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Messaggio del 25 febbraio 2000: Cari figli, svegliatevi dal sonno dell'incredulità e del peccato, perché questo è un tempo di grazia che Dio vi dà. Utilizzate questo tempo e cercate la grazia della guarigione del vostro cuore da Dio, affinché voi possiate guardare col cuore Dio e gli uomini. Pregate in modo particolare per coloro che non hanno conosciuto l'amore di Dio, e testimoniate con la vostra vita perché anche loro possano conoscere Dio e il suo incommensurabile amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 19-29 Giugno 21, 1926 San Luigi fu un fiore che sbocciò dall’Umanità di Nostro Signore, brillantato dai raggi del Divino Volere. Le anime che possederanno il Regno della Divina Volontà, terranno la loro radice nel Sole di Essa.

(1) Questa mattina, avendo fatto la santa comunione, secondo il mio solito l’ho fatto nella Santissima Volontà di Dio, offerendola al mio caro San Luigi, non solo la comunione ma tutti i beni che ci sono nella Santissima Volontà di Dio per sua gloria accidentale. Ora, mentre ciò facevo, vedevo che tutti i beni che ci sono nel Voler Supremo, come tanti raggi di luce, raggi di bellezza e variopinti colori inondavano il caro santo, dandogli una gloria infinita, ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, Luigi è un fiore e un santo sbocciato dalla terra della mia Umanità e brillantato ai riverberi dei raggi del Sole della mia Volontà; perché la mia Umanità, sebbene santa, pura, nobile e unita ipostaticamente al Verbo, ma era terra, e Luigi, più che fiore sbocciò dalla mia Umanità puro, santo, nobile, possedendo la radice del puro amore, in modo che si può vedere in ogni foglia del suo fiore scritto amore; ma quello che lo rende più bello e smagliante sono i raggi del mio Volere, ai quali era sempre sottoposto, i quali raggi davano tanto di sviluppo a questo fiore, da renderlo singolare in terra ed in Cielo. Ora figlia mia, se Luigi è tanto bello perché sbocciò dalla mia Umanità, che sarà di te e di tutti quelli che possederanno il Regno della mia Volontà? Questi fiori non sbocceranno dalla mia Umanità, ma terranno la loro radice nel Sole della mia Volontà, in Essa viene formato il fiore della loro vita, crescono e sbocciano nello stesso Sole del mio Volere, che geloso di questi fiori li terrà eclissati nella sua stessa luce. Questi fiori, in ogni foglia si vedrà scritto tutte le specialità delle qualità divine, saranno l’incanto di tutto il Cielo e tutti riconosceranno in loro l’opera completa del loro Creatore”.

(3) Ma mentre ciò diceva, il mio dolce Gesù si apriva il suo petto e faceva vedere dentro un Sole immenso, nel quale doveva piantare tutti questi fiori, ed era tanto il suo amore e gelosia verso di essi, che non doveva farli sbocciare fuori della sua Umanità, ma al di dentro di Lui stesso.