«Raccolgo l'omaggio da voi, che siete venuti quassù nel mio Santuario, per dire alla vostra Mamma Celeste grazie per il libro. Il "Mio libro" quante difficoltà ha incontrato, ma quanto bene esso ha già fatto, in ogni parte del mondo, ormai tradotto in tante lingue! È stato lo strumento che ha portato all'anima e al cuore di tanti figli prediletti la voce della Mamma Celeste, la manifestazione del mio materno disegno, l'invito a raccogliervi tutti nel rifugio del mio Cuore Immacolato.
Come deve essere letto questo libro? Con la semplicità di un bambino che ascolta la mamma. Egli non domanda perché parla, o come parla, o dove lo conduce con le sue parole. L'ama e l'ascolta: fa quanto dice. Allora il bambino è felice, perché si sente così guidato e illuminato dalla mamma e, condotto da lei e formato dalle sue parole, ogni giorno cresce nella vita. Così deve essere per voi. Leggetelo con semplicità, senza porvi tanti problemi: come parlo, perché parlo, dove parlo.
A Me interessa solo che viviate quanto vi ho detto.
Allora il vostro cuore verrà scaldato d'amore, la vostra anima sarà illuminata dalla mia Luce e Io vi trasformerò interiormente, per condurvi ogni giorno a fare quello che piace al Cuore di Gesù.
Se siete a me consacrati, Io vi prendo come siete, con i vostri limiti, con i vostri difetti e peccati, con la vostra fragilità, ma poi ogni giorno vi trasformo, per condurvi a essere secondo il disegno che Dio ha affidato al mio Cuore Immacolato. Cosa dico in questo mio libro? Io traccio una strada semplice e bella, ma difficile (oh, quanto difficile!), che bisogna percorrere, se volete vivere la consacrazione. Vi insegno come si vive; vi formo concretamente a vivere con Me. Vi dico le cose che più mi stanno a cuore, perché sono le stesse che Gesù vi ha detto nel Vangelo, che oggi deve essere vissuto con la semplicità dei piccoli, con l'ardore dei martiri, con la fedeltà di coraggiosi testimoni: deve essere vissuto alla lettera.
Così Io vi chiamo alla preghiera, alla penitenza, alla mortificazione, alla pratica delle virtù, alla fiducia, alla speranza, all'esercizio di una sempre più perfetta carità. Questo è quanto Io voglio dirvi. Non fermatevi perciò alle predizioni che vi dono, cercando di farvi comprendere i tempi che vivete. Come mamma, vi dico i pericoli che correte, le minacce che incombono, quanto potrebbe capitarvi di male, solo perché questo male può essere ancora da voi evitato, i pericoli possono essere sfuggiti, il disegno della Giustizia di Dio può essere sempre mutato dalla forza del suo Amore Misericordioso.
Anche quando vi predico i castighi, ricordate che tutto, in ogni momento, può essere cambiato dalla forza della vostra preghiera e della vostra penitenza riparatrice. Non dite dunque: "Quanto ci hai predetto, non si è avverato," ma ringraziate con Me il Padre Celeste, perché dalla risposta di preghiera e di consacrazione, dalla vostra sofferenza, dalla immensa sofferenza di tanti miei poveri figli, Egli sposta ancora lo spazio della Giustizia, perché fiorisca quello della grande Misericordia (...)».