(1) Stavo facendo la mia solita adorazione al mio crocifisso Gesù, e mentre pregavo mi son sentito vicino il mio dolce Gesù, che gettandomi il braccio al collo mi stringeva forte a Sé, e nel medesimo tempo mi faceva vedere il mio ultimo confessore defunto, mi pareva di vederlo pensoso, tutto raccolto, ma senza dirmi nulla, il mio Gesù lo guardava e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, il tuo confessore si ha trovato cose grandi innanzi a Me, perché quando intraprendeva un ufficio, un impegno, non tralasciava nulla per compiere esattamente quell’ufficio, era attentissimo, faceva ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo pensando: “Se la creatura non si avesse sottratto dalla Suprema Volontà, sarebbe stata una la santità, una la bellezza, una la scienza, una la luce e per tutti la stessa conoscenza del nostro Creatore”. Ora, mentre ciò pensavo il mio amato Gesù, - già mi sembra ch’è Lui stesso che fa sorgere i pensieri nella mia mente, qualche dubbio e difficoltà per avere occasione di parlarmi e farmi da maestro-, mi ha detto:
(2) “Figlia mia, tu ti sbagli, la mia sapienza non si adatterebbe a formare una sola santità, una sola bellezza, a comunicare una sola scienza e a tutti la stessa mia conoscenza, molto più ché avendo sommo accordo tra la mia Volontà e la loro, il Regno della mia Volontà avrebbe avuto libero il suo campo d’azione, quindi sarebbero stati tutti santi, ma distinto l’uno dall’altro; tutti belli, ma variati, una bellezza più bella dell’altra; e a secondo la santità di ciascuna dovevo comunicare una scienza distinta, e con questa scienza chi doveva conoscere di più un attributo, chi più un altro del loro Creatore. Tu devi sapere che per quanto possiamo dare alle creature, appena prende le goccioline del suo Creatore, tanta è la distanza tra Creatore e creature, e sempre teniamo da dare cose nuove e distinte. E poi, se la Creazione fu creata da Noi per dilettarci, dove sarebbe stato il nostro diletto se avessimo formato della creatura una sola santità, dato una sola bellezza e una sola conoscenza del nostro Essere incomprensibile, immenso ed infinito? La nostra sapienza si sarebbe seccata di fare una sola cosa. Che si direbbe della nostra sapienza, amore e potenza, se nel creare questo globo terrestre avessimo creato tutto cielo, oppure tutto terra, o tutto mare? Qual gloria sarebbe stata la nostra? Invece la molteplicità di tante cose da Noi create, mentre decanta la sapienza, amore e potenza, dice pure la molteplicità della santità e bellezza in cui dovevano sorgere le creature, per amore delle quali esse furono create. Vedi il cielo tempestato di stelle, è bello, ma è pur bello il sole, ma distinto uno dall’altro, ed il cielo fa un ufficio, il sole l’altro; il mare è bello, ma anche bella la terra fiorita, l’altezza dei monti, le pianure distese, ma le bellezze, gli uffici distinti tra loro. Un giardino è bello, ma quante diversità di piante e di bellezze vi sono? C’è il piccolo fiorellino, bello nella sua piccolezza, c’è la mammola, la rosa, il giglio, tutti belli, ma distinti nel colore, nel profumo, nella grandezza, c’è la pianticella e l’albero più alto, quale incanto non è un giardino guidato da un esperto giardiniere? Onde figlia mia, anche nell’ordine della natura umana ci sarà chi sorpasserà il cielo nella santità e nella bellezza, chi il sole, chi il mare, chi la terra fiorita, chi l’altezza dei monti, chi il piccolo fiorellino, chi la pianticella e chi l’albero più alto, e ancorché l’uomo si sottrasse dalla mia Volontà, Io moltiplicherò i secoli per avere tutto l’ordine e molteplicità delle cose create e della loro bellezza nella natura umana, e anche sorpassarla in modo più mirabile e più incantevole”.
