(1) Il mio volo nel Voler Divino continua, mi sento che se non continuasse mi mancherebbe la vita per vivere, l’alimento per sfamarmi, la luce per vedere, i piedi per camminare, ahimè! resterei immobilizzata, ravvolta in una notte profonda, perderei la via e resterei a mezza strada. Mio Dio, mio Gesù, Mamma Santa, liberami, e quando mi vedete nel pericolo di fermarmi, venite in mio aiuto, datemi la mano affinché non mi fermi, oppure portatemi al Cielo, dove non ci sono questi pericoli di fermate, ed io possa darmi il vanto di dire: “Mai mi sono fermata, e perciò ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Il mio abbandono nel Voler Divino continua, sono sempre piccola ed ho bisogno della mia Mamma eterna, qual’è la Divina Volontà, che mi porti sempre nelle sue braccia, che mi usi tutte le cure, mi difenda, mi assista, mi nutrisca, e col suo dolce impero tenga il mio volere umano represso, vivo ma senza vita, ricevendo nei suoi atti l’attitudine della Volontà Suprema. Ma mentre mi riposavo nelle sue braccia, sentivo arcane delizie ed il riposo della patria celeste. Ed il mio sovrano Gesù, facendomi la sua breve visitina, tutto bontà mi ha detto:
(1) Sono sempre in preda del Voler Divino, sento la sua vita palpitante in me come portatrice di bontà, di luce parlante, che mentre è muta parla coi fatti, parla col sempre amarmi, parla col formare la sua vita, parla col farla crescere, parla col farsi sentire, oh! beato mutismo che sai convertire in voci arcane il tuo moto, la tua santità, il tuo amore, tutto l’essere tuo in voce operante. Ma mentre la mia mente si perdeva nel Fiat, il mio dolce Gesù, sorprendendomi con la sua breve visitina mi ha detto:
(2) “Figlia mia ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Sono sempre nelle braccia del Fiat Divino, il quale ora mi ferma in un’opera sua, ed ora in un’altra, pare che mi vuol fare comprendere bene ciò che ha fatto per amor nostro, perciò, mentre giravo nelle sue opere mi ha fermato nell’atto del concepimento della Vergine, come la Divina Volontà ci aveva il suo primo posto e cresceva e si diffondeva in quelle piccole membra, come cresceva la stessa piccola Reginetta, crescevano insieme d’ambi le parti, che felice crescenza, che grande prodigio: La Divina Volontà abbassarsi, rinchiudersi nella piccolezza della Vergine Santa per crescere insieme. Ma mentre ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Sono sempre di ritorno nelle braccia della Divina Volontà, Essa pare che mi sospira d’avermi sempre con Sé per darmi la sua vita continua, ed io la sospiro per riceverla, mi sentirei mancare la terra sotto i piedi senza di Essa, il palpito nel mio cuore e patirei una fame tremenda, senza che nessun’altra cosa potesse darmi neppure una briciola per sfamarmi. Oh! Volontà Divina, viviamo insieme se vuoi rendermi felice, e possa trovare in me la felicità della tua stessa vita. Ma mentre la mia mente si perdeva nel Fiat, il mio amato Gesù facendomi la sua ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) La mia povera mente continua a valicare il mare del Fiat, mi pare che sto sempre dentro, ma abbracciarlo tutto non mi è dato, sono troppo piccola, incapace, e mentre cammino, oh! quanto mi resta a camminare ed a comprendere, tutta l’eternità non sarà sufficiente a valicarlo tutto, ma mentre la mia mente si sperdeva nella sua immensità, il mio amato Bene Gesù, sorprendendomi mi ha detto:
(2) “Figlia mia benedetta, certo che tutta l’eternità non ti basterà a valicare l’immenso mare del mio Volere, molto meno però le poche ore della tua vita, ti ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Sono sempre il piccolo atomo nel Voler Divino, neonata appena e sento l’estremo bisogno di essere alimentata e cresciuta nelle sue braccia paterne, altrimenti sorge in me il voler umano per formare la sua vita infelice. Mio Dio, abbi pietà di me e non permettere che io conosca né acquisti altra vita, se non quella della tua Divina Volontà, e sentendomi afflitta, oppressa per le quasi continue privazioni del mio dolce Gesù, che mi tengono sacrificata sul rogo d’un