MaM
Messaggio del 25 aprile 1988:Cari figli, Dio desidera farvi santi, perciò attraverso me vi invita all'abbandono totale. La santa Messa sia per voi vita! Cercate di comprendere che la Chiesa è la casa di Dio, il luogo dove io vi riunisco e desidero mostrarvi la strada che conduce a Dio. Venite e pregate! Non osservate gli altri e non criticateli. La vostra vita sia invece una testimonianza sulla strada della santità. Le Chiese sono degne di rispetto e consacrate, perché Dio - che si è fatto uomo - sta dentro di esse giorno e notte. Perciò figlioli, credete, e pregate che il Padre vi accresca la fede, e poi chiedete ciò che vi è necessario. Sono con voi e gioisco per la vostra conversione. Vi proteggo con il mio manto materno. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - Messaggi anno:1937

34-39 Giugno 6, 1937 Interesse che Dio tiene che la creatura viva nella sua Volontà. Dote che darà. Sentinella di Gesù per supplire in ciò che si manca, e se occorre farà anche miracoli. Esempio d’un re.

(1) Mi sento tra le braccia del Voler Divino e pensavo tra me: “Mi sembra difficile che si possa vivere perfettamente in Esso, la vita è piena d’intoppi, di pene e di circostanze tali, che resta come assorbita e sfugge il suo rapido corso che come respiro e palpito dovrebbe correre in quel Fiat Divino, come respiro e palpito il suo nel nostro, che corre sempre per darci vita senza mai fermarsi”. Ed il mio dolce Gesù compatendo la mia ignoranza, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, tu devi sapere che la prima ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

34-40 Giugno 18, 1937 Che si ottiene e che significa il sottoporsi alla Divina Volontà. Scambio d’abbandoni tra la Volontà Divina e l’anima; merito che si acquista. Sbocco d’amore. Come in ciascuna cosa creata c’è il deposito d’amore per noi.

(1) Stavo seguendo il Voler Divino nei suoi atti, ed oh! quante sorprese, quante cose consolanti, si sente tale amore che si resta come affogato nelle fiamme divine, ed il mio dolce Gesù volendomi fare più conoscere che significa una sottomissione, un’atto in più nel Voler Divino, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Figlia mia, se tu sapessi come il mio Amore sente un estremo bisogno di sfogarsi e di farsi conoscere che cosa versa nella creatura quando si sottomette alla mia Volontà e viene come figlia nostra a vivere in Essa. Come si sottomette e ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

34-41 Giugno 28, 1937 Ciò che fa Dio alla creatura quando si decide di vivere nella sua Volontà. Come si decide di vivere nel Voler Divino, il suo nome è scritto in Cielo e resta confermata nel bene, nell’amore e santità Divina, e viene aggregata alla milizia celeste. Esempio.

(1) Il mio volo nel Voler Divino continua, mi sento portata nelle sue braccia, ma con tale amore e tenerezza da sentirmi confusa nel vedermi tant’amata, e circondata dappertutto dalla sua materna bontà. Ed il mio dolce Gesù, ripetendomi la sua breve visitina, con un’amore da sentirmi scoppiare il cuore, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Figlia mia del mio Volere, se tu sapessi qual’è il nostro contento nel vedere entrare l’anima nella nostra Volontà, si può dire che essa corre verso di Noi, e Noi verso di essa, e come ci incontriamo, la Volontà nostra ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

34-42 Luglio 4, 1937 Come Dio vuol formare tante sue Vite Divine in ciascuna creatura. Come chi vive nel Voler Divino si fa portatrice di tutti e di tutto al suo Creatore.

