MaM
Messaggio del 16 gennaio 1986:Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera. Ho bisogno delle vostre preghiere perché attraverso di voi Dio sia glorificato. Cari figli, vi supplico di ascoltare e di vivere il mio invito materno, invito dettato solo dall'amore per potervi aiutare. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Don Stefano Gobbi - Messaggi anno:1996

Milano, 1° gennaio 1996. Festa di Maria Santissima Madre di Dio. Nel mio sicuro rifugio.

«Oggi celebrate con gioia la festa della mia divina Maternità e guardate a Me, con filiale fiducia, invocando il grande dono della pace per la Chiesa e per tutta l'umanità. Io sono la Regina della pace. Sono stata scelta dal Padre Celeste a diventare la Madre del suo Figlio Unigenito, nato per portare a tutta l'umanità il bene prezioso della pace. Il mio divino Bambino, che nasce nella povertà di una grotta e viene deposto in una mangiatoia, è Lui stesso la Pace. Pace fra Dio e l'umanità, da Lui redenta e portata ad una nuova comunione di amore e ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Milano, 19 gennaio 1996. Vigilia del mio viaggio in tredici Nazioni di America Latina. Opera di amore e di misericordia.

«Figlio mio amatissimo, sei ancora alla vigilia di un lungo, pesante e faticoso viaggio, che ti domando di fare in tredici Nazioni di America Latina, per portare un grande numero di miei figli nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato. Non temere, perché Io sono sempre con te. Ti conduco in ogni passo di questo tuo cammino e ti porto fra le mie braccia, dove sentirai il conforto ed il riposo che la Mamma Celeste ti ha preparato.

Ho fretta e devo completare al più presto la mia grande Opera di amore e di misericordia. È la mia grande Opera di amore, perché, per mezzo di essa, offro a tutti l'aiuto che la Mamma Celeste vi dona, per superare le indicibili sofferenze di questi ultimi tempi. L'aiuto che vi offro, col mio Movimento Sacerdotale Mariano, è il mio Cuore Immacolato.

Il mio Cuore Immacolato è il giardino prezioso, che racchiude tutto l'amore che la vostra Mamma Celeste ha verso i suoi figli. Nel mio Cuore Immacolato tutti dovete entrare, perché possiate sentire la forza e la tenerezza del mio amore materno. Voi entrate nel sicuro rifugio, che la Mamma Celeste ha costruito per voi nelle ore dolorose della grande tribolazione, con la vostra consacrazione al mio Cuore Immacolato. Attraverso la voce di questo mio piccolo figlio, che ancora conduco in luoghi tanto lontani, invito tutti i vescovi, i sacerdoti ed i fedeli a consacrarsi al mio Cuore Immacolato. Così voi fate quanto Io ho domandato a Fatima, per la salvezza di questa povera umanità, che giace prostrata sotto il peso del suo ostinato rifiuto di Dio e vive sotto la tenebrosa schiavitù di Satana, che ha posto in essa il vertice del suo potere.

Come potete ripararvi, nelle ore dolorose della grande prova, che è ormai giunta per la Chiesa e per l'umanità? Dove potete trovare rifugio, nella tremenda bufera che scuote cielo e terra, a causa dell'odio che dilaga, della violenza che esplode, del male che si compie, del peccato che viene esaltato, della impurità che sommerge tutto il mondo? Tutti siete chiamati a trovare aiuto e protezione nel giardino celeste del mio amore materno.

Per questo apparirà sempre più chiaro alla Chiesa ed all'umanità, come il mio Cuore Immacolato è il sicuro rifugio, che la Santissima Trinità ha preparato per la vostra salvezza, nell'ora in cui la Giustizia si manifesterà in tutta la sua divina potenza. È la mia grande Opera di misericordia, perché l'Amore Misericordioso di Gesù vuole manifestarsi a voi, attraverso la via materna del mio Cuore Immacolato. A Me è stato affidato da Gesù il compito di andare alla ricerca dei miei figli smarriti, di condurre sulla strada del bene i peccatori, del ritorno al Signore i lontani, della guarigione gli ammalati, della fiducia i disperati, del sollievo gli oppressi, della salvezza i perduti.

Io sono la Madre dell'Amore e della Misericordia. Nel momento in cui il mondo sarà liberato dal Maligno e la terra verrà purificata dalla prova dolorosa che, in tanti modi, vi è già stata predetta, il mio Cuore Immacolato sarà il luogo ove tutti vedranno compiersi il più grande prodigio della divina Misericordia. Così lo Spirito Santo effonderà sul mondo la sua seconda Pentecoste di grazia e di fuoco, per preparare la Chiesa e l'umanità al ritorno di Gesù nello splendore della sua gloria divina, che farà nuove tutte le cose.

