MaM
Messaggio del 2 marzo 2005:Cari figli! Fate come me: venite, offrite l'amore e con il vostro esempio date a tutti mio Figlio

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo)

23-25 Dicembre 25, 1927 Come Gesù bambino, appena nato, fissa il suo sguardo alla Mamma sua ed in chi doveva possedere la sua Volontà. Come Iddio nella Creazione metteva la sua Volontà come materia prima.

(1) Mi sentivo tutta abbandonata nel Supremo Volere, ma tutta straziata per la privazione totale del mio dolce Gesù, oh! come mi sentivo fare a brandelli la povera anima mia, che strappi senza misericordia e senza pietà, perché Colui che solo può rimarginare strappi sì crudeli, è lontano e pare che non si cura di colei che per amor suo è straziata sì crudelmente. Ma mentre nuotavo nel mio dolore, stavo pensando quando il mio dolce Gesù stava per uscire dal seno della sua diletta Mamma per slanciarsi nelle sue braccia. Oh! come avrei voluto anch’io stringerlo fra le mie braccia, per formargli dolce catene per fare che non più si partisse da me, ma mentre ciò pensavo, la mia povera mente me la sono sentita fuori di me stessa e vedevo la mia Madre Celeste tutta velata di luce, e nelle sue braccia il bambinello Gesù fuso nella stessa luce; ma sono stati appena pochi istanti e tutto è scomparso, ed io sono rimasta più afflitta di prima, ma dopo è ritornato, e stringendo le sue piccole manine al mio collo mi ha detto:

(2) “Figlia mia, non appena uscì dal seno della mia Mamma, Io fissai i miei sguardi, uno alla mia cara Mamma, né potei fare a meno di guardarla perché c’era in Lei la forza rapitrice della mia Volontà Divina ed il dolce incanto della bellezza e luce fulgidissima del mio Fiat, che eclissandomi la pupilla, restavo fissato in Colei che possedeva in virtù di Esso la mia stessa vita, nel vedere la mia vita bilocata in Lei mi rapiva e non potevo spostare il mio sguardo dalla Celeste Regina, perché la mia stessa forza divina mi costringeva a fissarla. L’altro sguardo lo fissai in chi doveva fare e possedere la mia Volontà, erano due anelli congiunti insieme, uno la Redenzione ed il regno della mia Volontà Divina, inseparabili tutti e due. La Redenzione doveva preparare, soffrire, fare; il regno del Fiat doveva compire e possedere, l’uno e l’altro di somma importanza, quindi alle elette a cui venivano affidate l’uno e l’altra, venivano fissati i miei sguardi, perché c’era in loro la mia stessa Volontà che rapiva la mia pupilla. Perché dunque temi se hai lo sguardo del tuo Gesù che sempre ti guarda, ti difende, ti protegge? Se sapessi che significa essere guardato da Me, non temeresti più di nulla”.

(3) Onde dopo di ciò seguivo a pensare alla Divina Volontà, ed il mio sempre amabile Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, quando la nostra Divinità formò la Creazione, mise come materia prima in tutte le cose la Divina Volontà, e perciò tutte le cose ebbero la loro forma, solidità, ordine e bellezza, e tutto ciò che fa l’anima con questa materia prima della mia Volontà, scorrendo in essa un’atto vitale, dà a tutto ciò che fa la forma delle belle opere, tutte ordinate e solide, con l’impronta in ciascun opera della vita del Fiat Divino. Invece, chi non fa la mia Volontà e non la mette come materia prima nelle sue opere, forse farà molte cose, ma tutte disordinate, senza forma, senza bellezza, tutte sparpagliate, che essa stessa non saprà raccapezzarle insieme. Succederebbe come se uno volesse fare il pane senza dell’acqua, terrebbe forse molta farina, ma mancando l’acqua mancherebbe la vita per poter formare il pane. Un’altro terrebbe molte pietre per fabbricare, ma non tiene la calce che riunisce e cimenta le pietre insieme, quindi terrà un disordine di pietre, ma mai un’abitazione. Tale sono le opere senza la materia prima della mia Volontà, ingombrono solo, danno fastidio, disturbo, e se qualche bene fa è apparente, se si toccano si trovano fragili e vuote d’ogni bene”.

