MaM
Messaggio del 25 settembre 1996:Cari figli! Oggi vi invito ad offrire le vostre croci e le vostre sofferenze per le mie intenzioni. Figlioli, io sono vostra madre e desidero aiutarvi chiedendo per voi la grazia presso Dio. Figlioli, offrite le vostre sofferenze come dono a Dio perché, diventino un bellissimo fiore di gioia. Perciò, figlioli, pregate per poter capire che la sofferenza può diventare gioia e la croce la via della gioia. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo)

18-6 Ottobre 10, 1925 Ricambio di Volontà tra Dio e la Santissima Vergine e Luisa. La Santissima Vergine ripete all’anima ciò che fece a suo Figlio.

(1) Trovandomi nel solito mio stato, la mia povera mente si trovava in un’atmosfera altissima, mi sembrava di vedere la Divinità, e sopra d’un ginocchio del Padre Celeste la mia Regina Mamma morta, come se non avesse vita. Io, meravigliata, pensavo tra me: “La mia Mamma è morta, ma che morte felice morire sulle ginocchia del nostro Creatore!” Ma guardando meglio, vedevo come se la sua volontà fosse distaccata dal corpo, tenuta nelle mani del Divino Padre. Io stupita guardavo e non sapevo darmi ragione di ciò che vedevo, ma una voce che usciva dal divino trono diceva:

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18-7 Ottobre 17, 1925 La Sapienza Eterna ha stabilito che il cibo dell’anima dell’uomo sia la Volontà di Dio.

(1) Dopo due giorni di privazioni amarissime del mio sommo bene Gesù, me l’ho sentito muovere nel mio interno. Mi pareva di vederlo nel mio interno, che stava seduto con la testa poggiata ad una parte della mia spalla, con la bocca rivolta nella mia in atto di somministrarmi le parole. Io me l’ho stretto e mi son messa ad ascoltarlo, tutta abbandonandomi in Lui. Onde pareva che mi diceva:

(2) “Figlia mia, la mia Volontà è più che cibo; il cibo dà la forza al corpo, lo riscalda, aumenta il sangue, ravviva l’intelligenza se sta ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

18-8 Ottobre 21, 1925 Effetti d’un atto nella Divina Volontà. Il dolore di Gesù sta sospeso nella Divina Volontà aspettando il peccatore.

(1) Questa mattina, il mio dolce Gesù nel venire mi ha detto: “Figlia mia, ti porto il bacio di tutto il Cielo”. E mentre ciò diceva mi ha baciato e ha soggiunto:

(2) “Tutto il Cielo sta nella mia Volontà, e tutto ciò che Io faccio, stando essi in questo Supremo Volere, sentono l’eco degli atti miei e ripetono come rispondendo all’eco mio ciò che faccio Io”.

(3) Detto ciò è scomparso, ma dopo qualche ora è ritornato dicendomi:

(4) “Figlia mia, restituiscimi il bacio che ti ho dato, perché tutto il Cielo, la mia Mamma, il nostro Padre Celeste ed il Divino Spirito stanno aspettando il ricambio del tuo bacio, perché essendo uscito un atto loro nella mia Volontà verso la creatura che vive nell’esilio, anelano che sia loro restituito il ricambio nella stessa mia Volontà”.

(5) Onde, avvicinando la sua bocca alla mia gli ho dato quasi tremante il mio bacio, il quale ha prodotto un suono armonioso non mai sentito, che si elevava in alto e si diffondeva in tutto e a tutti. E Gesù con un amore indicibile ha soggiunto:

(6) “Come sono belli gli atti nella mia Volontà. Ah! tu non sai la potenza, la grandezza, la maraviglia d’un atto nella mia Volontà, quest’atto muove tutto, Cielo e terra come se fosse un atto solo, e tutto il creato, angeli, santi, danno e ricevono il ricambio di quell’atto. Perciò un atto fatto nella mia Volontà non può stare senza ricambio, altrimenti tutti sentirebbero dolore d’un atto divino che ha mosso tutti, mettendo tutti del loro, eppure non ricambiato. L’operato dell’anima nella mia Volontà è come il suono argentino d’una vibrante e squillante campana, che suona tanto forte che chiama l’attenzione di tutti, e suona e risuona così dolce che, tutti conoscono a quel suono l’operato dell’anima nella mia Volontà, ricevendo tutti la gloria, l’onore d’un atto divino”.