Comprendi allora, mio piccolo figlio, il grande disegno che ho su di te. Continua, con fiducia e con gioia, il tuo faticoso cammino ed asseconda, in ogni momento, la mia grande Opera di amore e di misericordia. Anche se ora senti di più il peso e la fatica del viaggio, vedrai, come non mai, il trionfo della tua Mamma Celeste, che sempre ti è accanto e ti conduce in ogni tuo passo. Grazie straordinarie scenderanno su i miei figli che prenderanno parte ai Cenacoli e tutti avranno segni particolari del mio amore e della mia materna presenza.

I miei Angeli di Luce ti portano in ogni momento e ti difendono da tutte le subdole insidie che ti tende il mio Avversario. E tu ovunque contemplerai, con commozione e con gioia, il trionfo del mio Cuore Immacolato, nel cuore e nella vita dei miei piccoli figli che mi rispondono di sì e sono da Me chiamati a fare parte di questa mia grande Opera di amore e di misericordia».

San Salvador (EI Salvador), 24 gennaio 1996. Esercizi Spirituali in forma di Cenacolo con i Vescovi e i Sacerdoti del M.S.M. di America Latina. Andate in mio nome.

«Con quale amore vi accolgo in questo Cenacolo, Vescovi e Sacerdoti del mio Movimento, che siete venuti da tante Nazioni di America Latina, questa terra dal mio Avversario così insidiata, ma dalla vostra Mamma Celeste tanto amata e protetta. Mi unisco sempre alla vostra preghiera; vi aiuto a crescere nel reciproco amore; vi consolo nelle numerose sofferenze e porto con voi il peso del vostro difficile ministero. In questi giorni vi ottengo il dono dello Spirito Santo, che scende su questo Cenacolo come è sceso su quello di Gerusalemme. E lo Spirito Santo aprirà i cuori e le anime alla comprensione della importante e particolare missione che Io vi affido.

Andate in mio Nome sulle strade di questo continente e portate a tutti la luce della mia presenza materna e misericordiosa. Andate in mio Nome a cercare i miei figli smarriti sulle dolorose strade del peccato e del male. Vedete come la vostra società è ritornata pagana, vittima del materialismo, della esasperata ricerca del piacere, dell'egoismo sfrenato, della violenza, della ingiustizia e della impurità. Quanti sono i miei poveri figli che soffrono e portano il peso di questa durezza di cuore, che rende la terra un immenso deserto di amore.

Andate in mio Nome e portate a tutti la tenerezza del mio amore materno. Cercate gli smarriti, sostenete i deboli, conducete gli incerti, perdonate i peccatori, raggiungete i lontani, guarite gli ammalati, date il vostro sacerdotale aiuto ai poveri ed ai piccoli, chinatevi a versare balsamo sulle ferite aperte dei percossi e dei colpiti dalla violenza e dall'odio, raccoglieteli sulle vostre braccia e portateli tutti dentro il sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato.

Andate in mio Nome a portare il mio materno conforto alla Chiesa, che qui tanto soffre e cammina verso il Calvario della sua immolazione. Il mio Avversario, in questi anni, l'ha fortemente colpita nei Pastori e nel gregge. La Chiesa, nei vostri Paesi, quanti dolori ha sopportato, quanti abbandoni ha dovuto provare, quante amarezze ha bevuto nel calice della sua quotidiana fedeltà a Cristo ed al suo Vangelo. Io le sono sempre stata accanto, come a Gesù sotto la Croce, ed in questo suo doloroso cammino, la Chiesa che vive in America Latina, ha sentito il conforto e l'aiuto della vostra Mamma Celeste. Per questo, nei vostri Paesi, la devozione verso di Me non si è mai indebolita, anzi è ovunque diventata di giorno in giorno più forte e più grande.

È così che qui Io vengo particolarmente amata e glorificata e l'America Latina occupa un posto privilegiato nel giardino del mio Cuore Immacolato. Andate in mio Nome a portare la luce della mia fede, il mio invito alla speranza e l'ardore della mia carità a coloro che sono affidati al vostro ministero sacerdotale.

Miei figli prediletti andate avanti con coraggio sulla dolorosa strada di questi ultimi tempi. Io sono sempre con voi. