MaM
Messaggio del 19 giugno 1986:Cari figli, in questi giorni il mio Signore mi ha permesso di ottenervi molte grazie. Per questo, cari figli, desidero invitarvi di nuovo a pregare. Pregate continuamente, così vi darò la gioia che il Signore dona a me. Con queste grazie, cari figli, desidero che le vostre sofferenze diventino gioia. Io sono vostra Mamma e desidero aiutarvi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Don Stefano Gobbi

S. Francis (Maine, U.S.A.), 15 settembre 1983. Festa di Maria Santissima Addolorata. Sono sotto la Croce.

«Guardate, figli prediletti, la vostra Madre Addolorata sotto la Croce su cui Gesù è appeso, agonizza e muore. Da questo momento questo è il mio posto; sotto la Croce di ogni mio figlio. Sono sotto la Croce del mio primo figlio prediletto, il Papa Giovanni Paolo II, che ama, prega e soffre per l'agonia che vive la Chiesa e per la sorte che attende la povera umanità.

Non vi accorgete come il flagello della guerra è ormai arrivato e quante vittime innocenti saranno chiamate a sopportare sofferenze indicibili? Sono sotto la Croce che portano oggi i Vescovi che restano fedeli, mentre aumenta il numero di coloro che vogliono percorrere la propria strada, senza ascoltare e seguire il Santo Padre, colui che Gesù ha posto a fondamento della sua Chiesa: preparano un'altra Chiesa, separata dal Papa, e che provocherà ancora lo scandalo di una dolorosa divisione. Sono sotto la Croce che oggi portano i Sacerdoti, miei figli prediletti, che sono chiamati a vivere nella assoluta fedeltà a Gesù, al suo Vangelo e alla sua Chiesa.

Spesso essi devono sopportare il martirio interiore di sentirsi incompresi, derisi e persino emarginati dai loro stessi confratelli. Sono sotto la Croce delle Anime Consacrate che vogliono vivere nella fedeltà la loro consacrazione, opponendosi allo spirito del mondo, che è ormai entrato in tante case religiose, portando in esse la tiepidezza, l'impurità, il lassismo e la ricerca di ogni mondano piacere.

Sono sotto la Croce di tanti fedeli che, con coraggio e generosità, hanno accolto il mio invito. Fra tante difficoltà, essi sperano ed hanno fiducia in Me; in mezzo a grandi prove, essi pregano con fede e perseveranza; fra innumerevoli sofferenze, essi offrono in spirito di riparazione quello che il Signore dispone nella loro esistenza.

Sono sotto la Croce dei miei poveri figli peccatori, per condurli sulla strada del pentimento e della riconciliazione, degli ammalati per dare loro conforto e rassegnazione, degli smarriti per condurli sul cammino della salvezza, dei moribondi per aiutarli a morire nella grazia e nell'amore di Dio. Oh! mai come in questi tempi, in cui aumentano sofferenze e tribolazioni, sono la vostra Mamma Addolorata e consolatrice.

Sono presente sotto la Croce vostra, di tutti i miei figli, per soffrire con voi, per pregare con voi. Offro al Padre, assieme a voi, il contributo prezioso della vostra personale collaborazione alla Redenzione compiuta da mio Figlio Gesù».

Curaçao (Arcipelago delle Antille), 29 settembre 1983. Festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. La funzione degli Angeli.

«Oggi la Chiesa celebra la festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. È anche la vostra festa, figli prediletti, perché gli Angeli del Signore hanno una parte molto importante da svolgere nel mio disegno vittorioso. Ecco quale è la loro funzione: ai miei ordini combattono una terribile battaglia contro Satana e tutti gli spiriti cattivi. È una lotta che si sviluppa soprattutto a livello di spiriti, con intelligenza e con perfetta aderenza ai piani dei due grandi ed opposti condottieri: la "Donna vestita di sole" ed il Dragone rosso.

