MaM
Messaggio del 15 novembre 2014:Cari figli, anche oggi vi invito in un modo particolare a pregare per le famiglie e i giovani. Cari figli, pregate per la santità nelle famiglie. Cari figli, la Madre prega con voi e intercede per voi. Grazie perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 23-29 Gennaio 18, 1928 Come la Vergine sta isolata nella sua gloria, e come aspetta il corteggio delle altre regine per avere il suo seguito. Come le opere di Dio si danno la mano tra loro. Come le manifestazioni sulla Divina Volontà saranno il Vangelo del regno suo. Questione degli scritti. Necessi

(1) Stavo seguendo gli atti nel Voler Divino e dicevo tra me: “Oh! come vorrei chiudermi nell’atto primo di Dio per fare con un solo atto tutto, per poter dare al mio Creatore tutto l’amore, tutta la gloria, le sue stesse beatitudini e gioie infinite, per poterlo amare e glorificare come si glorifica e ama Sé stesso, che cosa non gli darei se ci fosse in quell’atto primo del Fiat Divino? Nulla mi mancherebbe per felicitare il mio Creatore con la sua stessa felicità”. E vedendomi impotente, pregavo la mia Mamma Sovrana che venisse in mio aiuto e con le sue stesse mani materne mi chiudesse in quell’atto primo dove Essa aveva avuto il suo perenne soggiorno, perché vivendo nel Divino Volere il primo atto di Dio era suo, perciò poteva dargli ciò che voleva. Ma mentre ciò pensavo dicevo tra me: “Quanti spropositi sto dicendo”. Ma il mio amabile Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, la Regina del Cielo nella sua gloria e grandezza è come isolata, perché avendo vissuta Lei sola nel primo atto di Dio, cioè nella pienezza e totalità del Voler Divino, Essa è Regina isolata, non ha il corteggio delle altre regine che la circondano e la pareggiano nella gloria e grandezza che possiede. Essa si trova nelle condizioni d’una regina, che sebbene circondata da damigelle, da paggi, da fidi amici che gli fanno onore e gli tengono compagnia, ma nessuna regina pari a lei le fa il grande onore di circondarla e di tenerle compagnia; che sarebbe più onore ad una regina della terra, essere circondata da altre regine pari a lei, oppure da persone inferiori di condizione, di gloria, di grandezza e di bellezza? Passa tal distanza d’onore e di gloria tra chi è circondata da regine e tra chi solo è circondata da altri che nessun paragone regge al confronto. Ora la Mamma Celeste vuole, desidera, aspetta il regno della Volontà Divina sulla terra, nel quale ci saranno le anime che vivendo in Esso formeranno la vita nel primo atto di Dio, le quali acquisteranno la regalità ed il diritto di regine, si vedrà da tutti impresso in loro un carattere incancellabile che sono figlie del Re Divino, e come figlie l’aspetta il titolo ed il diritto di regine. Queste anime terranno la loro dimora nella reggia divina, perciò acquisteranno nobiltà di modi, di opere, di passi, di parole, possederanno tale scienza che nessuna le potrà eguagliare, saranno investite di tale luce, che la luce stessa annunzierà a tutti ch’è regina che ha vissuto nella reggia della mia Volontà. Onde la Regina Sovrana non sarà più sola nel suo regio trono, avrà le altre regine che la circonderanno, la sua bellezza rifletterà in esse, la sua gloria e grandezza troverà in chi potrà versarsi, oh! come si sentirà onorata, glorificata, perciò desidera chi vuol vivere nel Fiat Divino per formarsi le regine nell’atto primo di Esso, per poter avere nella Patria Celeste il seguito delle altre regine che la circonderanno e le daranno gli onori a Lei dovuti”.

(3) Dopo di ciò stavo pensando a che serviranno questi scritti sulla Divina Volontà, ed il mio sommo e unico bene Gesù, movendosi nel mio interno mi ha detto:

(4) “Figlia mia, tutte le mie opere si danno la mano, e questo è il segno che sono opere mie, che una non si oppone all’altra, anzi sono tanto legate tra loro che si sostengono a vicenda, tanto vero, che dovendo formare il mio popolo eletto da cui, ed in cui doveva nascere il futuro Messia, formai da quello stesso popolo il sacerdozio, il quale istruiva il popolo e lo preparava al gran bene della Redenzione, diedi loro leggi, manifestazioni ed ispirazioni, sopra le quali venivano formate le sacre scritture chiamate Bibbia, e tutti erano intenti allo studio di essa. Onde con la mia venuta sulla terra, Io non distrussi le sacre scritture, anzi le appoggiai, ed il mio Vangelo annunziato nulla si opponeva ad esse, anzi si sostenevano in modo mirabile a vicenda, e col formare la nuova Chiesa nascente formai il nuovo sacerdozio, i quali non si discostano né dalle sacre scritture, né dal Vangelo, tutti sono intenti sopra di essi per istruire i popoli, e qualche e uno che non volesse attingere da questa fonte salutare, si può dire che non mi appartiene, perché esse sono la base della mia Chiesa e la stessa vita con la quale vengono formati i popoli. Ora, ciò che Io manifesto sulla mia Volontà Divina e che tu scrivi, si può chiamare il Vangelo del regno della Volontà Divina, nulla si oppone né alle sacre scritture né al Vangelo che Io annunziai stando sulla terra, anzi si può chiamare il sostegno dell’uno e dell’altro, e perciò permetto e chiamo i sacerdoti che vengano, che leggano il Vangelo tutto di Cielo del regno del mio Fiat Divino, per dire come dissi agli apostoli: “Predicatelo per tutto il mondo”. Perché Io me ne servo delle mie opere del sacerdozio, e come ebbi il sacerdozio prima della mia venuta per preparare il popolo, il sacerdozio della mia Chiesa per confermare la mia venuta e tutto ciò che Io feci e dissi, così avrò il sacerdozio del regno della mia Volontà. Ecco a che serviranno le tante cose che ti ho manifestato, le tante verità sorprendenti, le promesse dei tanti beni che devo dare ai figli del Fiat Voluntas Tua, saranno il Vangelo, la base, la sorgente inesauribile, di cui tutti attingeranno la vita celeste, la felicità terrestre ed il ripristinamento della loro creazione. Oh! come si sentiranno felici chi con ansia berranno a larghi sorsi in queste sorgenti delle mie conoscenze, perché esse contengono la virtù di portare la vita del Cielo e di sbandire qualunque infelicità”.

(5) Onde nel sentire ciò, pensavo tra me alla grande questione degli scritti sulla Divina Volontà che si trovavano in Messina, portati dalla benedetta memoria del venerabile padre Di Francia, come io e altri miei superiori li vogliamo assolutamente qua, ed i superiori di Messina, raccomandati rigorosamente dal venerabile padre prima di morire, se li vogliono tenere là, per la pubblicazione quando a Dio piacerà, quindi non si fa altro che lettere di fuoco a parte a parte, quelli per ritenerli e noi per riaverli, ed io mi sentivo tutta impensierita, annoiata e stanca e dicevo tra me: “Come il buon Gesù ha potuto permettere tutto questo, chi sa che non si dispiace anche Lui?” Ed Egli movendosi nel mio interno mi ha detto:

(6) “Figlia mia, tu ne sei impensierita, ma Io affatto né sono dispiaciuto, anzi ne godo nel vedere l’interesse che prendono i sacerdoti di questi scritti che formeranno il regno della mia Volontà, ciò significa che apprezzano il gran bene di essi, e ognuno vorrebbe tenere con sé un sì grande tesoro per essere i primi per comunicarlo agli altri, e mentre dura la questione di chi deve vincere, l’uno avvicina l’altro per consigliarsi sul da farsi, ed Io godo che altri miei ministri conoscano che c’è questo tesoro sì grande, di far conoscere il regno del mio Voler Divino, ed Io me ne servo di ciò per formare i primi sacerdoti del mio regno venturo del mio Fiat. Figlia mia, è una grande necessità formare i primi sacerdoti, essi mi serviranno come mi servirono gli apostoli per formare la mia Chiesa; e chi si occuperà di questi scritti per pubblicarli, mettendoli fuori per stamparli per farli conoscere, saranno i nuovi evangelisti del regno della mia Suprema Volontà. E siccome i più che si fa nome nel mio Vangelo sono i quattro evangelisti che lo scrissero, con sommo loro onore e mia gloria, così sarà di quelli che si occuperanno a scrivere le conoscenze sulla mia Volontà per pubblicarle, come nuovi evangelisti, di loro si farà più nome nel regno della mia Volontà, con sommo onor loro e della mia grande gloria di vedermi ritornare nel mio grembo l’ordine della creatura, la vita del Cielo sulla terra, unico scopo della Creazione. Perciò in queste circostanze Io allargo il giro, e come pescatore pesco quelli che mi devono servire per un regno sì santo. Quindi lasciami fare e non ti dar pensiero”.