MaM
Messaggio del 6 agosto 1984:Voi non capirete mai abbastanza la profondità dell’amore divino lasciato nell’Eucarestia. Quelle persone che vengono in chiesa senza preparazione e alla fine se ne vanno via senza ringraziamento, induriscono il proprio cuore.

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - Messaggi anno:1933

32-13 Giugno 4, 1933 Come chi vive nella Divina Volontà riceve la forza creatrice della creazione continua. Affiatamento con la Divina Volontà.

(1) Il mio abbandono nel Fiat continua, sono neonata appena e sento il bisogno di starmi nelle sue braccia per bere a larghi sorsi il latte delle sue verità, per ricevere le ondate della sua luce, il dolce refrigerio del suo calore, sento che anche il Voler Divino vuol tenermi nelle sue braccia, stretta al suo seno di luce per potermi infondere l’atto continuo della sua vita operante in me, perché vita significa aver degli atti che non cessano mai, altrimenti non si potrebbe chiamare vita. Quindi, se io non volessi stare nelle sue braccia per ricevere questi continui riflessi della sua vita, o non mi vorrebbe tenere, non potrei formare la sua vita in me, sicché la parola vita si ridurrebbe in parole, non in realtà, oppure in pittura dipinta. Mio Gesù, deh! non permettere, e fa che si formi la realtà della sua vita nell’anima mia. Ma mentre cercavo di starmi nelle braccia della Divina Volontà, il mio sovrano Gesù, visitando la mia piccolezza mi ha detto:

(2) “Figlia del mio cuore, tu hai ragione che senti l’estremo bisogno di stare nelle braccia della Divina Volontà, perché stare nelle sue braccia significa mettersi a sua disposizione ed impegnarla di formare la sua vita nella creatura, se non si mette nelle sue braccia, si mette come a lunga distanza, e la vita non si forma da lontano, ma da vicino, anzi immedesimata con la stessa vita che si vuole ricevere; nessuna madre concepisce il suo bimbo da lontano, ma dentro del suo stesso seno, nessun seme germoglia e forma la sua pianta se non si immedesima e nasconde sotto terra. Così, dire che voglio formare la vita della Divina Volontà in me e non starsi immedesimata nelle sue braccia, affiatata con Essa per vivere del suo stesso fiato onnipotente, è impossibile. Tu devi sapere che il nostro Ente Supremo usa la medesima potenza creatrice che usò nella Creazione, la continua ad usarla negli atti che la creatura fa nella Divina Volontà. Ogni atto che fa in Essa subisce una nuova creazione, ed il mio Fiat, in virtù della sua potenza creatrice, resta concepito nell’atto della creatura. Succede un’alternarsi continuo, essa presta l’atto, e la mia Volontà Divina crea e si concepisce nell’atto suo, e mentre concepisce forma la sua vita e la fa crescere coll’alimento della sua luce e del suo amore. I Cieli stupiscono, ed è tanta la maraviglia, che ammutoliscono innanzi ad un’atto solo della creatura che dentro contiene la forza creatrice del concepimento del Fiat Divino; e come essa col starsi nelle sue braccia, si mette a nostra disposizione, così col tenerla nelle nostre braccia ci mettiamo a sua disposizione e ci dà il suo dolce pegno, per farne ciò che Noi vogliamo, sicché la sua vita, i suoi atti, sono tanti pegni che ci dà, e Noi tenendo i suoi pegni ci sentiamo sicuri di poter mettere fuori la nostra virtù creatrice, ed operare da Dio nell’atto della creatura. Tu devi sapere che quando opera la nostra Volontà, tanto in Noi stessi, quanto nell’atto umano, non mette mai da parte la sua virtù creatrice, né la può mettere, perché è in natura che la possiede, quindi il suo fare è sempre creazione, quindi chi vive nella nostra, subisce negli atti suoi il suo atto creante, ed oh! quante maraviglie succedono. Perciò sii attenta e riverente e grata, ricevi in te, negli atti tuoi questa virtù creante che vuol fare cose grandi, non piccole, e solo degne della nostra adorabile Volontà”.

32-14 Giugno 15, 1933 L’intenzione forma la vita dell’azione, forma il velo per nascondere l’azione divina. L’Attore nascosto.

