoi atti contiene un’atto infinito, una eternità tutta intera, una interminabilità che non finisce mai, quindi sono atti non soggetti a sperdersi, ed il mio Fiat quando forma i suoi atti è tanto l’amore, la gelosia dell’atto suo, che si lo tiene nel suo grembo di luce come gloria e trionfo della potenza del suo operato. Ora, quando l’anima vive nella mia Divina Volontà, e racchiude in Essa gli atti suoi, diventa un’atto di Volontà Divina, e allora ripete per sé tutti gli atti che fa la Divina Volontà e gli dà la gloria, il contraccambio dei suoi atti divini. Ed oh! come il mio Fiat Divino si sente trionfante di questa creatura, ché trova in lei un’atto puro di sua Volontà e si fa raccoglitrice di tutto ciò che può fare questa creatura, non sperde neppure un respiro, perché in tutto trova la sua Volontà operante, e ciò le basta per avere atti degni di Essa, e l’ama tanto che la tiene stretta nel suo grembo di luce per darle la Vita continua del suo Volere, e di riceverne il contraccambio. Perciò figlia mia, sii attenta a ricevere questa Vita di Volontà Divina per poter dire: “Vita di Volontà Divina mi dai, e Vita di Volontà Divina vi do”.

28-14 Giugno 2, 1930 Come la Divina Volontà è pace e sicurezza. Dubbi e timori. Gesù solo autore delle legge. Necessità delle venite di Gesù. La sconfidenza, l’atto debole dei nostri secoli.

(1) Mi sentivo tutta oppressa per le privazioni del mio dolce Gesù. Oh! Dio, che pena, la sua pena è senza misericordia, senza sollievo, senza appoggio, mancando Gesù manca tutto, quindi si sente che manca la Vita di chi può dar vita; è pena che converte il povero essere umano tutto in voci che chiamano Colui che può darle la vita, è pena di luce che rivela con più chiarezza chi è Gesù; ma mentre nuotavo nel duro dolore della sua privazione, un’altro dolore si aggiunse, che mi martellava la povera mia intelligenza, mi avevano detto che si dubitava ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

28-15 Giugno 18, 1930 Come tutte le cose create chiamano la creatura a compiere la Divina Volontà. Dio nel creare l’uomo lo metteva dentro dei suoi recinti Divini.

(1) Il mio abbandono nel Fiat continua, e mentre la mia povera mente seguiva la Creazione per tenere compagnia agli atti che fa la Divina Volontà in essa, il mio dolce Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, ogni cosa creata chiama la creatura a fare la Divina Volontà. Sono senza voce e parlano, ma parlano a seconda l’atto che il Voler Divino svolge in loro, perché ogni cosa creata svolge un’atto distinto di Volontà Divina, e con quell’atto chiama la creatura a compiere la sua Divina Volontà. Ogni cosa creata per questo fine ha avuto ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

28-16 Luglio 4, 1930 Tutte le cose create posseggono la virtù ripetitrice del Fiat Divino.

(1) Mi sentivo schiacciare sotto il peso di oppressioni tremende che circondano la mia povera esistenza. Oh! come sospiravo la patria celeste, avrei voluto sparire dalla terra senza più sentire e vedere nessuno; amo, sospiro di slanciarmi nelle braccia di Gesù per dirgli: “Amor mio, tenetemi stretta fra le vostre braccia, non mi lasciate più, perché solo nelle tue braccia mi sento sicura, non ho paura di nulla, Gesù pietà di me, tu che sai ciò che passa nell’anima mia non mi abbandonate”. E cercavo quanto più potevo d’abbandonarmi nel Fiat Supremo. Ed il mio dolce Gesù avendo di me compassione, facendosi vedere tutto tenerezza mi ha detto:

