(1) Mi sentivo tutta in smanie perché il mio dolce Gesù non veniva; ma mentre deliravo dicevo degli spropositi e nella forza del mio dolore ripetevo sempre: “Gesù, come ti sei cambiato, non l’avrei mai creduto che saresti giunto a privarmi così a lungo di Te”. Ma mentre sfogavo il mio dolore, il dolce Gesù è venuto da piccolo bambino, e gettandosi nelle mie braccia mi ha detto:
(2) “Figlia mia, dimmi e tu ti sei cambiata? Ami forse qualche altro? Non vuoi fare più la mia Volontà? ”.
(3) Queste domande di ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo con ansia aspettando il bambinello Gesù e dopo molti sospiri finalmente è venuto e gettandosi da piccolo bambino nelle mie braccia mi ha detto:
(2) “Figlia mia, vuoi tu vedere come Mi vide la mia inseparabile Mamma quando uscii dal seno Materno? Guardami e vedi”.
(3) Io l’ho guardato e lo vedevo piccolo bambinello, d’una bellezza rara e rapitrice, da tutta la sua piccola Umanità, dagli occhi, dalla bocca, dalle mani e piedi uscivano raggi fulgidissimi di luce che non solo involgevano Lui, ma si allungavano tanto da poter ferire ogni ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Mentre la mia mente nuotava nel Sole dell’Eterno Volere, il mio Amato Gesù mi ha detto:
(2) “Figlia mia, l’affronto che fa la creatura col non fare la mia Volontà è grande. Essa è più che luce solare, invade tutti e tutto, né possono sfuggire da Essa, dalla sua luce interminabile! Ora la creatura col fare la sua volontà vuol fendere questa luce e vi forma le tenebre, ma la mia s’innalza e vi fa il suo corso di luce lasciando la creatura nelle tenebre della sua volontà. Non si direbbe pazzo e che facesse ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Il mio dolce Gesù nel venire si faceva vedere che portava in mezzo al suo petto un Sole, stretto stretto fra le sue braccia e avvicinandosi a me ha preso quel Sole da mezzo al suo petto, con le sue mani e me l’ha messo in mezzo al mio, poi mi ha preso le mie mani fra le sue e le ha incrociate stretto stretto sopra quel Sole dicendomi:
(2) “Questo Sole è la mia Volontà, tienilo stretto, non te lo fare mai sfuggire, ché Esso tiene il potere di convertire te e tutti gli atti tuoi, tutto in luce in modo da incorporarti tutta in Esso, da formare un solo Sole”.
(3) Onde dopo ciò, stavo pensando a tutto ciò che il mio dolce Gesù aveva fatto nella sua venuta sulla terra per la Redenzione, per unirmi agli atti suoi e chiedergli per amore dei suoi stessi atti che facesse conoscere la sua Volontà per farla regnare ed il mio adorato Gesù ha soggiunto:
(4) “Figlia mia, come la mia Umanità fu concepita, così cominciai una nuova creazione, per stendere il regno della mia Volontà sopra a tutti gli atti che faceva la mia Umanità. Tutti gli atti miei che facevo dentro e fuori di Essa, erano animati da una Volontà Divina che conteneva la Potenza Creatrice e perciò i miei atti subivano la nuova creazione e si convertivano in atti di Volontà Divina e stendevo nel mio interno ed in tutti miei atti esterni il suo regno. Difatti chi distrusse e respinse questo regno della mia Volontà nell’uomo? La sua volontà umana che respingendola da sé non si lasciò dominare, animare dalla mia, ma si fece dominare e animare dalla sua e vi formò il regno delle miserie, delle passioni e delle rovine. Ora la mia Umanità, prima di tutto, doveva rifare e richiamare questo regno del Voler Supremo in Me, nella mia natura umana, per potermi accingere a formare la Redenzione e così poter dare all’uman genere i rimedi per salvarsi. Se non avessi messo in Me in salvo questo regno, non gli avessi dato i suoi diritti di dominio, non avrei potuto formare il bene della Redenzione. La mia Volontà Divina sarebbe stata inesorabile nel cedermi i suoi beni, se non avessi avuto il diritto primo di formare il suo regno in Me e poi, come secondo atto, mi cedeva i rimedi per salvare le creature. Sicché la mia Volontà Suprema si schierava in tutti gli atti miei, Essa dominava e trionfante investiva con la sua Potenza Creatrice le mie lacrime e gemiti infantili, i miei sospiri, palpiti, passi, opere, parole e pene, insomma, tutto e come l’investiva l’imperlava con la sua luce interminabile e formava la nuova creazione del suo regno in tutti gli atti miei, perciò ogni cosa in più che Io facevo, il Fiat Divino allargava i confini del suo regno nella mia Umanità. Ora, se la Creazione fu chiamata dal nulla e fu formata sulla base della mia parola creatrice che disse e creò, comandò e tutte le cose presero il loro posto d’ordine e d’armonia, invece nella creazione del regno del mio Supremo Volere, non si contentò del nulla per formarlo, ma volle per garanzia di sicurezza, le base, le fondamenta, i muri e tutti gli atti e pene della mia Umanità Santissima per formare la creazione del suo regno. Vedi dunque quanto costò questo regno del mio Volere, con quanto amore lo svolsi in Me, perciò questo regno esiste, non resta altro che farlo conoscere, per fare uscire in campo tutti i beni che contiene. Onde quello che voglio da te, che come la mia Umanità lasciò libera la mia Volontà per farla formare il suo regno, così tu mi lasci libero, non ti opponi in nulla, affinché non trovando in te nessuna opposizione, i miei atti scorrano in te e prendendo il loro posto d’onore, si schierano tutti ordinati per continuare in te la vita del regno della mia Volontà”.
