(1) Il mio abbandono continua nel Fiat Divino, ma mi sentivo preoccupata dal pensiero, come mai potrà venire questo regno della Volontà Divina? Il peccato abbonda, i mali peggiorano, le creature mi sembrano indisposte a ricevere un sì gran bene, tanto che non c’è anima per quanto buone fossero, che veramente vogliono occuparsi di far conoscere ciò che riguarda la Divina Volontà. Se Dio non opera un prodigio della sua onnipotenza, il regno del Fiat Divino potrà stare nel Cielo, ma per la terra è inutile pensarci. Ma mentre ciò ed altro pensavo, il mio amato Gesù, facendo la ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Il mio seguire il Voler Divino continua, me lo sento sempre sopra di me, in atto di chiudersi negli atti miei per avere il contento di dirmi: “Il tuo atto è mio, perché dentro vi è la mia vita che l’ha formato”. Mi sembra che con una pazienza invitta, ma pazienza amorosa, dolce, amabile, che rapisce la povera anima mia osserva, numera quando debbo operare, muovere il passo ed altro, per chiudere la sua vita operante ed il muovere del suo passo nel mio, come se si volesse imprigionare nell’atto mio, sebbene resta immensa qual’è. Ma chi può ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo secondo il mio solito, facendo il giro negli atti fatti della Divina Volontà, mi sentivo che in Essa e con Essa potevo tutto abbracciare, tutto ricordare, tutto guardare di ciò che aveva fatto la Divina Volontà. Era il teatro infinito che si presentava innanzi alla mia piccola mente, che con scene divine ed innumerevoli faceva gustare dolcezze indicibile e scene le più belle ed incantevole che la potenza del Fiat Divino ha messo fuori nel giro della Creazione, Redenzione e Santificazione. Sembra che è un giro che ha fatto nel corso dei secoli, ed in questo giro ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) La mia piccola anima continua a valicare il mare interminabile del Fiat Divino, ed oh! come resto sorpresa ché mentre mi sembra che ho fatto una lunga via, faccio per guardare, non trovo altro che pochi passi a confronto di quelli che mi resta da fare. L’interminabilità è tanta, che ancorché dovessi camminare secoli mi troverei sempre al principio, e c’è tanto da conoscere del Voler Divino che trovandomi nel suo mare mi sento sempre la piccola ignorantella, che appena ho imparato le vocali della Divina Volontà, e forse le consonante le andrò ad imparare nella patria celeste, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Mi sentivo tutta impensierita sulle tante verità che Gesù benedetto mi ha detto sulla sua Divina Volontà, e mentre sentivo in me il sacro deposito delle sue verità, sentivo insieme un santo timore del come le custodivo nella povera anima mia, e molte volte malamente esposto, senza quell’attenzione che si conviene a verità che contengono valore infinito, ed oh! come vorrei imitare i beati, che mentre ne conoscono tanto della Divina Volontà, non dicono nulla a nessuno ai poveri viatori, se le tengono tutte con loro, si beatificano, si felicitano, ma da lassù non mandano neppure una parola ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo seguendo gli atti del Fiat Divino, e mi pareva che in ogni suo atto che io seguivo mi preparava il suo soffio d’amore, che conteneva in Sé e che sospirava di sprigionarlo da Sé, per farlo prigioniero nella povera anima mia, ed io sentendo il suo amore, da dentro il suo stesso amore sprigionavo il mio amore verso di chi tanto mi amava, e sospiravo il suo nuovo soffio d’amore, per dirgli con affetto più intenso: “Ti amo”. Mi pareva che è tanto il desiderio che la Divina Volontà vuol essere amata, che Essa stessa mette nell’anima ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Il mio abbandono nel Voler Divino continua, mi sento sempre il piccolo atomo che vado su e giù, come errante nei suoi atti, per trovare la sua e la mia vita negli atti suoi, ed il mio atomo non si arresta, corre, corre sempre, perché sento l’estremo bisogno di trovare la vita nel Fiat! Altrimenti mi sento che non posso vivere senza a sua vita, e senza dei suoi atti mi sento digiuno, e perciò debbo correre per trovare vita e cibo. Molto più, che la Divina Volontà mi aspetta con un amore indicibile nei suoi atti per ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Il mio dolce Gesù, con la sua forza rapitrice mi tira sempre nella sua adorabile Volontà, per farmi percorrere la molteplicità delle sue opere, che pare che mi aspettano per darmi qualche cosa in più di quello che mi hanno dato, ed io resto sorpresa di tanta bontà e liberalità divina. E l’amato Gesù, per infondere in me maggiore amore e voglia di seguire gli atti della Divina Volontà, mi ha detto:
(2) “Figlia benedetta del mio Volere, ogni qual volta ti elevi in Essa per unirti a ciascun atto che ha fatto, ed al suo unire il tuo, l’atto divino sorge e ti da un grado di grazia, d’amore, di santità, un grado di vita divina e di gloria; questi gradi unite insieme formano la sostanza necessaria per formare la vita divina nella creatura; chi forma il palpito, chi il respiro, chi la parola, chi l’occhio, chi la bellezza, chi la santità di Dio nel fondo dell’anima. I nostri atti sorgono come si appressa la creatura, per dare ciò che posseggono, con ansia l’aspettano per mettersi in attitudine di sorgere, per formare i loro sbocchi divini, per deporsi e ripetere gli atti in essa. Sicché, chi si unisce cogli atti della nostra Volontà Divina, ci dà occasione di farci lavorare, ma per fare che cosa? Di formare la nostra vita col nostro lavoro nella creatura. Tu devi sapere che la creatura coll’elevarsi nella nostra Divina Volontà, lascia tutto e si riduce nel suo nulla, questo nulla riconosce il suo Creatore, ed il Creatore riconosce il nulla che uscì alla luce, non il nulla ingombrato di cose che a Lui non appartengono, no, e trovandolo nulla lo riempie del Tutto. Ecco che significa vivere nella mia Volontà, sgombrarsi di tutto, e leggera leggera, volarsene nel seno del Padre Celeste, per fare che questo nulla riceva la vita di Colui che la creò. Oltre di ciò, la nostra Volontà è la nostra vita ed il cibo nostro, e siccome Noi non abbiamo bisogno di cibi materiali, perciò Essa ci dà il cibo delle sue opere sante, e siccome la creatura è una delle nostre opere, vogliamo trovare in lei la nostra Volontà come vita, affinché non solo essa, ma tutte le opere sue ci servano di cibo, e Noi per contraccambio le diamo il cibo delle nostre. Questo cibarci dei stessi cibi forma l’affiatamento tra Dio e la creatura, questo affiatamento produce pace, comunicazione di beni, inseparabilità, pare che il fiato divino fiata nella creatura e quello di essa in Dio, che l’unisce tanto da sentirsi come se il fiato dell’uno come se fosse un solo col l’altro. Quindi succede affiatamenti di Volontà, affiatamento d’amore, di opere, sentiamo quel fiato che uscimmo nella creazione dell’uomo, che spezzò col fare la sua volontà, rinato di nuovo nella creatura, la nostra Volontà tiene virtù ed ufficio di rigenerare in essa ciò che ha perduto col peccato, e di riordinarla come uscì dalle nostre mani creatrice”.
(3) Dopo di ciò stavo girando nelle opere della Creazione e Redenzione ed il mio Sovrano Gesù ha soggiunto:
(4) “Figlia mia, le nostre opere soffrono l’isolamento se non sono riconosciute come opere fatte per amore delle creature, perché non ci fu altro scopo nel fare tante opere meravigliose nella Creazione, che darle tante attestati d’amore. Noi non avevamo nessun bisogno, tutto fu fatto con un amore intenso per loro. Ora, se non viene riconosciuto questo nostro amore in ciascuna cosa creata, le nostre opere restano sole, senza corteggio, senza onori e come appartati dalle creature, sicché il cielo, il sole, le altre cose create sono sole, ciò che Io feci nella Redenzione, le mie opere, le mie pene, le mie lacrime e tutto il resto sono isolate. Ora, chi forma la compagnia alle opere nostre? Chi le riconosce e girando in esse trova il nostro amore palpitante per lei, che sospira la sua compagnia per dare e ricevere amore. Tanto che quando tu giri nella nostra Volontà per trovare le opere nostre, e riconoscere il nostro amore e metterci il tuo, mi sento tanto tirato che quasi sempre ti aspetto in ciascun opera, per godere la tua compagnia, il tuo corteggio, e mi sento come contraccambiato di quello che ho fatto e patito, e quando qualche volta tu tardi a venire, Io aspetto e mi metto alla vedetta da dentro le opere mie, per vedere quando stai per venire, per godermi la tua dolce compagnia. Perciò sii attenta, non mi fare aspettare”.
(1) Stavo continuando i miei atti nella Divina Volontà per trovare tutti gli atti suoi e fonderli insieme, così poter dire: “Faccio ciò che Essa fa”. Oh! che felicità si sente nel pensare che io sto facendo ciò che fa la Divina Volontà. Ed il mio amabile Gesù, visitando la piccola sua figlia mi ha detto:
(2) “Figlia buona, se tu sapessi che vuoto si forma nell’atto della creatura quando non è riempito del tutto della mia Volontà, sicché in quell’atto manca la pienezza della santità, manca l’infinito, e siccome manca l’infinito, si vede un abisso ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Sono sempre tra le braccia della Divina Volontà, la quale più che madre mi tiene stretta fra le sue braccia, circondata dalla sua luce per infondermi la sua vita di Cielo, mi sembra che è tutta attenzione per avere la sua grande gloria di avere una figlia tutta di Volontà Divina, che non ha preso altro cibo, che non conosce altra scienza, né altra legge, né altri gusti o piacere che la sola sua Volontà, e perciò per tenermi occupata ed alienata da tutto, mi fa tante sorprese, mi dice tante belle cose, una più bella dell’altra, ma ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)