(2) “Povera figlia mia, coraggio, sappi che non sei sola a soffrire, ma hai il tuo Gesù che le soffre insieme con te, anzi più di te, perché sono cose che riguardano più Me che te, ed Io le sento così al vivo che mi sento straziare il mio cuore trafitto. Ma però quello che ci deve consolare, che sono cose del foro esterno, tra Me e te nulla si è cambiato, le cose com’erano sono, i giudizi umani non hanno nessun potere nelle nostre intimità e comunicazioni, perciò non ci possono nuocere. Quindi il tuo volo nella mia Divina Volontà non voglio che sia mai interrotto; Essa tiene la virtù ripetitrice e tutte le cose da Noi create che fanno continuo soggiorno nel nostro Volere, posseggono la virtù di ripetere l’atto continuo ricevuto da Dio nella Creazione, e di dare alle creature ogni giorno il loro atto continuo. Il sole ogni giorno dà la sua luce, l’aria si fa respirare continuamente, l’acqua ripete ogni giorno di darsi all’uomo per dissetarlo, lavarlo e rinfrescarlo, e così tutte le altre cose create ripetono la virtù ripetitrice del mio Fiat Divino, e se qualcuna di queste cose create potrebbero uscire da dentro di Esso, perderebbero all’istante la virtù di ripetere il loro atto continuo, che mentre è antico è sempre nuovo a pro delle creature. Questo è il segno più certo che le cose create stanno nella mia Divina Volontà, e questo è il segno che l’anima vive in Essa e si fa dominare, se i suoi atti, sebbene antichi hanno virtù come se fossero sempre nuovi e continui gli atti suoi. Nella mia Divina Volontà non ci sono fermate, l’anima sente la facilità e virtù del suo atto continuo; si ferma forse il sole nel suo corso di dare sempre luce? Certo che no. Tale è l’anima che vive nella mia Divina Volontà, sente in sé tutta la pienezza e convertiti come in natura la virtù vivificatrice dei beni Divini e dell’atto continuo del Fiat Divino.

(3) Ora, come le cose create ripetono il loro atto continuo, così gli atti miei e quelli della mia Mamma Celeste, perché fatti nella Divina Volontà e animati da Essa, posseggono la virtù ripetitrice, e più che sole dardeggiano le creature e piovono sul loro capo tutti i beni di tutti i nostri atti, che sebbene antichi sono sempre nuovi a pro della misera umanità, perché posseggono l’atto continuo. Ma ad onta che piovono sul loro capo senza mai cessare, non vengono pressi dalle creature, e allora ricevono il frutto dei nostri atti continui quando li riconoscono, l’implorano e li vogliono ricevere, altrimenti nulla ricevono. Succede come al sole, se la creatura non esce fuori per godere e ricevere il bene della sua luce continua, non riceve tutto il bene della sua luce, lo riceve solo quelle volte che si prende il pensiero d’uscire, e se un’altra non apre le porte, ad onta che il sole investe la terra col suo atto continuo di luce, resterà all’oscuro. Perciò figlia mia, se vuoi prendere tutto il bene del tuo Gesù e della Sovrana del Cielo, nel nostro Fiat li ritroverai tutti in atto, implorali su di te, riconoscili, e ti sentirai sotto la pioggia dei nostri atti continui”.

28-17 Luglio 9, 1930 Valore della volontà umana quando entra nella Divina. Timori per causa di giudizi autorevoli. Risposte di Gesù e suoi insegnamenti.

(1) La mia piccola intelligenza sente l’estremo bisogno del voler Divino, perché è Lui solo il mio appoggio, la mia forza, la mia vita. Oh! Volontà Divina, deh! non mi abbandonare, e se io ingrata non ho saputo seguire il tuo volo, la tua luce, deh! perdonami e rafforzando la mia debolezza assorbe in te il piccolo atomo della mia esistenza, e viva sperduta in te, per vivere solo e sempre della tua Volontà Suprema. Ma mentre la mia mente si perdeva nel Fiat Divino, il mio dolce Gesù facendo la sua visitina all’anima mia mi ha detto:

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28-18 Luglio 16, 1930 La Divina Volontà Vita, l’amore alimento. Come un solo atto non forma vita né atto completo. Necessità della ripetizione degli atti per formare la Vita della Divina Volontà.