(5) Dopo di ciò il mio dolce Gesù come lampo mi è sfuggito ed io volevo seguirlo, ma con somma mia amarezza vedevo in quel lampo che dovevano venire malattie contagiose che serpeggiaranno quasi in tutte le nazioni, non esclusa l’Italia nostra, pareva che molti ne morivano fino a spopolare le case, in parecchie nazioni infieriva più forte il flagello, ma quasi tutte saranno toccate, sembra che si danno la mano nell’offendere il Signore e Nostro Signore tocca tutti con gli stessi flagelli, ma spero che voglia placarsi, così i popoli soffriranno di meno.
(1) (Stavo meditando sull’anno vecchio che tramontava e sul nuovo che sorgeva. )
(2) Il mio stato continua nel volo della luce del Voler Divino e pregavo il vezzoso Bambinello che come moriva il vecchio anno, senza più rinascere, così facesse morire la mia volontà senza più farla rivivere e per strenna dell’anno nuovo mi desse la sua Volontà come io gli facevo il dono della strenna della mia, per metterla come sgabello ai suoi teneri piedini, affinché non avesse altra vita che solo la sua Volontà. Ora mentre ciò e altro dicevo, il mio dolce Gesù ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Il mio povero cuore ora gemeva e ora agonizzava per il dolore della privazione del mio caro e amato Gesù. Le ore mi sembrano secoli e le notti interminabili senza di Lui, il sonno fugge dai miei occhi, potessi almeno dormire, che si addormenterebbe il mio intenso dolore, forse mi porterebbe un piccolo sollievo, ma che, invece di dormire mi faccio tutt’occhi, e occhi aperti, non chiusi, occhi i miei pensieri, che vogliono penetrare per vedere dove si trova Colui che cerco e non trovo; occhio il mio udito per sentire, chi sa il leggero calpestio dei suoi ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo facendo i miei soliti atti nel Supremo Volere ed il mio dolce Gesù è uscito da dentro il mio interno e stendendomi le braccia mi abbracciava, ma mi stringeva tanto forte a Sé, che restavo tutta coperta da Gesù e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, non sono contento se non ti veggo tutta coperta di Me, e tanto sperduta in Me, da non riconoscere più te in te, ma solo Me in te”.
