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Messaggio del 19 dicembre 1983:Pregate e digiunate!

Messaggi di altre apparizioni

Don Stefano Gobbi - Messaggi anno:1984

1 gennaio 1984. Festa di Maria Santissima Madre di Dio. Fatevi coraggio.

«Iniziate questo nuovo anno nella luce della mia divina maternità. Figli prediletti, questa festa deve essere per tutti voi un segno di fiducia e di speranza. Fatevi coraggio: Io sono la Madre della Grazia e della Misericordia. Se il nuovo anno si apre in mezzo a nubi che minacciose si addensano all'orizzonte, se l'umanità è incapace di trovare la strada del suo ritorno a Dio, se nel mondo aumentano le forze disgregatrici del male e della morte, se la insicurezza e la paura segnano il trascorrere dei vostri giorni, guardate a Me come alla Madre della divina Misericordia.

Oggi mi chino su questa generazione, tanto ammalata e minacciata, con l'amore che una madre ha verso i figli più bisognosi ed esposti al pericolo. Con le mie mani immacolate raccolgo tutte le sofferenze e le immense miserie dell'umanità e le presento al Cuore di mio Figlio Gesù, perché Egli faccia discendere sul mondo il fiume del suo amore misericordioso. Fatevi coraggio, perché Gesù vi ama con la sua divina tenerezza e la vostra Mamma Celeste è sempre fra voi, per condividere difficoltà e pericoli.

Fatevi coraggio: Io sono la Madre del Salvatore e del vostro Redentore. Gesù vi ha per sempre redenti sulla Croce, soffrendo e morendo per voi. Il suo sacrificio ha un valore infinito, al di sopra del tempo. Il suo Sangue, le sue ferite, la sua dolorosa agonia, la sua atroce morte sulla Croce hanno valore di salvezza anche per questa vostra generazione che senza di Lui andrebbe perduta. Questo suo Sacrificio è misticamente rinnovato in ogni Santa Messa che viene celebrata.

Al generale e rinnovato rifiuto di Dio, risponde ancora, con infinita capacità di riparazione, la sua rinnovata e accorata preghiera: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che dicono e quello che fanno". Al dilagare del peccato e del male oggi alla divina Giustizia, viene nuovamente offerto il sangue innocente del vero Agnello di Dio, che toglie tutti i peccati del mondo. Alla minaccia della guerra e della distruzione, risponde la certezza della reale presenza fra voi di Gesù nell'Eucaristia, che è la Vita e per sempre ha vinto il peccato e la morte. All'inizio di questo nuovo anno, guardate a Gesù vostro Redentore e alla vostra Mamma Celeste, che vi consola e vi conduce a penetrare il mirabile disegno della vostra salvezza.

Fatevi coraggio: Io sono la Madre e la Regina della pace. Attraverso Me verrà a voi la pace. Ascoltate la mia voce e lasciatevi condurre da Me con docilità. Alla vigilia delle grandi prove che vi attendono, nella minaccia, ormai da tutti temuta, di una nuova guerra spaventosa, sappiate che la mia presenza fra voi, confermata oggi in tanti modi e con tanti prodigi, è un segno che vi dice come, alla fine della grande sofferenza, solamente il mio Cuore Immacolato trionferà. Sarà in tutto il mondo la grande vittoria dell'amore e della pace!».

Santuario di Castelmonte (Udine), 21 gennaio 1984. (Durante la Concelebrazione, subito dopo il Vangelo). Festa di Sant'Agnese v.m. Il mio libro.

«Raccolgo l'omaggio da voi, che siete venuti quassù nel mio Santuario, per dire alla vostra Mamma Celeste grazie per il libro. Il "Mio libro" quante difficoltà ha incontrato, ma quanto bene esso ha già fatto, in ogni parte del mondo, ormai tradotto in tante lingue! È stato lo strumento che ha portato all'anima e al cuore di tanti figli prediletti la voce della Mamma Celeste, la manifestazione del mio materno disegno, l'invito a raccogliervi tutti nel rifugio del mio Cuore Immacolato.

