MaM
Messaggio del 2 luglio 2018:Cari figli, sono Madre per tutti voi e perciò non temete, perché io sento le vostre preghiere. So che mi cercate e perciò io prego mio Figlio per voi: mio Figlio che è unito al Padre Celeste ed allo Spirito Consolatore; mio Figlio che conduce le anime nel Regno da cui è venuto, il Regno della pace e della luce. Figli miei, a voi è data la libertà di scegliere; io però, come Madre, vi prego di scegliere di usare la libertà per il bene. Voi, che avete anime pure e semplici, capite e sentite dentro di voi qual è la verità, anche se a volte non capite le parole. Figli miei, non perdete la verità e la vera vita per seguire quella falsa. Con la vera vita il Regno dei Cieli entrerà nei vostri cuori, ed esso è il Regno della pace, dell’amore e dell’armonia. Allora, figli miei, non ci sarà neanche l’egoismo, che vi allontana da mio Figlio. Ci sarà amore e comprensione per il vostro prossimo. Perché ricordate, ve lo ripeto di nuovo: pregare significa anche amare gli altri — il prossimo — e darsi a loro. Amate e date in mio Figlio, allora egli opererà in voi, per voi. Figli miei, pensate a mio Figlio senza sosta, amatelo immensamente ed avrete la vera vita, che sarà per l’eternità. Vi ringrazio, apostoli del mio amore.

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - Messaggi anno:1927

22-15 Agosto 4, 1927 Non c’è felicità maggiore d’un re che serve alla sua regina e della regina che serve al re. Quando regna la Volontà Divina è come il palpito del cuore. Esempio del padre col figlio.

(1) Mi sentivo sommamente afflitta per le solite privazioni del mio amato Gesù, ma per quanto è solita la pena si fa più intensa e si rincrudisce sempre più fino a rendermi impietrita. Ora mentre stavo immersa come nel mare in questo dolore, mi è stato dato un rinfresco ed io guardavo in quell’acqua gelata la Volontà di Colui che mi teneva torturata, ma pur mi amava, che aveva preparato quel rinfresco. E mentre lo appressavo alle mie labbra, Gesù si è mosso nel mio interno in atto di stendere la mano per sostenere il bicchiere per darmi Lui ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

22-16 Agosto 9, 1927 Come la Creazione e la Redenzione sono territori divini dati alle creature. Amore di Gesù nel farla dormire. Come luce e calore sono inseparabili tra loro.

(1) Stavo seguendo la Divina Volontà negli atti suoi ed il mio amato Gesù mi seguiva col suo sguardo per vedere se io visitavo tutte le opere sue e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, sto a guardare se visiti tutti i miei territori. Tu devi sapere che la Creazione è territorio mio, la Redenzione sono territori aggiunti. Anzi la mia infanzia, le mie lacrime e vagiti infantili, le mie preghiere, le mie opere, i miei passi, la mia vita nascosta e pubblica sono altrettanti miei appartamenti che formai nei miei territori. Non c’è cosa che ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

22-17 Agosto 12, 1927 Come la preghiera incessante vince Iddio. Sconvolgimento della natura. Le tre fontanine. Preparamenti di guerre mondiali.

(1) Mi sentivo sotto l’incubo tremendo della sua privazione, ero oppressa, smaniavo, mi sentivo tanto male che non ne potevo più. Ed il mio adorabile Gesù, dopo d’avermi bene bene premuta sotto d’un torchio sì doloroso, avendo compassione della mia estrema afflizione mi ha stretto forte fra le sue braccia dicendomi:

(2)Povera figlia, come stai male. Coraggio, non voglio che ti riduci in questi estremi, ti opprimi troppo, eppure dovresti consolarti, il tuo interno è un parlare continuato innanzi alla Maestà Divina e un atto continuato. E un parlare senza mai cessare di volere il regno del mio Fiat Divino innanzi a Dio, porta con sé la certezza della vittoria. Sicché o hai vinto o stai per vincere. Un fare e un dire continuo acquista la natura di una potenza vincitrice presso Dio e Dio come se perdesse la forza resistibile e l’anima acquista la forza vincibile. Succede un cambio: Dio disarmato e l’anima armata dalle armi divine, ma all’Ente Supremo non gli è dato resistere. Ti parrà a te poco quel chiedermi di continuo il regno dell’Eterno mio Volere? Girare per tutta la Creazione, rigirare in tutti gli atti che Io feci nella Redenzione, nei mari degli atti d’amore e di dolore della Sovrana Regina del Cielo per chiedere il regno mio? Nulla chiedi per te e giri e rigiri e chiedi e richiedi che la mia Divina Volontà sia conosciuta, che domini e regni. In ciò non entra ombra d’umano, né interesse proprio e la preghiera è l’atto più santo e divino, è preghiera di cielo, non di terra, perciò la più pura, la più bella, la invincibile che racchiude solo l’interesse della gloria Divina. Finora nessuno mi ha pregato con tanta insistenza. Mi pregò la Mamma mia con tale insistenza per la Redenzione e ne fu vincitrice, ma per il regno della mia Volontà nessuno finora con l’insistenza di vincere un Dio. Perciò la tua insistenza dice molto, lo stesso sconvolgimento di tutta la natura dice molto. In questi tempi tutti gli elementi sconvolgendosi sono forieri di beni ed è necessario per riordinare il regno mio. E’ la cosa più grande, perciò ci vuole lo sconvolgimento per purificare la terra, perciò non voglio che ti opprimi troppo, ma segui piuttosto il tuo continuo volo, la tua insistenza per acquistare la forza completa di vincere il regno del Fiat Supremo”.

