MaM
Messaggio del 18 giugno 2010:Cari figli, anche oggi desidero invitarvi: in questo tempo di grazia pregate e rinnovate i miei messaggi e vivete i miei messaggi. Cari figli, questo è un tempo di responsabilità, vivete i miei messaggi responsabilmente. Cari figli, desidero che compiate opere e non le parole. La Madre prega con voi e intercede presso Suo Figlio per ognuno di voi. Grazie, cari figli, anche oggi perché mi avete accolto e perché vivete i miei messaggi.

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - Messaggi anno:1928

24-24 Giugno 29, 1928 Il ti amo forma il calore, la Divina Volontà forma la luce per formare il Sole. La lunga figliolanza che forma chi vive nel Fiat. I suoi tre regni, tre soli e tre corone. Come la fede non sarà più ombrata.

(1) Stavo facendo i miei soliti atti nel Fiat Divino, e per ogni cosa creata ripetevo la mia lunga cantilena del mio ti amo, ma mentre ciò facevo pensavo tra me: “E’ tanta l’abitudine che ho fatto, che mi sembra che non so farne a meno di dire, ti amo, ti amo”. Ora in questo mentre, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno dicendomi:

(2) “Figlia mia, questo tuo continuo ti amo non è altro che la continuità del primo ti amo detto nella mia Divina Volontà, che detto una volta, ha virtù ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

24-25 Luglio 4, 1928 Necessità degli anticipi per acquistare il regno della Divina Volontà. Come la Divina Volontà rende leggiero tutto come se fosse una piuma e perciò tutto si può abbracciare.

(1) Continuando il mio giro nel Fiat Divino pensavo tra me: “A che servono queste ripetizioni continue di chiedere e richiedere il regno della Divina Volontà, e la ripetizione di girare in Essa per impegnarla a cedere il suo regno, affinché venga a dominare in mezzo alle creature?” In questo mentre il mio amato Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, quando si vuol fare una compra si danno gli anticipi, e quanti più anticipi si danno, tanto più resta assicurata la compra e meno resta da pagare quando si viene agli ultimi atti della compra definitiva. Ora, volendo tu il regno della mia Volontà, è necessario che tu dia gli anticipi, ed ogni qualvolta tu giri in Essa e chiedi e richiedi il suo regno ed emetti i tuoi atti per tutti per lo stesso scopo, tanti anticipi aggiungi per metterti al sicuro l’acquisto del regno del mio Fiat Divino, e siccome è il suo acquisto che vuoi fare, è necessario che i tuoi atti vengano fatti in Essa, che acquistino il valore di moneta coniata dalla mia Volontà Divina, altrimenti non sarebbe moneta valevole e che potrebbe correre per l’acquisto di Essa, sarebbe come una moneta fuori regno, perché chi Volontà Divina vuole acquistare, deve dare atti di anticipi fatti in Essa, ed Essa si benigna di coniarli col valore del suo Fiat, in modo che l’anima può dare gli anticipi necessari per il suo acquisto. Ecco a che servono le tue giratine nel mio Fiat, gli atti che emetti in Esso, il chiedere e richiedere che venga il suo regno, sono tutte cose necessarie e che ci vogliono per il suo grande acquisto, non feci Io lo stesso per la Redenzione? Dovetti pagare l’anticipo degli atti miei innanzi al mio Celeste Padre, e dovetti pagare per tutti per ottenere il regno della Redenzione, e quando sborsai tutto il pagamento, allora mi fu firmato dalla Divinità che il regno era mio, perciò continua a mettere i tuoi anticipi se vuoi che ti sia firmato che il regno del mio Fiat è tuo”.

