MaM
Messaggio del 2 febbraio 2012:Cari figli, da così tanto tempo io sono con voi e già da così tanto tempo vi sto mostrando la presenza di Dio ed il suo sconfinato amore, che desidero tutti voi conosciate. Ma voi, figli miei? Voi siete ancora sordi e ciechi; mentre guardate il mondo attorno a voi non volete vedere dove sta andando senza mio Figlio. State rinunciando a Lui, ma Egli è la fonte di tutte le grazie. Mi ascoltate mentre vi parlo, ma i vostri cuori sono chiusi e non mi sentite. Non state pregando lo Spirito Santo affinché vi illumini. Figli miei, la superbia sta regnando. Io vi indico l’umiltà. Figli miei, ricordate: solo un’anima umile brilla di purezza e di bellezza, perché ha conosciuto l’amore di Dio. Solo un’anima umile diviene un paradiso, perché in essa c’è mio Figlio. Vi ringrazio. Di nuovo vi prego: pregate per coloro che mio Figlio ha scelto, cioè i vostri pastori

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo)

24-32 Agosto 2, 1928 Come è Volontà di Dio assoluta che devono uscire gli scritti. L’opera della Redenzione ed il regno del Fiat Divino sono collegati insieme. Il campo del Voler Divino. Spiegazioni.

(1) Mi sentivo tutta impensierita per questi benedetti scritti, il pensiero d’uscirli fuori è sempre un tormento per me, e poi i tanti incidenti che si danno, or d’un modo or d’un altro, molte volte mi fa pensare che forse non è Volontà di Dio che si pubblichino, altrimenti non succedevano tante cose, chi sa ché il Signore non vuole il mio sacrificio in parole, ma coi fatti vuole risparmiarmi un tanto dolore, che solo il pensiero d’oppormi al suo Voler Divino mi fa dire Fiat! Fiat! Ma mentre ciò pensavo, il mio sempre amabile Gesù si è mosso ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

24-33 Agosto 6, 1928 Come l’operato nel Fiat è sorgente di vita divina. Differenza dell’operato umano. Come la sua luce svuota l’anima da tutte le passioni.

(1) Stavo seguendo i miei atti nel Fiat Divino, e mentre ciò facevo pensavo tra me: “Qual’è la differenza tra l’operare il bene nel Divin Volere, e l’operare il bene nell’umano volere?” Ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, che differenza c’è? Vi è tale distanza che tu stessa non puoi giungere a comprenderne tutto il valore che c’è nell’operare nel mio Voler Divino. L’operare nel mio Fiat è vita che l’anima prende in sé, è vita divina, questa vita con la pienezza e sorgente di tutti i ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

24-34 Agosto 12, 1928 Chi vive nel Fiat Divino risale negli atti dell’Adamo innocente e possiede la virtù universale. Come il Fiat è ordine. Come la vita di chi vive in Esso è preziosa.

(1) Stavo continuando il mio giro nella Creazione, ed ora mi soffermavo ad un punto ed ora ad un’altro per poter seguire e guardare ciò che Iddio aveva fatto nella Creazione, e giungendo a ciò che aveva fatto Adamo nello stato d’innocenza dicevo tra me: “Come vorrei saper fare ciò che fece il nostro padre nello stato d’innocenza, per poter anch’io amare e glorificare il mio Creatore come fece lui nel suo stato primiero della sua creazione”. Ma mentre ciò pensavo, il mio amato Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, Adamo ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

24-35 Agosto 15, 1928 Il vivere nel Fiat Divino è comunismo tra Creatore e creatura. La Vergine, sua gloria insuperabile. La santità del Voler Divino conosciuta in Cielo.

(1) Il mio abbandono nel Fiat è continuo, mi sembra che mi vuole in tutti gli atti suoi, o come attrice insieme con Esso, o almeno come spettatrice di ciò che fa, perché possedendo il Voler eterno l’atto incessante, è natura sua di sempre fare, mai cessare d’operare, ed io essendo piccola bambina, si contenta purché stia insieme, di tenermi o d’un modo o nell’altro. Onde, seguendo il mio giro per tutta la Creazione pensavo tra me: “Sarà necessario, lo vorrà proprio Gesù che io giri dappertutto?” Ed il mio amato Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto: ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

24-36 Agosto 18, 1928 Le pene nel Fiat sono stille e si giunge a rapirle. Esempio. Come le verità sulla Divina Volontà sono vite divine e stanno tutte in aspettativa per fare il loro ufficio.

(1) Stavo facendo il mio solito giro nelle opere della Redenzione, e soffermandomi ora ad una pena ora ad un’altra che Gesù e la Celeste Regina avevano sofferto, pensavo tra me: “Chi sa come i loro cuori restavano affogati nelle loro pene, e pene non piccole, la Vergine che giungeva a sacrificare il proprio Figlio, ed il Figlio la sua stessa vita”. Ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, siccome in Me e nella Madre mia regnava il Fiat Divino, si comprendeva che significava fare e soffrire un’atto in Esso ed il gran bene che si acquistava, onde in virtù del grande acquisto la pena ci pareva piccola, come una stilla di acqua nell’immenso mare, e per fare altri acquisti si sospirava altre occasioni d’opere e di pene, perché un’atto nella mia Volontà Divina non c’è pena, neppure il sacrificio della propria vita, che può eguagliare un’acquisto sì grande. Noi ci trovavamo nelle condizioni di una persona che le vien offerto il bene d’un lavoro, sebbene faticoso, ma il guadagno è tanto grande che metterebbe la propria vita per avere occasione d’avere altri simili lavori, perché innanzi ai grandi acquisti, le pene si sospirano, si agognano, e si giunge fino a rapirle; se per il lavoro di una giornata si potesse guadagnare un regno, rendersi lui e tutta la sua patria felice, chi non farebbe il lavoro d’un giorno? Sebbene per Me e per la Celeste Signora la patria era già nostra, eravamo più che felici, perché chi possiede il Fiat Divino non è soggetto ad alcuna infelicità, tutto era nostro; ma siccome le nostre opere e pene nel nostro Voler Divino servivano per l’acquisto del regno all’umana famiglia, ed ogni pena in più raddoppiava i diritti ad essi per un sì grande acquisto, l’amore per loro e per vederli felici, ci sentivamo gloriosi, vittoriosi, che la giornata della nostra vita quaggiù fosse zeppa di pene e di opere per causa loro, e poi non solo per questo, cioè per il bene delle creature, ma perché l’operare nel Fiat dà campo a fare operare ad un Voler Divino, ed operando in Esso sono cieli che corrono in quell’atto, sono soli che si racchiudono, sono beni immensi che sorgono, insomma è quel Fiat Divino che tutto può e tutto possiede”.

(3) Onde continuavo il mio abbandono nel Supremo Volere e pensavo alle tante verità che il mio amato bene Gesù mi ha detto sul Fiat, e Lui sospirando ha soggiunto:

(4)Figlia mia, quante verità ti ho manifestato a riguardo del mio Volere, tante vite divine di Volontà mia ho messo fuori per bene delle creature. Or, queste vite esistono e sono tante, che potrebbero riempire tutto il mondo di vita di Volontà Divina, e portare il bene in mezzo alle creature che esse contengono, e siccome non sono conosciute vivono nascoste, inoperose, senza portare il bene che ciascuna vita possiede, esse stanno tutte in aspettativa, aspettando con pazienza divina chi li apra le porte per farle uscire, e questo lo faranno coloro che si occuperanno a far conoscere al mondo che queste vite esistono, ché aprendole le porte le mettono in via in mezzo alle creature per farle fare a ciascuna l’ufficio che tengono, e farle porgere la luce, il bene che posseggono, perché ora si trovano che queste vite hanno piedi e non camminano, mani e non operano, bocca e non parlano, qual conto mi daranno chi tiene inoperose tante vite? Guardale figlia mia come stanno tutte in atto ché vogliono camminare, operare, parlare, e siccome non le fanno conoscere stanno come se non avessero piedi, mani, e senza voce”.

(5) Io ho guardato ed oh! com’era commovente vedere il numero di queste vite, ch’era sì grande che io non potevo numerarle, tutte in atto che volevano muoversi, parlare, inchinarsi sopra di ciascuna creatura per darle la mano e farle ascoltare la loro lezione e porgerle il bacio, il bene del Fiat Divino.

