(1) Stavo secondo il mio solito fondendomi nel Santo Voler Divino, per poi fare la mia adorazione al crocifisso mio bene, e siccome più d’una volta, mentre stavo facendo i miei atti nel Voler Supremo mi aveva sorpreso il sonno, ciò che prima mai mi succedeva, quindi non avevo compiuto l’uno né fatto l’adorazione, onde ho detto tra me: “Faccio prima l’adorazione al crocifisso, e se non sarò sorpresa dal sonno mi fonderò nel Voler Divino per fare miei soliti atti”. Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù è uscito da dentro il mio interno, e mettendo il suo volto vicino al mio mi ha detto:
(2) “Figlia mia, voglio che ti fonda prima nel mio Volere, che venga innanzi alla Maestà Suprema per riordinare tutte le volontà umane nella Volontà del loro Creatore, per riparare con la mia stessa Volontà tutti gli atti delle volontà delle creature opposti alla mia. Volontà è uscita da Noi per divinizzare la creatura, e volontà vogliamo, e quando questa Volontà è respinta da loro per fare la propria, è l’offesa più diretta al Creatore, è il disconoscere tutti i beni della Creazione e allontanarsi dalla sua somiglianza. E ti pare poco che tu, fondendoti nella mia Volontà prenda come in grembo tutta questa mia Volontà, che sebbene è una, ad ogni creatura porta il suo atto divinizzatore, e tu, riunendoli tutti insieme questi atti della mia Volontà me li porti innanzi alla Maestà Suprema per ricambiarli con la tua insieme alla Mia, col tuo amore, rifacendo tutti gli atti opposti delle creature, e pressa questa mia stessa Volontà che sorprenda di nuovo le creature con atti più ripetuti, affinché la conoscano, la ricevano in loro come atto primo, la amino e compiano in tutto questa Santa Volontà? L’adorazione alle mie piaghe, più di uno me la fa, ma ridarmi i diritti alla mia Volontà come atto primo che feci verso dell’uomo, non me lo fa nessuno, perciò spetta a te il farlo che hai una missione speciale sulla mia Volontà. E se mentre ciò fai il sonno ti sorprenderà, il nostro Padre Celeste ti guarderà con amore nel vederti dormire nelle sue braccia, vedendo la sua piccola figlia che, anche dormendo, tiene nel suo piccolo grembo tutti gli atti della Sua Volontà per ripararli, ricambiarli in amore e dare a ciascun atto della nostra Volontà l’onore, la sovranità ed il diritto che le conviene. Perciò, prima compi il tuo dovere, e poi, se puoi, farai anche l’adorazione alle mie piaghe”.
(3) Sia sempre ringraziato Gesù, questa notte, per sua bontà, ho fatto l’una e l’altra.
(1) Stavo fondendomi secondo il mio solito nel Santo Voler Divino, ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno, mi ha stretto tutta a Sé e si è messo in atto di darmi una lezione e correzione, e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, sii attenta nel fare i tuoi atti nella mia Volontà, tu devi sapere che chi è chiamato come capo d’una missione, quanto più racchiude di bene appartenente a quella missione, tanto più di bene potrà comunicare agli altri; quei beni saranno come tanti germi che presterà agli altri, affinché chi avrà ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Mi sentivo come immersa nel mare immenso della Suprema Volontà e avrei voluto, come mi dice il mio amabile Gesù: Nulla farmi sfuggire di tutti gli atti che ha fatto, fa e farà, che per Gesù sono un atto solo; che io sempre ci fosse insieme con questa Divina Volontà per darle il mio piccolo ricambio d’amore e di ringraziamento; avrei voluto almeno fare una lunga nota di tutti gli atti di questa Volontà Suprema, per ammirare, lodare ciò che Essa sa fare, ed essere sempre insieme con Essa, mai lasciarla sola. Ma, ahimè! la mia piccolezza è tanta che mi sperdo e non so da dove prenderla per seguirla, perché dovunque la trovo e sempre in atto d’operare cose sorprendenti, sia nelle cose grandi come nelle più piccole. Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù uscendo dal mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia del mio Santo Volere, chi è figlia deve conoscere ciò che fa il padre, deve sapere ciò che possiede e deve poter dire al padre: ciò che è tuo è mio, e se ciò non fosse significa che non c’è sommo accordo tra padre e figlia, o forse non è figlia legittima di questo padre. Così è chi è vera figlia della mia Volontà, deve conoscere ciò che fa e gli immensi beni che possiede; è proprio questo il vivere nel mio Volere, far compagnia a tutti gli atti che fa la mia Volontà. Essa non vuol vivere isolata in mezzo alla Creazione, ma vuole la compagnia della creatura per causa della quale, perché l’ama tanto, mantiene l’ordine di tutta la Creazione e si fa vita di ciascuna cosa; e quando trova l’anima che le fa compagnia in questa vita che mantiene in tutto l’universo, la mia Volontà gioisce, fa festa e si sente felice, trova colei che ama e da cui viene riamata, trova a chi può farsi conoscere, ciò che possiede, e nella sua felicità narra all’anima gli arcani del suo Volere, il suo valore ed i suoi effetti sorprendenti; ma ciò è nulla, come narra le sue conoscenze, ciò che fa, e ciò che è, cosi le fa donazione di ciò che le manifesta, e più che valida scrittura è la stessa conoscenza, che a caratteri di luce ha impresso nell’anima il possesso dei beni che la sua conoscenza contiene. Oh! com’è bello vedere la santità, la potenza, l’immensità del mio Volere, trattenersi con la piccolezza della volontà umana nell’atto che le fa compagnia; Esso vuol sempre dare, non si arresta mai, vuol vedere la piccolezza bella, ricca, potente; la vuol tenere sempre vicino, per poterle sempre dare. Non c’è cosa più bella, più graziosa, più sorprendente a vedersi, di un’anima che cerca di seguire gli atti della Volontà del suo Creatore. C’è una gara continua tra loro, un amore reciproco, un dare e un ricevere continuo. Oh! se tu sapessi come sei ricca; quante cose conosci della mia Volontà, tanti beni possiedi; se tu li enumeri ti sperderai e resterai affogata in essi. Perciò sii attenta nel seguire gli atti del mio Volere, se vuoi fargli continua compagnia”.
(1) Stavo secondo il mio solito fondendomi nel Santo Voler Divino, cercando per quanto a me è possibile d’abbracciare tutto nel mio piccolo grembo, per poter mettere il mio piccolo ti amo su tutte le cose, il mio grazie, la mia adorazione, il mio ti benedico, con la potenza del Fiat Supremo, per poter tenere compagnia a questa Suprema Volontà sparsa con tanto amore nella Creazione. Ma mentre ciò facevo pensavo tra me: “Che cosa riceve l’anima vivendo in quest’atmosfera celeste della Suprema Volontà?” In questo mentre, il mio amabile Gesù è uscito da dentro il mio interno, e ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo facendo nel mio interno i miei soliti atti nel Voler Supremo, abbracciando la Creazione tutta e tutte le creature per poter fare miei tutti i loro atti, e ricambiare il mio Dio col mio piccolo amore di tutto ciò che ha fatto nella Creazione e di quello che dovrebbero fare tutte le creature. Ma mentre ciò facevo, il pensiero mi ha detto: “Impiego tanto tempo nel fare ciò, e qual è il bene che tu fai? Qual è la gloria che dai al tuo Dio?” In questo mentre, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo pensando alle lacrime che versò il bambino Gesù nella sua nascita, e dicevo tra me: “Quanto gli potettero essere amare quelle lacrime, come gli potettero ora gelare, ora bruciare quel tenero volto, perché da quello che io conosco, le lacrime hanno due effetti a seconda della causa per cui vengono versate, se la causa viene d’un amore, bruciano e fanno dare in singulto; se poi sono prodotto dal dolore, sono gelate e fanno tremare. Al mio regio bambinello c’era un intenso ed infinito amore e un dolore senza termine, sicché molto gli potettero costare le sue lacrime”. ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)
(1) Stavo pensando a ciò che sta detto sopra, che la Volontà di Dio è un dono, e perciò come dono si possiede come cosa propria; invece chi fa la Volontà di Dio deve stare ai comandi, deve domandare spesso spesso che cosa deve fare e che si gli impresti il dono, non per essere padrone ma per fare la stessa azione che Dio vuole, finita la quale, restituirle il dono che ha preso in prestito. Nella mia mente si facevano tante immagini e similitudini tra chi vive nel Voler Divino e lo possiede come dono, e tra chi ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)