(1) Il mio abbandono nel Fiat Divino continua, oh! sì, io lo sento che come aria si fa respirare dalla povera anima mia, sento la sua luce purissima che tiene represse le tenebre della notte della mia volontà umana, che come fa per sorgere, per mettersi in campo d’azione, ma la luce della Divina Volontà, dolcemente imperante sulla mia, non solo reprime le tenebre per non darle vita, ma potentemente mi chiama e mi tira a seguire gli atti suoi. Onde seguendo i suoi atti divini, toccavo con mano quanto ci ama, perché in ogni suo atto uscivano mari d’amore per le creature. Ed il mio sempre amabile Gesù, facendo vedere il suo cuore investito da fiamme ardenti per amor delle creature, mi ha detto:
(2) “Figlia mia, il mio Amore verso le creature è tanto, che non cessa un istante solo d’amarle; se un solo istante cessassi d’amarle, tutta la macchina dell’universo e le creature tutte si risolverebbero nel nulla, perché l’esistenza di tutte le cose ebbe il primo atto di vita dal mio Amore pieno, intero, completo, interminabile ed incessante, e per fare che il mio Amore avessi tutta la sua pienezza, feci uscire da Me, come atto di vita di tutto l’universo e di ciascun atto di creatura, la mia Volontà Divina. Sicché la mia Volontà è vita di tutto, il mio Amore è alimento continuo di tutta la Creazione. La vita senza l’alimento non può vivere; l’alimento se non trova la vita non ha a chi darsi né chi nutrire. Perciò tutta la sostanza di tutta la Creazione è la mia Volontà come vita ed il mio Amore come alimento, tutte le altre cose sono superficiali e come ornamento. Quindi Cieli e terra sono pieni del mio Amore e della mia Volontà, non vi è punto, dove come vento impetuoso non si riversano verso le creature, e questo sempre, sempre, senza mai cessare, sta sempre in atto per versarsi sulle creature, tanto, che se la creatura pensa, la mia Divina Volontà si fa vita della sua intelligenza, ed il mio Amore, alimentandola, la svolge; se guarda si fa vita del suo occhio ed il mio Amore alimenta la luce del vedere; se parla, se palpita, se opera, se camina, la mia Volontà si fa vita della voce, il mio Amore alimento della parola; la mia Divina Volontà si fa vita del cuore, il mio Amore alimento del palpito; insomma non c’è cosa che la creatura faccia che la mia Volontà non corra come vita ed il mio Amore come alimento. Ma quale non è il nostro dolore nel vedere che la creatura non riconosce chi forma la sua vita e chi alimenta tutti i suoi atti”.
(3) Dopo ciò continuavo i miei atti nel Voler Divino, e nella mia mente pensavo tra me: “Quale gloria do al mio Dio e qual bene mi viene il ripetere sempre gli stessi atti? ” Ed il mio dolce Gesù mi ha detto:
(4) “Figlia mia, un solo atto non forma vita, né opere complete nelle creature; la stessa Divinità nella Creazione volle fare il ripetitori per ben sei volte, per formare tutta la machina dell’universo; potevamo fare con un sol Fiat tutte le cose create, ma no, ci piacque ripeterlo per prendere piacere nel vedere uscire da Noi, con la nostra forza creatrice, ora il cielo azzurro, ora il sole, e cosi di tutte le altre cose da Noi create, ed l’ultimo Fiat fu ripetuto sopra dell’uomo come compimento di tutta l’opera della Creazione. E sebbene il nostro Fiat non aggiunse altro Fiat per creare altre cose, però fa sempre da ripetitore, per mantener e conservare come nel suo fiato del Fiat tutte le cose in atto, come se la, la, le avesse create. Ed oh! com’è neccesario la ripetizione, col ripetere cresce l’amore, si raddoppia il godimento, si apprezza di più ciò che si ripete, e si sente la vita dell’atto che si ripete. Ora col continuare i tuoi atti nella mia Divina Volontà, vieni a formare la Vita della mia Divina Volontà in te, col ripeterli la cresci e l’alimenti. Credi tu che col averli ripetuti qualche volta avresti potuto formare la sua vita in te? No figlia mia, al più avresti potuto sentire la sua aria balsamica, la sua forza, la sua luce, ma non formare la sua vita; ci vogliono gli atti che non cessano mai per poter dire: Posseggo la Vita del Fiat. Non succede forse lo stesso alla vita naturale? Non si dà una sol volta il cibo, l’acqua e si mette da parte, senza darle più nulla, ma ogni giorno, se si vuole conservare la vita è necessario alimentarla, altrimenti da per sé stessa si spegne. Perciò continua i tuoi atti nel mio Fiat se non vuoi che la sua Vita si spegne e non abbia il suo compimento in te”.