MaM
Messaggio del 8 dicembre 1981:Oltre che al cibo, sarebbe bene rinunciare alla televisione, perché dopo aver guardato i programmi televisivi, siete distratti e non riuscite a pregare. Potreste rinunciare anche all'alcool, alle sigarette e ad altri piaceri. Sapete da voi stessi ci che dovreste fare.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 34-11 Giugno 14, 1936 Dio e la sua Volontà; la sua Volontà con la Creazione; la sua Volontà con gli esseri Celesti; la sua Volontà in disaccordo con la umana famiglia.

(1) Il Voler Divino con forza potente mi chiama nel mare interminabile della sua Volontà, ed oh! come si sta bene in Essa, quante sorprese, quante cose belle si comprendono, le quali producono gioie infinite, Vite Divine, amore che non dice mai basta, ma quello che più felicita è il vedere e sentire che tutto è Volontà Divina, la Creazione tutta forma un solo atto di Voler Supremo. Ma mentre la mia mente si perdeva in Essa, il dolce Gesù facendomi la sua breve visitina, con un’amore indicibile mi ha detto:

(2) “Figlia benedetta del mio Volere, tu devi sapere che a capo del regno della mia Divina Volontà sta Dio stesso, la nostra Divinità non fa altro che un suo atto continuo, non facciamo mai volontà di nessuno ma sempre la nostra, la corona dei nostri attributi sono dominati dal nostro Fiat, il suo regno è dentro di Noi e si estende fuori di Noi nella nostra Immensità, nel nostro Amore, Potenza e Bontà, in tutto, sicché per Noi tutto è Volontà nostra.

(3) In secondo luogo viene la Creazione, cieli, soli, stelle, venti, acque, anche il piccolo filo dell’erba, non fanno altro che un’atto continuo del Fiat, tra esse e Noi vi è un’atto respiratorio, Noi emettiamo il respiro della nostra Volontà e la Creazione lo riceve, ed emettendolo ci dà il respiro che l’abbiamo dato, cioè tutti gli effetti che ha prodotto la nostra Volontà respirata da essa, e si unisce al solo unico atto nostro; quanta gloria e onore non riceviamo, come viene esaltato il nostro Essere Supremo solo perché facciamo respirare la nostra Volontà a tutta la Creazione, ed essa a ridarci il respiro che l’abbiamo dato, c’è tale unità di Volontà con tutta la Creazione, che tutto ciò che esce ed entra forma un’atto solo di Volontà Suprema, e la molteplicità e diversità delle cose che vedono e succedono, non sono che gli effetti che produce l’unico e solo atto nostro. Perché il nostro Fiat non si cambia mai, né è soggetto a mutarsi, tutta la sua Potenza sta proprio in questo, fare un solo atto per poter produrre tutti gli effetti possibili ed immaginabili.

(4) In terzo luogo vengono tutti gli angeli, santi e beati della Patria Celeste, essi si girano intorno al nostro Essere Supremo e respirano la Forza, la Santità, l’Amore, le gioie infinite, le felicità senza numero del Voler Divino, formano una sol vita con Esso, questa vita la sentono dentro come vita propria, la sentono di fuori in cui le porta il pelago sempre nuovo delle felicità divine, ma uno è l’atto che si forma in Cielo, Volontà Divina; uno è il respiro; una sol cosa si vuole, Volontà Divina; se mai sia, in Cielo potesse entrare un solo atto, un sol respiro che non fosse Volontà Divina, la Patria Celeste perderebbe tutto l’incanto, il bello, il fascino di cui è investita, ma ciò non può essere. Vedi dunque che tutta la supremazia la tiene il mio Fiat; i beati col solo respirarlo restano riempiti di mari di gioie e felicità incomprensibile, e mentre emettono il respiro, la nostra Divinità sente la felicità che godono tutti i santi, e tutti magnifichiamo il nostro Voler Supremo come principio, fonte, origine di tutti i beni.

