MaM
Messaggio del 21 aprile 1984:Aprite i vostri cuori a Gesù che nella sua resurrezione vuole colmarvi delle sue grazie. Siate nella gioia! Il cielo e la terra lodano il Risorto! Noi tutti in Cielo siamo felici, ma abbiamo bisogno anche della gioia dei vostri cuori. Il dono particolare che mio figlio Gesù ed io desideriamo farvi in questo tempo consiste nel darvi la forza di superare con molta facilità le prove cui sarete sottoposti perché noi vi saremo vicini. Se ci ascoltate vi mostreremo come superarle. Pregate molto domani, giorno di Pasqua, perché Gesù risorto regni nel vostro cuore e nelle vostre famiglie. Dove ci sono litigi si ristabilisca la pace. Desidero che qualcosa di nuovo nasca nei vostri cuori e che suscitiate la resurrezione di Gesù anche nei cuori di coloro che incontrate. Non dite che l’anno santo della redenzione è terminato e quindi che non c’è più bisogno di tante preghiere. Anzi, dovete aumentare le vostre preghiere perché l’anno santo ha significato un passo avanti nella vita spirituale.

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo)

28-32 Novembre 24, 1930 Come la Divina Volontà non vi è punto dove non eserciti il suo atto operante verso le creature, e queste li ricevono a seconda delle loro disposizioni. Gesù parla di castighi.

(1) Il mio abbandono nel Fiat Divino continua, ma la mia povera esistenza si svolge spesso spesso tra le amarezze delle privazioni del mio dolce Gesù, e mentre lo sospiro, giungendo fino a sentirmi mancare la vita, perché è Lui la mia vita, né conosco altra vita né altro piacere che Gesù. Onde se per poco viene, mentre mi sento rivivere, ah! quel soffio di vita che mi dà me lo amareggia perché non mi dice altro che i grandi castighi che la Divina Giustizia tiene preparati, come tutti gli elementi si metteranno contro dell’uomo, l’acqua, il fuoco, il vento, le pietre, i monti, si cambieranno in armi micidiali, e forti terremoti faranno scomparire molte città e gente, ed in tutte le nazioni, neppure la nostra sarà risparmiata, e poi le rivoluzioni in cui sono e saranno travolte, e le guerre che stanno per scoppiare, sembra che quasi tutti saranno presi nella rete che loro stessi si stanno preparando, ma lo dice con tale amarezza, e poi mi lascia senza le solite mie pene che Lui era solito di comunicarmi. Onde mentre stavo amareggiata, seguivo i miei atti nel Voler Divino, ed il mio dolce Gesù facendosi vedere mi ha detto:

(2) “Figlia mia, sollevati, vieni nella mia Volontà operante, Essa è immensa, ma nella sua immensità non vi è punto dove non esercita atti speciali e distinti verso dell’uman genero. E sebbene la mia Volontà è una, una è la sua immensità, uno è il suo atto, però nella sua immensità tiene l’ordine di tutti gli effetti che come atti escono da un solo atto per riversarsi verso di ciascuna creatura, la quale li riceve a secondo le sue disposizioni. Se essa si trova disposta ad amarmi, riceve gli effetti dell’amore che sta versando il mio Volere operante; se disposta ad essere buona, riceve gli effetti della sua bontà operante; se disposta a farsi santa, riceve gli effetti della sua Santità, sicché a seconda le loro disposizioni, l’immensità del mio Fiat si riversa sopra ciascuna creatura i diversi suoi effetti che si convertono in atti per loro, e chi non è disposta nulla riceve, ad onta che la mia Divina Volontà sta sempre operante sopra di ciascuna di esse, e siccome non vogliono ricevere il bene che le vuol dare, la mia Giustizia converte in castighi questi beni che la creatura rifiuta. Ecco perciò la causa che la mia Divina Volontà, da dentro gli elementi sta come alla vedetta, per vedere se sono disposti a ricevere il bene del suo continuo operare, e vedendosi respinta, stanca arma gli elementi contro di essi. Quindi castighi imprevisti e fenomeni nuovi stanno per succedere, la terra col suo quasi continuo tremito avvisa l’uomo a mettere senno, altrimenti si sprofonderà sotto dei suoi passi perché non può più sostenerlo, i mali sono gravi che stanno per succedere, altrimenti non ti avrei sospeso spesso dal tuo solito stato di vittima. Ora la creatura che entra nella mia Divina Volontà, non c’è atto che si fa sfuggire, essa corre a ciascun’atto operante di Essa, adora i suoi atti, li ringrazia, li ama e onora dovunque il Supremo Volere, li tiene compagnia, e nella sua piccolezza vorrebbe garantire tutti gli atti suoi col suo piccolo amore. Perciò solo chi vive in Esso può difendere i diritti d’un Volere sì santo. Quindi sempre nella mia Volontà ti voglio, né volerne uscire giammai”.