(3) Dopo di ciò stavo dicendo al mio Gesù: “Nella tua Volontà prendo nelle mie braccia la Creazione tutta, il cielo, il sole, le stelle e tutto, per portarli innanzi alla Maestà Suprema come adorazione e preghiera più bella per chiedergli il regno del Fiat”. Ma mentre ciò facevo pensavo tra me: “Come posso abbracciare tutto se la mia piccolezza è tanta, che neppure una stella potrei abbracciare, come potrò tutto? Quindi sono cose non effettuabili”. Ed il mio amabile Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(4) “Figlia mia, chi tiene la mia Divina Volontà può prendere tutto, Essa ha virtù di rendere leggiera qualunque cosa, rende leggiera come piuma cieli, stelle, soli, tutto il creato, angeli, santi, la Vergine Regina e lo stesso Dio, perché scorrendo in tutto come vita primaria il mio Voler Divino, una è la vita, uno è il peso, sicché quanto pesano tutti insieme, tanto pesa ciascuna, perciò solo chi tiene il mio Fiat può prendere tutto e darmi tutto, perché tenendo virtù di stendere cieli, di formare soli, eccetera, dove Esso si trova, tiene virtù di prendere tutto e di abbracciare tutto, ché questo è il gran prodigio del vivere nel mio Volere, che la piccolezza può portare ed abbracciare l’immensità, la debolezza può portare la fortezza, il nulla può possedere il tutto, la creatura il Creatore. Dove c’è la vita della mia Volontà Divina ci sono tutti i prodigi uniti insieme, l’infinito, l’eterno si fa portare come in trionfo nelle piccole braccia di colei che vive in Essa, perché guardano in lei, non lei, ma la Divina Volontà che tiene diritto di tutto, può tutto ed abbraccia tutto, e tutto può dare come suo al suo Creatore; difatti, non fu forse il mio Fiat che distese il cielo, lo popolò di stelle? Se tenne virtù di farlo, tiene virtù di abbracciarlo, e come leggiera piuma farlo portare in trionfo dalla creatura che vive nel suo Voler Divino, perciò segui il tuo volo in Esso e tutto farai per darmi tutto e chiedermi tutto”.

24-26 Luglio 7, 1928 Beni che produce la Divina Volontà, mali che produce l’umana. Come tutti i mali cesseranno come d’incanto se regnerà la Divina Volontà. Come nella casa di Nazaret regnava la Divina Volontà.

(1) Stavo seguendo il mio dolce Gesù nella sua vita pubblica, e pensando alle tante malattie umane che Gesù risanò, pensavo tra me: “E perché la natura umana si trasformò tanto, fino a diventare: Chi muti, chi sordi, chi ciechi, chi coperti di piaghe e tant’altri mali, se il male lo fece la volontà umana, perché subì tanto anche il corpo?” Ed il mio dolce Gesù, movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tu devi sapere che il fisico nulla fece di male, ma tutto il male lo fece la volontà umana; ma ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

24-27 Luglio 10, 1928 Come la Divina Volontà vuole distendere il suo dominio in tutto. Come il Fiat metterà in comune Cielo e terra. Infelicità del voler umano.

(1) Stavo scrivendo, e mentre scrivevo mi sentivo che mi veniva il sonno e non ero libera di scrivere, onde pensavo tra me: “E perché questo sonno? Finora tanta veglia, tanto, che se io volessi dormire non potevo, ora tutto il contrario, quanti cambiamenti si devono subire, or d’un modo, or d’un altro, si vede che anche con Gesù ci vuole pazienza, mentre con la veglia potevo far di più; ma del resto anche il sonno devo dire Fiat!” In questo mentre, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:

(2) ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

24-28 Luglio 14, 1928 Come chi vive nel Voler Divino forma i suoi maricelli in Dio stesso. Come la Volontà Divina è luce e va trovando luce, e come tutti i mali si smarriscono avanti alla sua luce. Prodigio del Fiat.

(1) Mi sento tutta nel Fiat Divino, ed il mio adorabile Gesù faceva vedere innanzi alla mia mente un mare interminabile di luce e dentro di questo mare si vedevano tant’altri piccoli mari, fiumicelli formati nello stesso mare, era bello, dilettevole, incantevole, vedere nel mare divino spesso spesso formati questi piccoli maricelli, chi più piccoli, chi più grandicelli, mi sembrava come quando noi ci potessimo trovare nel mare e tuffandoci, l’acqua si fende e facendosi cerchio intorno ci dà il posto per poterci stare nel mare, in modo che si vede in esso tante persone che non sono mari, perché il mare non tiene virtù di convertirci in acqua, mentre il nostro Dio ha virtù di convertirci nella sua stessa luce, ma ad onta di ciò si vede che una volontà umana è andata a tuffarsi nel mare divino per prendervi il suo posto, ed a secondo il molto o il poco operare forma o il piccolo o il più grande maricello nel mare divino. Ora mentre mi dilettavo nel vedere una scena così bella e rapitrice, il mio dolce Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, questi piccoli maricelli e fiumicelli che tu vedi nel mare eterno della Maestà Divina, sono di quelli che operano nella Volontà Divina. Il Creatore dà e fa posto nel suo stesso mare a quelli che vogliono vivere nel Fiat, li ammette in casa sua e li fa formare le loro proprietà, e mentre formano le loro, godono di tutti i beni del mare interminabile dell’Ente Supremo, il quale dà ampia libertà a questi suoi figli di allargarsi i loro maricelli nel suo stesso mare per quanto più possono. In questo mare ci sono i maricelli della mia Umanità e quelli della Sovrana del Cielo, come pure ci saranno quelli di chi vivranno nel mio Volere, nessun atto di essi sarà fatto fuori del mare divino, e questo sarà la più grande gloria di Dio ed il più grande onore per i figli del mio Fiat Divino”.