(5) In quarto luogo viene l’umana famiglia, essa si gira intorno a Noi, ma siccome non è una la loro volontà con la nostra, non respirano il nostro Volere, che mette l’ordine, la santità, l’unione, l’armonia col suo Creatore, e perciò restano sparpagliate, disordinate, e come smarrite da Noi, sono esseri infelici, la pace, la felicità, l’abbondanza dei beni è da loro lontane, e tutto il male ne viene che la nostra Volontà non è la loro, non ci respiriamo a vicenda, e ciò impedisce la comunicazione dei nostri beni, la perfetta unione col nostro Ente Supremo. La nostra mano creatrice che doveva formare il suo capolavoro ed il più bello in ciascuna creatura, perché manca la nostra Volontà viene arrestata, non trova le loro anime prestabili, adattabili per rendere fattibile la nostra arte divina, dove manca il nostro Volere non sappiamo che farne di quella creatura. Ecco la causa che sospiriamo tanto che regni la nostra Divina Volontà e vi formi la sua Vita in esse, perché la nostra opera creatrice è inceppata, i nostri lavori sospesi, l’opera della Creazione è incompleta, e per ciò ottenere, una dev’essere la Volontà del Cielo e della terra, una la vita, uno l’amore, uno il respiro, e questo è il più gran bene che vogliamo alle creature, teniamo da fare ancora tante opere belle, ma il volere umano ci impedisce il passo, lega le nostre braccia, e rende inerti le nostre mani creatrici. Perciò chi vuol fare la nostra Volontà e vivere in Essa, ci dà il lavoro e facciamo di essa quello che vogliamo.

(6) Ora, tu devi sapere che come la creatura si decide di vivere di Volontà Divina, mette al sicuro la sua salvezza, la sua santità, Noi stiamo in essa come in casa nostra, e la sua volontà ci serve come materia in cui in ogni suo atto pronunziamo il Fiat per formare le nostre opere degne di Colui che l’abita; facciamo come un re che se ne serve delle pietre, tufi e mattoni e calce per formarsi una reggia sontuosa da fare strabiliare tutto il mondo, povero re se non avesse le pietre, le materie necessarie per formarsi la reggia, con tutto che avesse tutta la sua buona volontà e monete da spendere per formarla, pure mancando le materie prime, resterebbe senza reggia. Così siamo Noi, se ci manca la volontà dell’anima, con tutta la nostra Potenza e Volontà che teniamo, mancandoci la materia non possiamo formare nell’anima la bella reggia degna della nostra abitazione, perciò quando la creatura ci dà la sua volontà e prende la nostra, siamo al sicuro, troviamo tutto a nostra disposizione, cose piccole e cose grandi, cose naturali e cose spirituali, tutto è nostro, e di tutto ci serviamo per fare operare il nostro Fiat Onnipotente. E siccome la nostra Volontà non sa stare senza delle sue opere, fa il richiamo di tutte le sue opere nella reggia che con tanto amore si ha formato nella creatura, si circonda di tutte le opere della Creazione, cieli, sole, stelle le fanno omaggio, mette in ordine in essa tutto ciò che Io feci nella Redenzione, la mia Vita, la mia nascita, le mie lacrime infantili, le mie pene e preghiere, tutto, dove sta la mia Volontà nulla deve mancare, perché tutto da Essa è uscito, con diritto tutto è suo, e perciò dove Essa regna forma l’accentramento di tutte le opere sue. Ed oh! le bellezze, l’ordine, l’armonia, i beni divini che si veggono in questa creatura, i cieli stupiscono e tutti ammirano l’Amore, la Potenza della Divina Volontà, e tremebondi l’adorano. Perciò fatti lavorare da Essa, ed Essa farà cose grandi da farti stupire.

(7) Oltre di ciò, il nostro Amore, la nostra eterna Sapienza, ha stabilito tutte le grazie che dobbiamo dare alla creatura, i gradi di santità che deve acquistare, la bellezza con cui la dobbiamo imperlare, l’amore con cui ci deve amare, e gli atti stessi che essa deve fare; dove regna il nostro Fiat tutto viene realizzato, l’ordine divino sta in pieno vigore, neppure una virgola viene spostata, il nostro operato sta in piena armonia con le opere della creatura, ed oh! come ci dilettiamo, e quando l’abbiamo dato il nostro ultimo amore nel tempo, ed essa avrà compiuto l’ultimo nostro atto di Volontà Divina nella sua vita mortale, il nostro Amore le darà il volo nella patria celeste, e la nostra Volontà la riceverà nel Cielo come trionfo della sua Volontà operante e conquistatrice, che con tanto amore conquistò sulla terra. Sicché l’ultimo suo atto sarà lo sbocco che farà nel Cielo, per dare principio nella nostra Volontà felicitante, che non avrà mai fine. Invece dove non regna il nostro Volere, l’ordine divino non esiste, quante nostre opere spezzate e non effettuate, quanti vuoti divini e riempiti forse di passioni, di peccati, bellezza non vi è, ma deformità da far pietà. Perciò sii attenta e fa che il nostro Volere regni e viva in te”.