MaM
Messaggio del 18 agosto 2017:Cari figli, anche oggi desidero nuovamente invitarvi a pregare per la pace: pace nei vostri cuori, pace nelle vostre famiglie. Sappiate, cari figli, che prego per tutti voi dinanzi a mio Figlio e intercedo presso mio Figlio per tutti voi. Grazie, cari figli, per la perseveranza, e grazie per aver risposto anche oggi alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 28-13 Maggio 20, 1930 Come tutta la Creazione è membro di Dio, e come partecipa a tutte le qualità divine. La Divina Volontà raccoglitrice di tutti gli atti che l’appartengono.

(1) Stavo secondo il mio solito seguendo gli atti della Divina Volontà nella Creazione. Comprendevo ch’è talmente unita col suo Creatore, che sembra come membro che gode l’unione col suo corpo, ed in virtù di questa unione il membro sente il calore, il moto, la vita. Ma mentre ciò pensavo, il mio sempre amabile Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, ciascuna cosa creata è un membro mio distinto, e tale me ne serve per mantenere l’ordine, la vita della Creazione, e per mezzo di essa me ne servo, ora per far uso della Misericordia, ora della mia Potenza, e ora della mia Giustizia; molto più che stando la Creazione immersa nella mia Divina Volontà, non si può muovere né operare se il mio Fiat Divino non gli dà il moto, né l’attitudine d’operare. Ora, come la Creazione, così la creatura è membro di Dio, e fino a tanto che resta unita con Dio partecipa tutte le qualità di Dio, come un membro attaccato al corpo partecipa della circolazione del sangue, del calore, del moto del medesimo corpo. Ma chi mantiene salda questa unione, permanente ed in pieno vigore questo membro della creatura attaccato al suo Creatore? La mia Divina Volontà. Essa è vincolo d’unione e comunicazione di calore e di moto, in modo da far sentire ad ogni moto la Vita del suo Creatore, e mette più che sangue in circolazione con questo membro la Santità Divina, la Forza, l’Amore, la Bontà, insomma, tutte le qualità del suo Creatore; ma se non c’è la mia Volontà, sarà un membro distaccato che non può fluire alla comunicazione del corpo, e se apparentemente sembra unito, sarà come un membro paralizzato che vivrà a stento senza moto, e sarà di fastidio e di dolore al Capo Divino, tenere un membro e non poter comunicare il bene della sua Vita”.

(3) Dopo ciò ha soggiunto: “Figlia mia, la mia Divina Volontà è la raccoglitrice di tutto ciò che l’appartiene. Essa, gelosa degli atti suoi non ne sperde uno solo, perché ciascuno dei suoi atti contiene un’atto infinito, una eternità tutta intera, una interminabilità che non finisce mai, quindi sono atti non soggetti a sperdersi, ed il mio Fiat quando forma i suoi atti è tanto l’amore, la gelosia dell’atto suo, che si lo tiene nel suo grembo di luce come gloria e trionfo della potenza del suo operato. Ora, quando l’anima vive nella mia Divina Volontà, e racchiude in Essa gli atti suoi, diventa un’atto di Volontà Divina, e allora ripete per sé tutti gli atti che fa la Divina Volontà e gli dà la gloria, il contraccambio dei suoi atti divini. Ed oh! come il mio Fiat Divino si sente trionfante di questa creatura, ché trova in lei un’atto puro di sua Volontà e si fa raccoglitrice di tutto ciò che può fare questa creatura, non sperde neppure un respiro, perché in tutto trova la sua Volontà operante, e ciò le basta per avere atti degni di Essa, e l’ama tanto che la tiene stretta nel suo grembo di luce per darle la Vita continua del suo Volere, e di riceverne il contraccambio. Perciò figlia mia, sii attenta a ricevere questa Vita di Volontà Divina per poter dire: “Vita di Volontà Divina mi dai, e Vita di Volontà Divina vi do”.