(1) La mia povera mente è sempre occupata dal Fiat Divino, che non solo vuol farsi vita, ma anche alimento, perché non basta la vita senza avere di che sfamarsi, sarebbe morir di fame. Ecco perciò spesso, spesso, mi dà l’alimento prelibato e celeste di qualche altra verità che riguardano il Voler Divino, affinché non solo mi alimenti, ma cresca questa sua vita in me, ed oh! quante volte sento il bisogno che il benedetto Gesù mi dica qualche cosa che riguarda il suo Volere, perché mi sento morir di fame, ed il mio amabile Gesù, perché Lui stesso vuole e mi dà questa fame, nel visitare la piccola anima mia mi ha detto:

(2) “Figlia mia, il tuo desiderio d’essere alimentata dalla mia parola alimentatrice, mi ferisce il cuore, ed Io, ferito, corro da te per darti il mio alimento divino che solo Io posso darti. La mia parola è vita e forma in te la vita divina, è luce e ti illumina e resta in te la virtù illuminatrice che ti dà sempre luce, è fuoco e ti fa sorgere il calore, è cibo e ti alimenta.

(3) Ora, tu devi sapere che Io non guardo l’azione esterna della creatura, ma l’intenzione che forma la vita dell’azione, essa è come l’anima dell’azione, questa diventa come il velo dell’intenzione. Succede come l’anima al corpo, che non è il corpo che pensa, che parla, che palpita, che opera e cammina, ma l’anima dà vita al pensiero, alla parola, al moto, sicché il corpo è velo dell’anima, che mentre la copre e si fa portatore di essa, ma la parte vitale, l’azione, il passo, è dell’anima. Tale è l’intenzione, vera vita delle azioni. Ora, se tu chiami la mia Divina Volontà come vita della tua mente, come palpito del tuo cuore, come azione delle tue mani e così di seguito, tu formerai la vita dell’intelligenza della mia Volontà nella tua mente, la vita delle sue azioni nelle tue mani, il suo passo divino nei tuoi piedi, in modo che tutto ciò che farai servirà di velo alla vita divina, che con la tua intenzione hai formato nell’interno degli atti tuoi, ma che cosa è questa intenzione? E’ la tua volontà che facendo appello alla mia, si svuota di sé stessa e forma il vuoto nell’atto suo per dare il posto all’azione della mia Volontà, ed essa facendosi velo, nasconde nelle azioni anche più ordinarie e naturali l’azione straordinaria d’un Dio, tanto che da fuori si veggono azioni comuni, ma se si toglie il velo dell’umano volere, si trova rinchiusa la virtù operatrice dell’azione divina, e questo forma la santità della creatura, non la diversità delle azioni, non le opere che fanno rumore, no, ma la vita comune, le azioni necessarie della vita, di cui la creatura non può farne a meno, sono tutti veli che possono nascondere la nostra Volontà, e farsi campo, dove Dio stesso si abbassa per farsi attore nascosto delle sue azioni divine. E come il corpo vela l’anima, così la volontà vela Dio, lo nasconde e forma per mezzo delle sue azioni ordinarie, la catena delle azioni straordinarie di Dio nella sua anima. Perciò sii attenta, chiama in tutto ciò che fai la mia Volontà, ed Essa non ti negherà mai l’atto suo, per formare in te, per quanto creatura è possibile, la pienezza della sua santità”.

32-15 Giugno 25, 1933 Se regna la Divina Volontà, Dio cerca sé stesso e si trova nella creatura, essa si cerca in Dio, e si trova nel suo centro divino.

