MaM
Messaggio del 4 settembre 1986:Cari figli, vi invito oggi alla preghiera e al digiuno. Sapete, cari figli, che col vostro aiuto io posso fare tutto e costringere satana a non indurvi al male e ad allontanarsi da questo luogo. Satana, cari figli, sta in agguato contro ognuno di voi, soprattutto desidera disturbare tutti nelle cose quotidiane. Perciò vi invito, cari figli, a far sì che la vostra giornata sia solo preghiera e abbandono totale a Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo)

19-40 Luglio 23, 1926 Timori d’essere lasciata da Gesù. Chi vive nel Voler Divino perde ogni via d’uscita, né Gesù può lasciarla né lei può lasciare Gesù. La Creazione e specchio, la Volontà Divina è Vita.

(1) Avendo molto aspettato e sospirato la venuta del mio dolce Gesù, pensavo tra me: “Come farò, se chi forma la mia vita mi lascia sola e abbandonata! Potrei io vivere? E se io vivo, perché ora capisco che non sono le pene che fanno morire, se così fosse, dopo tante sue privazioni sarei morta, al più fanno sentire la morte, ma non la sanno dare, fanno vivere come sotto d’un torchio, premuta, schiacciata, ma il potere della morte lo tiene solo il Voler Supremo”. Ma mentre ciò pensavo, il mio adorabile Gesù si è mosso nel mio interno, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

19-41 Luglio 26, 1926 Quattro gradi che ci sono nel Supremo Volere.

(1) Continuo il mio solito abbandono nel Supremo Volere, ed il mio sempre amabile Gesù nel venire mi ha detto:

(2) “Figlia mia, come la luce del sole da tutti non viene goduta egualmente, non da parte del sole, perché le opere mie, contenendo il bene universale, fanno il bene a tutti senza restrizione alcuna, ma da parte delle creature. Supponi che una persona stia nella sua stanza, questa tale non gode tutta la vivezza della luce, e se gode una luce mite, non gode il suo calore; invece un’altra sta fuori dell’abitato, questa gode più luce, sente il calore del sole; il calore purifica, disinfetta l’aria putrida e nel godere l’aria purificata s’invigorisce e sente più sanità, sicché la seconda gode di più dei beni che porta il sole alla terra. Ma passa avanti, una terza persona si va a mettere in quel punto dove i raggi solari battono la superficie della terra, questa si sente investita dai suoi raggi, si sente scottare dal calore del sole, la vivezza della sua luce è tanta, che riempiendosi l’occhio stentatamente può guardare la terra, si vede come trasfusa nella stessa luce, si può dire, ma perché poggia i piedi sulla terra, è che poco sente della terra, di sé stessa, ma vive tutta per il sole. Vedi che gran differenza c’è tra la prima, la seconda e la terza, ma passa avanti ancora, una quarta spicca il volo nei raggi solari, s’innalza fino al centro della sua sfera, questa resta bruciata dall’intensità del calore che il sole contiene nel suo centro, l’intensità della luce la eclissa totalmente, in modo che resta sperduta, consumata nello stesso sole; questa quarta non può più guardare la terra, né pensare a sé stessa, e se guarderà, guarderà luce, sentirà fuoco, sicché per lei tutte le cose sono finite, la luce e il calore si sono sostituiti alla sua vita; che gran differenza tra la terza e la quarta! Ma tutta questa diversità non è da parte del sole, ma da parte delle creature e a seconda che si espongono alla luce del sole. Ora, il sole è l’immagine della mia Volontà, che più che sole dardeggia i suoi raggi per convertire coloro che vogliono vivere nel suo Regno tutti in luce e amore. L’immagine di queste persone sono i quattro gradi di vivere nella mia Volontà: La prima si può dire che non vive nel suo Regno, ma solo alla luce che dal mio Regno spande a tutti il Sole del mio Volere, si può dire che è fuori dei suoi confini, e se gode una scarsa luce è per la natura della luce che si spande ovunque; la sua natura, le sue debolezze e passioni le formano come un’abitazione intorno e formano l’aria infetta e putrida, che respirandola vive malaticcia e senza vivezza di forza nel fare il bene, ma con tutto ciò è rassegnata, sopporta alla meglio gl’incontri della vita, perché la luce della mia Volontà, per quanto mite, porta sempre il suo bene. La seconda è l’immagine di chi è entrato nei primi passi dei confini del Regno del Supremo Volere, questa gode non solo più luce, ma gode pure il calore, quindi l’aria che respira è pura, e respirandola, si sente morire le passioni, è costante nel bene, sopporta non solo con pazienza le croci, ma con amore, ma siccome è ai primi passi dei confini, guarda la terra, sente il peso della natura umana. Invece la terza, essendo l’immagine di chi si è inoltrato nei confini di questo Regno, è tale e tanta la sua luce, che le fa dimenticare tutto, non sente più nulla di sé stessa, il bene, le virtù, le croci, si cambiano in natura; l’eclissa, la trasforma e appena le lascia di guardare da lontano ciò che a lei più non appartiene. La quarta è la più felice, perché è l’immagine di chi non solo vive nel mio Regno, ma di chi ne ha fatto acquisto, questa subisce la consumazione totale nel sole supremo del mio Volere, l’ecclise della luce è tanto fitto, che essa stessa diventa luce e calore, né può guardare altro che luce e fuoco, e tutte le cose si convertono per lei in luce e amore. Quindi ci sarà differenza di gradi nel Regno della mia Volontà a seconda che le creature vorranno prendere dei suoi beni, ma i primi gradi saranno spinte e vie per giungere all’ultimo. Per te poi, che lo devi far conoscere, c’è tutta la necessità che viva nell’ultimo grado”.