Come deve essere letto questo libro? Con la semplicità di un bambino che ascolta la mamma. Egli non domanda perché parla, o come parla, o dove lo conduce con le sue parole. L'ama e l'ascolta: fa quanto dice. Allora il bambino è felice, perché si sente così guidato e illuminato dalla mamma e, condotto da lei e formato dalle sue parole, ogni giorno cresce nella vita. Così deve essere per voi. Leggetelo con semplicità, senza porvi tanti problemi: come parlo, perché parlo, dove parlo.

A Me interessa solo che viviate quanto vi ho detto.

Allora il vostro cuore verrà scaldato d'amore, la vostra anima sarà illuminata dalla mia Luce e Io vi trasformerò interiormente, per condurvi ogni giorno a fare quello che piace al Cuore di Gesù.

Se siete a me consacrati, Io vi prendo come siete, con i vostri limiti, con i vostri difetti e peccati, con la vostra fragilità, ma poi ogni giorno vi trasformo, per condurvi a essere secondo il disegno che Dio ha affidato al mio Cuore Immacolato. Cosa dico in questo mio libro? Io traccio una strada semplice e bella, ma difficile (oh, quanto difficile!), che bisogna percorrere, se volete vivere la consacrazione. Vi insegno come si vive; vi formo concretamente a vivere con Me. Vi dico le cose che più mi stanno a cuore, perché sono le stesse che Gesù vi ha detto nel Vangelo, che oggi deve essere vissuto con la semplicità dei piccoli, con l'ardore dei martiri, con la fedeltà di coraggiosi testimoni: deve essere vissuto alla lettera.

Così Io vi chiamo alla preghiera, alla penitenza, alla mortificazione, alla pratica delle virtù, alla fiducia, alla speranza, all'esercizio di una sempre più perfetta carità. Questo è quanto Io voglio dirvi. Non fermatevi perciò alle predizioni che vi dono, cercando di farvi comprendere i tempi che vivete. Come mamma, vi dico i pericoli che correte, le minacce che incombono, quanto potrebbe capitarvi di male, solo perché questo male può essere ancora da voi evitato, i pericoli possono essere sfuggiti, il disegno della Giustizia di Dio può essere sempre mutato dalla forza del suo Amore Misericordioso.

Anche quando vi predico i castighi, ricordate che tutto, in ogni momento, può essere cambiato dalla forza della vostra preghiera e della vostra penitenza riparatrice. Non dite dunque: "Quanto ci hai predetto, non si è avverato," ma ringraziate con Me il Padre Celeste, perché dalla risposta di preghiera e di consacrazione, dalla vostra sofferenza, dalla immensa sofferenza di tanti miei poveri figli, Egli sposta ancora lo spazio della Giustizia, perché fiorisca quello della grande Misericordia (...)».

Zompitta (Udine), 24 gennaio 1984. Festa di San Francesco di Sales. I miei segni.

«Figli prediletti, accolgo questo Rosario, che insieme recitate con tanto amore e con tanto fervore. Come Mamma voglio dirvi che sono qui assieme a voi, rappresentata dalla statua che avete qui. Ogni mia statua è segno di una mia presenza e vi ricorda la vostra Mamma Celeste ; perciò deve essere onorata e collocata nei luoghi di maggior venerazione. Come guardate con amore una fotografia di una persona cara, perché vi trasmette ricordo e figura, così dovete guardare con amore ogni immagine della vostra Mamma Celeste, perché vi trasmette il suo ricordo, anzi diventa segno particolare della sua presenza fra ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

San Marco (Udine), 28 gennaio 1984. Festa di San Tommaso d'Aquino. Il mio dono per voi.

« (...) Nella vita tutto vi è disposto, in ogni particolare, dalla Provvidenza di Dio Padre e dalla vostra Mamma Celeste: i momenti di sofferenza, quelli delle prove spirituali e di interiori difficoltà, i momenti di gioia e di consolazione, i momenti di particolare fervore e di unione con Me. Tutto è dono di Dio per voi, che Gesù vi dà attraverso il Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste. Per questo è anche un mio dono. Quando il mio Cuore, che è ripieno di grazia e di amore, si apre e riversa su di voi la mia materna predilezione che ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

2 febbraio 1984. Presentazione di Gesù Bambino al Tempio. L'anima trafitta.