dolore che solo Dio è testimone d’un martirio sì duro, quindi avevo timore che il mio infelice volere umano ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo seguendo la Divina Volontà negli atti suoi, tanto della Creazione, quanto della Redenzione, come tutti avevano un connesso con la volontà umana per avere il suo posto la Divina, e siccome molti atti umani sfuggivano di ricevere la santità dell’atto divino, non dandogli il primo posto, pensavo tra me: “Com’è difficile che il Fiat Supremo stenda il suo regno negli atti umani delle creature, perché pare che non riconoscono neppure l’atto divino che corre in loro, quindi non l’apprezzano né gli danno la supremazia dovuta, anzi pare che gli atti umani sono come un popolo senza ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Sono sotto le onde eterne del Voler Divino, e mi sembra che vuole che faccia attenzione a queste onde, le riconosca, le riceva in me, le ami, per dirmi: “Sono il Volere eterno che ti sto sopra, che ti circondo ovunque, investo il tuo moto, il tuo respiro, il tuo palpito, per farlo mio, per farmi il largo e così poter distendere la mia Vita in te, sono l’immenso che mi voglio restringere nella piccolezza umana, sono il potente che mi diletto di formare la mia Vita nella debolezza creata, sono il santo che voglio tutto santificare, fammi ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Il mio abbandono nel Fiat continua, né posso farne a meno di sentire il mormorio della sua Vita, sarebbe non aver più vita non sentire il suo mormorio che mormora e dà luce, mormora e fortifica, mormora e vi fa sentire la sua Vita che vi riscalda e vi trasforma nella sua. Volontà Divina, quanto sei amabile, ammirabile, come non amarti? Onde seguivo le sue opere, le quali come le seguivo, così si riversavano sopra di me per darmi amore e per dirmi; “Siamo opere tue, fatte per te, prendici, possiedici e falle tue, affinché in ciò che fai tenga pronto il modello delle nostre; e mentre seguivo le opere della Redenzione, il mio dolce Gesù, soffermandomi mi ha detto:
(2) “Mia figlia buona, in tutte le nostre opere ci fu sempre un eccesso d’amore verso dell’uomo, ed un eccesso mi dava la spinta a farne un’altro. Quindi non mi bastò scendere dal Cielo in terra per rifarlo di nuovo, ogni atto che facevo, ogni pena, posso dire anche in ogni respiro, era diretto a lui, lo chiamavo nella mia onniveggenza, me lo stringevo nelle mie braccia, lo plasmavo di nuovo per ripristinarlo, e darle la nuova vita che l’avevo portato dal Cielo, me lo affratellavo con me per metterlo nella figliolanza del mio Padre Celeste. Ma ciò non mi bastò, per tenerlo più sicuro feci della mia Umanità la depositaria di tutte le opere, sacrifici, e passi dell’uomo. Guardami come tutto tengo racchiuso in Me, e ciò mi porta ad amarli doppiamente in ogni atto che fa. Coll’incarnarmi nel seno dell’immacolata Regina formai questa mia Umanità, e mi costituì capo dell’umana famiglia per unificare tutte le creature con Me, e farle membra mie, quindi tutto ciò che fanno è mio, nel sacrario della mia santa Umanità racchiudo tutto, custodisco il piccolo bene come il grande, ma sai perché? Passando in Me, do il valore come se fossero opere, preghiere e sacrifici miei, la virtù del capo scende nelle membra, ne fa un misto di tutto, e do il valore ad essi dei meriti miei. Sicché la creatura trova sé stessa in Me, ed Io come capo mi trovo in loro. Ma credi tu che il mio amore disse o dice basta? Ah! no, non dirà mai basta, la natura dell’Amor divino è di formare sempre nuove invenzioni d’amore, per dare amore e ricevere amore, se ciò fosse sarebbe mettere un limite, e chiudere nella nostra cerchia divina il nostro Amore; ma no, il nostro è immenso, e di natura sua deve sempre amare, ecco perciò alla mia Umanità voglio far seguire il largo campo della mia Divina Volontà, la quale farà cose incredibili per amore delle creature. Ecco perciò le sue conoscenze, il suo voler regnare; se non regna come può largheggiare, sfoggiare nelle sue sorprese d’amore, perciò sii attenta e vedrai che cosa sa fare la mia Volontà”.