(3) Ond’io continuavo a pregare e mi sentivo una mano posare sul mio capo e da questa mano uscivano tre fontanine, una menava fuori acqua, un’altra fuoco e l’altra sangue che inondavano la terra, nelle quali erano travolte genti, città e regni. Era raccapricciante il vedere i mali che verranno e pregavo il mio amato Gesù che si placasse e gli chiedevo delle sofferenze per far risparmiare i popoli e Gesù mi ha detto:

(4) “Figlia mia, si uniranno insieme acqua, fuoco e sangue e faranno giustizia. Tutte le nazioni si stanno armando per guerreggiare e questo irrita maggiormente la giustizia divina e dispone gli elementi a far vendetta di loro, perciò la terra sboccherà fuoco, l’aria manderà fontane di acque e le guerre formeranno fontane di sangue umana in cui molti scompariranno, città e regioni resteranno distrutte. Che malvagità dopo tanti mali di una guerra subita, ne preparano un’altra più terribile e cercano di muoversi quasi tutto il mondo come se fosse un solo uomo, non dice questo che il peccato è entrato fin nelle ossa da trasformare la stessa natura in peccato? ”

(5) Oh! come mi sentivo male nel sentire ciò e pregavo Gesù che mettesse da parte la giustizia facendo uscire in campo la misericordia e se voleva una vittima, ero pronta, basta che venissero risparmiate le genti e se ciò non vuoi cedermi, portami dalla terra, non posso più stare, le tue privazioni mi danno morte continua, i flagelli mi torturano e poi come posso vivere quando non posso con le mie pene risparmiare le pene dei nostri fratelli? Gesù! Gesù! pietà di me, pietà di tutti, placatevi e contenta la tua piccola figlia.

(6) In questo mentre non so come mi sono sentita investire da pene che da qualche tempo io non sentivo più, io non so dire ciò che ho passato; e ciò mi dà speranza che i gravi mali siano almeno in parte risparmiati.

22-18 Agosto 15, 1927 Come tutte le cose creatte posseggono l’unità della Volontà Divina. Differenza tra la prova di Adamo e quella di Abramo.

(1) Stavo secondo il mio solito girando per tutta la Creazione per unirmi agli atti della Volontà Suprema che esercita in essa ed il mio sempre amabile Gesù, movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tutte le cose create tengono l’unità del mio Fiat Divino, Esso mentre è diviso in tanti atti, ma questi atti sono vincolati ed inseparabili tra loro nell’unità della medesima Volontà Divina. Guarda il sole, la sua luce è un atto distinto dalle altre cose create; ma la sua luce vincola tutti, investe la terra e la vincola con ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

22-19 Agosto 17, 1927 Tutto ciò che si fa nel Divin Volere diventa proprietà universale. Che significa girare nelle opere divine.

(1) Il mio vivere nel Voler Divino è continuo e mentre seguivo i suoi atti innumerevoli, il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tutto ciò che la creatura fa nella mia Divina Volontà è proprietà universale, perché essendo Essa proprietà di Dio, tutto ciò che si fa nel Fiat Divino diventa proprietà divina. E siccome l’Ente Supremo per natura, per diritto, per potenza creatrice, come Creatore di tutte le cose è il solo Padrone universale di tutto, perciò tutto ciò che l’anima fa nel mio Volere acquista i diritti ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

22-20 Agosto 21, 1927 Come Gesù la vuole finire col mondo. Potenza di ciò che si fa nel Voler Divino per placare la giustizia divina.

