MaM
Messaggio del 18 marzo 2007:Cari figli, vengo a voi come Madre con doni. Vengo con amore e misericordia. Cari figli, in me c'è un cuore grande. Desidero che in esso siano tutti i vostri cuori, purificati col digiuno e la preghiera. Desidero che insieme, per mezzo dell'amore, i nostri cuori trionfino. Desidero che attraverso questo trionfo vediate la vera verità, la vera via, la vera vita. Desidero che possiate vedere mio Figlio. Vi ringrazio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 29-2 Febbraio 15, 1931 Come la Vita Divina ha bisogno di alimenti per crescere nella creatura. La creatura col suo amore forma in Dio stesso la sua Vita Divina. Come l’Amor Divino tiene il germe di generare vita continua.

(1) Il mio abbandono nel Fiat Divino continua, sebbene vivo sotto l’incubo d’amarezze intense, di lacrime continue e sono costretta a vivere dell’aria malsana delle agitazioni, che mi tolgono il bel giorno sereno della pace sempre da me goduto. Sono rassegnata, bacio la mano che mi percuote, ma sento al vivo il fuoco che mi brucia delle tante tempeste che si stanno scaricando sulla mia povera esistenza. Mio Gesù aiutami, non mi abbandonare, deh! dammi la pace, quella pace che Tu tanto volevi che io possedessi. E sebbene Gesù spesso squarcia i veli delle dense nubi che mi circondano col dirmi qualque parolina, dopo però ritorno un po rinfrancata al mio stato inquieto. Onde il mio dolce Gesù sorprendendomi mi ha detto:

(2) “Figlia mia buona, coraggio, né temere che Io ti potesse abbandonare, sento la mia Vita in te, e se Io ti abbandonasse, questa mia Vita in te rimarrebbe senza cibo per farla crescere, senza luce per felicitarla, mancherebbe il reale corteggio alla mia Vita Divina che Io stesso ho formato in te. Perché tu devi sapere che la mia Vita in Me stesso no ha bisogno di nulla, né di crescere né soggetta a decrescere, ma la mia Vita che vado formando nella creatura, per farla crescere ha bisogno di alimenti divini per farla crescere, in modo che a poco a poco la mia Vita Divina riempia tutta la creatura. Perciò non posso lasciarti e mentre sembra che ti lascio e pare che tutto sia finito tra Me e te, improvvisamente ritorno alla piccola figlia mia per imboccarti il cibo della mia Volontà, perché tu devi sapere che la mia Volontà è luce, e l’anima che vive in Essa le vengono somministrate le proprietà della luce, e mentre opera, le sue opere si riempiono di luce, ma tanto, da traboccarne fuori, in modo che si veggono fatte nelle proprietà della luce del suo Creatore; se ama, le proprietà dell’Amor Divino riempie l’amore della creatura; se adora, le proprietà dell’adorazione divina riempie l’adorazione della creatura; insomma non c’è atto che fa la creatura che le proprietà divine non riempiano questi atti. Nella mia Volontà l’umano cessa, resta annullato, e la creatura tiene sempre da prendere, le proprietà divine stanno a sua disposizione. Oh! se tutti sapessero che significa vivere nel mio Voler Divino, il gran bene che le viene, e nel modo più semplice”.

(3) Onde seguivo il mio abbandono nel Fiat Divino e non sapendo fare altro, andavo dicendo il mio piccolo “ti amo” negli atti divini, non solo, ma dicevo tra me: “Mio Gesù, Amor mio, il mio “ti amo” scorra nel tuo palpito, nel tuo respiro, sulla tua lingua, nella tua voce, fin nelle più piccole particelle della tua adorabile persona”. Ma mentre ciò facevo, la cara mia Vita, facendosi vedere mi faceva mettere il mio “ti amo” nel suo cuore, dentro e fuori di tutta la sua Divina Persona, e lo gradiva tanto che m’incitava a ripetere quanti più “ti amo” potevo per poter trovare in tutto l’Essere suo il gradito “ti amo”, e poi stringendomi a Sé mi ha detto:

(4) “Figlia mia, l’amore è vita, e quando questo amore esce dall’anima che vive nella mia Volontà, tiene virtù di formare in Dio stesso la vita d’amore, e siccome la sostanza della Vita Divina è l’amore, quindi la creatura col suo amore forma in Dio un’altra Vita Divina, e Noi sentiamo in Noi stessi la nostra Vita formata dalla creatura. Questa Vita che col suo amore unita alla nostra Volontà, perché è Essa che le somministra la potenza che la creatura può giungere a formare la stessa Vita Divina tutta d’amore in Dio, questa Vita è il trionfo di Dio ed il trionfo della creatura, ed in atto di trionfo prendiamo questa Vita Divina che la creatura ha formato in Noi stessi, e la diamo a bene di tutte le creature come prezioso regalo che fa a tutti la piccola figlia del nostro Volere, e con ansia aspettiamo che col suo amore venga a formare altre Vite Divine nel nostro Essere Supremo. Figlia mia, il nostro Amore non è sterile, anzi tiene il germe di generare vita continua, sicché come tu dicevi “ti amo” nel mio palpito, nel mio respiro, così generavo un’altro palpito, un’altro respiro, e così di tutto il resto, in modo che Io sentivo in Me stesso la nuova generazione del tuo “ti amo” che formava la nuova Vita del mio Amore, ed oh! come mi sentivo felice pensando che la figlia mia mi stava formando dentro di Me la mia stessa Vita in Me tutta d’amore. Se tu sapessi com’è commovente quest’atto della creatura che col suo amore dà Dio a Dio, oh! come ci rapisce, e sentendoci rapiti diamo altro amore per avere il contento di farla ripetere le nostre nuove Vite d’Amore. Perciò ama, ama assai e renderai più felice il tuo dolce Gesù”.