(1) Mi trovavo tutta investita del Voler Divino, dovunque e dappertutto lo trovavo in atto che voleva darmi la sua Vita, ed oh! come mi sentivo felice nel sentire il suo impero che a qualunque costo, coi suoi stratagemmi amorosi voleva rinchiudere in me la sua Vita perenne. Io ne sono restata sorpresa, ed il mio sempre amabile Gesù, visitando la povera e piccola anima mia, con la sua solita bontà e dolcezza mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, se tu sapessi come godo e come si sfoga il mio Amore nel manifestarti i nostri arcani celesti, in che stato d’amore si trova il nostro Ente Supremo, la nostra Volontà adorabile, per darmi gusto mi premureresti a farmi dire in qual modo ci troviamo in mezzo alle creature, ed il gran bene che le possiamo fare. Ora tu lo sai, che la nostra Immensità involge tutto, la nostra Potenza e Fortezza è tanta, che portiamo come in braccio tutto e tutti come se fosse una piccola piuma; tutto questo è natura nel nostro Essere tre volte Santo, tanto che se ci volessimo impiccolire non lo possiamo, la nostra Immensità e Potenza scorre in ogni fibra del cuore, in tutti i respiri, nella rapidità del sangue che scorre nelle vene, nella velocità del pensiero, siamo attori e spettatori, e a giorno di tutto. Ma questo è nulla, non sono altro che le qualità del nostro Ente Supremo, quello ch’è più da stupire, è che vogliamo formare tante Vite nostre in ciascuna creatura. Questo è operato di Dio, tenere virtù di poter formare tante Vite Divine per quante creature ha messo fuori alla luce del giorno; del resto la creatura è nostra, creata da Noi, viviamo insieme, e perché l’amiamo il nostro Amore ci porta con una forza irresistibile e potenza tutta nostra a formarci come vita in essa, e la nostra arte creatrice, che non contenta di creare le creature, nella foga del suo amore vuol creare Sé stessa nella persona creata. Vedi dunque in quale condizione ci troviamo in mezzo all’umana famiglia, in atto di formare sempre Vite nostre in loro, ma la nostra arte creatrice resta respinta, soffocata, senza poter continuare la nostra Creazione Divina, mentre viviamo insieme con loro, vivono a spese nostre, vivono perché vivono di Noi, eppure abbiamo il gran dolore di non potere formare la nostra Vita in loro, mentre questo sarebbe il nostro massimo contento, la più grande gloria che ci darebbero se ci dessero la libertà di farci vita di ciascuna creatura. Ma sai dove siamo liberi di formare questa Vita nostra? In chi vive nella nostra Volontà, il nostro Fiat Divino ci prepara le materie prime per formare la nostra Vita, mette in attitudine la sua Potenza, la sua Santità, il suo Amore, e ci chiama nel fondo dell’anima, e Noi trovando le materie adattabili e fattibili, formiamo con amore indicibile la nostra Vita Divina, non solo la formiamo ma la cresciamo, e con sommo nostro gusto e diletto svolgiamo la nostra arte creatrice intorno a questa celeste creatura, ed incominciano la catena dei prodigi; essa possedendo il suo Creatore, la nostra Volontà operante in essa, diventa la portatrice di tutti e di tutto: Se pensa ci porta i pensieri di tutti, e si fa supplitrice e riparatrice di tutte le intelligenze umane; se parla, se opera, se cammina, porta le parole, le opere, i passi di tutti, la stessa Creazione le fa decoroso corteggio, e si fa portatrice del cielo, delle stelle, del sole, del vento, di tutto, non lascia nulla dietro, ci porta l’omaggio, la gloria di tutte le nostre cose create, fin l’omaggio del dolce canto del piccolo uccellino; possedendo la Vita di Colui che l’ha creata, tutte le fanno corona, anzi tutte vogliono essere portate da colei che possiede l’atto parlante, affinché per ciascuna le dice la storia parlante d’amore, per cui sono state create dal loro Creatore. Sicché chi possiede il nostro Volere, acquista la nostra gelosia d’amore, che tutto vogliamo per Noi e questo con somma giustizia, perché non vi è cosa che Noi non abbiamo dato, quindi con giustizia tutto vogliamo. Così, essa, presa dalla nostra stessa follia d’amore vuole tutto, per darci tutto, e gelosa vuol portarci tutto per dirci per tutti e per ciascuna cosa creata la sua parolina d’amore. Perciò chi vive nel nostro Volere non sta mai sola, primo sta col suo Creatore, col quale sta sempre in gara d’amore, come più si possono amare, e standole tutte le cose d’intorno, si fa portatrice di tutto a Colui che ama, che essendo Amore infinito, vuol vedere nella creatura, tutte le cose convertite in amore per amor suo”.