(1) Il mio abbandono nel Fiat Divino continua, oh! sì, io lo sento che come aria si fa respirare dalla povera anima mia, sento la sua luce purissima che tiene represse le tenebre della notte della mia volontà umana, che come fa per sorgere, per mettersi in campo d’azione, ma la luce della Divina Volontà, dolcemente imperante sulla mia, non solo reprime le tenebre per non darle vita, ma potentemente mi chiama e mi tira a seguire gli atti suoi. Onde seguendo i suoi atti divini, toccavo con mano quanto ci ama, perché in ogni suo atto uscivano mari ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

28-19 Luglio 24, 1930 Come la Divina Volontà è in continua attitudine nel nostro Essere Divino. Prodigio di quando opera nella creatura; gradimento di Dio.

(1) Il mio povero cuore si trova tra due potenze insormontabili: Il Fiat Divino ed il dolore della privazione del mio dolce Gesù; ambedue potenti sul mio povero cuore, che mentre sento tutta l’amarezza d’essere priva di Colui che formava tutta la felicità della mia povera esistenza, ed ora mancandomi mi si è convertita in intensa amarezza, ed il Voler Divino soggiogandomi mi assorbe nella sua Divina Volontà per trasmutarla in Essa. Ora mentre mi trovavo sotto oppressioni tremende, il mio dolce Gesù facendomi una sorpresa mi ha detto:

(2) “Figlia mia, coraggio, non temere, sono qui con te, ed il segno è che senti in te la Vita del mio Fiat; Io sono inseparabile da Esso. Or tu devi sapere che la nostra Volontà è in continua attitudine nel nostro Essere Divino, il suo moto non cessa mai, le sue opere sono sempre in atto, quindi è sempre operante. Ma le sorprese meravigliose che succedono quando la creatura entra nella nostra Volontà, sono incantevoli e prodigiose; com’essa entra il nostro Volere si chiude nella creatura, e mentre si chiude fino a riempirla tutta, non potendo lei tutta abbracciarla né chiuderla tutta dentro di sé, straripa fuori di sé, in modo da riempire Cielo e terra, in modo che si vede che la piccolezza della creatura racchiude una Volontà Divina, la quale mantiene in essa il suo moto incessante e le sue opere operanti; non c’è cosa più santa, più grande, più bella, più prodigiosa che l’operare del mio Volere nella piccolezza della creatura. Mentre opera, siccome essa non può né chiuderla né abbracciarla tutta perché finita, quindi non tiene capacità di chiudere l’immenso e l’infinito, ma prende quanto più può contenere fino a straripare fuori, e mente straripa, si vede la creatura sotto d’una pioggia di luce e di varie e rare bellezze dentro e fuori, che il nostro Essere Divino ne prende tanto diletto che ci sentiamo rapire, perché vediamo che la piccolezza umana, in virtù del nostro Fiat che la riempie, trasmutata nelle bellezze delle nostre qualità Divine, le quali hanno tale forza da rapirci e farci godere nella creatura le nostre pure gioie e le nostre felicità indicibili.

(3) Ora tu devi sapere che ogni qualvolta la creatura chiama il mio Volere come vita operante in lei, e si tuffa per rimanervi sommersa, è tanto il nostro gradimento che tutto l’Essere nostro concorre e vi mettiamo tal valore per quanto valore contiene il nostro Essere Divino; molto più che il nostro Fiat Divino tiene il suo primo atto di vita nell’atto della creatura, lei non è stata che concorrente, quindi come atto nostro vi mettiamo tutto il peso della nostra Vita Divina. Vedi dunque che significa fare un’atto nella nostra Volontà, che significa moltiplicarli e la grande perdita di chi non opera in Essa”.

28-20 Agosto 2, 1930 Come tutte le cose create sono velate, solo in Cielo tutto è svelato. Condizioni necessarie e lavoro che ci vuole per conoscere le verità.

(1) Stavo pensando alle tante verità che il benedetto Gesù mi aveva detto sulla Divina Volontà, e che solo per ubbidire avevo scritto sulla carta e che alcuni, leggendoli, non solo non restano presi da queste verità, ma mi sembra che le tengono come verità da non farne conto; io mi sentivo in pena per ciò, che mentre a me mi sembrano tanti soli, uno più bello dell’altro, capaci di poter illuminare tutto il mondo, al contrario per alcuni pare che non hanno virtù neppure di riscaldarlo e darle un tantino di luce. Onde mentre ciò pensavo, il mio ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)