(7) Detto ciò è scomparso. Quindi stavo continuando il fondermi nella Volontà Divina, dolendomi di ciascun offesa che sia stata fatta al mio Gesù, dal primo fino all’ultimo uomo che verrà sulla terra, e mentre mi dolevo chiedevo perdono, ma mentre ciò facevo dicevo tra me:

(8) “Mio Gesù, amor mio, non mi basta dolermi e chiederti perdono, ma vorrei annientare qualunque peccato per fare che mai, mai più, Tu fossi offeso”. E Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(9) “Figlia mia, Io ebbi un dolore speciale per ciascun peccato, e sopra del mio dolore pendeva il perdono al peccatore. Ora, questo mio dolore sta sospeso nella mia Volontà aspettando il peccatore quando mi offende, affinché dolendosi d’avermi offeso scenda il mio dolore a dolersi insieme col suo, e subito dargli il perdono; ma quanti mi offendono e non si dolgono? Ed il mio dolore e perdono stanno sospesi nella mia Volontà e come isolati. Grazie figlia mia, grazie che vieni nella mia Volontà a far compagnia al mio dolore e al mio perdono. Continua pure a girare nella mia Volontà, e facendo tuo il mio stesso dolore, grida per ogni offesa: dolore, perdono, affinché non sia Io solo a dolermi e ad impetrare il perdono, ma abbia la compagnia della piccola figlia del mio Volere che si duole insieme con Me”.

18-9 Ottobre 24, 1925 La Divina Volontà è un atto solo, immenso ed eterno che contiene tutto insieme: Creazione, Redenzione, Santificazione. Chi vive nella Divina Volontà possiede quest’atto solo, e prende parte in tutte le sue opere, formando un atto solo con il suo Dio.

(1) Trovandomi nel solito mio stato, il mio dolce Gesù me lo sentivo muovere nel mio interno, in atto di stendersi in me, come se si mettesse in agonia; io sentivo il suo rantolo di agonizzante e mi sentivo anch’io agonizzante insieme con Lui. Onde, dopo d’aver sofferto un poco insieme con Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, il pensare alla mia Passione, il compatirmi nelle mie pene, mi è molto gradito, sento che non sono solo nelle mie pene, ma ho insieme con Me la compagnia della creatura, per causa della quale Io soffro ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

18-10 Novembre 1, 1925 La pena della privazione di Gesù supera la stessa pena dell’inferno. La Volontà di Dio si offre in aiuto e tutto il Cielo è rivolto verso dell’anima.

(1) Ho passato giorni amarissimi priva del mio dolce Gesù, il pensiero di non vederlo più martellava il mio povero cuore, come sull’incudine, a ripetuti colpi crudeli di martello. Ah! Gesù, mi hai messo in un inferno vivente, anzi le mie pene superano le stesse pene infernali; ahi! i dannati non ti amano e siccome manca il germe dell’amore fuggono da Te, né sospirano il tuo amplesso, le loro pene si rincrudirebbero di più con la tua presenza; un amore odiato non sopporta la presenza della persona che odia, perciò per loro è più sopportabile la tua privazione, ma ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

18-11 Novembre 5, 1925 I gemiti dello Spirito Santo nei Sacramenti. Ricambio d’amore dell’anima.

(1) Stavo secondo il mio solito fondendomi nel Santo Voler Divino, e mentre per quanto era a me possibile cercavo di ricambiare col mio piccolo amore il mio Gesù per tutto ciò che ha fatto nella Redenzione, il mio amabile e dolce amore Gesù, movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, con il tuo volo nella mia Volontà giungi in tutti i sacramenti da Me istituiti, scendi nel fondo di essi per darmi il tuo piccolo ricambio d’amore. Oh! quante mie lacrime segrete vi troverai, quanti sospiri amari, quanti gemiti soffoggati dello Spirito ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

18-12 Novembre 9, 1925 Il fondersi nel Volere Divino è l’atto più grande, ed il che più onora il nostro Creatore.

(1) Stavo secondo il mio solito fondendomi nel Santo Voler Divino, per poi fare la mia adorazione al crocifisso mio bene, e siccome più d’una volta, mentre stavo facendo i miei atti nel Voler Supremo mi aveva sorpreso il sonno, ciò che prima mai mi succedeva, quindi non avevo compiuto l’uno né fatto l’adorazione, onde ho detto tra me: “Faccio prima l’adorazione al crocifisso, e se non sarò sorpresa dal sonno mi fonderò nel Voler Divino per fare miei soliti atti”. Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù è uscito da dentro il mio interno, e mettendo il suo volto vicino al mio mi ha detto:

(2) “Figlia mia, voglio che ti fonda prima nel mio Volere, che venga innanzi alla Maestà Suprema per riordinare tutte le volontà umane nella Volontà del loro Creatore, per riparare con la mia stessa Volontà tutti gli atti delle volontà delle creature opposti alla mia. Volontà è uscita da Noi per divinizzare la creatura, e volontà vogliamo, e quando questa Volontà è respinta da loro per fare la propria, è l’offesa più diretta al Creatore, è il disconoscere tutti i beni della Creazione e allontanarsi dalla sua somiglianza. E ti pare poco che tu, fondendoti nella mia Volontà prenda come in grembo tutta questa mia Volontà, che sebbene è una, ad ogni creatura porta il suo atto divinizzatore, e tu, riunendoli tutti insieme questi atti della mia Volontà me li porti innanzi alla Maestà Suprema per ricambiarli con la tua insieme alla Mia, col tuo amore, rifacendo tutti gli atti opposti delle creature, e pressa questa mia stessa Volontà che sorprenda di nuovo le creature con atti più ripetuti, affinché la conoscano, la ricevano in loro come atto primo, la amino e compiano in tutto questa Santa Volontà? L’adorazione alle mie piaghe, più di uno me la fa, ma ridarmi i diritti alla mia Volontà come atto primo che feci verso dell’uomo, non me lo fa nessuno, perciò spetta a te il farlo che hai una missione speciale sulla mia Volontà. E se mentre ciò fai il sonno ti sorprenderà, il nostro Padre Celeste ti guarderà con amore nel vederti dormire nelle sue braccia, vedendo la sua piccola figlia che, anche dormendo, tiene nel suo piccolo grembo tutti gli atti della Sua Volontà per ripararli, ricambiarli in amore e dare a ciascun atto della nostra Volontà l’onore, la sovranità ed il diritto che le conviene. Perciò, prima compi il tuo dovere, e poi, se puoi, farai anche l’adorazione alle mie piaghe”.

(3) Sia sempre ringraziato Gesù, questa notte, per sua bontà, ho fatto l’una e l’altra.

18-13 Novembre 12, 1925 Chi è chiamato come capo d’una missione, deve racchiudere tutti i beni appartenenti a quella missione per comunicarli agli altri. E’ solito della Sapienza Eterna stabilire gli atti della creatura per dare compimento al bene che vuol fare ad essa.

(1) Stavo fondendomi secondo il mio solito nel Santo Voler Divino, ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno, mi ha stretto tutta a Sé e si è messo in atto di darmi una lezione e correzione, e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, sii attenta nel fare i tuoi atti nella mia Volontà, tu devi sapere che chi è chiamato come capo d’una missione, quanto più racchiude di bene appartenente a quella missione, tanto più di bene potrà comunicare agli altri; quei beni saranno come tanti germi che presterà agli altri, affinché chi avrà ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

18-14 Novembre 19, 1925 Il Divin Volere vuole la compagnia della creatura per poter arricchirla, istruirla e darle il possesso del bene che le fa conoscere.