34-43 Luglio 12, 1937 Come le riflessioni umane tolgono il posto alle divine, e sono pietrucce che intorbidano la fonte dell’anima. Come la Divina Volontà converte in natura il suo Amore, e ciò che fa in punto di morte lo anticipa a chi vive in Essa.

(1) Sono tra le braccia del Voler Divino, il quale più che vigile sentinella, non solo vuol farsi vita d’ogni mio atto, ma penetrando in ogni nascondiglio del mio cuore e della mia mente, mi richiama se tutto ciò che entra in me non sia parto del Fiat. Ed il mio sempre amabile Gesù, visitando la piccola anima mia, e atteggiandosi a Maestro, che in tutto vuole ammaestrare la figlia sua, mi ha detto:

(2) “Figlia benedetta della mia Volontà, tu devi sapere che le riflessioni proprie, le impressioni, le oppressioni, le malinconie, i dubbi, i ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

34-44 Luglio 25, 1937 Come un’atto nel Voler Divino può essere un vento impetuoso, un’aria, un’atmosfera celeste. Tre circoli. Dio, se ama opera, se parla dona.

(1) Il mare del Volere mormora sempre, e molte volte forma le sue onde impetuose per assalire le creature, per involgerle nelle sue onde amorose, per darle la sua Vita, ma con tale insistenze e astuzie amorose, come se avesse bisogno di noi, povere creature, che si resta stupito. Oh! com’è vero che solo Iddio sa amarci. Ora mentre la mia mente si perdeva in questo mare, il mio dolce Gesù, sorprendendomi con la sua breve visitina mi ha detto:

(2) “Figlia benedetta del mio Volere, hai visto com’era dolce il mormorio del mare della mia ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

34-45 Agosto 2, 1937 Come la Creazione possiede la perfetta felicità, da poter dare la felicità terrestre alle creature. Come il peccato arrestò la felicità. Il gran male di chi si sposta dal principio. Esempio.

(1) Stavo facendo il mio giro nella Creazione, per seguire gli atti della Divina Volontà fatti in Essa, ed oh! quante sorprese, ciascuna conteneva tale felicità, da poter rendere felici tutto e tutti, ed il mio sempre amabile Gesù, vedendomi sorpresa, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Figlia mia, il nostro Ente Supremo possiede la fonte della felicità, perciò da Noi non potevano uscire cose o esseri che non fossero felici. Sicché la Creazione tutta possiede tale pienezza di felicità, da poter dare a tutta la terra la perfetta felicità terrestre. Onde, Adamo godeva la pienezza ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

35-1

(1) Dolce mia Vita, mio sommo bene Gesù, vieni in mio aiuto, la mia piccolezza e miseria è tanta, che sento l’estremo bisogno di sentirti in me vita palpitante, operante e amando, altrimenti mi sento incapace di dirti un piccolo ti amo. Perciò ti prego, ti supplico di non lasciarmi mai sola, e che il compito è tutto tuo di scrivere sulla Divina Volontà, io non farò altro che farmi portare la mano da Te, e di prestare attenzione, di ascoltare le tue sante parole, tutto il resto lo farai Tu, quindi pensaci oh! Gesù. E poi chiamo la mia Mamma Celeste in mio aiuto, che mentre scrivo me tenga nel suo grembo, mi affiati al suo cuore materno per farmi sentire le dolce armonie che possiede del Fiat Divino, affinché possa scrivere ciò che Gesù vuole che scriva della sua adorabile Volontà.

35-2 Agosto 9, 1937 Prodigi d’amore nel Voler Divino. Come duplica il suo amore per farsi amare col suo stesso amore. Come la Regina del Cielo formerà la nuova gerarchia nella sua eredità.

(1) Il mio volo continua nel Voler Divino, e Lui mi aspetta con tanto amore che mi prende fra le sue braccia di luce e mi dice:

(2) “Figlia mia, ti amo, ti amo, e tu dimmi che mi ami per poter poggiare il mio grande ti amo sul tuo piccolo ti amo, ed Io, slanciandolo nell’immensità del mio Fiat ti faccio amare da tutti e da tutto, e tu mi ami per tutti e per tutto. Sono l’Immensità e mi piace di 36[1] Questo libro è stato copiato direttamente dal originale manoscritto di Luisa Piccarreta ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

35-3 Agosto 15, 1937 Impero che posseggono gli atti fatti nella Divina Volontà. Dio è capo degli atti di chi vive in Essa.