23-26 Dicembre 30, 1927 Come Gesù si fa vedere che semina nel campo dell’anima piccole luci. Cagione del silenzio di Gesù. Valore immenso delle manifestazioni sulla Divina Volontà. Caratteri Divini e umani.

(1) Stavo secondo il mio solito tutta abbandonata nel Voler Divino, seguendone i suoi atti, ma mentre ciò facevo pensavo tra me: “Il mio amato Gesù si è ridotto quasi al silenzio, anche del suo amabile Volere parla così poco, come se non volesse dire più nulla, chi sa che non mette un limite e cesserà di parlare anche su ciò che riguarda sul suo Fiat?” In questo mentre si faceva vedere nel mio interno da piccolo bambino vestito di luce, in mezzo ad un campo che prendeva luce da dentro il suo grembo e seminava quel campo con ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23-27 Gennaio 6, 1928 Come la Divina Volontà è immensa, e nell’uscire le creature alla luce, le tiene in Sé come tante piccole abitazioni. Ingratitudine di chi non la fa regnare. Armonia tra Dio e l’uomo; come sempre doveva ricevere da Dio per dargli sempre.

(1) Mi sentivo tutta abbandonata nel Voler Divino, la sua luce mi investiva dappertutto, e mentre facevo il mio giro nei suoi atti, il mio adorabile Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, la mia Volontà è immensa e nell’uscire le creature alla luce del giorno, restavano nella mia stessa Volontà come tante piccole abitazioni formate in Essa, nelle quali il mio Volere per diritto doveva avere il regime e lo svolgimento della sua Vita in ciascuna di queste piccole abitazioni, ma mentre per bontà e liberalità sua ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23-28 Gennaio 13, 1928 Come Iddio accentrò tutto nell’uomo nel crearlo, e come nella storia della Creazione, ritorna all’assalto e accentra in una di questa stirpe il primo atto della Creazione, per formare il regno della sua Volontà.

(1) Continuo il mio abbandono nel Voler Divino, con lo strazio quasi continuo della privazione del mio dolce Gesù. Oh! Dio, che pena tremenda, oh! come rimpiango il mio passato, il suo dolce sorriso, i suoi baci affettuosi, la soavità della sua voce, la sua bellezza incantevole e rapitrice, i suoi casti abbracci, i suoi teneri palpiti che con tanto amore faceva palpitare nel mio, che mi divinizzava e trasformava la sua vita in me; ogni atto di Gesù, ogni parola e ogni sguardo, erano tanti paradisi di più che formava nella sua piccola figlia, e ora ricordandoli sono ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23-29 Gennaio 18, 1928 Come la Vergine sta isolata nella sua gloria, e come aspetta il corteggio delle altre regine per avere il suo seguito. Come le opere di Dio si danno la mano tra loro. Come le manifestazioni sulla Divina Volontà saranno il Vangelo del regno suo. Questione degli scritti. Necessi

(1) Stavo seguendo gli atti nel Voler Divino e dicevo tra me: “Oh! come vorrei chiudermi nell’atto primo di Dio per fare con un solo atto tutto, per poter dare al mio Creatore tutto l’amore, tutta la gloria, le sue stesse beatitudini e gioie infinite, per poterlo amare e glorificare come si glorifica e ama Sé stesso, che cosa non gli darei se ci fosse in quell’atto primo del Fiat Divino? Nulla mi mancherebbe per felicitare il mio Creatore con la sua stessa felicità”. E vedendomi impotente, pregavo la mia Mamma Sovrana che venisse in mio aiuto e con ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23-30 Gennaio 22, 1928 Insistenze nel chiedere il regno del Fiat Divino, segno perché vuole Esso regnare. Martirio della privazione di Gesù. La volontà umana, la profanatrice della creatura.