(1) La mia povera e piccola intelligenza me la sentivo come affollata da tanti pensieri che riguardavano la Divina Volontà, e pensavo tra me: “E perché Gesù ha tanto interesse, insiste, sospira, prega e vuol che si preghi che venga a regnare la sua Divina Volontà? E’ vero che per la creatura sarà l’acquisto più grande, avere in potere un Volere immenso, una potenza che non esaurisce mai, un’amore che sempre arde, una luce che mai si estingue, una santità che dà dell’incredibile e sempre cresce, si può dire che non le resta altro da desiderare, né possedere, perché tutto possiede, ma per Dio, quale ne può essere il suo guadagno, la sua gloria, il suo onore?” Onde, mentre ciò ed altro pensavo, il mio sovrano Gesù, visitando la mia piccola anima, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Figlia mia, figlia carissima della mia Volontà, la ragione, la causa, lo scopo ché tanto sospiro che la mia Volontà Divina prenda il suo posto, il suo dominio, e la faccia da sovrano nella creatura, è perché il nostro Ente Supremo va in cerca di trovare Sé stesso nella piccolezza umana. Pensa bene che significa un Dio che va in cerca di Sé stesso, ma dove? Forse nell’estensità dei cieli? No; nella larghezza della luce che occupa tutta la terra? No; forse nella molteplicità delle acque del mare? No, ma nel piccolo cuore umano, vogliamo nascondere la nostra immensità, la nostra potenza, la nostra sapienza e tutto il nostro Essere Divino nella creatura; nasconderci nelle cose grandi non è un gran che, ma nelle piccole sfoggiamo di più in amore, potenza, eccetera, e siccome possiamo tutto e fare tutto, ci diletta di più e prendiamo più gusto nel nasconderci nella piccolezza umana anziché nelle cose grandi, e se non troviamo la nostra Volontà in essa, non possiamo né cercarci, né trovarci in essa, ci mancherebbe il posto dove mettere tutti i nostri attributi divini si sentirebbero impotenti di nascondere la nostra vita divina dove non c’è la nostra Volontà. Vedi dunque la ragione perché vogliamo, sospiriamo e che la creatura sospira e prega che viva di Voler Divino, è perché andiamo in cerca di Noi stessi in essa, e vogliamo trovarci come nel nostro proprio centro; e ti par poco il grande guadagno che facciamo, la gloria, l’onore che riceviamo, che il piccolo cuore umano nasconda la nostra Volontà e la nostra stessa vita per darci duplice amore, duplice potenza, sapienza, bontà, per mettersi a gara con Noi stessi? Se ciò non comprendi, significa che sei cieca ancora nelle vie interminabili della mia Divina Volontà. Ora, se Noi col volere che il nostro Fiat regni nelle creature, cerchiamo e troviamo Noi stessi in essa, la creatura col volerla, cerca sé stessa in Dio, ed in Esso si trova. Vedi dunque che scambio, che lavorio d’ambi le parti, che stratagemmi ed ingegni amorosi, Dio che continuamente si cerca nella creatura, ma dove si trova? Nel centro di essa, sicché si cerca e ricerca, si chiama e richiama dove il suo amore stesso lo chiama, dove la sua stessa vita risiede; la creatura imita il suo Dio, gira e rigira, cerca e ricerca, si chiama e richiama, ma dove si trova? Nel centro Divino. Questo dice lo scambio di vita tra l’una e l’altro, la stessa Volontà che domina la creatura e Dio, lo stesso amore con cui sono animati, quindi non è maraviglia che ciò che fa l’uno, fa l’altro, e solo la nostra Volontà sa fare questi prodigi, senza di Essa tutto è sterile, tutto è inceppo da parte di Dio e da parte delle creature, sentiamo che siamo prigionieri di Noi stessi, ed essa si sente imprigionata dalla sua volontà umana, senza volo e tutta inceppata in sé stessa, e senza vita divina. Dunque stando tutto ciò, non è dunque giusto che non vogliamo altro, che domini e regni la nostra Volontà?”

32-16 Giugno 29, 1933 Come nella Divina Volontà non ci sono fermate, facendosi ripetitrice della nostra Vita. Compito che le viene affidato. Come Dio si adatta alla piccolezza umana.

(1) Il mio volo nel Voler Divino continua, mi sento che se non continuasse mi mancherebbe la vita per vivere, l’alimento per sfamarmi, la luce per vedere, i piedi per camminare, ahimè! resterei immobilizzata, ravvolta in una notte profonda, perderei la via e resterei a mezza strada. Mio Dio, mio Gesù, Mamma Santa, liberami, e quando mi vedete nel pericolo di fermarmi, venite in mio aiuto, datemi la mano affinché non mi fermi, oppure portatemi al Cielo, dove non ci sono questi pericoli di fermate, ed io possa darmi il vanto di dire: “Mai mi sono fermata, e perciò ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

32-17 Luglio 8, 1933 Ogni atto fatto nella Divina Volontà è anello d’unione, vincolo di stabilità, fecondità perenne. Che significa un’atto compiuto nella Divina Volontà.