19-42 Luglio 29, 1926 Tutto ciò che faceva Nostro Signore, in virtù del Voler Divino investiva tutta la Creazione. Chi metterà di nuovo in festa a tutta la Creazione?

(1) Stavo facendo i miei soliti giri nel Regno del Supremo Volere, ed essendo giunta a quel punto di ciò che aveva fatto il Divino Volere nell’Umanità di Nostro Signore, guardavo le sue lacrime, i suoi sospiri, i gemiti suoi, e tutto ciò che faceva, investiti della luce della sua Volontà, sicché i suoi raggi erano imperlati dalle lacrime di Gesù, riempiti dai suoi sospiri, investiti dai suoi gemiti dolenti e amorosi. E siccome la Creazione è pregna e investita dal Supremo Volere, i suoi raggi di luce, investendo tutto, imperlavano tutte le cose create delle sue lacrime. Tutte ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

19-43 Agosto 1, 1926 Il segreto di Gesù. La forza ed il bene del suo segreto.

(1) Stavo sospirando il mio dolce bene, la Vita della mia vita, e non venendo pensavo tra me: “Come è dura la sua privazione. Ah! Gesù non mi vuole più bene, e non solo sono finite le carezze, i baci, le sue grandi dimostrazioni d’amore che con tanta abbondanza mi dava prima, ma anche la sua amabile e rapitrice presenza si fa sempre più aspettare”. Oh Dio, che pena! che martirio continuato...! che vita senza vita, senza aria, senza respiro...! Mio Gesù, abbi pietà di me, della tua piccola esiliata. Ma mentre ciò pensavo e altro, il mio sempre amabile Gesù è uscito da dentro il mio interno, e poggiando le sue braccia sul mio petto, mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tu t’inganni ché dici che non ti voglio il bene di prima; anzi, tu devi sapere che i miei baci, carezze, dimostrazioni d’amore che ti facevo, erano lo sbocco del mio amore, che non potendo contenerlo nel mio interno, te lo dimostravo con tanti segni amorosi; e siccome tra te e Me non c’era un gran lavoro da fare, mi divertivo con te con tanti segni e stratagemmi d’amore, ma ciò serviva a prepararti al grande lavoro che tra te e Me si doveva svolgere, e quando si lavora non c’è il tempo di divertire; ma con ciò l’amore non cessa, ma viene centuplicato, raffermato e suggellato. Ora figlia mia, avendoti dimostrato lo sbocco del mio amore contenuto, ho voluto passare a darti ciò che contenevo dentro di Me, ho voluto comunicarti il grande segreto del Regno della mia Volontà, dandoti i beni che esso contiene. E quando si comunicano segreti importanti, ed essendo questo il segreto più importante di tutta la storia della Creazione, si mettono da parte i divertimenti, baci e carezze, molto più che il lavoro del Regno del Supremo Volere è esuberante ed il più grande che può esistere in tutta la storia del mondo. Quindi, il manifestarti il segreto mio supera tutti gli amori insieme, perché nel segreto c’è la partecipazione della propria vita, dei propri beni; nel segreto c’è fiducia, c’è assegnamento; e ti pare poco che il tuo Gesù abbia fiducia in te, e che tu sia l’oggetto della mia speranza? Ma non d’una fiducia e speranza qualsiasi, ma la fiducia di affidarti il Regno del mio Volere, la speranza che mi metta in salvo i diritti di esso, che me lo faccia conoscere. Ora, avendoti affidato il segreto della mia Volontà, Essa è la parte essenziale della Vita Divina, ed Io non saprei darti cosa più grande di questa; come dici dunque che ti amo meno di prima? Devi dire piuttosto che è il grande lavoro che si richiede da te e da Me nel Regno della mia Volontà. Tu devi sapere che sto sempre occupato e tutto intento a lavorare in te; ora allargo la tua capacità, ora t’insegno; molte volte passo a lavorare insieme con te, altre volte ti supplisco, insomma sto sempre occupato, e ciò dice che ti amo sempre più, ma con amore più forte e sostanzioso”.