28-33 Novembre 30,1930 Causa perché Dio non è conosciuto ed amato: perché pensano ch’è il Dio lontano dalle creature, mentre è l’inseparabile. Come la Divina Volontà attira l’anima, ed essa attira in sé il Fiat Divino.

(1) Stavo facendo il mio giro nella Creazione per seguire gli atti che fa il Fiat Divino nelle cose create, e giunta nell’Eden, mi è sembrato che il mio amabile Gesù mi aspettasse per potermi comunicare l’amore, la bontà, la santità, la potenza e tutto ciò che fece nel crearlo, riversandosi tutto nell’uomo fino a riempirlo tutto di Sé e delle sue qualità divine, ma tanto, fino a traboccarne fuori, dandogli il compito, come il più alto onore dell’uomo, di servirsene del suo Amore, Bontà, Santità e Potenza sua per svolgere la sua vita negli stessi beni di ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

28-34 Dicembre 21, 1930 Trionfi da parte della Divina Volontà quando la creatura si fa lavorare dal Fiat Divino. Scambi di trionfi d’ambi le parti.

(1) Il mio volo nel Voler Divino continua, mi sembra che io lo chiamo, perché mi mancherebbe la vita senza di Lui. Mi mancherebbe la vita del bene, la vita dell’amore, la vita della luce, la vita della pace, e la mia volontà umana vedendosi sola mi darebbe l’assalto e mi metterebbe in vita le mie passioni, perciò temo tanto che anche un solo istante restasse priva del Fiat operante in me, perché stando Esso, la mia se ne sta appiattata e non ardisce di muoversi innanzi ad una Volontà sì santa e sì potente. Quindi io la chiamo ed Essa mi dà la mano per portarmi negli atti suoi, affinché la segua e gli faccia compagnia. E siccome tutto ha creato per amore delle creature, quando se la sente vicina ed immedesimata, prende tal gusto, che si sente come ricambiata dalle tante cose che uscì dalle sue mani creatrice. Onde mentre seguivo gli atti della Divina Volontà fatti nella Creazione, il mio dolce Gesù facendosi vedere e guardandomi mi ha detto:

(2) “Figlia mia, come mi è dolce guardare un’anima che si fa lavorare dalla mia Divina Volontà, succede un trionfo da parte a parte. La mia Volontà investe l’intelligenza della creatura ed essa si fa investire, insomma formano un’accordo d’ambi le parti, e allora la mia Volontà forma il suo trionfo su ciascun pensiero della creatura, ed essa acquista e fa trionfo dei tanti pensieri divini nella sua mente. Sicché la mia Divina Volontà trionfa col dare e prenderne possesso, l’anima trionfa col volerlo e riceverlo. Onde, se guarda, se parla, se palpita, se opera e cammina, sono tutti trionfi della mia Volontà sulla creatura, ed essa trionfa e prende possesso di tanti atti divini. Tra questi scambi di trionfi e possessi si forma tale gioia e felicità d’ambi le parti, che tu non puoi comprenderli tutti, perché tu devi sapere che il bene, il trionfo, il possesso, allora porta gioia e felicità quando si fa tra due; il bene isolato non ha fatto felice nessuno, come si vede solo perde tutto il bello della felicità, perciò la mia Divina Volontà va trovando la sua creatura per formare i suoi trionfi, per poter formare insieme con lei le sue gioie, le sue felicità, sulla faccia della terra”.

28-35 Febbraio 8, 1931 Accuse, calunnie, condanna. Come a Dio costa più il volere che il potere. Effetti della Divina Volontà voluta, ed effetti della Divina Volontà permissiva. Giro di castighi che farà per tutte le nazioni.