(1) Il mio volo continua nel Voler Divino, ma le sue sorprese sono sempre nuove, investite di tale amore, che si resta rapiti e con l’anima traboccante di gioia, che si vorrebbe stare nascosta in Esso senza più uscirne. Oh! Volontà adorabile, come vorrei che tutti ti conoscessero, ti amassero e ti facessero regnare, si facessero prendere nella tua rete d’amore. Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù, visitando la piccola anima mia, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Piccola figlia del mio Volere, le sorprese, le novità, i segreti, le attrattive che possiede sono senza numero, e chi vi entra in Esso resta rinnovata, magnetizzata, tanto, che non può né vuole uscirne, sente il suo impero divino che l’investe, il balsamo celeste che cambiando la sua natura la fa risorgere a vita novella. Or, tu devi sapere che la mia Divina Volontà dà tale impero alla creatura che vive in Essa, che come fa i suoi più piccoli atti, sente il suo impero, se ama, sente l’impero del suo amore; se parla, sente la sua forza creatrice; se opera, sente l’impero, la virtù delle sue opere che si affollano d’intorno, ed imperandole col suo stesso impero la portano ad ogni cuore per farla imperare e dominare su ciascuno. Sente il suo impero nell’atto della creatura e si sente costretto a cedere ciò che vuole in quell’atto: Se vuole amare, col suo atto ci fa amare e ci fa dare amore; se vuole che regni la nostra Volontà, col suo impero ci fa giungere a pregare che la ricevano. Un atto nel nostro Volere non si arresta, ci dice: “Sono atto tuo, devi darmi ciò che voglio”. Si può dire prende in pugno la nostra potenza, la duplica, la moltiplica, ed imperante non chiede, ma prende ciò che il suo atto vuole, molto più che nel nostro Volere, Noi stessi non vogliamo che ci siano atti dissimili dai nostri, perciò siamo Noi stessi che ci facciamo imperare e dominare”.

(3) Gesù ha fatto silenzio, ed io non so neppure dire ciò che mi sentivo, la mia mente era così magnetizzata dalle sue parole ed investita dal suo impero, che avrei voluto mettere la vita perché tutti la conoscessero. Ed il mio amato Gesù, riprendendo il suo dire mi ha detto:

(4) “Figlia mia, nulla c’è da meravigliare, quello che ti dico è la pura verità. La mia Volontà è tutto e può tutto, e non mettere nelle nostre condizioni chi vive in Essa, non è del nostro Essere Supremo, al più si può vedere in Noi natura, e per chi vive in Essa grazia, partecipazione, sfogo del nostro amore, Volontà nostra che così vuole che la creatura fosse. E perciò vogliamo che viva nel nostro Volere, per fare che gli atti suoi ed i nostri siano fusi insieme e suonino d’un sol suono, d’un solo valore, d’un solo amore; e resistere ad un atto nostro né possiamo né vogliamo, anzi tu devi sapere che il vivere nel nostro Volere è unità, tanto, che se la creatura ama, Dio sta a capo del suo amore, sicché l’amor dell’uno e dell’altro è uno solo; se pensa, Dio a capo del suo pensiero; se parla, Dio è principio della sua parola; se la creatura opera, Dio è il primo attore e operante delle sue opere; se cammina, si mette a capo dei suoi passi. Perciò il vivere nella mia Volontà non è altro che la vita della creatura in Dio, e quella di Dio in essa, lasciare appartata dal nostro amore, dalla nostra potenza, dagli atti nostri chi vive nel nostro Volere, ci riesce impossibile, se una è la Volontà tutto il resto va da sé, unità d’amore, di opere e di tutto. Ecco perciò che il vivere nel nostro Fiat Divino è il prodigio dei più grandi prodigi, né mai visto né udito, è il nostro amore esuberante, che non potendo contenerlo, volevamo fare questo prodigio che solo un Dio poteva fare nella creatura, ma che ingrata non accettò, ma Noi non abbiamo cambiato Volontà, ad onta che siamo stati contrastati e represso il nostro amore che ci fa spasimare, useremo tali eccessi d’amore, tali industrie e stratagemmi, che giungeremo all’intento, che una sia la Volontà nostra con la creatura”.