MaM
Messaggio del 30 dicembre 2000:Cari figli! Pregate per i miei piani! Quando pregate secondo le mie intenzioni, il vostro cuore si apre a me e allora io posso venire a trasformarlo

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - Messaggi anno:1931

28-35 Febbraio 8, 1931 Accuse, calunnie, condanna. Come a Dio costa più il volere che il potere. Effetti della Divina Volontà voluta, ed effetti della Divina Volontà permissiva. Giro di castighi che farà per tutte le nazioni.

(1) È da qualche tempo che non scrivo, perché il mio povero cuore gonfio d’amarezze intense, fino a travolgermi tutta nelle onde altissime e burrascose del dolore e umiliazioni profonde, non aveva la forza di mettere su carta una pagina, la più dolorosa della mia esistenza quaggiù. Nella foga del mio dolore ho ripetuto più volte il detto del nostro Signore: “Cercai un consolatore in tante pene e non lo trovai, un’amico che mettesse una parola in mia difesa e non vi fu”. Anzi chi doveva sostenermi e darmi un respiro di coraggio me lo sentivo cambiato, come se ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

29-1 Febbraio 13, 1931 Chi vive nel Voler Divino vive nel centro della sua luce, invece chi non vive in Esso vive nella circonferenza della sua luce. Come Iddio trova il suo poggio. Come la Creazione è muta, la creatura è creazione parlante. L’eco di Dio nella creatura. Iddio col manifestare le veri

(1) Vita mia, dolcissimo mio Gesù, deh! vieni in mio aiuto, non mi abbandonare, con la Potenza del tuo Santissimo Volere investe la povera anima mia, e mettimi fuori tutto ciò che mi turba e mi tortura. Deh! fa che sorga in me il nuovo sole di pace e d’amore, altrimenti non mi sento più forza di continuare a fare il sacrificio di scrivere, già la mano mi trema e la penna non scorre sulla carta, Amor mio, se Tu non mi aiuti, se non rimuovi da me la tua Giustizia che giustamente mi atterra nello stato doloroso in ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

29-2 Febbraio 15, 1931 Come la Vita Divina ha bisogno di alimenti per crescere nella creatura. La creatura col suo amore forma in Dio stesso la sua Vita Divina. Come l’Amor Divino tiene il germe di generare vita continua.

(1) Il mio abbandono nel Fiat Divino continua, sebbene vivo sotto l’incubo d’amarezze intense, di lacrime continue e sono costretta a vivere dell’aria malsana delle agitazioni, che mi tolgono il bel giorno sereno della pace sempre da me goduto. Sono rassegnata, bacio la mano che mi percuote, ma sento al vivo il fuoco che mi brucia delle tante tempeste che si stanno scaricando sulla mia povera esistenza. Mio Gesù aiutami, non mi abbandonare, deh! dammi la pace, quella pace che Tu tanto volevi che io possedessi. E sebbene Gesù spesso squarcia i veli delle dense nubi che mi circondano ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

29-3 Febbraio 17, 1931 Imposizioni, lacrime amarissime; Gesù la consola coll’assicurarla che le concede la grazia di non farla cadere nelle sofferenze. Come il solo patire volontario costituisce la vera vittima.

(1) Passo giorni amarissimi, la mia povera esistenza si svolge sotto l’incubo d’una tragedia. Mio Gesù, aiutami! non mi abbandonare! Tu che sei stato sempre tanto buono con me e che con tanto amore mi hai sostenuta nelle lotte della mia vita, deh! non mi lasciare ora che le lotte sono più tremende e accanite. Deh! Amor mio, mostra la tua Potenza, vedi oh! Gesù, non sono demoni che mi lottano, che con un segno di croce li farei fuggire chi sa dove, ma sono superiori che solo Tu li puoi mettere a posto; sono la povera condannata, ed ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

29-4 Marzo 2, 1931 Come l’offrire il sacrificio dei santi raddoppia la gloria. La Divina Volontà tiene la virtù risorgitiva. Chi fa la Divina Volontà acquista i diritti ai beni Divini.

(1) Stavo seguendo i miei atti nella Divina Volontà, e andavo offrendo i sacrifici che fecero i santi dell’antico testamento, quelli della mia Mamma Celeste, tutti i sacrifici del mio amato Gesù, e così via via di tutto il resto. Il Divin Volere me li metteva tutti in ordine innanzi alla mia mente, ed io li andavo offrendo come il più bello omaggio al mio Creatore. Ma mentre ciò facevo, il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, non vi è cosa sofferta e operata da tutti i santi della ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

29-5 Marzo 6, 1931 Come solo Gesù è stato l’Autore del suo stato di sofferenze, e perché l’hanno costretto ha permesso una sosta. Come in Dio è riposo assoluto, fuori di Dio lavoro.

(1) Continuo a vivere tra le amarezze del mio stato presente, il pensiero che il benedetto Gesù sta facendo piovere flagelli, e che i popoli rimangono nudi e digiuni mi tortura; ed il pensare che il mio amato e sommo Bene Gesù è rimasto solo nel suo patire, ed io non sono più insieme con Lui nelle pene, oh! come mi tormenta! Mi sembra che Gesù è tutto attenzione sopra di me per non farmi cadere come prima nelle sofferenze, anzi le nasconde tutte in Sé le pene per lasciarmi libera. E vedendomi afflitta, mi pare che il suo ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

29-6 Marzo 9, 1931 Il primo amore di Dio verso dell’uomo fu esternato nella Creazione. Amore compiuto nella creazione dell’uomo.