19-44 Agosto 4, 1926 Chi sta nella Divina Volontà, dovunque si trova sta al sicuro, perché in Essa ci sono quattro piani.

(1) I miei giorni, le mie ore sono sempre sotto l’incubo di durissime privazioni del mio dolce Gesù. Oh! com’è doloroso passare dalla luce alle tenebre, e mentre si crede di dover godere la luce, come lampo fugge e si resta più all’oscuro di prima. Ora, mentre mi trovavo sotto il torchio della privazione della luce del mio dolce Gesù, e sentendomi che non ne potevo più, la mia cara vita, il mio sommo bene si è mosso nel mio interno, ed io, sentendolo, gli ho detto: “Gesù, come mi lasci! Senza di Te io non so dove mi ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

19-45 Agosto 8, 1926 Quanto più l’anima sta immedesimata con Dio, tanto più può darle, e lei può prendere. Esempio del mare ed il fiumicello.

(1) Trovandomi nel solito mio stato, mi sentivo tutta abbandonata nelle braccia di Gesù, e Lui, movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2)Figlia mia, quanto più l’anima sta immedesimata con Me, tanto più Io posso darle e lei può prendere da Me. Succede come tra il mare ed il fiumicello diviso dal mare da una sola parete, tanto, che se si togliesse la parete, il mare ed il fiumicello diventerebbero un solo mare. Ora, se il mare straripa, il fiumicello, essendo vicino, riceve l’acqua del mare; se le onde fragorose s’innalzano, nell’abbassarsi scaricano nel ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

19-46 Agosto 12, 1926 Il Voler Divino non può regnare se le tre potenze dell’anima non sono ordinate con Dio.

(1) Le privazioni del mio dolce Gesù si vanno facendo più lunghe. Oh! come mi fa spasimare il suo ritorno! come le ore, i giorni compariscono secoli senza di Lui! ma secoli di notte, non di giorni! Onde, mentre stavo con ansie aspettando il suo ritorno, come lampo che sorge è uscito da dentro il mio interno e stringendomi a Sé mi ha detto:

(2) “Figlia mia, l’uomo fu creato da Dio con tre potenze: Memoria, intelletto e volontà, e questo perché potesse tenere i vincoli di comunicazione con le Divine Persone della Trinità Sacrosanta; queste erano come vie per salire a Dio, come porte per entrare, come stanze per formare il continuo soggiorno, la creatura a Dio, Dio alla creatura; queste sono le vie regali dell’uno e dell’altro, le porte d’oro che Iddio mise nel fondo dell’anima per poter entrare la Sovranità Suprema della Maestà Divina, la stanza sicura ed incrollabile dove Iddio doveva fare il suo celeste soggiorno. Ora, la mia Volontà, per poter formare il suo Regno nell’intimo dell’anima, vuol trovare in ordine al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo queste tre potenze date alla creatura per elevarla alla somiglianza del suo Creatore. La mia Volontà non uscirebbe fuori dai suoi domini se queste tre potenze dell’anima stessero in ordine a Dio, ed il suo regnare sarebbe felice e come connaturale, perché con lo stare in ordine a Dio queste tre potenze, terrebbe l’ordine in sé stessi e fuori di sé, ed il Regno della Volontà di Dio e quello della creatura non sarebbe un Regno diviso, ma uno solo, e quindi il suo dominio ed il suo regime sarebbe uno solo. Molto più che la mia Volontà non sa regnare dove non c’è ordine e armonia, inseparabile qualità e proprietà indispensabile delle Divine Persone, e l’anima mai può essere ordinata e armonizzare col suo Creatore se non tiene le sue tre potenze aperte per ricevere da Dio le sue qualità ordinate, e le sue proprietà armonizzate, in modo che la mia Volontà trovando le armonie divine e l’ordine supremo del Regno Divino e del regno umano, ne forma uno solo e vi regna col suo pieno dominio. Ah! figlia mia, quanto disordine vi regna nelle tre potenze dell’anima umana, si può dire che ci hanno serrato le porte in faccia, hanno barricato le vie per impedirci il passo e spezzare con Noi le comunicazioni, mentre fu il dono più grande che gli facemmo nel crearla. Queste tre potenze dovevano servire per comprendere Colui che l’aveva creato, per crescere a sua somiglianza e trasfusa la sua volontà in quella del suo Creatore dargli il diritto di farla regnare. Ecco perciò che il Supremo Volere non può regnare nell’anima se queste tre potenze, intelletto, memoria e volontà, non si danno la mano tra loro per ritornare allo scopo per cui Iddio l’ha creato. Perciò, prega affinché queste tre potenze ritornino nell’ordine e nell’armonia del loro Creatore, per poter il mio Supremo Volere regnare col suo pieno trionfo”.

19-47 Agosto 14, 1926 Amarezze dell’anima per la notizia della prossima stampa degli scritti sulla Volontà di Dio. Parole di Gesù al riguardo.

(1) Il mio povero cuore nuota nel mare delle amarezze delle privazioni del mio dolce Gesù, e se viene è come lampo che fugge, ed in quel chiarore del lampo veggo il povero mondo, i suoi gravi mali, i vincoli delle nazioni che si vincolano tra loro per muovere guerre e rivoluzioni, e con ciò attirano i castighi del Cielo, e tanto gravi da distruggere città intere e popoli. Oh! Dio, com’è grande la cecità umana. Ma come finisce il lampo della sua amabile presenza, rimango più all’oscuro di prima, col pensiero dei miei poveri fratelli, sparsi nel duro esilio della vita! Ma ciò non bastava a riempire il povero mio cuore d’intense amarezze, un’altra si è aggiunta per soffocare la povera mia esistenza di quelle onde fragorose in cui travolgono la povera anima mia, cioè, la notizia della prossima stampa degli scritti sulla Santissima Volontà di Dio, che il nostro Monsignore Arcivescovo aveva dato la sua approvazione, mettendo lui l’imprimatur, e questo era nulla, il colpo più fatale per la povera anima mia è stato la notizia che non solo si doveva mettere ciò che riguardava la Divina Volontà, perché di questo, dopo tante insistenze di Nostro Signore e dei superiori, mi ero convinta che ciò lo richiedeva la gloria di Dio, e misera e piccola qual sono, non conviene oppormi a ciò che il benedetto Gesù vuole, ma quello che si doveva mettere fuori in stampa, l’ordine che Gesù ha tenuto con me e tutto ciò che mi ha detto, anche sulle altre virtù e circostanze, ciò mi è riuscito troppo doloroso, ho detto e ridetto le mie ragioni perché ciò non si facesse. Onde, mentre mi trovavo così oppressa, il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno, come se sentisse il peso della mia oppressione mi ha stretto fra le sue braccia, e scotendomi mi ha detto:

(2) “Figlia mia, che c’è, che c’è? Sollevati, non voglio che stia così oppressa, invece di ringraziarmi ti opprimi? Tu devi sapere che per fare che la mia Suprema Volontà fosse conosciuta ho dovuto preparare le cose, disporre i mezzi, travolgere l’Arcivescovo con quegli atti di assoluto dominio di mia Volontà, cui l’uomo non mi può resistere, ho dovuto fare uno dei miei grandi prodigi. Credi tu che sia cosa facile ottenere l’approvazione d’un Vescovo? Com’è difficile, quanti cavilli, quante difficoltà, e se approvano è con molte restrizioni, quasi da togliere le sfumature più belle, i colori che più risaltano, a tutto ciò che la mia bontà con tanto amore ha rivelato. Non vedi tu dunque nell’approvazione dell’Arcivescovo il trionfo della mia Volontà? E quindi la grande mia gloria e la grande necessità che le conoscenze del Supremo Volere siano conosciute, e come rugiada benefica smorzino gli ardori delle passioni, come sole che sorge fuga le tenebre della volontà umana e toglie il torpore che quasi tutte le creature tengono, anche nel fare il bene, perché manca la vita del mio Volere. Le mie manifestazioni su di Esso saranno come balsamo che rimarginerà le piaghe che ha prodotto l’umana volontà. Chi avrà il bene di conoscerle si sentirà scorrere una nuova vita di luce, di grazia, di fortezza, per compiere in tutto la mia Volontà, non solo, ma comprendendo il gran male del proprio volere lo aborriranno e si scuoteranno dal durissimo giogo della volontà umana, per mettersi sotto il soave dominio della Mia. Ah! tu non sai né vedi ciò che so e vedo Io, perciò lasciami fare e non ti opprimere. Anzi, avresti dovuto premurare, spingere tu stessa colui che Io con tanto amore ho disposto che ne prendesse l’impegno, anzi dicergli che si affrettasse e che non si perda tempo. Figlia mia, il Regno della mia Volontà è incrollabile ed in queste conoscenze su di Essa ci ho messo tanta luce, grazia e attrazione, da renderlo vittorioso, in modo che come saranno conosciute, faranno dolce battaglia all’umana volontà e resteranno vinte. Queste conoscenze saranno muro altissimo e fortissimo, più che l’eden terrestre, che impediranno al nemico infernale di entrarci dentro per molestare coloro che vinti da Essa, passeranno a vivere nel Regno della mia Volontà. Perciò non ti turbare e lasciami fare, ed Io disporrò tutto perché il Fiat Supremo sia conosciuto”.

19-48 Agosto 18, 1926 Gesù incoraggia colui che deve intraprendere la stampa degli scritti sulla Santissima Volontà di Dio. Potenza degli atti fatti nel Voler Divino.

(1) Mentre pregavo mi sono trovata fuori di me stessa, e nel medesimo tempo vedevo il reverendo padre che deve occuparsi per la stampa degli scritti sulla Santissima Volontà di Dio, con Nostro Signore vicino, che prendeva tutte le conoscenze, effetti e valori che ha manifestato sul Supremo Volere, che cambiati in fili di luce li suggellava nella sua intelligenza, in modo da formare come una corona di luce intorno alla sua testa, e mentre ciò faceva gli ha detto:

(2) “Figlio mio, il compito che ti ho dato è grande, e perciò è necessario che ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

19-49 Agosto 22, 1926 Gli atti fatti nel Voler Supremo prendono l’immagine delle qualità divine. Che significa essere capo d’una missione.

(1) Mi sento come immersa nel Voler Eterno del mio adorabile Gesù, e faccio quanto più mi è possibile il mio giro per tutta la Creazione, per fare compagnia a tutti gli atti che la Divina Volontà opera in essa, ma mentre ciò facevo, il sommo e unico bene si faceva vedere nel mio interno, che guardandomi tutta numerava uno per uno tutti gli atti miei, e se li metteva d’intorno a Sé per goderseli, e dopo mi ha detto:

(2)Figlia mia, sto facendo la numerazione di tutti i tuoi atti per vedere se giungono ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)