(1) Stavo fondendomi nel Santo Voler Divino, e mentre avevo girato per tutte le cose create per suggellare il mio ti amo, affinché dovunque e su tutti risuonasse il mio ti amo per contraccambiare il mio Gesù del tanto suo amore, sono giunta a quel punto di ricambiare il mio Dio di tutto quell’amore che ebbe nell’atto di restare concepito nel seno della Mamma Celeste, in questo mentre il mio amato Gesù è uscito da dentro il mio interno e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, la mia inseparabile Mamma per concepire Me, Verbo Eterno, fu ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo accompagnando il mio dolce Gesù nella sua dolorosa agonia dell’orto, specie quando sopra la sua Santissima Umanità si scaricò tutto il peso delle nostre colpe, fino a farlo versare vivo sangue, oh! come avrei voluto alleggerirlo da pene sì strazianti. E mentre tutto lo compativo mi ha detto:
(2) “Figlia mia, la mia Volontà tiene il potere di dar morte e di dar vita, e siccome la mia Umanità non conosceva altra vita se non che la Vita della mia Volontà Divina, come le colpe si addossavano sopra di Me, così Essa mi faceva ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo facendo i miei soliti atti nel Voler Supremo, e una luce inaccessibile avvolgeva il mio piccolo essere, e facendomi come presenti tutte le opere del mio Creatore, io avevo un ti amo per ciascuna cosa creata, un moto per ogni moto, e una adorazione e un grazie di riconoscenza per tutta la Creazione; ma però comprendevo ch’era la stessa luce quella che mi somministrava quel ti amo per ogni cosa, quel moto, quella adorazione, io ero solo in preda della luce ed essa mi allargava, m’impiccoliva e faceva della mia piccolezza quello che voleva. Ora, mentre mi ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) La luce del Divino Volere continua a involgermi, e la mia piccola intelligenza, mentre nuota nel mare immenso di questa luce, appena può prendere qualche goccia di luce e qualche piccola fiammella delle tante verità, e conoscenze e felicità che contiene questo mare interminabile dell’Eterno Volere, e molte volte non trovo i vocaboli adatti per mettere su carta quel poco di luce, dico poco in confronto a quel tanto che lascio, perché la mia piccola e povera intelligenza prende per quanto basta a riempirmi, il resto debbo lasciarlo; succede come ad una persona che si tuffa nel mare, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo secondo il mio solito facendo i miei atti nella Volontà Suprema, e cercavo di rintracciare tutto ciò che fece il mio Gesù, la mia Mamma Celeste, la Creazione e tutte le creature, ora mentre ciò facevo, il mio dolce Gesù mi aiutava a farmi presenti tutti i suoi atti che io omettevo di rintracciare, non avendone la capacità, e Gesù tutto bontà mi faceva presente il suo atto dicendomi:
(2) “Figlia mia, nella mia Volontà tutti i miei atti sono tutti presenti, come schierati fra loro. Guarda, qui ci sono tutti gli atti della ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Mi sentivo tutta piena di difetti, specie per la grande ripugnanza che sento quando si tratta di scrivere le cose intime tra me e Nostro Signore, è tanto il peso che sento, che non so che farei per non farlo, e siccome l’ubbidienza di chi è sopra di me s’impone, io vorrei contrastare, vorrei dire le mie ragioni per non farlo, ma però finisco sempre col cedere. Onde, avendo passato un contrasto simile mi sentivo piena di difetti e tutta cattiva, perciò nel venire il benedetto Gesù gli ho detto:
(2) “Gesù, vita mia, abbiate ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Dopo aver passato giorni amarissimi per la privazione del mio dolce Gesù, mi sentivo che non ne potevo più, io gemevo sotto d’un torchio che mi stritolava anima e corpo, e sospiravo la mia Patria Celeste, dove neppure per un istante sarei restata priva di Colui ch’è tutta la mia vita ed il mio sommo e unico bene. Onde, quando mi sono ridotta agli estremi senza di Gesù, mi sono sentita tutta riempire di Lui, in modo che io restavo come un velo che lo copriva; e siccome io stavo pensando e accompagnandolo nelle pene della sua Passione, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Questa mattina, avendo fatto la santa comunione, secondo il mio solito l’ho fatto nella Santissima Volontà di Dio, offerendola al mio caro San Luigi, non solo la comunione ma tutti i beni che ci sono nella Santissima Volontà di Dio per sua gloria accidentale. Ora, mentre ciò facevo, vedevo che tutti i beni che ci sono nel Voler Supremo, come tanti raggi di luce, raggi di bellezza e variopinti colori inondavano il caro santo, dandogli una gloria infinita, ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, Luigi è un fiore e un santo sbocciato dalla terra della mia Umanità e brillantato ai riverberi dei raggi del Sole della mia Volontà; perché la mia Umanità, sebbene santa, pura, nobile e unita ipostaticamente al Verbo, ma era terra, e Luigi, più che fiore sbocciò dalla mia Umanità puro, santo, nobile, possedendo la radice del puro amore, in modo che si può vedere in ogni foglia del suo fiore scritto amore; ma quello che lo rende più bello e smagliante sono i raggi del mio Volere, ai quali era sempre sottoposto, i quali raggi davano tanto di sviluppo a questo fiore, da renderlo singolare in terra ed in Cielo. Ora figlia mia, se Luigi è tanto bello perché sbocciò dalla mia Umanità, che sarà di te e di tutti quelli che possederanno il Regno della mia Volontà? Questi fiori non sbocceranno dalla mia Umanità, ma terranno la loro radice nel Sole della mia Volontà, in Essa viene formato il fiore della loro vita, crescono e sbocciano nello stesso Sole del mio Volere, che geloso di questi fiori li terrà eclissati nella sua stessa luce. Questi fiori, in ogni foglia si vedrà scritto tutte le specialità delle qualità divine, saranno l’incanto di tutto il Cielo e tutti riconosceranno in loro l’opera completa del loro Creatore”.
(3) Ma mentre ciò diceva, il mio dolce Gesù si apriva il suo petto e faceva vedere dentro un Sole immenso, nel quale doveva piantare tutti questi fiori, ed era tanto il suo amore e gelosia verso di essi, che non doveva farli sbocciare fuori della sua Umanità, ma al di dentro di Lui stesso.