(1) È da qualche tempo che non scrivo, perché il mio povero cuore gonfio d’amarezze intense, fino a travolgermi tutta nelle onde altissime e burrascose del dolore e umiliazioni profonde, non aveva la forza di mettere su carta una pagina, la più dolorosa della mia esistenza quaggiù. Nella foga del mio dolore ho ripetuto più volte il detto del nostro Signore: “Cercai un consolatore in tante pene e non lo trovai, un’amico che mettesse una parola in mia difesa e non vi fu”. Anzi chi doveva sostenermi e darmi un respiro di coraggio me lo sentivo cambiato, come se ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

29-1 Febbraio 13, 1931 Chi vive nel Voler Divino vive nel centro della sua luce, invece chi non vive in Esso vive nella circonferenza della sua luce. Come Iddio trova il suo poggio. Come la Creazione è muta, la creatura è creazione parlante. L’eco di Dio nella creatura. Iddio col manifestare le veri

(1) Vita mia, dolcissimo mio Gesù, deh! vieni in mio aiuto, non mi abbandonare, con la Potenza del tuo Santissimo Volere investe la povera anima mia, e mettimi fuori tutto ciò che mi turba e mi tortura. Deh! fa che sorga in me il nuovo sole di pace e d’amore, altrimenti non mi sento più forza di continuare a fare il sacrificio di scrivere, già la mano mi trema e la penna non scorre sulla carta, Amor mio, se Tu non mi aiuti, se non rimuovi da me la tua Giustizia che giustamente mi atterra nello stato doloroso in ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

29-2 Febbraio 15, 1931 Come la Vita Divina ha bisogno di alimenti per crescere nella creatura. La creatura col suo amore forma in Dio stesso la sua Vita Divina. Come l’Amor Divino tiene il germe di generare vita continua.

(1) Il mio abbandono nel Fiat Divino continua, sebbene vivo sotto l’incubo d’amarezze intense, di lacrime continue e sono costretta a vivere dell’aria malsana delle agitazioni, che mi tolgono il bel giorno sereno della pace sempre da me goduto. Sono rassegnata, bacio la mano che mi percuote, ma sento al vivo il fuoco che mi brucia delle tante tempeste che si stanno scaricando sulla mia povera esistenza. Mio Gesù aiutami, non mi abbandonare, deh! dammi la pace, quella pace che Tu tanto volevi che io possedessi. E sebbene Gesù spesso squarcia i veli delle dense nubi che mi circondano ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

29-3 Febbraio 17, 1931 Imposizioni, lacrime amarissime; Gesù la consola coll’assicurarla che le concede la grazia di non farla cadere nelle sofferenze. Come il solo patire volontario costituisce la vera vittima.

(1) Passo giorni amarissimi, la mia povera esistenza si svolge sotto l’incubo d’una tragedia. Mio Gesù, aiutami! non mi abbandonare! Tu che sei stato sempre tanto buono con me e che con tanto amore mi hai sostenuta nelle lotte della mia vita, deh! non mi lasciare ora che le lotte sono più tremende e accanite. Deh! Amor mio, mostra la tua Potenza, vedi oh! Gesù, non sono demoni che mi lottano, che con un segno di croce li farei fuggire chi sa dove, ma sono superiori che solo Tu li puoi mettere a posto; sono la povera condannata, ed ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

29-4 Marzo 2, 1931 Come l’offrire il sacrificio dei santi raddoppia la gloria. La Divina Volontà tiene la virtù risorgitiva. Chi fa la Divina Volontà acquista i diritti ai beni Divini.

(1) Stavo seguendo i miei atti nella Divina Volontà, e andavo offrendo i sacrifici che fecero i santi dell’antico testamento, quelli della mia Mamma Celeste, tutti i sacrifici del mio amato Gesù, e così via via di tutto il resto. Il Divin Volere me li metteva tutti in ordine innanzi alla mia mente, ed io li andavo offrendo come il più bello omaggio al mio Creatore. Ma mentre ciò facevo, il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, non vi è cosa sofferta e operata da tutti i santi della ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

29-5 Marzo 6, 1931 Come solo Gesù è stato l’Autore del suo stato di sofferenze, e perché l’hanno costretto ha permesso una sosta. Come in Dio è riposo assoluto, fuori di Dio lavoro.

(1) Continuo a vivere tra le amarezze del mio stato presente, il pensiero che il benedetto Gesù sta facendo piovere flagelli, e che i popoli rimangono nudi e digiuni mi tortura; ed il pensare che il mio amato e sommo Bene Gesù è rimasto solo nel suo patire, ed io non sono più insieme con Lui nelle pene, oh! come mi tormenta! Mi sembra che Gesù è tutto attenzione sopra di me per non farmi cadere come prima nelle sofferenze, anzi le nasconde tutte in Sé le pene per lasciarmi libera. E vedendomi afflitta, mi pare che il suo ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

29-6 Marzo 9, 1931 Il primo amore di Dio verso dell’uomo fu esternato nella Creazione. Amore compiuto nella creazione dell’uomo.

(1) Il mio abbandono nel Fiat Divino continua, e siccome stavo facendo i miei atti in Esso per potermi unire agli atti suoi, tutta la Creazione si schierava innanzi alla mia mente, e nel suo muto linguaggio diceva che tante volte di più mi aveva amato il Voler Divino per quante cose di più aveva create, e che ora toccava la mia parte d’amarlo in ciascuna cosa creata, per ricambiarlo con altrettanti miei atti d’amore, affinché il suo ed il mio amore non fossero isolati, ma si facessero dolce compagnia. Ora in questo mentre, il mio dolce Gesù è uscito dal fondo dell’anima mia, che sembrava tanto internato dentro, che non mi era dato di vederlo e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, il nostro amore per la creatura fu “ab eterno”, dentro di Noi l’amammo sempre, ma fuori di Noi fu esternato il nostro primo amore nella Creazione. Come il nostro Fiat si andava pronunziando e passo passo creava il cielo, il sole, e così di seguito, così andava esternando in ciascuna cosa creata, quasi passo passo il nostro Amore contenuto fin dall’Eternità per amore delle creature. Ma sai figlia mia, un’amore chiama l’altro; avendosi esternato nella creazione dell’universo e avendo provato com’è refrigerante, com’è dolce lo sfogo dell’amore, e solo coll’esternarlo si sfoga, e si sente com’è dolce amare, perciò il nostro Amore, avendosi incominciato ad esternare non si dette più pace se non creava colui, per causa del quale aveva dato principio ad esternare il suo Amore, come seminandolo in tutte le cose create. Quindi rigurgitava forte dentro di Noi, volendo fare atto compiuto d’amore, chiamandolo dal nulla colui per dargli l’essere e creare in lui la nostra stessa Vita d’Amore; se non creavamo in lui la Vita d’Amore per essere riamati, non c’era nessuna ragione, né divina né umana di esternare tanto amore verso dell’uomo, se tanto l’amammo era ragionevole e con diritto che lui ci amasse, ma non avendo nulla da sé stesso, conveniva alla nostra Sapienza di creare Noi stessi la Vita dell’Amore per essere riamati dalla creatura. Ma senti figlia l’eccesso del nostro Amore, prima di crearlo non fummo contenti d’avere esternato il nostro Amore nella Creazione, ma giunse a tanto che mettendo fuori del nostro Essere Divino le nostre qualità, mettemmo fuori mari di Potenza e l’amammo nella nostra Potenza; mari di Santità, di Bellezza, d’Amore, e così di seguito, e l’amammo nella nostra Santità, nella nostra Bellezza, nel nostro Amore, e questi mari dovevano servire per investire l’uomo, affinché trovasse in tutte le nostre qualità l’eco del nostro Amore potente, e ci amasse con amore potente, con amore santo, e con amore di bellezza rapitrice. Quindi quando questi mari delle nostre qualità divine furono messi fuori di Noi, creammo l’uomo arrichendolo delle nostre qualità, per quanto più ne poteva contenere, affinché anche lui avesse un’atto che potesse fare eco nella nostra Potenza, nel nostro Amore, nella nostra Bontà, per poterci amare con le nostre stesse qualità. Volevamo l’uomo non servo, ma figlio; non povero, ma ricco; non fuori dei nostri beni, ma dentro della nostra eredità, e come conferma di ciò li davamo per vita e per legge la nostra stessa Volontà. Ecco la causa perché amiamo tanto la creatura, perché tiene del nostro, e non amare le cose proprie è fuori di natura e contro ragione”.