MaM
Messaggio del 18 marzo 2001:Cari figli, oggi vi invito all'amore e alla misericordia. Donatevi amore gli uni gli altri come il Padre vostro lo dona a voi. Siate misericordiosi di cuore. Fate opere di bene e non lasciate che gli altri vi aspettino troppo a lungo. Ogni atto di misericordia che viene dal cuore vi avvicina a mio Figlio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 24-28 Luglio 14, 1928 Come chi vive nel Voler Divino forma i suoi maricelli in Dio stesso. Come la Volontà Divina è luce e va trovando luce, e come tutti i mali si smarriscono avanti alla sua luce. Prodigio del Fiat.

(1) Mi sento tutta nel Fiat Divino, ed il mio adorabile Gesù faceva vedere innanzi alla mia mente un mare interminabile di luce e dentro di questo mare si vedevano tant’altri piccoli mari, fiumicelli formati nello stesso mare, era bello, dilettevole, incantevole, vedere nel mare divino spesso spesso formati questi piccoli maricelli, chi più piccoli, chi più grandicelli, mi sembrava come quando noi ci potessimo trovare nel mare e tuffandoci, l’acqua si fende e facendosi cerchio intorno ci dà il posto per poterci stare nel mare, in modo che si vede in esso tante persone che non sono mari, perché il mare non tiene virtù di convertirci in acqua, mentre il nostro Dio ha virtù di convertirci nella sua stessa luce, ma ad onta di ciò si vede che una volontà umana è andata a tuffarsi nel mare divino per prendervi il suo posto, ed a secondo il molto o il poco operare forma o il piccolo o il più grande maricello nel mare divino. Ora mentre mi dilettavo nel vedere una scena così bella e rapitrice, il mio dolce Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, questi piccoli maricelli e fiumicelli che tu vedi nel mare eterno della Maestà Divina, sono di quelli che operano nella Volontà Divina. Il Creatore dà e fa posto nel suo stesso mare a quelli che vogliono vivere nel Fiat, li ammette in casa sua e li fa formare le loro proprietà, e mentre formano le loro, godono di tutti i beni del mare interminabile dell’Ente Supremo, il quale dà ampia libertà a questi suoi figli di allargarsi i loro maricelli nel suo stesso mare per quanto più possono. In questo mare ci sono i maricelli della mia Umanità e quelli della Sovrana del Cielo, come pure ci saranno quelli di chi vivranno nel mio Volere, nessun atto di essi sarà fatto fuori del mare divino, e questo sarà la più grande gloria di Dio ed il più grande onore per i figli del mio Fiat Divino”.

(3) Dopo di ciò, stando più che mai immersa nel Voler Divino, stavo offrendo tutto l’essere mio e tutti gli atti miei in Esso, oh! come avrei voluto che neppure un pensiero, una parola, un palpito sfuggisse dalla luce del Fiat, anzi avrei voluto far corona su tutti gli atti delle creature, schierarmi su ciascun’atto umano per investire tutto e tutti con la sua luce, affinché una fosse la parola, uno il palpito: “Volontà Divina”. Ma mentre la mia mente si perdeva in Essa, il mio dolce Gesù facendosi vedere, mi ha stretto forte forte fra le sue braccia, poi ha messo il suo volto santissimo sul mio cuore, lo fiatava forte, ed io non so dire che cosa mi sentivo, e poi mi ha detto:

(4) “Figlia della mia Volontà Divina, il mio Fiat è luce, né vi può entrare in Esso neppure l’ombra, né atomo che non sia luce, le tenebre non trovano la via, si smarriscono innanzi alla sua luce interminabile, e l’anima per entrare nel mio Voler Divino deve mettersi ai riflessi della sua luce, cioè, come vuol fare i suoi atti nel mio Volere si mette ai suoi riflessi, i quali hanno virtù di cambiare in luce gli atti dell’anima, e la mia Volontà compie un prodigio investendo ciascun raggio di Essa, chi i palpiti, chi i pensieri, chi le parole, in ogni suo raggio contiene la corona di tutti gli atti della creatura, e siccome il mio Fiat abbraccia tutto e tutti, Cielo e terra, così fa toccare a tutti, e dà a tutti gli atti della creatura che si fanno in Essa; se si potesse vedere da tutti le maraviglie del vivere ed operare nel mio Volere, vedrebbero la scena più bella, incantevole e rapitrice, e la più che fa il bene e che porta il bacio della vita, della luce, della gloria”.

(5) Poi con voce tenera e commovente, e con enfasi più forte d’amore ha soggiunto:

(6)Oh! Volontà Divina, quanto sei potente! tu sola sei la trasformatrice della creatura in Dio. Oh! Volontà mia, tu sola sei la consumatrice di tutti i mali e la produttrice di tutti i beni. Oh! Volontà mia, tu sola possiedi la forza rapitrice, e chi si fa rapire da te diventa luce, chi da te si fa dominare è la più fortunata del Cielo e della terra, è la più amata da Dio, è quella che tutto riceve e tutto dà”.