(3) Dopo di ciò, stando più che mai immersa nel Voler Divino, stavo offrendo tutto l’essere mio e tutti gli atti miei in Esso, oh! come avrei voluto che neppure un pensiero, una parola, un palpito sfuggisse dalla luce del Fiat, anzi avrei voluto far corona su tutti gli atti delle creature, schierarmi su ciascun’atto umano per investire tutto e tutti con la sua luce, affinché una fosse la parola, uno il palpito: “Volontà Divina”. Ma mentre la mia mente si perdeva in Essa, il mio dolce Gesù facendosi vedere, mi ha stretto forte forte fra le sue braccia, poi ha messo il suo volto santissimo sul mio cuore, lo fiatava forte, ed io non so dire che cosa mi sentivo, e poi mi ha detto:

(4) “Figlia della mia Volontà Divina, il mio Fiat è luce, né vi può entrare in Esso neppure l’ombra, né atomo che non sia luce, le tenebre non trovano la via, si smarriscono innanzi alla sua luce interminabile, e l’anima per entrare nel mio Voler Divino deve mettersi ai riflessi della sua luce, cioè, come vuol fare i suoi atti nel mio Volere si mette ai suoi riflessi, i quali hanno virtù di cambiare in luce gli atti dell’anima, e la mia Volontà compie un prodigio investendo ciascun raggio di Essa, chi i palpiti, chi i pensieri, chi le parole, in ogni suo raggio contiene la corona di tutti gli atti della creatura, e siccome il mio Fiat abbraccia tutto e tutti, Cielo e terra, così fa toccare a tutti, e dà a tutti gli atti della creatura che si fanno in Essa; se si potesse vedere da tutti le maraviglie del vivere ed operare nel mio Volere, vedrebbero la scena più bella, incantevole e rapitrice, e la più che fa il bene e che porta il bacio della vita, della luce, della gloria”.

(5) Poi con voce tenera e commovente, e con enfasi più forte d’amore ha soggiunto:

(6)Oh! Volontà Divina, quanto sei potente! tu sola sei la trasformatrice della creatura in Dio. Oh! Volontà mia, tu sola sei la consumatrice di tutti i mali e la produttrice di tutti i beni. Oh! Volontà mia, tu sola possiedi la forza rapitrice, e chi si fa rapire da te diventa luce, chi da te si fa dominare è la più fortunata del Cielo e della terra, è la più amata da Dio, è quella che tutto riceve e tutto dà”.

24-29 Luglio 19, 1928 Come nella Creazione vi concorsero tre atti da parte di Dio, e come ci vogliono tre volontà sacrificate per il regno della Divina Volontà. Chi vive in Essa la festeggiano ed è la festa di tutti.

(1) Stavo facendo il mio solito giro nel Voler Divino, e giunta al punto quando la Celeste Regina fu concepita, ed ebbe l’uso di ragione e fece l’eroico sacrificio di offrire la sua volontà al suo Dio, senza volerla mai conoscere per vivere solo di Volontà di Dio, onde pensavo tra me: “Come vorrei che la mia Mamma Celeste prendesse la mia volontà, l’unisse con la sua e ne facesse dono alla Maestà Suprema, affinché neppure io conoscessi la mia, per vivere solo di Volontà di Dio”. Onde mentre ciò pensavo, il mio amato Gesù si è mosso nel ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

24-30 Luglio 23, 1928 L’anima che vive nel Fiat è il punto luminoso nel mondo. Come tutto fu creato per l’anima.