(1) Trovandomi nel solito mio stato, il mio adorabile Gesù è venuto tutto in fretta e gettandomi le braccia al collo mi ha stretto forte forte dicendomi:

(2) “Figlia mia, Io la finisco col mondo, non ne posso più; le offese, le pene che mi danno sono troppe, perciò è necessario che lo distrugga”.

(3) Io tremavo nel sentire ciò e gli ho detto: “Amor mio e vita mia, certo che soffri molto e che non ne puoi più, perché vuoi soffrire Tu solo, ma se Tu dividessi insieme con me le tue pene, soffriresti meno e non giungeresti al punto di non poter più sopportare le povere creature. Perciò fammi parte delle tue pene, dividiamole insieme e vedrai che potrai sopportarle ancora. Fa presto, non soffrire più solo, provaci o Gesù, tu hai ragione, soffri molto, perciò ti prego dividiamole insieme e placatevi”. Onde dopo lunghe insistenze il mio dolce Gesù mi ha fatto soffrire, ma erano le ombre delle sue pene, eppure, mi sentivo come distruggere, stritolare, ma non so dire quello che ho sofferto e certe cose è meglio tacerle. Quindi Gesù, come stanco del suo lungo soffrire, si nascondeva in me per trovare qualche sollievo ed io mi son sentita tutta investire da Gesù e mi vedevo dovunque gli occhi di Gesù e mi diceva che quegli occhi erano stanchi di guardare la terra e cercava riparo. La luce degli occhi di Gesù si fissava su vari punti della terra ed erano tante le nefandezze che si commettevano in quei luoghi, che quella luce lo incitava a distruggerli. Io lo pregavo che risparmiasse, mettendogli avanti il suo sangue, le sue pene, la sua vita, il suo eterno Volere e Gesù, tutto bontà mi ha detto:

(4) “Figlia mia, la potenza delle preghiere, degli atti, delle pene sofferte nel mio Volere sono inarrivabili. Mentre tu pregavi e soffrivi, il mio sangue, i miei passi, le mie opere, pregavano, le mie pene si moltiplicavano e si ripetevano. Sicché tutto ciò che si fa in Esso mi dà occasione di ripetere di nuovo ciò che feci stando sulla terra. E questo è l’atto più grande per placare la divina giustizia”.

(5) Onde seguendo il mio giro nel Voler Divino e non trovando il mio dolce Gesù, mi lamentavo con me stessa e dicevo tra me: “Come sarà che Gesù non viene più così spesso come prima e mentre dice le meraviglie del suo Volere e dove può giungere chi vive in Esso, invece di venire più spesso viene più di ritardo? ” Ora mentre ciò pensavo, il mio amato Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:

(6) “Figlia mia, la mia Umanità si nasconde in te ed io do luogo e largo campo alla mia Divina Volontà per farla operare liberamente e farle formare il suo regno. Ci fu il tempo libero in cui la mia Umanità ebbe il suo campo d’azione in te e perciò era sempre con te e da te, ed il mio Divin Volere mi fece fare affinché ti preparassi a ricevere il campo d’azione più esteso dal Fiat interminabile ed Io debbo lasciarlo fare. Molto più che non mi impedisce di starmi con te perché siamo inseparabili ed Io stando in te, mi diletto di legare l’anima tua come un piccolo uccellino col filo di luce del mio Volere e ti do il volo nella immensità di Esso, slanciandoti nei suoi atti innumerevoli rimanendomi il filo che ti tiene legata nelle mie mani e tu allontanandoti negli atti suoi mi perdi di vista ed Io sto aspettando che tu segui tutti gli atti della mia Divina Volontà per tirare il filo dentro di te. Tu prima non seguivi tutti gli atti di Essa, seguivi la piccola cerchia degli atti della mia Umanità, piccola a confronto di quelli del mio Voler Divino e perciò ogni tuo atto, ogni pena, ti faceva incontrare il tuo Gesù ed Io ero tutto intento a farti copiare la mia Umanità e perciò era necessario che mi stessi col pennello in mano per formare in te la mia immagine, per disporre la tela dell’anima tua a ricevere i vividi colori intinti nella luce del mio Fiat Divino. Perciò ciò che era necessario prima non è necessità adesso, ma con ciò non vuol dire che Io non sto con te. Viviamo insieme nell’eclissi della luce d’una Volontà eterna ed è tanta la sua luce che ci eclissa e ci fa sperdere a tutti e due, tanto che se si modera la luce, Io veggo te e tu vedi Me e ci troviamo come se mai ci fossimo separati”.

22-21 Agosto 25, 1927 Rapporti tra i tralci e la vite. L’anima depositaria della Divina Volontà.