«Nel momento in cui presento il mio Bambino Gesù al Tempio e il mio Cuore è ricolmo di materna beatitudine, nel vedere come lo Spirito ha svelato a due semplici ed anziane creature l'arcano disegno del Padre, la mia anima viene trafitta dalle parole profetiche che mi vengono rivolte: "Egli sarà posto come segno di contraddizione, per la salvezza e la rovina di molti... e una spada trapasserà la tua anima!".

Ecco così svelato anche il profondo mistero della mia divina e universale maternità. È un mistero di amore. Il mio Cuore di Madre si apre all'amore in maniera perfetta. Nessun'altra creatura può ormai possedere una così profonda capacità di amore. Se l'estensione dell'amore materno può essere misurata dal numero dei figli, pensate come deve essere grande l'amore della vostra Mamma Celeste, cui Gesù ha affidato come suoi figli tutti gli uomini.

Quanto grande è il mio amore di Mamma! Esso abbraccia tutti e ciascuno in particolare, segue ognuno sul suo cammino, partecipa alle difficoltà, condivide le vostre sofferenze, vi aiuta in tutte le necessità, vi assiste nei pericoli, vigila nei momenti decisivi, nessuno mai abbandona o dimentica.

Penetrate nel segreto del mio amore materno e sarete sempre consolati. È anche un mistero di dolore. Nel momento in cui dal Sacerdote il Bambino Gesù mi è ritornato tra le braccia e, a quaranta giorni di età, lo contemplo così bello e con la freschezza di un fiore appena sbocciato, la voce profetica del vecchio Simeone me lo fa contemplare con la mente già disteso sulla Croce: allora la mia anima viene veramente trafitta da una spada.Sono la Madre dall'anima trafitta.

Perché anche mie sono ormai tutte le vostre ferite, o figli, come mie sono state quelle di mio Figlio Gesù. Vivete giorni di grandi sofferenze che aumentano sempre di più, specialmente per voi miei prediletti. Il tempo che vivete è segnato da ferite di ogni genere, causate da un persistente e generale rifiuto di Dio, da una grande dimenticanza dei vostri doveri, da un'abitudine diffusa di ignorare e non ubbidire più ai comandamenti della Legge di Dio. Nella Chiesa la confusione aumenta: troppo pochi sono quelli che accolgono il mio invito a lasciarsi formare e condurre da Me con l'umile docilità del mio Bambino Gesù.

Così la tenebra si addensa nelle menti, nei cuori e nelle anime. Sono la vostra Madre dall'anima trafitta: sono accanto a voi per chiudere le vostre ferite. Non perdetevi d'animo. Pregate, fate penitenza, siate piccoli e docili, lasciatevi formare da Me, lasciatevi portare nel mio Cuore sulle acque tempestose. Coraggio. Soprattutto oggi la mia anima trafitta vuole riversare su di voi la pienezza della sua luce e della sua grazia. Vi racchiudo nel mio Cuore; ogni giorno vi porto al Tempio del Signore e dalle mie braccia materne vi depongo sul suo altare come vittime da Me preparate e a Lui gradite, per la salvezza del mondo».

19 Marzo 1984. Solennità di San Giuseppe. Guardate al mio sposo Giuseppe.

«Figli miei prediletti, guardate oggi al mio castissimo sposo Giuseppe che a tutti voi è di esempio nell'assecondare con amore, con purezza, con fede e perseveranza il disegno di Dio. Nella vita è stato per Me sposo casto e fedele, collaboratore prezioso nella custodia amorevole del Bambino Gesù; silenzioso e provvido lavoratore, attento a non farci mai mancare i mezzi necessari alla nostra umana esistenza, giusto e forte nel quotidiano adempimento del compito a Lui affidato dal Padre Celeste.