Compito di San Gabriele è quello di rivestirvi della stessa fortezza di Dio. Egli combatte contro l'insidia più pericolosa di Satana, quella di indebolirvi, portandovi allo scoraggiamento e alla stanchezza. Quanti di voi si sono fermati sulla strada della consacrazione che mi avete fatto, a motivo di questa vostra umana debolezza! È la debolezza che vi conduce al dubbio, all'incertezza, alla paura, al turbamento. Questa è la tentazione del mio Avversario, per rendervi inoffensivi, chiusi in voi stessi, fermi sui vostri problemi, incapaci di vero slancio apostolico.

L'Arcangelo Gabriele ha il compito di aiutarvi a crescere nella fiducia, rivestendovi della fortezza di Dio. E così ogni giorno vi conduce sulla strada del coraggio, della fermezza, della fede eroica e pura.

Compito di San Raffaele è quello di versare balsamo sulle vostre ferite. Quante volte Satana riesce a ferirvi con il peccato, a colpirvi con le sue subdole seduzioni! Vi fa sentire il peso della vostra miseria, dell'incapacità, della fragilità e vi ferma sul cammino della vostra perfetta donazione.

Allora è compito di San Raffaele di accompagnarvi sulla strada che vi ho tracciato, dandovi quella medicina che vi guarisce da tutte le vostre spirituali malattie. Ogni giorno Egli rende più sicuri i vostri passi, meno incerti i vostri propositi, più coraggiosi i vostri atti di amore e di apostolato, più decise le risposte ai miei desideri, più attente le menti al mio materno disegno, e combattete la vostra battaglia fortificati dal suo balsamo celeste.

Compito di San Michele è quello di difendervi dai terribili attacchi di Satana contro di voi. In questi tempi i miei prediletti, che hanno accolto il mio invito e si sono consacrati al mio Cuore Immacolato, e tutti i miei figli che sono entrati a far parte della mia schiera vittoriosa, sono i bersagli presi di mira, con particolare rabbia e ferocia, da parte del mio e vostro Avversario.

Satana vi attacca nel campo spirituale, con ogni sorta di tentazioni e di suggestioni, per portarvi al male, al disorientamento, al dubbio e alla sfiducia. Usa spesso della sua arma preferita che è quella della suggestione diabolica e della tentazione impura. Vi attacca con terribili insidie e spesso cerca di spingervi nel pericolo; anche fisicamente attenta alla vostra vita ed alla vostra incolumità.

È l'Arcangelo Michele, Patrono della Chiesa Universale, che interviene con il suo grande potere, e passa al combattimento per liberarvi dal Maligno e dalle sue pericolose insidie. Per questo vi invito ad invocarne la protezione con la recita quotidiana della breve, ma tanto efficace preghiera dell'esorcismo composta dal Papa Leone XIII.

Ecco perché gli Angeli del Signore hanno una importante funzione nel disegno della battaglia che si sta combattendo: voi dovete vivere sempre in loro compagnia. Hanno un compito prezioso e insostituibile: sono accanto a voi nel combattere la stessa lotta; vi danno forza e coraggio, vi guariscono dalle vostre numerose ferite, vi difendono dal male e, con voi, formano la parte più forte della schiera vittoriosa agli ordini della Celeste Condottiera».

Fort Lauderdale (Florida, U.S.A.), 7 ottobre 1983. Festa della Madonna del Rosario. Il Dragone sarà legato.

«Figli prediletti, nella battaglia in cui ogni giorno siete impegnati contro Satana e le sue insidiose e pericolose seduzioni, contro il potente esercito del Male, oltre all'aiuto speciale che vi danno gli Angeli del Signore, avete bisogno di usare un'arma sicura e invincibile: quest'arma è la vostra preghiera.

