MaM
Messaggio del 25 febbraio 2022:Cari figli! Sono con voi e preghiamo insieme. Figlioli, aiutatemi con la preghiera affinché satana non prevalga. Il suo potere di morte, odio e paura ha visitato la Terra. Perciò figlioli, ritornate a Dio, alla preghiera, al digiuno ed alla rinuncia per tutti coloro che sono calpestati, poveri e non hanno voce in questo mondo senza Dio. Figlioli, se non ritornate a Dio ed ai Suoi comandamenti, non avete futuro. Perciò ha mandato me a voi per guidarvi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 32-13 Giugno 4, 1933 Come chi vive nella Divina Volontà riceve la forza creatrice della creazione continua. Affiatamento con la Divina Volontà.

(1) Il mio abbandono nel Fiat continua, sono neonata appena e sento il bisogno di starmi nelle sue braccia per bere a larghi sorsi il latte delle sue verità, per ricevere le ondate della sua luce, il dolce refrigerio del suo calore, sento che anche il Voler Divino vuol tenermi nelle sue braccia, stretta al suo seno di luce per potermi infondere l’atto continuo della sua vita operante in me, perché vita significa aver degli atti che non cessano mai, altrimenti non si potrebbe chiamare vita. Quindi, se io non volessi stare nelle sue braccia per ricevere questi continui riflessi della sua vita, o non mi vorrebbe tenere, non potrei formare la sua vita in me, sicché la parola vita si ridurrebbe in parole, non in realtà, oppure in pittura dipinta. Mio Gesù, deh! non permettere, e fa che si formi la realtà della sua vita nell’anima mia. Ma mentre cercavo di starmi nelle braccia della Divina Volontà, il mio sovrano Gesù, visitando la mia piccolezza mi ha detto:

(2) “Figlia del mio cuore, tu hai ragione che senti l’estremo bisogno di stare nelle braccia della Divina Volontà, perché stare nelle sue braccia significa mettersi a sua disposizione ed impegnarla di formare la sua vita nella creatura, se non si mette nelle sue braccia, si mette come a lunga distanza, e la vita non si forma da lontano, ma da vicino, anzi immedesimata con la stessa vita che si vuole ricevere; nessuna madre concepisce il suo bimbo da lontano, ma dentro del suo stesso seno, nessun seme germoglia e forma la sua pianta se non si immedesima e nasconde sotto terra. Così, dire che voglio formare la vita della Divina Volontà in me e non starsi immedesimata nelle sue braccia, affiatata con Essa per vivere del suo stesso fiato onnipotente, è impossibile. Tu devi sapere che il nostro Ente Supremo usa la medesima potenza creatrice che usò nella Creazione, la continua ad usarla negli atti che la creatura fa nella Divina Volontà. Ogni atto che fa in Essa subisce una nuova creazione, ed il mio Fiat, in virtù della sua potenza creatrice, resta concepito nell’atto della creatura. Succede un’alternarsi continuo, essa presta l’atto, e la mia Volontà Divina crea e si concepisce nell’atto suo, e mentre concepisce forma la sua vita e la fa crescere coll’alimento della sua luce e del suo amore. I Cieli stupiscono, ed è tanta la maraviglia, che ammutoliscono innanzi ad un’atto solo della creatura che dentro contiene la forza creatrice del concepimento del Fiat Divino; e come essa col starsi nelle sue braccia, si mette a nostra disposizione, così col tenerla nelle nostre braccia ci mettiamo a sua disposizione e ci dà il suo dolce pegno, per farne ciò che Noi vogliamo, sicché la sua vita, i suoi atti, sono tanti pegni che ci dà, e Noi tenendo i suoi pegni ci sentiamo sicuri di poter mettere fuori la nostra virtù creatrice, ed operare da Dio nell’atto della creatura. Tu devi sapere che quando opera la nostra Volontà, tanto in Noi stessi, quanto nell’atto umano, non mette mai da parte la sua virtù creatrice, né la può mettere, perché è in natura che la possiede, quindi il suo fare è sempre creazione, quindi chi vive nella nostra, subisce negli atti suoi il suo atto creante, ed oh! quante maraviglie succedono. Perciò sii attenta e riverente e grata, ricevi in te, negli atti tuoi questa virtù creante che vuol fare cose grandi, non piccole, e solo degne della nostra adorabile Volontà”.