(1) Il mio abbandono nel Voler Divino continua, sono sempre piccola ed ho bisogno della mia Mamma eterna, qual’è la Divina Volontà, che mi porti sempre nelle sue braccia, che mi usi tutte le cure, mi difenda, mi assista, mi nutrisca, e col suo dolce impero tenga il mio volere umano represso, vivo ma senza vita, ricevendo nei suoi atti l’attitudine della Volontà Suprema. Ma mentre mi riposavo nelle sue braccia, sentivo arcane delizie ed il riposo della patria celeste. Ed il mio sovrano Gesù, facendomi la sua breve visitina, tutto bontà mi ha detto:

(2) ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

32-18 Luglio 30, 1933 Chi fa la Divina Volontà le forma la sua abitazione, la quale serve di custodia, di difesa e di comodità alla stessa Divina Volontà. Le sue conoscenze formano la sua vita.

(1) Sono sempre in preda del Voler Divino, sento la sua vita palpitante in me come portatrice di bontà, di luce parlante, che mentre è muta parla coi fatti, parla col sempre amarmi, parla col formare la sua vita, parla col farla crescere, parla col farsi sentire, oh! beato mutismo che sai convertire in voci arcane il tuo moto, la tua santità, il tuo amore, tutto l’essere tuo in voce operante. Ma mentre la mia mente si perdeva nel Fiat, il mio dolce Gesù, sorprendendomi con la sua breve visitina mi ha detto:

(2) “Figlia mia ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

32-19 Agosto 6, 1933 Come la Celeste Regina cresceva insieme con la Divina Volontà e come possedeva il sole parlante. Gioie di Dio nella creazione dell’uomo, potere che gli dava.

(1) Sono sempre nelle braccia del Fiat Divino, il quale ora mi ferma in un’opera sua, ed ora in un’altra, pare che mi vuol fare comprendere bene ciò che ha fatto per amor nostro, perciò, mentre giravo nelle sue opere mi ha fermato nell’atto del concepimento della Vergine, come la Divina Volontà ci aveva il suo primo posto e cresceva e si diffondeva in quelle piccole membra, come cresceva la stessa piccola Reginetta, crescevano insieme d’ambi le parti, che felice crescenza, che grande prodigio: La Divina Volontà abbassarsi, rinchiudersi nella piccolezza della Vergine Santa per crescere insieme. Ma mentre ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

32-20 Agosto 13, 1933 Delirio e passione divina del Voler Divino di voler vivere insieme con la creatura. Il suo atto nuovo ed il pittore divino. Che significa vivere nel Voler Supremo.

(1) Sono sempre di ritorno nelle braccia della Divina Volontà, Essa pare che mi sospira d’avermi sempre con Sé per darmi la sua vita continua, ed io la sospiro per riceverla, mi sentirei mancare la terra sotto i piedi senza di Essa, il palpito nel mio cuore e patirei una fame tremenda, senza che nessun’altra cosa potesse darmi neppure una briciola per sfamarmi. Oh! Volontà Divina, viviamo insieme se vuoi rendermi felice, e possa trovare in me la felicità della tua stessa vita. Ma mentre la mia mente si perdeva nel Fiat, il mio amato Gesù facendomi la sua ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

32-21 Agosto 20, 1933 Come la Divina Maestà s’inclina verso la creatura quando la vede disposta a fare un’atto di sua Volontà. Differenza che passa tra chi vive nella Divina Volontà, come resta impastata nel Fiat.

(1) La mia povera mente continua a valicare il mare del Fiat, mi pare che sto sempre dentro, ma abbracciarlo tutto non mi è dato, sono troppo piccola, incapace, e mentre cammino, oh! quanto mi resta a camminare ed a comprendere, tutta l’eternità non sarà sufficiente a valicarlo tutto, ma mentre la mia mente si sperdeva nella sua immensità, il mio amato Bene Gesù, sorprendendomi mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, certo che tutta l’eternità non ti basterà a valicare l’immenso mare del mio Volere, molto meno però le poche ore della tua vita, ti ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

32-22 Settembre 2, 1933 Canali, commercio tra il Cielo e la terra, traffici dell’anima che vive nella Divina Volontà. Gara d’amore tra creatura e Creatore.

(1) Sono sempre il piccolo atomo nel Voler Divino, neonata appena e sento l’estremo bisogno di essere alimentata e cresciuta nelle sue braccia paterne, altrimenti sorge in me il voler umano per formare la sua vita infelice. Mio Dio, abbi pietà di me e non permettere che io conosca né acquisti altra vita, se non quella della tua Divina Volontà, e sentendomi afflitta, oppressa per le quasi continue privazioni del mio dolce Gesù, che mi tengono sacrificata sul rogo d’un dolore che solo Dio è testimone d’un martirio sì duro, quindi avevo timore che il mio infelice volere umano ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)