(1) Mentre pregavo mi son trovata fuori di me stessa e tra le mie braccia il mio dolce Gesù. Ed io stringendolo forte al mio cuore gli ho detto: “Dimmi Amor mio, quali sono i rapporti tra me e Te? ” E Gesù, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Figlia mia, vuoi saperlo? I rapporti che passano tra Me e te sono come i rapporti che passano tra i tralci e la vite. La vite forma i tralci, essi ricevono gli umori vitali per vegetare dalla vite, per vestirsi di pampini e di uva. Sicché tra la vite ed i tralci passa tale unione, che i tralci non possono né formarsi né aver vita senza di essa e la vite non farebbe nessuna figura, né pompa di sé, né darebbe frutto senza dei tralci. Perciò l’una e l’altro hanno tali rapporti tra loro, tali vincoli d’unione, che formano la stessa vita e sono inseparabili tra loro. E se si separano, la vite resta sterile, senza sfoggio e senza frutto ed i tralci perdono la vita e seccano. Ora la vite è il tuo Gesù, il tralcio sei tu, i rapporti tra Me e te sono inseparabili. Uno è il sangue che circola nelle nostre vene, una la Volontà, uno il palpito ed Io formo la tua vita e tu formi la mia gloria ed il mio frutto ed Io mi diletto di riposarmi all’ombra delle folte pampini del tuo tralcio e di cogliere l’uva della mia vite e di gustarle a mio piacere”.

(3) Ed io: “Ma dimmi ancora Vita mia e la tua Volontà, come sta in me? ” E Gesù ha soggiunto con una dolcezza indicibile:

(4) “Figlia mia, la mia Volontà sta in te come depositaria di tutti gli atti suoi, perché la mia Volontà, quando fa un atto, non lo depone fuori di Essa, mancherebbe lo spazio, la decenza, la santità e tutto ciò che si conviene per conservare i suoi atti, perciò non può deporli altrove, se non che in Sé stessa. Chi può mai tenere lo spazio di ricevere tutto il cielo con le sue stelle? Il Sole con la larghezza della sua luce, il mare con la vastità delle sue acque, la terra con la molteplicità delle sue piante? Nessuno. Quindi per poter deporre gli atti suoi si necessita la mia stessa Volontà Divina. Ora stando Essa in te, di tutti gli atti suoi ne fa il deposito in te, perché nel suo Fiat trova larghezza, santità, degna di Essa. Se tu sapessi quale ne è il contento del mio Eterno Fiat, che trova nella creatura dove poter deporre gli atti suoi, causa primaria perché per la creatura furono fatti! Quindi tutti gli atti della mia Divina Volontà sono in te e da te escono e portano insieme la gloria ad essi dovuti. Oh! come si sente contraccambiata ché trova in tutti gli atti suoi che la creatura gli dà la gloria alla sua luce, alla sua santità, alla sua immensità e trovando il bacio di lei, la gloria, l’amore, si sente talmente tirata di formare altri atti più belli, degni del mio eterno Fiat, solo per amore di colei che ne può fare il deposito, per ricevere i nuovi suoi baci, il suo amore, la sua gloria. Ecco perciò dove sta la mia Volontà sta tutto: Sta il Cielo, il sole, il mare e tutto. Nulla le può mancare di tutte le sue opere, tutto contiene, tutto conserva, per tutto tiene spazio, per tutto racchiudere in sé”.

22-22 Agosto 28, 1927 Dolore del Voler Divino in ciascuna cosa creata. Concepimento di Gesù. Amore dell’anima.

(1) Stavo secondo il mio solito seguendo gli atti del Voler Supremo. Ma mentre ciò facevo il mio dolce Gesù è uscito da dentro il mio interno ed era tanto afflitto, affannato e sospirava con intenso dolore ed io gli ho detto: “Che c’è, che c’è Amor mio? Perché sei così afflitto e dolente? ” E Gesù:

(2) “Figlia mia, se tu sapessi quanti dolori riceve la mia Volontà piangeresti meco. Essa in tutta la Creazione tiene il suo moto ed il suo atto continuo, coinvolge tutto ed in tutte le cose create porge il suo ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

22-23 Settembre 3, 1927 Fino a tanto che l’anima non faccia regnare la Volontà Divina, sarà sempre infelice ed inquieta. Diversità di martirio di anima e di corpo.