Quanto amava e seguiva ogni giorno la mirabile crescita del nostro divin Figlio Gesù! E Gesù lo ricambiava con un affetto filiale e profondo: come lo ascoltava e lo ubbidiva, come lo confortava e lo aiutava! Anche in voi, figli prediletti, voglio che fioriscano quelle virtù, che tanto lo hanno reso perfetto nell'adempimento del suo provvidenziale disegno.

Siano in voi il suo silenzio e il suo nascondimento, necessari in questi tempi perché possiate adempiere al disegno che vi ho affidato. Vivete lontano dal rumore e dal chiasso, dalle grida e dal frastuono da cui venite sempre più circondati. Mantenete la vostra quiete interiore, in un silenzioso colloquio con Gesù e con la vostra Mamma Celeste. Non partecipate mai a spettacoli profani e chiudete gli occhi alle facili seduzioni del mondo. Sappiate sottrarvi alla sottile tattica di perversione morale, oggi diffusa, in maniera così subdola e pericolosa, dalla stampa e dalla televisione.

Non sciupate il tempo davanti al televisore, rubando così preziosi momenti alla preghiera e all'ascolto della mia parola. Sia anche in voi la sua purezza verginale, in un distacco che Io voglio più grande da voi stessi, dalle creature, dalle cose umane, per essere interiormente liberi e capaci di amare e di adempiere, con fedele perseveranza, qualunque cosa il Signore vi chiede. Imitate il mio amatissimo sposo Giuseppe nella sua preghiera umile e fiduciosa, nel faticoso avoro, nella pazienza e nella grande bontà. Affidate voi e il mio Movimento alla sua potente protezione. Come ha saputo difendere la vita minacciata del Bambino Gesù, così ora difenderà questa mia Opera di amore, nei momenti in cui dal mio Avversario verrà attaccata e furiosamente combattuta. Con Lui e con il nostro divin Bambino Gesù, oggi vi incoraggio e vi benedico».

25 marzo 1984. Festa dell'Annunciazione di Maria Santissima. Domando a tutti la consacrazione.

«Guardate al momento ineffabile dell'Annunciazione da parte dell'Arcangelo Gabriele, inviato da Dio ad accogliere il mio "sì" all'attuazione del suo eterno disegno di Redenzione, e al grande mistero dell'Incarnazione del Verbo nel mio seno verginale, e allora capirete perché Io vi domando di consacrarvi al mio Cuore Immacolato.

Sì, Io stessa ho manifestato la mia volontà a Fatima, quando sono apparsa nel 1917. L'ho più volte domandata a mia figlia Suor Lucia, che si trova sulla terra per adempiere a questa missione che le ho affidato.

In questi anni l'ho insistentemente richiesta, attraverso il messaggio affidato al mio Movimento Sacerdotale. ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

20 aprile 1984. Venerdì Santo. Accanto a ogni altare.

«Sono la vostra Mamma, tanto addolorata. Mi trovo accanto a mio Figlio Gesù, nel momento che sale al Calvario, sfinito da un'immensa sofferenza e dal peso della Croce, che porta con mansuetudine e con amore. I piedi lasciano sul terreno impronte di sangue, le mani stringono la croce che pesa sulla spalla piagata, il corpo è lacerato e contuso dalla terribile flagellazione subita, dal capo scendono rivoli di sangue che escono dalle ferite aperte dalla corona di spine... Che fatica fa Gesù a salire: quale sofferenza gli procura ogni passo che fa verso la cima del Calvario!

Barcolla, si ferma, è scosso dai fremiti della febbre e dal dolore, si china come per raccogliere nuove energie: non ce la fa più e cade per terra. Ecco l'Uomo. Ecco, figli, il vostro Re. Vorrei raccoglierlo con lo slancio del mio cuore di Mamma, aiutarlo con la forza del mio dolore, sorreggerlo con il conforto della mia presenza. Lo accarezzo con il gemito della mia preghiera, lo accompagno con l'angoscia di una madre ferita, lo conduco verso la vetta del Golgota sul mio Cuore Immacolato, ormai unito al suo in un'unica offerta al Volere del Padre. Gli sono accanto quando lo spogliano delle sue vesti e, con gesto di mamma compreso e accolto dai carnefici, dono il mio candido velo perché venga protetto nel suo pudore; lo guardo quando lo distendono sul patibolo.