(1) Continuando il mio solito abbandono nel Fiat Supremo, avrei voluto abbracciare tutti e tutto per fare che tutto diventasse Volontà Divina, ed il mio dolce Gesù uscendo da dentro il mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, nell’anima che sta la mia Volontà è il punto luminoso nel mondo, e come si vede un sole sotto alla volta del cielo, che coi suoi raggi investe la terra e con la sua vita di luce, penetrando ovunque abbellisce, colorisce, feconda la terra tutta, così si vede un’altro sole più bello, più fulgido nel punto del mondo, cioè nell’anima dove regna il mio Voler Divino, ed i suoi raggi si allungano tanto e si allargano, che abbracciano tutto e tutti, com’è bello vedere dal Cielo questi punti luminosi nel fondo della terra, non sembra più terra, ma Cielo, perché c’è il Sole del mio Fiat, i suoi raggi abbelliscono, fecondano e gettano tal varietà di colori divini, da comunicare con la sua vita di luce le varietà delle bellezze del Creatore; dove ci sono questi punti luminosi, viene arrestata la corrente del male, la stessa mia giustizia si sente disarmare dalla forza di questa luce e cambia i flagelli in grazia, questi punti sono il sorriso della terra, la sua luce è foriera e portatrice di pace, di bellezza, di santità, di vita che mai muore, si possono chiamare i punti fortunati della terra, perché c’è in mezzo a loro la luce che mai tramonta, la vita che sempre sorge, invece dove non ci sono questi punti luminosi la terra è oscura, e se qualche bene fanno sono come quelle piccole luci che non hanno raggi, perché manca in quel bene la sorgente della luce, e perciò non tiene forza né virtù di allungarsi e di allargarsi, e mancando la sorgente sono soggette a smorzarsi, e la terra resta oscura, come sepolta in fitte tenebre, perché la volontà umana è foriera e portatrice di mali, di turbazioni, di disordine e simile. Sicché l’anima dove non regna il mio Volere sbuffa tenebre, ombra ed inquietudine, e se fa qualche bene, è un bene investito di nebbia, la sua aria è sempre malsana, i suoi frutti immaturi, la sua bellezza scolorita, tutto al contrario dove regna la mia Volontà, questa è la vera regina che domina tutto, dà pace a tutti, fa bene a tutti ed è la benvoluta da tutti, e mentre fa bene a tutti non fa bisogno di nessuno, perché la sorgente del mio Volere che possiede le fa sorgere tutti i beni”.

(3) Onde seguivo il mio giro nel Voler Divino per portare tutte le cose create al mio Creatore, cielo, sole e tutto, come adorazione profonda al mio Dio e potergli dire: “Cielo mi hai dato, stelle, sole, mare, ed io tutto te le ridò come contraccambio del mio amore”. Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù mi ha detto:

(4) “Figlia mia, ah! sì, tutto ho creato per te e tutto ti ho dato, ogni cosa che creavo pensavo prima a farti il dono e poi lo mettevo fuori, te ne feci tanti di questi doni, che non hai dove tenerli, ed il mio amore per non tenerti impacciata ti diede lo spazio dove tenerli, in modo che mentre te le godi, ora una cosa or un’altra a tuo piacere, non sei ingombrata, tenendo ciascuno il loro posto per starsi a tua disposizione. Ora, se tu sapessi il nostro contento quando vediamo la piccola figlia nostra prendere il suo volo nella nostra Volontà per portarci il cielo, le stelle, il sole e tutto il resto per contraccambiarci cogli stessi doni che le abbiamo dato, Noi sentiamo la nostra stessa gloria, il nostro amore, la ripetizione delle opere nostre, e conoscendo che se lei avesse potere di farle, ce le farebbe per primeggiare sempre nel nostro amore verso chi vive nel nostro Fiat, le diamo il merito come se la creatura avesse fatto il cielo per amor nostro, il sole, il mare, il vento, insomma tutto, la contraccambiamo come se essa ci mantenesse tutta la Creazione per darci gloria e dirci che ci ama. La mia Volontà ama tanto chi vive in Essa, che non c’è cosa che ha fatto o potesse fare che non dice all’anima: “Facciamolo insieme”. Affinché possa dire: “Ciò che ho fatto Io per amor suo, lei l’ha fatto per amor mio”.

24-31 Luglio 29, 1928 Significato della benedizione e del segno della croce.