(1) Stavo valicando il mare di luce del Fiat Divino seguendo i suoi atti ed oh! come comprendevo che tutto il bene sta in Esso. Ed il mio sempre amabile Gesù, movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, fino a quando la creatura non giunge a far regnare la mia Divina Volontà in essa, sarà sempre infelice, sempre inquieta, perché sentirà in sé, per quanto fosse buona, santa, dotta, ricca, che le manca la pienezza della felicità ed il mare della pace, che da nessuno lato la possono turbare e spezzare la sua ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

22-24 Settembre 4, 1927 Come tutta la Creazione resta investita dagli atti fatti nella Divina Volontà.

(1) Stavo seguendo il mio giro per tutta la Creazione e avendo investito cielo, sole, mare, insomma tutte le cose create col mio ti amo, ti adoro, ti benedico, per decantare la gloria al mio Creatore in tutta la Creazione. Ora mentre ciò facevo, il mio dolce Gesù si è mosso dentro di me e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, ascolta insieme con Me tutte le armonie della Creazione, senti, il mare mormora, ma in quel mormorio si sente una nota più bella, il ti amo, il ti adoro, il ti benedico, la gloria che la piccola figlia del mio Volere mormora insieme col mare e facendo mormorare tutto il mare fa dire alle acque i suoi amorosi ritornelli al suo Creatore. Oh! come acquista il mare altre note di armonia, di bellezza, altri suoni più belli, perché la mia piccola figlia emette la sua voce nella mia Divina Volontà e rende il mare parlante e dà la gloria del mare al suo Creatore. Senti anche il sole nella sua luce che piove dal cielo ed investe tutta la terra, piove insieme le tue note amorose, i tuoi graditi ritornelli: “Ti amo, ti glorifico, ti benedico, ti adoro”. Perché essendo una la Volontà Divina che regna in te così regna nel sole ed oh! come eloquente parla la luce, come scorre nel calore l’amore al suo Creatore, quante nuove armonie e note non sue acquista, perché c’è la piccola figlia del Supremo Volere che emette i suoi atti in Esso e facendo una la sua volontà con la Creazione tutta, somministra la sua voce ed i suoi atti a tutte le cose create; senti, la natura del mare, del sole, non hanno virtù di parlare; e trovare chi vive nel mio Volere che comunica la sua voce, i suoi atti ad essi è la cosa più sorprendente, è la gloria più grande che puoi dare al tuo Creatore. Sicché non c’è cosa creata che non resti investita dai tuoi atti ed Io mi diletto di ascoltare le tue note ed i tuoi ripetuti ritornelli nel cielo, nell’aria, nel vento, nell’acqua che piove, nell’uccellino che canta, in tutto e voglio che anche tu insieme con me senti le tue stesse armonie che formi in tutta la Creazione.

(3) Figlia mia, il più piccolo moto, anche il più piccolo respiro, fatto nella mia Divina Volontà, è tutto di Dio ed essendo suo, vi trova tutto ciò che è suo: Vi trova la santità Divina nell’atto fatto nel mio Fiat Divino, vi trova la sua luce, vi trova la sua bontà, il suo amore, la sua potenza, in quell’atto non manca nulla di ciò che a Dio appartiene, perciò si possono chiamare atti Divini, ché sono i più belli, i più santi ed i più graditi ed innanzi a questi atti tutti gli altri atti, per quanto buoni, perdono il loro valore, il loro gusto e mai mi possono piacere. Succede come ad un signore ricchissimo che possiede ricchezze, giardini, poderi coi frutti più belli che nessuno li può eguagliare. Ora, questo signore, conoscendo che nessun altro tiene i frutti e le cose buone come le sue, se i figli, i servi portano i frutti dei suoi giardini, lui li gradisce, li gusta con amore mangiandone a sazietà, ma se gli portano frutti di poderi altrui, lui non li gusterà perché vedrà subito la gran differenza, li troverà difettosi, acerbi e disgustosi e si lamenterà coi suoi che hanno ardito di portargli robe e frutti non suoi. Così succede a Noi, tutto ciò che si fa nella nostra Divina Volontà sono robe nostre, frutti degli interminabili nostri poderi e come cose nostre non troviamo nulla che non sia degna della nostra Divinità e perciò prendiamo tutti i gusti nel riceverli. Invece ciò che viene fatto fuori del nostro Divin Volere è roba a Noi estranea, manca l’impronta Divina, sono senza pienezza di gusti, di luce, di santità, di dolcezza. Il volere umano anche alle cose più buone mette sempre la parte acerba, che disgusta le cose più belle e perciò vedendo che non sono robe dei nostri poderi, frutti della nostra Volontà Divina li mettiamo da parte e molte volte neppure li guardiamo. Perciò ti raccomando che nulla ti faccia sfuggire, che non entra nella luce del mio Fiat Supremo, affinché tutto sia roba nostra e sommamente a Noi gradita”.