(3) Poi ha soggiunto: “Figlia mia, chi vive nella mia Volontà è sempre eguale a sé stesso, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo secondo il mio solito girando dappertutto, per seguire la Volontà Divina in tutta la Creazione ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia com’è sorprendente l’operato dell’anima nella mia Volontà; come il Fiat mantiene l’equilibrio in tutta la Creazione, essa facendo eco al mio equilibrio forma l’equilibrio in tutte le creature e vi stende il regno della mia Volontà. Essa è come luce che scende dall’alto e affissandosi in tutti, stende in tutti il regno dell’amore della mia Volontà, dell’adorazione, della gloria e di tutto ciò che ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Continuando a stare con febbre, mi riusciva a scrivere con tale stento, che avevo deciso di non più scrivere, fino a tanto che mi trovassi in condizione di poter scrivere con meno stento, anche per poter scrivere più esteso ciò che il benedetto Gesù manifesta alla piccola sua figlia, perché stando lo stento cerco di restringere quanto più posso. Ora, mentre non ci pensavo affatto che dovessi scrivere dietro la mia decisione, il mio sempre amabile Gesù si è mosso nel mio interno, come pregandomi mi ha detto:
(2) “Figlia mia, scrivi un poco, son ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Continuo ad inabissarmi nel supremo Volere ed il mio dolce Gesù si faceva vedere che poggiava la sua testa sulla mia, ed io stando sofferente gli ho detto: “Amor mio, vedi, sono nel tuo amabile Volere e volendomi venire con Te in Cielo, è proprio Esso che ti chiede che mi porti con Te, non io, perciò contenta la tua stessa Volontà, che essendo dappertutto, dovunque ti prega, nel cielo, nel sole, nel mare, che la sua piccola figlia non più la tieni nell’esilio, lontana da Te, ma che la faccia dopo tanti stenti e privazioni tue approdare nella tua Patria Celeste. Deh! abbi compassione di me e del tuo Volere che ti prega”. E Gesù tutto compassionandomi mi ha detto:
(2) “Povera figlia, hai ragione, so Io quanto ti costa il tuo esilio e per indurmi mi fai pregare dalla mia stessa Volontà, ritrovato più potente non potevi trovare, ma sappi figlia che il Fiat Supremo vuole un’altra cosa da te, vuole che da parte tua vengano formate nel suo regno tutte le bellezze, tutte le varietà dei variopinti colori, tutte le sfumature di essi, quindi le bellezze ci sono, i colori in tutte le varietà stanno ordinati, mancano tutte le sfumature e non voglio che manchi nulla da parte tua, al decoro e alla bellezza del regno mio. Se tu sapessi come risalta di più, come abbellisce una sfumatura di più, e sai tu come possono essere formate queste sfumature? Un altro mio detto può essere una sfumatura di più nelle varietà dei colori, una tua giratina nel mio Volere, una piccola tua pena, un’offerta, una prece nel Fiat, sono tante altre sfumature che aggiungerai e che il mio Volere si diletterà di somministrarti, in Esso le cose sono tutte complete, né tollererebbe che la sua prima figlia non prendesse tutti i suoi atti completi, per quanto a creatura è possibile per formare il suo regno Divino”.
(3) Dopo ciò seguivo il mio volo nel Voler supremo ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:
(4) “Figlia mia, chi vive nella Volontà Divina prende tutto insieme come d’un sol colpo, perché stando che Essa si trova dappertutto, non c’è cosa che le sfugge, la sua vita è eterna, la sua immensità non conosce né limiti, né circonferenze, quindi l’anima che vive in Essa prende l’Eterno Dio, tutto il cielo, il sole, tutto ciò che esiste, la Vergine, gli angioli, i santi, insomma tutto e come essa prega, palpita, respira, ama, il suo atto si fa comune a tutti, sicché tutti palpitano del suo palpito, tutti respirano col suo respiro, tutti amano col suo amore, perché dovunque si stende la mia Volontà muove tutti a fare l’atto di chi vive in Essa. Da ciò ne avviene che tenendo il primo posto la Regina Sovrana nel Fiat Divino, Lei si sente vicina la piccola figlia che vive in Essa e accomunandosi con lei, ripete insieme ciò che lei fa e mette in comune i suoi mari di grazia, di luce, d’amore, perché una è la Volontà della Mamma e della piccola figlia. Anzi in Lei l’altezza della Sovrana del Cielo si sente onorata con atti di una Volontà Divina, sente che questa figlia piccola entra nei suoi mari e agitandoli coi suoi atti, li fa gonfiare per raddoppiarli, allargarli, ma per fare che cosa? Che il suo Creatore ricevesse raddoppiata gloria Divina, amore dai suoi stessi mari d’amore. E per mettere come al banco i mari della sua Mamma Celeste, affinché ricevesse raddoppiata gloria. Perciò questa creatura sebbene piccola, muove tutto, s’impone su tutto, tutti la lasciano fare, tutti sentono la forza del bene che vuol dare a tutti. Perciò è piccola e forte, è piccola e si trova dappertutto, è piccola e la sua prerogativa è la piccolezza, perciò non possiede nulla, neppure il suo volere, perché volontariamente l’ha dato a Colui che ne aveva il diritto, ed il Voler Divino le da tutto, non c’è cosa che a lei non affida. Perciò i prodigi del vivere nel mio Volere sono indescrivibili ed innumerevoli. Oh! se tutti conoscessero che significa vivere nel mio Volere, il bene che ricevono, anzi non c’è bene che non prendono, non c’è bene che non possano fare, tutti farebbero a gara e ambirebbero di vivere nel mio Volere santo e adorabile”.