MaM
Messaggio del 25 agosto 1991:Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera, adesso come mai prima, quando il mio piano ha cominciato a realizzarsi. Satana è forte e desidera bloccare i progetti della pace e della gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia forte nelle sue decisioni. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e digiunare ancora più fortemente. Vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l'importanza della mia venuta e la serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo affinché tutto quello che ho cominciato sia realizzato completamente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - Messaggi anno:1930

28-31 Novembre 20, 1930 Come il timore di perdere un bene significa possederlo. Chi tiene per diritto di chiedere il Regno della Divina Volontà. Alimento per formare e crescere la Vita della Divina Volontà nella creatura.

(1) Il mio abbandono nel Voler Divino continua, sebbene col timore che per le mie infedeltà potessi avere la grande sventura di poter essere respinta di vivere dentro il bel Cielo del Fiat Supremo. Oh! Dio che pena! Mio Gesù non permettere che io esca dalla mia cara eredità che Tu con tanto amore mi hai dato, e che con tanta gelosia mi hai tenuto sempre custodita; te lo chiedo per amor del cielo che con tanto amore stendesti sul mio capo, simbolo del cielo che con amor più grande ancora racchiudevi nella povera anima mia, qual’è la tua ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

28-32 Novembre 24, 1930 Come la Divina Volontà non vi è punto dove non eserciti il suo atto operante verso le creature, e queste li ricevono a seconda delle loro disposizioni. Gesù parla di castighi.

(1) Il mio abbandono nel Fiat Divino continua, ma la mia povera esistenza si svolge spesso spesso tra le amarezze delle privazioni del mio dolce Gesù, e mentre lo sospiro, giungendo fino a sentirmi mancare la vita, perché è Lui la mia vita, né conosco altra vita né altro piacere che Gesù. Onde se per poco viene, mentre mi sento rivivere, ah! quel soffio di vita che mi dà me lo amareggia perché non mi dice altro che i grandi castighi che la Divina Giustizia tiene preparati, come tutti gli elementi si metteranno contro dell’uomo, l’acqua, il fuoco, il vento, le pietre, i monti, si cambieranno in armi micidiali, e forti terremoti faranno scomparire molte città e gente, ed in tutte le nazioni, neppure la nostra sarà risparmiata, e poi le rivoluzioni in cui sono e saranno travolte, e le guerre che stanno per scoppiare, sembra che quasi tutti saranno presi nella rete che loro stessi si stanno preparando, ma lo dice con tale amarezza, e poi mi lascia senza le solite mie pene che Lui era solito di comunicarmi. Onde mentre stavo amareggiata, seguivo i miei atti nel Voler Divino, ed il mio dolce Gesù facendosi vedere mi ha detto:

(2) “Figlia mia, sollevati, vieni nella mia Volontà operante, Essa è immensa, ma nella sua immensità non vi è punto dove non esercita atti speciali e distinti verso dell’uman genero. E sebbene la mia Volontà è una, una è la sua immensità, uno è il suo atto, però nella sua immensità tiene l’ordine di tutti gli effetti che come atti escono da un solo atto per riversarsi verso di ciascuna creatura, la quale li riceve a secondo le sue disposizioni. Se essa si trova disposta ad amarmi, riceve gli effetti dell’amore che sta versando il mio Volere operante; se disposta ad essere buona, riceve gli effetti della sua bontà operante; se disposta a farsi santa, riceve gli effetti della sua Santità, sicché a seconda le loro disposizioni, l’immensità del mio Fiat si riversa sopra ciascuna creatura i diversi suoi effetti che si convertono in atti per loro, e chi non è disposta nulla riceve, ad onta che la mia Divina Volontà sta sempre operante sopra di ciascuna di esse, e siccome non vogliono ricevere il bene che le vuol dare, la mia Giustizia converte in castighi questi beni che la creatura rifiuta. Ecco perciò la causa che la mia Divina Volontà, da dentro gli elementi sta come alla vedetta, per vedere se sono disposti a ricevere il bene del suo continuo operare, e vedendosi respinta, stanca arma gli elementi contro di essi. Quindi castighi imprevisti e fenomeni nuovi stanno per succedere, la terra col suo quasi continuo tremito avvisa l’uomo a mettere senno, altrimenti si sprofonderà sotto dei suoi passi perché non può più sostenerlo, i mali sono gravi che stanno per succedere, altrimenti non ti avrei sospeso spesso dal tuo solito stato di vittima. Ora la creatura che entra nella mia Divina Volontà, non c’è atto che si fa sfuggire, essa corre a ciascun’atto operante di Essa, adora i suoi atti, li ringrazia, li ama e onora dovunque il Supremo Volere, li tiene compagnia, e nella sua piccolezza vorrebbe garantire tutti gli atti suoi col suo piccolo amore. Perciò solo chi vive in Esso può difendere i diritti d’un Volere sì santo. Quindi sempre nella mia Volontà ti voglio, né volerne uscire giammai”.