Sento il martello sui chiodi che gli trapassano le mani e i piedi; mi penetra l'anima il terribile urto della Croce nel terreno, che lo fa sobbalzare dal dolore. Sono sotto la Croce, in questo Venerdì Santo, a vivere assieme a mio Figlio le lunghe e terribili ore della sua Passione. Mi avvolge, come in un manto, la pace che scende dal suo Corpo immolato; come un fiume di grazia mi invade e mi sento aprire ad una immensa capacità di amore. La mia anima si schiude ad una nuova e più grande vocazione materna, mentre il mio Cuore Immacolato raccoglie ogni goccia preziosa del suo dolore durante le ore dell'agonia.

Questo Venerdì Santo ha veramente illuminato ogni giorno, che il Signore vi ha concesso, del vostro terreno peregrinare, o miei figli, perché in questo giorno siete stati redenti. Guardate tutti a Colui che oggi hanno trafitto. Lasciatevi lavare dal suo Sangue, penetrare dal suo amore, generare dal suo dolore, nascondere nelle sue piaghe, riparare dal suo riscatto, redimere dal suo nuovo ed eterno Sacrificio. Questo Venerdì Santo si ripete quando Gesù ancora si immola per voi, anche se in maniera incruenta, nel Sacrificio della Santa Messa. Misticamente si rinnova per voi il dono supremo di questa giornata. Ma, accanto a Gesù che si immola, si ripete anche l'offerta dolorosa della vostra Mamma Celeste, che è sempre presente accanto ad ogni Altare su cui si celebra la Santa Messa, come lo è stata durante questo lungo e doloroso Venerdì Santo. Sia grande e irresistibile la vostra fiducia.

Il male, ogni male, e lo Spirito del male, Satana,vostro Avversario fin dal principio, è stato vinto e ridotto ormai a perpetua schiavitù. Il suo grande agitarsi di oggi non vi spaventi, non vi turbi. Vivete nella gioia e nella pace di Gesù, dolce e mansueta vittima, offerta sulla Croce al Padre, come prezzo del vostro perenne riscatto. Ora che il buio è nuovamente sceso sul mondo e la notte avvolge l'umanità smarrita, in questo suo Venerdì Santo, guardate a Colui che hanno trafitto per capire come la vittoria sul male, sull'odio e sulla morte vi è ormai stata per sempre ottenuta dalla forza dell'amore misericordioso di Gesù, vostro Divin Redentore».

13 maggio 1984. Anniversario della Prima Apparizione a Fatima. Convertitevi.

«Questi sono i miei tempi. Mentre oggi ricordate la mia prima apparizione avvenuta a Fatima nel 1917, state vivendo gli avvenimenti che allora Io vi ho predetto. Siete dentro il periodo in cui la lotta fra Me, "Donna vestita di sole" e il mio Avversario, "il Dragone rosso", volge ormai verso la sua conclusione. Per questo appaio ancora in maniera nuova, più straordinaria, per confermarvi che abituale è la mia presenza in mezzo a voi.

Comunico a tutti il mio volere materno con un messaggio che oggi è diventato urgente e angosciato:

- Convertitevi e pentitevi dei vostri peccati.

- Convertitevi e tornate a Dio che vi salva.

- Convertitevi e camminate sulla strada del bene, dell'amore e della santità.

Questo è ancora per voi il tempo prezioso della conversione. Accogliete il mio invito che, in tante maniere, ancora voglio rivolgere ai miei figli così minacciati. Pregate di più, pregate con il Santo Rosario, pregate in Cenacoli fra voi, pregate soprattutto in famiglia. Voglio che le famiglie cristiane tornino a pregare con Me e per mezzo di Me, perché siano salvate dai grandi mali che le minacciano. Mortificatevi con la penitenza e il digiuno corporale. Il digiuno che Io preferisco è quello dal male e dal peccato; della rinuncia al fumo, all'alcool, al cinema e alla televisione. Non guardate spettacoli televisivi che vi corrompono nella vostra interiore castità e portano nell'anima tanta dissipazione, seminando nel cuore germi di male.

