MaM
Messaggio del 2 dicembre 2010:Cari figli, oggi qui con voi prego affinché troviate la forza di aprire i vostri cuori e di conoscere così l’enorme amore del Dio sofferente. Per questo Suo amore, bontà e mitezza io sono con voi. Vi invito affinché questo tempo particolare di preparazione sia tempo di preghiera, penitenza e conversione. Figli miei, avete bisogno di Dio. Non potete andare avanti senza mio Figlio. Quando comprenderete e accetterete questo, si realizzerà ciò che vi è promesso. Per mezzo dello Spirito Santo nascerà nei vostri cuori il Regno dei Cieli. Io vi conduco a questo. Vi ringrazio.

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - Messaggi anno:1923

16-27 Novembre 5, 1923 Gli atti fatti nel Divin Volere formano gli accidenti che imprigionano Gesù nell’anima, e vi formano la sua Vita reale.

(1) Mi sentivo oppressa per la privazione del mio dolce Gesù, con l’aggiunta che il confessore, siccome non avevo avuto la fiducia di aprirmi e perché cattiva, mi aveva negato l’assoluzione. Onde avendo fatta la santa comunione, mi abbandonavo nelle braccia del mio dolcissimo Gesù e gli dicevo:

(2) “Amor mio, aiutami, non mi abbandonare, Tu sai in che stato mi trovo per la tua privazione, eppure da parte delle creature, invece d’aiuto aggiungono pene a pene, sicché senza di Te non ho più nessuno, o con Te o sola a piangere la mia dura sorte ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

16-28 Novembre 8, 1923 Come Gesù venendo sulla terra abolì e perfezionò le leggi antiche per stabilire le nuove, così adesso con la Santità del “Fiat Voluntas Tua”.

(1) Le sue privazioni continuano, al più come lampo fuggitivo che mentre pare che voglia far luce, si rimane più all’oscuro di prima. Ora, mentre nuotavo nelle amarezze della sua privazione, il mio dolce Gesù si faceva vedere nel mio interno tutto occupato a scrivere, non con penna, ma col suo dito, che mandando raggi di luce, gli serviva quella luce come penna per scrivere nel fondo dell’anima mia; io gli volevo dire chi sa quante cose della povera anima mia, ma Lui mettendosi il dito alla bocca, mi faceva capire che zittisse, che non voleva essere distolto. Onde dopo che ha finito mi ha detto:

(2) “Figlia del mio Supremo Volere, sto scrivendo nell’anima tua la legge della mia Volontà ed il bene che Essa porta. Primo voglio scriverla nell’anima tua, e poi a poco a poco te la spiegherò”.

(3) Ed io: “Mio Gesù, voglio dirti lo stato dell’anima mia; oh! come mi sento male, dimmi perché mi lasci? Che dovrei fare per non perderti? ”.

(4) E Gesù: “Non ti affliggere figlia mia. Tu devi sapere che quando venni sulla terra, venni ad abolire le leggi antiche, altre a perfezionarne, ma con l’abolirle non mi esentai di osservare quelle leggi, anzi le osservai nel modo più perfetto che non lo facevano gli altri, ma dovendo unire in Me l’antico ed il nuovo, volli osservarle per dare compimento alle leggi antiche, mettendone il suggello dell’abolimento, e dar principio alla legge nuova che Io venni a stabilire sulla terra, legge di grazia e d’amore in cui racchiudevo tutti i sacrifici in Me, dovendo essere Io il vero ed il solo sacrificato, quindi tutti gli altri sacrifici non erano più necessari, perché essendo Io uomo e Dio, era più che sufficiente a soddisfare per tutti.

(5) Ora figlia diletta mia, volendo fare di te un’immagine più perfetta di Me e dar principio ad una santità così nobile e Divina, qual’è il Fiat Voluntas tua come in Cielo così in terra, voglio accentrare in te tutti gli stati d’animo che ci sono stati finora nel cammino della santità, e come tu li soffri e passi facendo ciò nel mio Volere, Io ne do il compimento, l’incorono, e abbellendoli ne metto il suggello. Tutto deve finire nella mia Volontà, e dove le altre santità finiscono, la santità del mio Volere, essendo nobile e divina, tiene per sgabello tutte le altre santità e dà il suo principio, perciò lasciami fare, fammi ripetere la mia Vita e ciò che feci nella Redenzione con tanto amore, ora con più amore voglio ripeterlo in te, per dar principio a che la mi Volontà, le sue leggi, siano conosciute, ma ne voglio il tuo volere unito e sperduto nel mio”.

16-29 Novembre 10, 1923 Com’è bella la piccolezza. Il Signore opera le cose più grandi coi piccoli: Per la Redenzione si servì della piccolezza della Santissima Vergine, e per il Fiat Voluntas tua della piccolezza di Luisa.

(1) Stavo tutta abbandonandomi nelle braccia del mio dolce Gesù, e mentre pregavo vedevo la povera anima mia piccola piccola, ma d’una piccolezza estrema e pensavo tra me: “Come son piccina, aveva ragione Gesù di dirmi che io ero la più piccola di tutti, vorrei veramente sapere se fra tutti io sono la più piccola”. Ora, mentre ciò pensavo, il mio sempre amabile Gesù, movendosi nel mio interno, mi faceva vedere che prendeva nelle sue braccia questa piccina e se la stringeva forte al suo cuore, e quella si faceva fare ciò che Gesù voleva, e mi ha detto: ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

16-30 Novembre 15, 1923 I beni che contiene la Divina Volontà stanno sospesi. Festa del Divin Volere. Compito della Regina del Cielo e compito della piccola figlia del Divin Volere. Come era necessario prima la Redenzione.

(1) Mi sentivo come inabissata nel Santo Voler di Dio, ed il mio dolce Gesù, mi sembrava che nel mio interno si dilettava molto nel mandarmi luce, ed io mi sentivo come eclissata in quella luce. La mia mente me la sentivo tanto riempire che non potevo contenerla, tanto che ho detto: “Gesù, cuor mio, non sai che sono piccola? Non posso contenere ciò che Tu vuoi mettere nella mia intelligenza”.

(2) E Gesù: “Piccola figlia mia, non temere, il tuo Gesù te la farà bere a sorsi a sorsi questa luce, affinché possa riceverla ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

16-31 Novembre 20, 1923 Timori di Luisa. La volontà umana mette l’anima nel declivio del male, la Divina fa risorgere tutto.

(1) Mi sentivo un timore di ciò che scrivo, e pensavo tra me: “Qual sarà la mia confusione nel giorno del giudizio, se invece d’essere il mio Gesù che mi parla fosse una mia fantasia, oppure il nemico infernale? Mio Gesù, mi sento morire al solo pensarlo e Tu sai il gran ritegno che sento nello scrivere, se non fosse per la benedetta ubbidienza non avrei vergato neppure una parola”. E mi sentivo tale confusione, che se stesse in mio potere avrei bruciato tutto.

(2) Ora, mentre mi trovavo in questo stato, il mio sempre adorabile Gesù è uscito da dentro il mio interno come piccolo bambino, e mettendo la sua testolina sopra la mia spalla si stringeva al mio volto, e mi ha detto:

(3) “Figlia mia, perché temi? Tu non devi accorarti dei pensieri, ma dei fatti. Non è forse vero che la tua volontà, abbracciando la mia vuol trovare tutti per vincolarli con la mia, per riannodare tutti i rapporti spezzati tra la volontà umana e la Divina, esibendoti a difendere e scusare le creature e a riparare il Creatore? Questo è, certo, un fatto in te; non è forse vero che giurasti di voler vivere nel mio Volere pronunziando un sì? Ah! quel sì ti è catena che ti tiene avvinta nella mia Volontà, e gustando di Essa ti fa aborrire l’ombra della tua volontà, questo è un fatto; e poi, tant’altre cose che tu sai. Se tu scrivessi e non ci fosse in te la vita, i fatti di ciò che scrivi, allora avresti potuto temere, ed Io non ti avrei dato né forza, né luce, né assistenza, anzi ti sarei sminuita e non avresti potuto andare avanti, perciò quietati e segue a vivere come impastata nella mia Volontà, affinché allarghi i confini della tua volontà umana nella mia. Vedi, anche la mia Umanità fu piccola e andò crescendo come impastata con la Divina Volontà, in modo che come crescevo, così la mia volontà umana, vivendo insieme con la Divina, allargava i suoi confini in quella dell’Eterno e preparava la Redenzione ed il Fiat Voluntas tua come in Cielo così in terra, e tu non vuoi seguire la mia crescenza ed il tuo volo nella mia Volontà? La mia Volontà non solo è vita, ma è aria dell’anima, e se manca l’aria alla vita, la natura incomincia a declinare, il respiro è stentato, il cuore è interrotto nel palpito, la circolazione del sangue è irregolare, l’intelligenza resta attutita, l’occhio semispento, la voce strozzata, le forze perdute; che cosa è che tanto scompiglio getta nella vita umana? La mancanza dell’aria, sicché un’aria balsamica può restituire l’ordine, il vigore alla natura. E questo lo fa la propria volontà, che come aria cattiva mette lo scompiglio, l’irregolarità, la debolezza, il declino a ciò che è bene nell’anima, e se non si aiuta con l’aria celeste della mia Volontà, che tutto fa risorgere, fortifica, ordina, santifica, la vita umana sarà una vita semispenta, disordinata e nel declivio del male”.

16-32 Novembre 24, 1923 La storia dolente della Divina Volontà. Come la Vergine per l’opera della Redenzione fece suoi tutti gli atti della Divina Volontà e preparò il cibo ai suoi figli, anche Luisa deve farlo per l’opera del Fiat Voluntas tua.

(1) Stavo facendo l’ora della passione quando la mia Mamma addolorata ricevette il suo morto Figlio nelle sue braccia, e lo depose nel sepolcro, e nel mio interno dicevo: “Mamma mia, insieme con Gesù ti metto nelle tue braccia tutte le anime, affinché tutte le riconosca per tuoi figli, ad uno ad uno li scriva nel tuo cuore, li deponga nelle piaghe di Gesù; sono i figli del tuo dolore immenso, e tanto basta perché li riconosca e ami, ed io voglio mettere tutte le generazioni nella Volontà Suprema, affinché nessuno vi manchi, e a nome di tutti vi ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

16-33 Novembre 28, 1923 La neonata della Divina Volontà. La croce del Voler Divino fu la più lunga per Gesù. Come ogni atto opposto della volontà umana alla Divina era una croce distinta per Gesù.

(1) Mi sento sempre inabissata nel Santo Volere del mio Gesù, e mi pareva di vedere la piccola anima mia come una neonata bambina, che il benedetto Gesù cresceva nelle sue braccia con l’alito del suo Volere, con una gelosia tale, che non voleva che nulla guardasse, che nulla sentisse, che nulla toccasse; e per fare che nulla la distraesse, la teneva incantata col dolce incanto dei suoi insegnamenti della sua Santissima Volontà, e la piccola neonata cresceva e si nutriva con l’alito del Volere del suo Gesù, non solo, ma mi copriva di tante piccole croci di luce, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

16-34 Dicembre 4, 1923 Luisa non vuole essere conosciuta. Gesù parla della necessità di questa conoscenza.

(1) Stavo pensando a ciò che scrivo sul Santissimo Volere del mio dolce Gesù. Che il benedetto Gesù voglia dire tante cose sublimi del suo Santo Volere è giusto, perché tutto ciò che si può dire di Esso, l’altezza, la grandezza, i prodigi, ecc. , tutto va bene, anzi tutto è poco a quello che si può dire; ma quell’intrecciare sempre insieme questa povera anima mia, non ci dovrebbe essere, la sua Volontà è quella che dovrebbe far conoscere, non me; la mia povera persona non dovrebbe esistere, molto più che tutta la cosa è sua, non mia, a ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

16-35 Dicembre 6, 1923 Il compito della Vergine Santissima, il compito di Gesù ed il compito di Luisa per fare che venga il Regno della Divina Volontà sulla terra.

(1) Stavo pregando, ed il mio dolce Gesù si faceva vedere nel mio interno che mi guardava fisso, ed io, attirata dal suo sguardo, guardavo Lui fin dentro il suo interno, che mi pareva come se fosse un cristallo in cui si poteva vedere tutto ciò che il mio amato Gesù faceva, ed io unendomi insieme cercavo di fare ciò che Lui faceva. Altre volte mi sembrava che Gesù prendesse la mia anima fra le sue mani e la gettava a volo nell’immensità della sua Volontà dicendomi:

(2) “La neonata della mia Volontà; nella mia Volontà ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

16-36 Dicembre 8, 1923 Sull’Immacolato Concepimento della Vergine.

(1) Stavo pensando all’Immacolato Concepimento della mia Mamma Regina, ed il mio sempre amabile Gesù, dopo aver fatto la santa comunione, si faceva vedere nel mio interno come dentro d’una stanza tutta luce, ed in questa luce faceva vedere tutto ciò che aveva fatto in tutto il corso della sua Vita; si vedevano schierati in ordine tutti i suoi meriti, le sue opere, le sue pene, le sue piaghe, il suo sangue, tutto ciò che conteneva la Vita d’un Uomo e Dio, come in atto di prevenire un’anima a Lui tanto, tanto cara, da qualunque minimo male che potesse ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)