MaM
Messaggio del 22 febbraio 1986: Figli cari, sappiate che potrete accogliere l’amore divino solo se capirete che nelle croci Dio vi offre le sue grazie e il suo amore. Dio mette a vostra disposizione le sue grazie. Potete riceverne quante ne volete, dipende da voi. Perciò pregate, pregate, pregate!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 16-35 Dicembre 6, 1923 Il compito della Vergine Santissima, il compito di Gesù ed il compito di Luisa per fare che venga il Regno della Divina Volontà sulla terra.

(1) Stavo pregando, ed il mio dolce Gesù si faceva vedere nel mio interno che mi guardava fisso, ed io, attirata dal suo sguardo, guardavo Lui fin dentro il suo interno, che mi pareva come se fosse un cristallo in cui si poteva vedere tutto ciò che il mio amato Gesù faceva, ed io unendomi insieme cercavo di fare ciò che Lui faceva. Altre volte mi sembrava che Gesù prendesse la mia anima fra le sue mani e la gettava a volo nell’immensità della sua Volontà dicendomi:

(2) “La neonata della mia Volontà; nella mia Volontà sei nata, in Essa voglio che viva. Vola, vola nell’Eterno Volere, compisci il tuo ufficio, vedi che c’è da fare tra la Divinità e le creature, gira per tutte le generazioni, ma sempre nel mio Volere, altrimenti non le troverai tutte, e amando, operando, riparando, adorando per tutti ti porterai innanzi alla Maestà Suprema per darle tutto l’amore, gli omaggi di tutti e di ciascuno come vera figlia primogenita del nostro Volere”.

(3) Io prendevo il volo e Gesù seguiva col suo sguardo il mio volo; ma chi può dire ciò che facevo? Nel suo Volere trovavo tutto l’amore che la sua Volontà doveva dare alle creature, e non prendendolo esse, stava sospeso aspettando che fosse preso, ed io lo facevo mio, ed investendo tutte le intelligenze create, formavo per ciascun pensiero un atto d’amore, di adorazione, di tutto ciò che ogni intelligenza doveva dare a Dio, e abbracciando tutto in me, come se tutti mettessi nel mio grembo, prendevo la volta del Cielo per portarli in grembo del Celeste Padre dicendogli:

(4) “Padre Santo, vengo al tuo trono per portarti nel mio grembo tutti i tuoi figli, le tue care immagini da te create, per rimetterli nel tuo grembo divino, affinché quella Volontà da essi spezzata tra Te e loro, Tu la vincoli e la rannodi di nuovo. E’ la piccola figlia del tuo Volere che ciò ti chiedo, sono piccola, è vero, ma prendo l’impegno di soddisfarti per tutti, non mi partirò dal tuo trono se non mi vincoli la volontà umana con la Divina, e portandola in terra venga il Regno del tuo Volere sulla terra. Ai piccoli nulla si nega, perché ciò che chiedono non è altro che l’eco del tuo stesso Volere e di ciò che vuoi Tu”.

(5) Onde dopo mi portavo a Gesù che mi aspettava nella mia stanzetta, e Lui mi riceveva nelle sue braccia, mi colmava di baci e di carezze e mi diceva:

(6) “Piccola mia, per fare che il Volere del Cielo scenda sulla terra, è necessario che tutti gli atti umani siano suggellati e smaltati d’atti di Volontà Divina, affinché il Supremo Volere vedendo che tutti gli atti di volontà delle creature sono cosparsi dalla sua, attirato dalla calamita potente del suo stesso Volere scenda in terra e vi regni; a te dunque è dato questo compito, come figlia primogenita del nostro Volere.

(7) Sappi che per attirare il Verbo a scendere dal Cielo, la mia Mamma prese questo impegno di girare per tutte le generazioni, e facendo suoi tutti gli atti di volontà umana, Lei vi metteva il Voler Divino, ché teneva tanto di questo capitale di Voler Supremo da sorpassare tutto quello che dovevano tenere tutte le creature insieme, e ogni giro che faceva moltiplicava questo capitale. Onde Io, Verbo Eterno, vedendo che una delle più fide delle nostre creature, con tanta grazia e amore aveva cosparso tutti gli atti umani col Voler Divino, prendendo a petto suo ciò che ci voleva per far ciò, vedendo che nel mondo c’era il nostro Volere, attirato scesi dal Cielo.

(8) Il secondo impegno convenne a Me per formare la Redenzione. Quanto dovetti girare per tutti gli atti umani, prenderli tutti come in pugno e coprirli, suggellarli, smaltarli del mio Voler Divino, per attirare il mio Celeste Padre a fargli guardare tutti gli atti umani coperti di quel Voler Divino, che l’uomo aveva respinto nelle regioni celesti, affinché il mio Divino Padre potesse aprire le porte del Cielo serrate dalla volontà umana. Non c’è bene che non scenda se non per mezzo della mia Volontà.

(9) Il terzo è tuo, come figlia primogenita del nostro Volere, conviene a te, al primo, al secondo suggello del nostro Volere su tutti gli atti umani, mettervi il triplice per attirare che venga il Regno del mio Volere sulla terra, perciò gira figlia mia su tutti gli atti umani delle creature, penetra fin nei cuori, porta a ciascun palpito il palpito del mio Volere, a ciascun pensiero il bacio, la conoscenza della mia Volontà, in ogni parola imprimi quel Fiat Onnipotente, invasi tutto, travolgi tutti in Esso, onde venga il mio Regno sulla terra. Il tuo Gesù non ti lascerà sola in questi giri, ti assisterò e guiderò in tutto”.

(10) E mentre ciò diceva, io prendevo il mio volo e giravo per tutto e per tutti; ma chi può dire ciò che facevo? Lo può dire solo Gesù che me lo faceva fare. Onde ho passato una notte sempre insieme con Gesù, e mentre giravo, ora, gli riconducevo tutti i pensieri, ora tutte le parole, ora le opere, i passi, i palpiti tutti, investiti dalla sua Volontà, e Gesù tutto con amore riceveva e ne faceva festa, e poi mi ha detto:

(11) “Vedi che gran differenza c’è tra la santità nel mio Volere e quella delle altre virtù, la prima è ricevere in ogni istante correnti di grazia, di luce, d’amore, e stare in ogni suo atto in ordine col suo Creatore, perciò è la santità che più si avvicina al suo Creatore. La seconda, quella delle altre virtù, è a tempo, a circostanza, quando si presenta l’occasione di esercitare, ora la pazienza, ora l’ubbidienza, ora la carità e altro, e se occasioni non si presentano, le virtù restano interrotte e senza crescenza, e non possono ricevere il bene che contiene la virtù in atto. Invece nella santità del mio Volere non ci sono fermate né interruzioni, il mio Volere è sempre fisso a dardeggiare sulla creatura, lei lo può ricevere in ogni istante, se respira, se pensa, se parla, se palpita, se si ciba, se dorme, tutto entra nel mio Volere ed in ogni istante può riempirsi della mia Volontà con tutti i beni che Essa contiene”.