24-37 Agosto 23, 1928 Certezza del regno del Voler Divino sulla terra. Diritti di Dio e della creatura. Il nuovo Vangelo: “Le verità sul Fiat Divino”. La prudenza umana fa fallire le opere più belle. Solitudine di Gesù e chi li faceva compagnia.

(1) Stavo pensando tra me: “Ma sarà proprio vero che verrà il regno della Volontà di Dio sulla terra?” Ed il mio amabile Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, come ne dubiti? Non sai tu che ci sono i diritti di Dio per dare questo regno, e i diritti dell’umanità per riceverlo? Perché Iddio nel creare l’uomo, col dare la sua Volontà all’uomo come eredità, dava questi diritti che regnasse la sua Divina Volontà sulla terra come regnava in Cielo, tanto vero, che la vita del primo uomo fu incominciata nel ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

24-38 Agosto 26, 1928 La Divina Volontà è più che Madre, come cresce insieme e forma la sua vita. Il lampo dell’operato in Essa. Il ritorno dell’alito di Gesù per far regnare la Divina Volontà.

(1) Il mio volo nell’eterno Fiat è continuo, mi sembra che non so stare, né so fermarmi altrove che in Esso, più che vita me lo sento in me e fuori di me, e per quanto corro e volo, non trov’altro che opere, proprietà interminabile e senza confine, e la sua vita palpitante in tutto e dovunque, e mentre questo Voler Divino si trova nell’alto, nel basso conserva tutto, è attore e spettatore di tutto. Ora la mia piccolezza si perdeva nel Fiat Divino, girava per tutta la Creazione, e facendo risuonare il mio piccolo ti amo in ciascuna ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

24-39 Agosto 30, 1928 Differenza tra Umanità e Divinità di Gesù. Come il regno del Fiat sta tutto preparato da Lui, solo che ci vogliono quelli che lo abitano. Il linguaggio che Gesù tenne nella Redenzione e quello che tiene per il regno della Divina Volontà, differente l’uno dall’altro.

(1) Il mio amabile Gesù si faceva vedere da piccolo bambino che stringendosi tutto a me mi faceva tanti vezzi amorosi, oh! come è bello vederlo nella sua infantile Umanità, tutto amore, tutto fiducia, l’anima si sente tal fiducia con Gesù perché vede in Lui la sua Umanità che le somiglia tanto, che si affratellano insieme, s’immedesimano ed uno si trasforma nell’altro, sicché il velo dell’Umanità di Gesù in cui racchiude dentro la sua Divinità adorabile, serve come mezzo di fiducia, in cui la povera creatura perde tutto il timore e se ne sta col suo Gesù tutt’amore, più ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

24-40 Settembre 2, 1928 Come le cose create in virtù del Fiat Divino sono come membra all’uomo e le dà la ragione di esse; e come col sottrarsi da Esso diede un colpo e recise tutte queste membra. Come la Divina Volontà forma le sue madri a Gesù.

(1) Stavo secondo il mio solito facendo il giro per tutta la Creazione, per seguire ciò che la Divina Volontà aveva fatto in essa, oh! come mi sembrava bella! come il Fiat Divino godeva il suo trionfo, riceveva la sua piena gloria, teneva il suo totale dominio e stendeva la sua vita ovunque e da per tutto, sicché, Esso è luce e distende la sua vita di luce, è potenza, è ordine, è purezza, e distende la sua vita di potenza, d’ordine, di purezza in tutte le cose create, e così di tutto il resto delle sue qualità divine, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

24-41 Settembre 5, 1928 Pene di Gesù e gara di luce. Gli atti nel Fiat sono pietrucce e venticello nel mare della Divina Volontà.

(1) Mi sentivo priva del mio dolce Gesù e smaniavo per il suo ritorno, ma ahimè! mentre il mio povero cuore era torturato, il mio amato Gesù ha raddoppiato le mie pene col farsi vedere tutto piagato, coronato di spine, ma tanto incarnate queste spine, che non si poteva guardare; che scena commovente e dolorosa, si è gettato nelle mie braccia per essere lenito, oh! come spasimava, gemeva, si dimenava, io me l’ho stretto fra le mie braccia, volevo toglierle le spine, ma mi riusciva impossibile, tanto erano incarnate, e Gesù singhiozzando mi ha detto:

(2) ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)