MaM
Messaggio del 2 maggio 2015:Cari figli aprite i vostri cuori e provate a sentire quanto vi amo e quanto desidero che amiate mio Figlio. Desidero che Lo conosciate di più perché è impossibile conoscerlo e non amarLo, perché Lui è l’amore. Figli miei, io vi conosco: conosco i vostri dolori e le vostre sofferenze perché le ho vissute. Gioisco con voi nelle vostre gioie. Piango con voi nei vostri dolori. Non vi abbandonerò mai. Vi parlerò sempre con mitezza materna e, come madre, ho bisogno dei vostri cuori aperti, affinché con la sapienza e la semplicità diffondiate l’amore di mio Figlio. Ho bisogno di voi aperti e sensibili verso il bene e la misericordia. Ho bisogno della vostra unione con mio Figlio, perché desidero che siate felici e Lo aiutiate a portare la felicità a tutti i miei figli. Apostoli miei, ho bisogno di voi, affinché mostriate a tutti la verità divina, affinché il mio cuore, che ha sofferto e soffre anche oggi immensamente, possa nell’amore trionfare. Pregate per la santità dei vostri pastori, affinché nel nome di mio Figlio, possano operare miracoli, perché la santità opera miracoli. Vi ringrazio.

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - Messaggi anno:1928

25-16 Dicembre 21, 1928 Mare d’amore negli eccessi di Gesù. Esempio del mare. Il Voler Divino raggio di sole che porta la Vita del Cielo. La Divina Volontà operante. Felicità di Gesù.

(1) Continua la novena del Santo Natale e continuando a sentire i nove eccessi dell’Incarnazione, il mio amato Gesù mi ha tirato a sé, e mi faceva vedere che ogni eccesso del suo amore era un mare senza confine, ed in questo mare s’innalzavano onde altissime, nelle quali si vedevano scorrere tutte le anime divorate da queste fiamme, come i pesci scorrono nelle acque del mare, e come le acque del mare formano la vita dei pesci, la guida, la difesa, il cibo, il letto, il palagio di questi pesci, tanto che se escono dal mare possono dire: “La ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

25-17 Dicembre 25, 1928 La festa che prepara la piccola figlia al bambino Gesù, come lo rende felice. Adamo, primo sole. Esempio dell’artefice.

(1) Stavo pensando alla nascita del bambino Gesù, e lo pregavo che venisse a nascere nella povera anima mia. E per inneggiare e fargli corteggio nell’atto del suo nascere, mi fondevo nel Santo Divino Volere, e scorrendo in tutte le cose create, volevo animare il cielo, il sole, le stelle, il mare, la terra, e tutto col mio ti amo, volevo mettere tutte le cose create come in aspettativa nell’atto di nascere Gesù, affinché tutti gli dicessero ti amo e vogliamo il regno del tuo Volere sulla terra. Ora mentre ciò facevo, mi pareva che tutte le cose create ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

25-18 Dicembre 29, 1928 Cieli e soli muti, cieli e soli parlanti. Come riprende la sua Creazione. Come il Cielo non sarà più estraneo alla terra.

(1) Stavo seguendo il Fiat Divino nella Creazione per accompagnare i suoi atti, ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, guarda, com’è bella la Creazione! che ordine, che armonia contiene, e per quanto bella, i cieli, le stelle, il sole, sono tutti muti, non hanno virtù di dire neppure una parola. Invece i cieli, le stelle, il sole, il vento imperante della mia Divina Volontà, sono tutti parlanti, e hanno una eloquenza tale, che nessun’altro può eguagliarle, l’angelo, il santo, il dotto, innanzi ai cieli della mia Volontà parlante, restano muti e si sentono ignoranti. Ma perché questi cieli e soli sono parlanti? Perché contengono la vita. Ma sai tu quali sono questi cieli e soli parlanti? Sono le conoscenze che ti ho manifestato sulla mia Divina Volontà. Essa non solo è vita, ma è la fonte, la sorgente e la vita di tutte le vite, perciò i cieli delle sue conoscenze non potevano essere muti. Quindi ogni conoscenza sul mio Fiat Divino è un cielo, un sole, è un vento distinto l’uno dall’altro, che avendo la virtù parlante e possedendo la Vita Divina, hanno virtù di produrre nuovi cieli e soli più belli, e venti più impetuosi, da investire i cuori, e col dolce suo gemito imperante farne conquiste. Vedi dunque figlia mia, come il mio amore ha superato l’amore che avemmo nella Creazione, nel manifestarti le tante conoscenze sulla mia Divina Volontà, perché in Essa un sol cielo, un sole, eccetera, bastò al nostro amore; perché volevamo sfoggiare di più sull’uomo parlante tutta la foga del nostro amore, e all’uomo parlante volevamo creare i cieli, i soli parlanti nel fondo dell’anima sua, ma col sottrarsi dal nostro Voler Divino mise un termine al nostro Amore, ed i cieli parlanti non ebbero più vita in lui, ma il nostro Amore non disse basta, al più fece sosta e aspettò; ma non potendo più contenersi riprese la sua creazione dei cieli e soli parlanti nella piccola figlia del mio Voler Divino. Guardali nel fondo dell’anima tua, tutte le mie conoscenze sul mio Fiat, tutti in ordine e armonia, e chi è cielo e parla, e forma l’altro cielo; chi è sole e parla, e mentre si fa luce e riscalda forma l’altro sole; chi è mare e forma le sue onde parlanti, e mentre parla forma l’altro mare, per investire con le sue onde parlanti tutto il mondo, e con la sua parola creatrice imporsi per farsi ascoltare, per portare in tutti il nuovo mare di pace e di gioia della mia Volontà; chi è vento e ora, col suo impero parla per atterrare i cuori più duri, e ora parla con le sue carezze per non incutere timori, ora parla con gemiti amorosi per farsi amare, e mentre parla forma altri venti e la sua parola corre per far conoscere la vita, la potenza del mio Divino Volere. Insomma tutte le mie conoscenze sopra di Esso sono nuova creazione più bella, più svariata della stessa Creazione, e molto più bella perché parlante, e la loro parola è la vita della mia Divina Volontà che porta alla creatura. Perciò mi sento felice nell’anima tua, perché sto in mezzo ai miei cieli, stelle e soli parlanti, ma la mia felicità si raddoppia quando fai il sacrificio di scrivere, perché veggo che questi cieli parlanti usciranno fuori, e la loro parola formerà nuovi cieli che porteranno la Vita del mio Fiat Divino in mezzo alle creature. Allora il Cielo non sarà più estraneo alla terra, perché questi cieli parlanti formeranno la nuova famiglia celeste sulla terra, e la loro parola metterà in comunicazione il Creatore e la creatura, i venti di queste conoscenze metteranno in comune le gioie segrete della Santissima Trinità, e rendendosi proprietaria della santità e felicità divina, tutti i mali scompariranno, ed Io avrò la gioia di vedere la creatura felice, come uscì dalle nostre mani creatrici”.