(1) I miei giorni si rendono più amari e lunghi per la privazione del mio dolce Gesù, le ore sono secoli, i giorni non finiscono mai, e mentre faccio i miei soliti giri nella Creazione, voglio ed invito tutti a piangere Colui che involandosi da me mi lascia sola ed abbandonata nel mio duro martirio di vivere come se non avessi vita, perché Colui che formava la vera mia vita non è più con me, e perciò nella mia amarezza chiamo il sole perché piangesse lacrime di luce per intenerire Gesù, perché ritorni alla sua piccola esiliata; chiamo il vento perché faccia lacrime di gemiti, di urli, e col suo impero impetuoso assorda l’udito di Gesù, affinché lo pieghi a farmelo ritornare; chiamo il mare in mio aiuto, affinché tutte le sue acque le converta in lacrime, e mormorando lacrime e tumultuando con le sue onde faccia tumulto fin dentro il suo cuore divino, perché si decida presto a ridarmi la sua vita il mio Tutto; ma chi può dire i miei spropositi? Cercavo aiuto da tutti perché mi facessero ritornare Gesù, ma Lui non veniva, ed io seguivo il mio giro nella sua adorabile Volontà e seguendo i suoi atti che fece stando su questa terra mi son fermata quando Gesù benediva i fanciulli, benediva la sua Mamma Celeste, benediva le turbe ed altro, ed io pregavo Gesù che benedisse questa sua piccola figlia che tanto ne aveva bisogno, e Lui movendosi nel mio interno ed alzando il suo braccio in atto di benedirmi mi ha detto:

(2) “Figlia mia, ti benedico di cuore nell’anima e nel corpo, la mia benedizione sia la conferma della nostra somiglianza in te, essa ti conferma ciò che la Divinità fece nella creazione dell’uomo, cioè la nostra somiglianza, perciò tu devi sapere che nel corso della mia vita mortale, in ogni cosa che Io facevo benedivo sempre, era il primo atto della Creazione che Io richiamavo sulle creature, e per confermarlo, benedicendo invocavo il Padre, il Verbo e lo Spirito Santo; gli stessi sacramenti sono animati da queste benedizioni ed invocazioni, sicché mentre chiama la somiglianza del Creatore nelle anime, chiama insieme la vita della mia Divina Volontà, perché ritorni come nel principio della Creazione a regnare nelle anime, perché Essa sola tiene virtù di pennellare in esse al vivo la somiglianza di Colui che l’ha creato, di farla crescere e conservarla coi vivi colori divini. Vedi dunque che significa benedizione: Conferma della nostra opera creatrice, perché l’opera che Noi facciamo una volta, è tanto piena di sapienza e di sublimità e bellezza, che amiamo di ripeterla sempre. E se con la nostra benedizione non è altro che il sospiro del nostro cuore di vedere reintegrata la nostra immagine nelle creature e la ripetitrice della nostra conferma di ciò che vogliamo fare, il segno della croce che la Chiesa insegna ai fedeli, non è altro che impetrare da parte delle creature la nostra somiglianza, e perciò facendo eco alla nostra benedizione ripete: “In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Quindi senza conoscerlo, la Chiesa con tutti i fedeli armonizzano coll’eterno Creatore e vogliono la stessa cosa, Iddio col benedire e pronunziare le parole Padre, Figlio e Spirito Santo, vuol dare la sua somiglianza, le creature la impetrano col farsi il segno della croce pronunziando le stesse parole”.

24-32 Agosto 2, 1928 Come è Volontà di Dio assoluta che devono uscire gli scritti. L’opera della Redenzione ed il regno del Fiat Divino sono collegati insieme. Il campo del Voler Divino. Spiegazioni.

(1) Mi sentivo tutta impensierita per questi benedetti scritti, il pensiero d’uscirli fuori è sempre un tormento per me, e poi i tanti incidenti che si danno, or d’un modo or d’un altro, molte volte mi fa pensare che forse non è Volontà di Dio che si pubblichino, altrimenti non succedevano tante cose, chi sa ché il Signore non vuole il mio sacrificio in parole, ma coi fatti vuole risparmiarmi un tanto dolore, che solo il pensiero d’oppormi al suo Voler Divino mi fa dire Fiat! Fiat! Ma mentre ciò pensavo, il mio sempre amabile Gesù si è mosso ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

24-33 Agosto 6, 1928 Come l’operato nel Fiat è sorgente di vita divina. Differenza dell’operato umano. Come la sua luce svuota l’anima da tutte le passioni.

(1) Stavo seguendo i miei atti nel Fiat Divino, e mentre ciò facevo pensavo tra me: “Qual’è la differenza tra l’operare il bene nel Divin Volere, e l’operare il bene nell’umano volere?” Ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, che differenza c’è? Vi è tale distanza che tu stessa non puoi giungere a comprenderne tutto il valore che c’è nell’operare nel mio Voler Divino. L’operare nel mio Fiat è vita che l’anima prende in sé, è vita divina, questa vita con la pienezza e sorgente di tutti i ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)