(1) Il mio abbandono nel Fiat Divino continua, e siccome stavo facendo i miei atti in Esso per potermi unire agli atti suoi, tutta la Creazione si schierava innanzi alla mia mente, e nel suo muto linguaggio diceva che tante volte di più mi aveva amato il Voler Divino per quante cose di più aveva create, e che ora toccava la mia parte d’amarlo in ciascuna cosa creata, per ricambiarlo con altrettanti miei atti d’amore, affinché il suo ed il mio amore non fossero isolati, ma si facessero dolce compagnia. Ora in questo mentre, il mio dolce Gesù è uscito dal fondo dell’anima mia, che sembrava tanto internato dentro, che non mi era dato di vederlo e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, il nostro amore per la creatura fu “ab eterno”, dentro di Noi l’amammo sempre, ma fuori di Noi fu esternato il nostro primo amore nella Creazione. Come il nostro Fiat si andava pronunziando e passo passo creava il cielo, il sole, e così di seguito, così andava esternando in ciascuna cosa creata, quasi passo passo il nostro Amore contenuto fin dall’Eternità per amore delle creature. Ma sai figlia mia, un’amore chiama l’altro; avendosi esternato nella creazione dell’universo e avendo provato com’è refrigerante, com’è dolce lo sfogo dell’amore, e solo coll’esternarlo si sfoga, e si sente com’è dolce amare, perciò il nostro Amore, avendosi incominciato ad esternare non si dette più pace se non creava colui, per causa del quale aveva dato principio ad esternare il suo Amore, come seminandolo in tutte le cose create. Quindi rigurgitava forte dentro di Noi, volendo fare atto compiuto d’amore, chiamandolo dal nulla colui per dargli l’essere e creare in lui la nostra stessa Vita d’Amore; se non creavamo in lui la Vita d’Amore per essere riamati, non c’era nessuna ragione, né divina né umana di esternare tanto amore verso dell’uomo, se tanto l’amammo era ragionevole e con diritto che lui ci amasse, ma non avendo nulla da sé stesso, conveniva alla nostra Sapienza di creare Noi stessi la Vita dell’Amore per essere riamati dalla creatura. Ma senti figlia l’eccesso del nostro Amore, prima di crearlo non fummo contenti d’avere esternato il nostro Amore nella Creazione, ma giunse a tanto che mettendo fuori del nostro Essere Divino le nostre qualità, mettemmo fuori mari di Potenza e l’amammo nella nostra Potenza; mari di Santità, di Bellezza, d’Amore, e così di seguito, e l’amammo nella nostra Santità, nella nostra Bellezza, nel nostro Amore, e questi mari dovevano servire per investire l’uomo, affinché trovasse in tutte le nostre qualità l’eco del nostro Amore potente, e ci amasse con amore potente, con amore santo, e con amore di bellezza rapitrice. Quindi quando questi mari delle nostre qualità divine furono messi fuori di Noi, creammo l’uomo arrichendolo delle nostre qualità, per quanto più ne poteva contenere, affinché anche lui avesse un’atto che potesse fare eco nella nostra Potenza, nel nostro Amore, nella nostra Bontà, per poterci amare con le nostre stesse qualità. Volevamo l’uomo non servo, ma figlio; non povero, ma ricco; non fuori dei nostri beni, ma dentro della nostra eredità, e come conferma di ciò li davamo per vita e per legge la nostra stessa Volontà. Ecco la causa perché amiamo tanto la creatura, perché tiene del nostro, e non amare le cose proprie è fuori di natura e contro ragione”.

29-7 Marzo 16, 1931 Il cielo e la Creazione tutta simboleggia la gerarchia celeste. Come si forma un’atto d’amor puro.

(1) La mia povera mente me la sentivo immersa nella luce interminabile della Divina Volontà. Onde cercavo di seguire i suoi atti fatti nella Creazione e dicevo tra me: “Vorrei essere cielo per potermi distendere in tutti e ovunque, ed in tutti i punti, e sopra di tutti il mio amore, la mia adorazione, la mia gloria verso il mio Creatore; vorrei essere sole, e avere tanta luce da riempire cielo e terra, e convertire tutto in luce, ed in questa luce aver il mio grido continuo: ti amo, ti amo”. Ma mentre la mia mente spropositava, il mio ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

29-8 Marzo 23, 1931 Come sentire la propria volontà è una cosa, volerla è un’altra. Il più bel riposo che vuol dare la Divina Volontà. Triplici atti nell’atto della creatura.

(1) Il mio abbandono nel Voler Divino continua, ma sono tali e tante le circostanze in cui presentemente mi trovo, che la mia povera volontà umana vorrebbe come sbucare da tutte le parti del mio essere per avere qualche atto di vita, ed io sento tutto il peso enorme, mi sento schiacciare, stritolare sotto del mio umano volere, oh! come è vero che è il più crudele tiranno. Mio Gesù aiutami, non mi abbandonare, non mi lasciare in balia della mia volontà. Se Tu vuoi puoi, mettila sotto il dolce impero della tua Divina Volontà. Ed il mio amato ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

29-9 Marzo 30, 1931 Le umiliazioni, portatrici di gloria. Le tenerezze del Cuore di Gesù. Un cuor duro è capace di tutti i mali. Invito a prendere le briciole nei beni divini.

(1) Sono di nuovo sotto l’incubo delle mie solite sofferenze. Dopo un mese di sosta sono da capo; mi sentivo come svuotata da tutte le pene, il mio dolce Gesù non più mi irrigidiva, né mi rendeva immobile e senza moto, mi sentivo come se la mia vita finisse nel restare senza moto ed irrigidita, eppure viveva, ma d’una vita strozzata senza la minima padronanza di me stessa, aspettando con una pazienza che solo Gesù mi poteva dare colui che doveva chiamarmi all’ubbidienza per darmi il moto e farmi uscire dall’abisso in cui mi trovavo. Onde vedendomi libera, per ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)