28-33 Novembre 30,1930 Causa perché Dio non è conosciuto ed amato: perché pensano ch’è il Dio lontano dalle creature, mentre è l’inseparabile. Come la Divina Volontà attira l’anima, ed essa attira in sé il Fiat Divino.

(1) Stavo facendo il mio giro nella Creazione per seguire gli atti che fa il Fiat Divino nelle cose create, e giunta nell’Eden, mi è sembrato che il mio amabile Gesù mi aspettasse per potermi comunicare l’amore, la bontà, la santità, la potenza e tutto ciò che fece nel crearlo, riversandosi tutto nell’uomo fino a riempirlo tutto di Sé e delle sue qualità divine, ma tanto, fino a traboccarne fuori, dandogli il compito, come il più alto onore dell’uomo, di servirsene del suo Amore, Bontà, Santità e Potenza sua per svolgere la sua vita negli stessi beni di ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

28-34 Dicembre 21, 1930 Trionfi da parte della Divina Volontà quando la creatura si fa lavorare dal Fiat Divino. Scambi di trionfi d’ambi le parti.

(1) Il mio volo nel Voler Divino continua, mi sembra che io lo chiamo, perché mi mancherebbe la vita senza di Lui. Mi mancherebbe la vita del bene, la vita dell’amore, la vita della luce, la vita della pace, e la mia volontà umana vedendosi sola mi darebbe l’assalto e mi metterebbe in vita le mie passioni, perciò temo tanto che anche un solo istante restasse priva del Fiat operante in me, perché stando Esso, la mia se ne sta appiattata e non ardisce di muoversi innanzi ad una Volontà sì santa e sì potente. Quindi io la chiamo ed Essa mi dà la mano per portarmi negli atti suoi, affinché la segua e gli faccia compagnia. E siccome tutto ha creato per amore delle creature, quando se la sente vicina ed immedesimata, prende tal gusto, che si sente come ricambiata dalle tante cose che uscì dalle sue mani creatrice. Onde mentre seguivo gli atti della Divina Volontà fatti nella Creazione, il mio dolce Gesù facendosi vedere e guardandomi mi ha detto:

(2) “Figlia mia, come mi è dolce guardare un’anima che si fa lavorare dalla mia Divina Volontà, succede un trionfo da parte a parte. La mia Volontà investe l’intelligenza della creatura ed essa si fa investire, insomma formano un’accordo d’ambi le parti, e allora la mia Volontà forma il suo trionfo su ciascun pensiero della creatura, ed essa acquista e fa trionfo dei tanti pensieri divini nella sua mente. Sicché la mia Divina Volontà trionfa col dare e prenderne possesso, l’anima trionfa col volerlo e riceverlo. Onde, se guarda, se parla, se palpita, se opera e cammina, sono tutti trionfi della mia Volontà sulla creatura, ed essa trionfa e prende possesso di tanti atti divini. Tra questi scambi di trionfi e possessi si forma tale gioia e felicità d’ambi le parti, che tu non puoi comprenderli tutti, perché tu devi sapere che il bene, il trionfo, il possesso, allora porta gioia e felicità quando si fa tra due; il bene isolato non ha fatto felice nessuno, come si vede solo perde tutto il bello della felicità, perciò la mia Divina Volontà va trovando la sua creatura per formare i suoi trionfi, per poter formare insieme con lei le sue gioie, le sue felicità, sulla faccia della terra”.