(1) Stavo facendo il mio giro nel Fiat Divino e volevo travolgere tutto, Cielo e terra, affinché tutti avessero una sola volontà, una sola voce, un sol palpito, volevo animare tutti con la mia voce, affinché tutti dicessero insieme con me: “Vogliamo il regno del tuo Volere”. E per ottenere ciò volevo essere mare per far parlare le acque, sole per dare la mia voce alla luce, cielo per animare le stelle e far dire a tutti: “Venga il tuo regno, sia conosciuto il tuo Fiat”. Volevo penetrare nelle regioni celesti per far dire a tutti gli angioli e ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23-31 Gennaio 27, 1928 Come nella Redenzione sta rinchiuso il regno del Fiat Divino. Come Iddio nell’operare sceglie una dove deporre la sua opera.

(1) Stavo seguendo il mio giro nel Voler Supremo e giunta agli atti che il mio amato Gesù fece nella Redenzione, cercavo di seguire passo passo tutto ciò che aveva fatto con tanto amore e dolore, e pensavo tra me: “Gesù altra volta mi disse che Lui mi amava tanto, che mi faceva proprietaria delle sue opere, delle sue parole, del suo cuore, dei suoi passi, delle sue pene, non c’era atto che aveva fatto cui non mi faceva un dono, e questo solo Gesù poteva e voleva farlo perché amava da Dio, invece le creature se danno, danno ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23-32 Gennaio 29, 1928 Valore immenso degli scritti sulla Divina Volontà. Come sono caratteri trasmessi dalla Patria Celeste. Come metteranno l’assedio all’umano volere. Desiderio del Cuore di Gesù. I suoi atti, esercito che chiedono il regno del Fiat.

(1) Stavo leggendo nel volume 20o ciò che riguardava la Divina Volontà, e sentivo tale impressione, come se vedessi scorrere nelle parole scritte una vita divina viva e palpitante, sentivo la forza della luce, la vita del calore del Cielo, la virtù come operante del Fiat Divino in ciò che leggevo e ringraziavo di cuore il mio Gesù, che con tant’amore si aveva benignato di farmi scrivere. Ma mentre ciò facevo, il mio amato Gesù, come non potendo contenere Lui stesso i sussulti del suo cuore, è uscito da dentro il mio interno e gettandomi le sue braccia al ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23-33 Gennaio 31, 1928 Giro nella Volontà Divina. Assalto alla Maestà Divina. Attrattive della piccolezza; il segreto di essa. Come la volontà umana è nauseante. Esempio.

(1) Stavo raccogliendo tutti insieme tutti gli atti della Divina Volontà fatti nella Creazione, i mari della Regina Celeste, quelli del mio amato Gesù, insomma tutti gli atti che il Fiat Divino ha uscito fuori di Sé stesso. Quindi stavo riepilogando tutto per portarli innanzi all’altezza della Maestà Suprema, per darle per mezzo di ciò l’ultimo assalto, e costringerla a darmi il suo regno sulla terra, ma mentre ciò facevo pensavo tra me: “Sono piccola, sono un’atomo appena, come posso portare la vastità del cielo, la molteplicità delle stelle, l’immensità della luce del sole, e poi tutti i mari ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23-34 Febbraio 2, 1928 Come deve supplire per chi non ha operato nell’unità del Fiat Divino. Come per chi non lo possiede è un linguaggio a lei estraneo. Ragione perché finora non hanno parlato di Essa. Come chi non vive nell’unità riceve gli effetti dalla Volontà Divina, non la vita di Essa. Esempi

(1) Stavo seguendo il mio giro nel Fiat Supremo, e giunta nell’Eden stavo dicendo tra me: “Mio Gesù, faccio mia l’unità del tuo Volere per supplire a quell’unità che perdette il mio padre Adamo quando si sottrò da Esso, e per supplire a tutti quei atti che non hanno fatto nell’unità di Esso tutti i suoi discendenti”. Ma mentre ciò dicevo, pensavo tra me: “Ed io sto nell’unità del Fiat Divino? Se non sto, come posso supplire per gli altri? Quindi il mio dire finisce in parole, ma non nei fatti”. Ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)