Vi domando anche il digiuno corporale, almeno ogni tanto, come vi è stato richiesto da mio Figlio Gesù nel Vangelo, quando ha detto: "Certi generi di demoni si possono scacciare solo con la preghiera e con il digiuno".

Consacratevi continuamente al mio Cuore Immacolato e vivete in quotidiana comunione di vita e di amore con Me. Sono la Madre della Fede, sono la Vergine fedele e oggi dovete chiedere a Me l'aiuto per restare nella vera Fede. Per questo vi invito ad ascoltare e a seguire il Papa, che ha da Gesù la promessa dell'infallibilità. E recitate spesso il Credo, come rinnovata professione della vostra Fede.

Se fate quanto vi domando, camminerete con Me ogni giorno verso la vostra conversione. Vivete bene questo spazio di tempo, che l'amore misericordioso di Gesù ancora vi dona.Vivete con fiducia e con gioia il vicino momento del trionfo del mio Cuore Immacolato».

30 giugno 1984. Festa del Cuore Immacolato di Maria. Il mistero del mio Cuore Immacolato.

«Venerate il mio Cuore Immacolato, figli prediletti. Oggi la Chiesa vi invita a guardare al mistero di amore e di misericordia racchiuso nel mio Cuore Immacolato. Se venerate il mio Cuore, voi date lode alla Santissima Trinità, che in esso riceve la sua più grande gloria, perché ha fatto di questo mio celeste giardino il luogo della sua divina compiacenza. In esso il Padre si riflette con gioia; il Verbo si depone come in una culla preziosa; lo Spirito Santo arde con la purissima luce del suo divino Amore.

Se venerate il mio Cuore Immacolato, date lode anche alla vostra Mamma Celeste, perché in esso è racchiuso il mistero della mia predilezione e dei privilegi di grazia, di cui da Dio sono stata adornata. così venerate anche i miei singolari privilegi della Immacolata Concezione, della divina Maternità, della corporea Assunzione al Cielo, della pienezza di grazia e della perpetua Verginità. Attraverso la via del mio Cuore entrate a comprendere ed a godere il divino capolavoro che è la vostra Mamma Celeste.

Se amate questo Cuore, venite voi stessi rivestiti del mio amore materno e della mia immacolata misericordia. Nell'intimo del Cuore Immacolato avviene il prodigio, che ogni giorno compio con voi, di rendervi sempre più simili a Me e di trasformare la vostra anima a immagine dell'anima mia. Vi comunico anche il mio spirito perché possiate veramente crescere nella mia vita e diventare, oggi, espressione della presenza della vostra Mamma Celeste. Vi formo alla purezza della mente, del cuore e del corpo; allora diffonderete attorno a voi il candore della mia Luce immacolata.

Vi comunico la mia capacità di amare, ed il vostro cuore si aprirà come rifugio di salvezza a tutti coloro che si sono smarriti sulla strada dell'errore e del peccato. Dono delicatezza al vostro modo di agire, perché possiate essere con tutti buoni e misericordiosi. Do conforto e balsamo ai vostri gesti, perché possiate sanare le ferite dolorose degli ammalati e di tutti i miei poveri figli peccatori. Allora voi stessi diventate, oggi, espressione concreta del mio materno amore.

Se riparate al dolore del mio Cuore Immacolato, diventate per Me motivo di grande gioia e di consolazione, perché attraverso di voi Io posso agire in questi anni, per costruire il mio disegno di salvezza. È un disegno che tengo ancora segreto; lo svelo solo ai miei piccoli, che accolgono il mio invito a venerare, ad amare e a riparare, mentre vengono da Me condotti a comprendere sempre più il grande mistero di amore e di misericordia del mio Cuore Immacolato».