(1) Mi sentivo come immersa nel mare immenso della Suprema Volontà e avrei voluto, come mi dice il mio amabile Gesù: Nulla farmi sfuggire di tutti gli atti che ha fatto, fa e farà, che per Gesù sono un atto solo; che io sempre ci fosse insieme con questa Divina Volontà per darle il mio piccolo ricambio d’amore e di ringraziamento; avrei voluto almeno fare una lunga nota di tutti gli atti di questa Volontà Suprema, per ammirare, lodare ciò che Essa sa fare, ed essere sempre insieme con Essa, mai lasciarla sola. Ma, ahimè! la mia piccolezza è tanta che mi sperdo e non so da dove prenderla per seguirla, perché dovunque la trovo e sempre in atto d’operare cose sorprendenti, sia nelle cose grandi come nelle più piccole. Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù uscendo dal mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia del mio Santo Volere, chi è figlia deve conoscere ciò che fa il padre, deve sapere ciò che possiede e deve poter dire al padre: ciò che è tuo è mio, e se ciò non fosse significa che non c’è sommo accordo tra padre e figlia, o forse non è figlia legittima di questo padre. Così è chi è vera figlia della mia Volontà, deve conoscere ciò che fa e gli immensi beni che possiede; è proprio questo il vivere nel mio Volere, far compagnia a tutti gli atti che fa la mia Volontà. Essa non vuol vivere isolata in mezzo alla Creazione, ma vuole la compagnia della creatura per causa della quale, perché l’ama tanto, mantiene l’ordine di tutta la Creazione e si fa vita di ciascuna cosa; e quando trova l’anima che le fa compagnia in questa vita che mantiene in tutto l’universo, la mia Volontà gioisce, fa festa e si sente felice, trova colei che ama e da cui viene riamata, trova a chi può farsi conoscere, ciò che possiede, e nella sua felicità narra all’anima gli arcani del suo Volere, il suo valore ed i suoi effetti sorprendenti; ma ciò è nulla, come narra le sue conoscenze, ciò che fa, e ciò che è, cosi le fa donazione di ciò che le manifesta, e più che valida scrittura è la stessa conoscenza, che a caratteri di luce ha impresso nell’anima il possesso dei beni che la sua conoscenza contiene. Oh! com’è bello vedere la santità, la potenza, l’immensità del mio Volere, trattenersi con la piccolezza della volontà umana nell’atto che le fa compagnia; Esso vuol sempre dare, non si arresta mai, vuol vedere la piccolezza bella, ricca, potente; la vuol tenere sempre vicino, per poterle sempre dare. Non c’è cosa più bella, più graziosa, più sorprendente a vedersi, di un’anima che cerca di seguire gli atti della Volontà del suo Creatore. C’è una gara continua tra loro, un amore reciproco, un dare e un ricevere continuo. Oh! se tu sapessi come sei ricca; quante cose conosci della mia Volontà, tanti beni possiedi; se tu li enumeri ti sperderai e resterai affogata in essi. Perciò sii attenta nel seguire gli atti del mio Volere, se vuoi fargli continua compagnia”.

18-15 Novembre 22, 1925 Il gran bene che l’anima riceve col vivere nel Voler Supremo. Gli atti fatti in Esso formano una rugiada celeste che copre tutte le creature.

(1) Stavo secondo il mio solito fondendomi nel Santo Voler Divino, cercando per quanto a me è possibile d’abbracciare tutto nel mio piccolo grembo, per poter mettere il mio piccolo ti amo su tutte le cose, il mio grazie, la mia adorazione, il mio ti benedico, con la potenza del Fiat Supremo, per poter tenere compagnia a questa Suprema Volontà sparsa con tanto amore nella Creazione. Ma mentre ciò facevo pensavo tra me: “Che cosa riceve l’anima vivendo in quest’atmosfera celeste della Suprema Volontà?” In questo mentre, il mio amabile Gesù è uscito da dentro il mio interno, e ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)