Con la preghiera voi potete sempre strappare al nemico il terreno che si è conquistato; potete far spuntare germogli di bene sul deserto del male e del peccato; soprattutto potete liberare un numero immenso di anime che Satana è riuscito a far prigioniere. La preghiera ha forza potente e suscita nel bene reazioni a catena più forti delle reazioni atomiche. La preghiera che Io prediligo è il Santo Rosario. Per questo, nelle mie numerose apparizioni, Io invito sempre a recitarlo, mi unisco a coloro che lo dicono, lo domando a tutti con ansia e preoccupazione materna.

Perché il Santo Rosario è così efficace? Perché è una preghiera semplice, umile e vi forma spiritualmente alla piccolezza, alla mansuetudine, alla semplicità di cuore.

Oggi Satana riesce a conquistare ogni cosa con lo spirito di superbia e di ribellione a Dio e ha terrore di coloro che seguono la vostra Mamma Celeste sulla strada della piccolezza e dell'umiltà. Mentre questa preghiera è disprezzata dai grandi e dai superbi, essa viene recitata, con tanto amore e tanta gioia, dai miei piccoli: dai poveri, dai bambini, dagli umili, dai sofferenti, dai moltissimi fedeli che hanno accolto il mio invito.

La superbia di Satana sarà ancora vinta dall'umiltà dei piccoli e il Dragone rosso si sentirà definitivamente umiliato e sconfitto, quando Io lo legherò non servendomi di una grossa catena, ma di una fragilissima corda: quella del Santo Rosario. È una preghiera che voi fate insieme con Me.

Quando mi invitate a pregare per voi, Io esaudisco la vostra domanda e associo la mia voce alla vostra, unisco la mia alla vostra preghiera. Essa diventa perciò sempre più efficace, perché la vostra Mamma Celeste è la onnipotenza supplice. Quando Io domando sempre ottengo, perché Gesù non può mai dire di no a quanto gli chiede sua Madre. È una preghiera che unisce le voci della Chiesa e dell'umanità, perché è fatta a nome di tutti, mai a solo titolo personale.

Con la contemplazione dei suoi misteri, venite a comprendere il disegno di Gesù che si delinea in tutta la sua vita, dall'Incarnazione al compimento della sua Pasqua gloriosa, e così penetrate sempre più nel mistero della Redenzione. Ed entrate a comprendere questo mistero di amore, attraverso la vostra Mamma Celeste, passando per la via del suo Cuore, per giungere a possedere l'immenso tesoro della divina ed ardente carità del Cuore di Cristo.

In essa venite formati alla perfetta gloria del Padre, attraverso la frequente ripetizione della preghiera che Gesù vi ha insegnato: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo Nome, venga il tuo Regno". Venite pure formati alla perenne adorazione della Santissima Trinità con la recita del "Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo".

La vostra Mamma Celeste oggi vi domanda di usare il Santo Rosario come l'arma più efficace per combattere la grande battaglia agli ordini della "Donna vestita di sole". Assecondate il mio invito: moltiplicate i vostri Cenacoli di preghiera e di fraternità, consacratevi al mio Cuore Immacolato, recitate spesso il Santo Rosario. Allora il potente Dragone rosso sarà tutto legato da questa catena, il suo margine di azione diventerà sempre più ridotto e alla fine potrà essere reso impotente e inoffensivo. Apparirà a tutti il miracolo del trionfo del mio Cuore Immacolato».

1 novembre 1983. Festa di tutti i Santi. Condottiera di un'unica schiera.

«Figli prediletti, un aiuto prezioso a svolgere il compito che vi ho affidato vi viene recato dai vostri fratelli, che già sono arrivati quassù in Paradiso, e che ormai partecipano alla beatitudine senza fine. Oggi è la festa di tutti i Santi: voi dovete guardare a loro con gioia, con fiducia, con grande speranza. Quanti di questi vostri fratelli hanno vissuto le vostre stesse difficoltà, hanno sopportato le medesime sofferenze, hanno condiviso i vostri dolori, hanno risposto al mio invito materno e si sono consacrati al mio Cuore Immacolato! Quassù formano una grande corona di Luce, che si apre a cantare, assieme alla vostra Mamma, la lode perenne alla Santissima Trinità.

Coloro che sulla terra hanno vissuto come miei bambini, mi hanno ascoltato con docilità, mi hanno seguito sulla strada che Io stessa ho tracciato, ora compongono, attorno al mio Cuore Immacolato, una luminosissima corona di amore, di gioia, di gloria.

Quanti di questi figli avete conosciuto in questi anni! Ora essi sono più che mai accanto a voi,nel combattere la stessa battaglia, agli ordini della Celeste Condottiera. Il mio Cuore di Madre vi unisce, oggi, in una straordinaria comunione di vita con tutti i vostri fratelli del Paradiso e con quelli che hanno ormai la certezza di essere salvi, ma ancora soffrono il momento della loro personale purificazione nel Purgatorio.

È l'immensa parte invisibile, ma più preziosa, della mia schiera, perché i miei figli santi sono ormai rivestiti della potenza di Dio e della mia stessa forza, mentre le anime, che si trovano in Purgatorio, possono donarmi il contributo della loro sofferenza e della loro incessante preghiera. Per questo mai dovete sentirvi soli. Rendete più forti i vostri legami con i Santi del Cielo e con quelli che si purificano ancora nel Purgatorio: vi sono molto vicini, vedono tutte le vostre difficoltà, conoscono le terribili insidie che il mio Avversario vi tende, e vi aiutano sempre in maniera efficace.

Guardate oggi a tutti coloro che già vi hanno preceduto nella vita eterna nel segno della fede, ed ora vi attendono con amore e con gioia. Sono la Mamma e Regina di tutti i Santi. Sono la Condottiera di un'unica schiera. Sono Madre di tutta la Chiesa; di quella militante, purgante e trionfante e il mio Cuore Immacolato sussulta di gioia nel vedervi così uniti nel vincolo fraterno di una comunione di amore e di vita. Dal Paradiso, assieme ai vostri fratelli e figli miei prediletti che qui sono già riuniti, con tutte le anime che ancora pregano e soffrono nel Purgatorio, oggi vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».

Enugu (Nigeria, Africa), 21 novembre 1983. Presentazione di Maria Santissima al Tempio. Sulle strade dell'Africa.

«Entrate nel tempio del mio Cuore Immacolato, figli prediletti, se volete contemplare le meraviglie del mio amore misericordioso. In questi tempi la vostra Mamma opera in tutte le parti del mondo, con la sua azione preoccupata di richiamo, per farvi camminare sulla strada del bene, dell'amore, del ritorno a Dio, vostro Redentore. Ovunque mi rivelo ai piccoli, ai semplici, ai poveri, ai puri di cuore. Anche in questa parte del continente africano, vedi come da essi il mio invito viene accolto con gratitudine e con grande riconoscenza.

Quanto amore verso di Me trovi sulle strade dell'Africa! Qui, in mezzo a così grande povertà, dove le case sono ancora di fango e i miei figli non hanno spesso né cibo, né vestito, Io ottengo da loro più di quanto non mi diano in altre parti più progredite del mondo. Ricevo un amore candido e sincero, una risposta generosa, una corrispondenza entusiasta e contenta, una preghiera ardente e perseverante.

Hai visto con quanto fervore recitano il Santo Rosario, di quanta venerazione circondano le mie Immagini, come mi collocano in ogni stanza delle loro povere case. Ad essi ancora di più Io mi manifesterò, attraverso apparizioni e per mezzo della mia presenza materna, che li aiuta e sollecita la Provvidenza affinché non manchi loro il cibo e il vestito.

In questi giorni, mio piccolo figlio, hai potuto vedere con i tuoi occhi come la Mamma Celeste opera sulle strade di questo immenso continente. È giunta l'ora delle mie più grandi meraviglie. Sono questi i tempi del trionfo del mio amore materno. Per questo tutti invito, dai cinque continenti, ad entrare nel tempio del mio Cuore Immacolato, perché possiate così assecondare il mio disegno».

Grand Bassam (Costa d'Avorio, Africa), 8 dicembre 1983. Festa dell'Immacolata Concezione. La medicina di cui avete bisogno.

«Sono l'Immacolata Concezione. Partecipate, figli prediletti, alla grande gioia di tutta la Chiesa nel contemplare oggi questo singolare privilegio, di cui la Santissima Trinità mi ha adornata, in vista della mia divina maternità. Sono la vostra Mamma tutta bella e così voi mi invocate. Voglio ricoprirvi della mia stessa bellezza, e vi esorto a seguirmi sulla strada della grazia e della santità, della purezza e della verginità. Ciò che offende la vostra interiore bellezza è solo il peccato. Per questo oggi vi invito tutti a combattere ogni giorno contro un così grande male.

Il peccato è una conseguenza di quel disordine originale, che ha purtroppo impedito a voi di essere concepiti e di nascere immacolati come fu per me. Tutti siete nati sotto il peso di questa pesante e cattiva eredità. Ne siete stati liberati nel momento del vostro Battesimo, ma sono rimaste in voi le conseguenze, che vi rendono tanto fragili e facilmente venite ancora attratti dal peccato, e vi capita spesso, nella vostra vita, di diventarne vittime.

La prima cosa che dovete fare è riconoscere il peccato come male e di pentirvi subito, con un atto di amore puro e soprannaturale. Quanti miei figli oggi non lo riconoscono più come male, spesso lo accolgono come un bene e così si lasciano da esso penetrare nell'anima, nel cuore e nella vita; non sono più capaci di pentirsi, e vivono abitualmente contagiati da questa grave malattia.

Dovete allora ricorrere alla medicina, che la misericordia di Gesù ha preparato per voi: il Sacramento della Riconciliazione. Mai come in questi tempi è necessario che si facciano confessioni frequenti. Oggi la confessione sta disparendo dalla vita e dal costume di tanti miei figli, e questo è segno della crisi che sta attraversando la Chiesa. Anche per mezzo di voi, miei prediletti, voglio fare ritornare nella Chiesa il Sacramento della Riconciliazione al suo splendore. Voglio che tutti i miei figli accorrano numerosi a questa fonte della grazia e della divina misericordia. E invito voi, miei prediletti, a confessarvi frequentemente, se possibile ogni settimana.

Vi domando di andare nel confessionale a disposizione di quanti hanno bisogno di questo sacramento. Educate bene tutti i fedeli sulla necessità di usare questo sacramento, soprattutto quando si trovassero in stato di peccato mortale. Questa è la medicina di cui avete bisogno, se volete camminare sulla strada della grazia divina e della santità. Seguirete così la vostra Mamma Celeste, che vi attira dietro la scia del suo profumo di cielo. Allora anche voi sarete rivestiti del mio stesso splendore e la vita di Gesù potrà mettere radici profonde nella vostra esistenza. Dal continente africano, oggi rivolgo a tutti, con materna preoccupazione, il mio invito a camminare sulla strada dell'amore e della santità, combattendo contro Satana e tutte le sue seduzioni. Presto per mezzo di voi, potrò ottenere la vittoria, quando schiaccerò il capo al Dragone infernale, che oggi vi insidia in maniera subdola».

24 dicembre 1983. Notte Santa. Il suo nuovo Natale.

«Nel giardino del mio Cuore Immacolato, figli prediletti, vivete le ore belle e preziose di questa Notte Santa. Passatela nella preghiera e nel silenzio, in dolce compagnia con Me e col mio sposo Giuseppe. Partecipate ai momenti di estasi e di ineffabile gioia vissuti dalla vostra Mamma Celeste, quando si disponeva a donarvi il suo divino Bambino.

La preghiera mi avvolgeva come un manto, il silenzio prendeva sempre più possesso della mia vita, perché era giunto il momento tanto atteso della Sua nascita nel tempo. Così non ricordavo la fatica del lungo viaggio compiuto, non mi scoraggiava il rifiuto ad aprirci una porta, mi attirava la quiete appartata di una grotta, non mi pesava lo sconforto per lo squallore e la mancanza di tutto. Poi, all'improvviso, il Paradiso si è curvato sul mio nulla ed io sono entrata in un rapimento di amore e di vita col Padre Celeste. Quando mi accorsi di essere ancora sulla terra, avevo ormai fra le braccia il mio Dio, miracolosamente diventato mio Figlio. Rivivete il silenzio operoso del mio castissimo sposo Giuseppe: la sua fatica per condurci sul lungo cammino, la sua insistenza per trovarci una casa, la sua rinnovata pazienza ad ogni rifiuto di aprirci una porta, la sua fiducia nel condurci verso un luogo riparato e sicuro, il suo amoroso lavoro per rendere più ospitale la misera grotta, la sua orante attesa di ciò che si sarebbe compiuto; e, finalmente, la sua grande beatitudine nel chinarsi a baciare e adorare il suo Dio da Me, nella Notte Santa, ormai nato.

Sia sopra di voi la Luce, che ai pastori nella notte profonda è apparsa, e i canti degli Angeli, e la gioia per la lieta novella ascoltata: "Annuncio a voi una notizia che è di gioia per tutti: oggi è nato un Salvatore, che è il Cristo Signore". Nella notte, che densa oggi è calata sul mondo, nella sofferenza, ormai sanguinosa, che è chiamata a vivere la Chiesa mentre, per Gesù che ritorna nella gloria, ancora sono chiuse le porte degli uomini e dei popoli, imitate la vostra Mamma Celeste, il suo amatissimo sposo Giuseppe, i pastori che accorrono subito all'invito rivolto dal Cielo.

Pregate e fate silenzio, per ascoltare la voce di Dio, per capire i grandi segni che oggi vi manda, per assecondare, con la vostra personale collaborazione, il suo misericordioso disegno. Come Giuseppe, anche voi datevi da fare premurosi per preparare tutti al suo vicino ritorno. Accendete nei cuori le luci ormai spente, aprite le anime alla grazia e all'amore, spalancate tutte le porte a Cristo che viene. E come hanno fatto i pastori, semplici e piccoli, così anche voi non chiudetevi all'ascolto delle voci che ancora, più che mai, vi vengono date dal Cielo. Fra esse sappiate riconoscere e seguire quella della vostra Mamma Celeste che, in tanti modi e con tanti segni, vi ripete il suo profetico annuncio: "Preparatevi al ritorno di Gesù nella gloria". È vicino il suo secondo natale. Con Me vivete le ore conclusive di questo secondo avvento: nella fiducia, nella preghiera, nella sofferenza accolta e illuminata, nell'attesa che giunga presto il grande giorno del Signore. Il deserto del mondo si aprirà a ricevere la rugiada celeste del suo glorioso Regno di amore e di pace».

31 Dicembre 1983. Ultima notte dell'anno. Tornate al vostro Redentore.

«Passate le ultime ore dell'anno nel silenzio, nel raccoglimento e nella preghiera. Figli prediletti, sono la vostra Mamma Celeste ed ora sto componendo un grande disegno di amore, per rendere più vicino il trionfo del mio Cuore Immacolato perché mai, come in questi momenti, il mondo ha bisogno della mia presenza materna. Esso cammina sulle strade dell'odio e di un ostinato rifiuto di Dio, della violenza e dell'immoralità. Nonostante tutti gli inviti che la divina Misericordia continua ad inviarle, l'umanità persiste nel rimanere sorda a ogni richiamo. I segni che il Signore manda non sono né compresi, né accolti.

I pericoli indicati dal "mio" Papa che, con coraggio e con preoccupazione, annuncia l'uragano che vi attende, non sono creduti. I messaggi che dono, attraverso anime semplici e piccole, che Io scelgo in ogni parte del mondo, vengono presi in nessuna considerazione. Le apparizioni che ancora compio, e spesso in luoghi lontani e pericolosi, sono ignorate. Eppure siete solo a un palmo dalla vostra rovina. Quando tutti grideranno alla pace, all'improvviso, potrebbe piombare una nuova guerra mondiale, che spargerebbe ovunque morte e distruzione.

Quando si dirà: "Tranquillità e sicurezza", allora potrebbe incominciare il più grande sovvertimento dei singoli e dei popoli. Quanto sangue vedo scorrere su tutte le strade del mondo!... Quanti miei poveri figli vedo piangere a causa del flagello del fuoco, della fame e di una terribile distruzione! Il Signore è alle porte di questa generazione e, durante l'Anno Santo della sua Redenzione, bussa ancora con insistenza e con amore al cuore di tutti. Tornate al vostro Dio, che vi vuole salvare e vi conduce alla pace. Tornate al vostro Redentore.

Aprite i vostri cuori a Cristo che viene. I momenti che vivete sono di emergenza. Per questo vi invito a passare le ultime ore dell'anno in ginocchio, nella preghiera incessante e fiduciosa. Unite le vostre voci alla potente supplica della vostra Mamma Celeste, che implora per tutti il grande miracolo della divina Misericordia».

1 gennaio 1984. Festa di Maria Santissima Madre di Dio. Fatevi coraggio.

«Iniziate questo nuovo anno nella luce della mia divina maternità. Figli prediletti, questa festa deve essere per tutti voi un segno di fiducia e di speranza. Fatevi coraggio: Io sono la Madre della Grazia e della Misericordia. Se il nuovo anno si apre in mezzo a nubi che minacciose si addensano all'orizzonte, se l'umanità è incapace di trovare la strada del suo ritorno a Dio, se nel mondo aumentano le forze disgregatrici del male e della morte, se la insicurezza e la paura segnano il trascorrere dei vostri giorni, guardate a Me come alla Madre della divina Misericordia.

Oggi mi chino su questa generazione, tanto ammalata e minacciata, con l'amore che una madre ha verso i figli più bisognosi ed esposti al pericolo. Con le mie mani immacolate raccolgo tutte le sofferenze e le immense miserie dell'umanità e le presento al Cuore di mio Figlio Gesù, perché Egli faccia discendere sul mondo il fiume del suo amore misericordioso. Fatevi coraggio, perché Gesù vi ama con la sua divina tenerezza e la vostra Mamma Celeste è sempre fra voi, per condividere difficoltà e pericoli.

Fatevi coraggio: Io sono la Madre del Salvatore e del vostro Redentore. Gesù vi ha per sempre redenti sulla Croce, soffrendo e morendo per voi. Il suo sacrificio ha un valore infinito, al di sopra del tempo. Il suo Sangue, le sue ferite, la sua dolorosa agonia, la sua atroce morte sulla Croce hanno valore di salvezza anche per questa vostra generazione che senza di Lui andrebbe perduta. Questo suo Sacrificio è misticamente rinnovato in ogni Santa Messa che viene celebrata.

Al generale e rinnovato rifiuto di Dio, risponde ancora, con infinita capacità di riparazione, la sua rinnovata e accorata preghiera: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che dicono e quello che fanno". Al dilagare del peccato e del male oggi alla divina Giustizia, viene nuovamente offerto il sangue innocente del vero Agnello di Dio, che toglie tutti i peccati del mondo. Alla minaccia della guerra e della distruzione, risponde la certezza della reale presenza fra voi di Gesù nell'Eucaristia, che è la Vita e per sempre ha vinto il peccato e la morte. All'inizio di questo nuovo anno, guardate a Gesù vostro Redentore e alla vostra Mamma Celeste, che vi consola e vi conduce a penetrare il mirabile disegno della vostra salvezza.

Fatevi coraggio: Io sono la Madre e la Regina della pace. Attraverso Me verrà a voi la pace. Ascoltate la mia voce e lasciatevi condurre da Me con docilità. Alla vigilia delle grandi prove che vi attendono, nella minaccia, ormai da tutti temuta, di una nuova guerra spaventosa, sappiate che la mia presenza fra voi, confermata oggi in tanti modi e con tanti prodigi, è un segno che vi dice come, alla fine della grande sofferenza, solamente il mio Cuore Immacolato trionferà. Sarà in tutto il mondo la grande vittoria dell'amore e della pace!».

Santuario di Castelmonte (Udine), 21 gennaio 1984. (Durante la Concelebrazione, subito dopo il Vangelo). Festa di Sant'Agnese v.m. Il mio libro.

«Raccolgo l'omaggio da voi, che siete venuti quassù nel mio Santuario, per dire alla vostra Mamma Celeste grazie per il libro. Il "Mio libro" quante difficoltà ha incontrato, ma quanto bene esso ha già fatto, in ogni parte del mondo, ormai tradotto in tante lingue! È stato lo strumento che ha portato all'anima e al cuore di tanti figli prediletti la voce della Mamma Celeste, la manifestazione del mio materno disegno, l'invito a raccogliervi tutti nel rifugio del mio Cuore Immacolato.

Come deve essere letto questo libro? Con la semplicità di un bambino che ascolta la mamma. Egli non domanda perché parla, o come parla, o dove lo conduce con le sue parole. L'ama e l'ascolta: fa quanto dice. Allora il bambino è felice, perché si sente così guidato e illuminato dalla mamma e, condotto da lei e formato dalle sue parole, ogni giorno cresce nella vita. Così deve essere per voi. Leggetelo con semplicità, senza porvi tanti problemi: come parlo, perché parlo, dove parlo.

A Me interessa solo che viviate quanto vi ho detto.

Allora il vostro cuore verrà scaldato d'amore, la vostra anima sarà illuminata dalla mia Luce e Io vi trasformerò interiormente, per condurvi ogni giorno a fare quello che piace al Cuore di Gesù.

Se siete a me consacrati, Io vi prendo come siete, con i vostri limiti, con i vostri difetti e peccati, con la vostra fragilità, ma poi ogni giorno vi trasformo, per condurvi a essere secondo il disegno che Dio ha affidato al mio Cuore Immacolato. Cosa dico in questo mio libro? Io traccio una strada semplice e bella, ma difficile (oh, quanto difficile!), che bisogna percorrere, se volete vivere la consacrazione. Vi insegno come si vive; vi formo concretamente a vivere con Me. Vi dico le cose che più mi stanno a cuore, perché sono le stesse che Gesù vi ha detto nel Vangelo, che oggi deve essere vissuto con la semplicità dei piccoli, con l'ardore dei martiri, con la fedeltà di coraggiosi testimoni: deve essere vissuto alla lettera.

Così Io vi chiamo alla preghiera, alla penitenza, alla mortificazione, alla pratica delle virtù, alla fiducia, alla speranza, all'esercizio di una sempre più perfetta carità. Questo è quanto Io voglio dirvi. Non fermatevi perciò alle predizioni che vi dono, cercando di farvi comprendere i tempi che vivete. Come mamma, vi dico i pericoli che correte, le minacce che incombono, quanto potrebbe capitarvi di male, solo perché questo male può essere ancora da voi evitato, i pericoli possono essere sfuggiti, il disegno della Giustizia di Dio può essere sempre mutato dalla forza del suo Amore Misericordioso.

Anche quando vi predico i castighi, ricordate che tutto, in ogni momento, può essere cambiato dalla forza della vostra preghiera e della vostra penitenza riparatrice. Non dite dunque: "Quanto ci hai predetto, non si è avverato," ma ringraziate con Me il Padre Celeste, perché dalla risposta di preghiera e di consacrazione, dalla vostra sofferenza, dalla immensa sofferenza di tanti miei poveri figli, Egli sposta ancora lo spazio della Giustizia, perché fiorisca quello della grande Misericordia (...)».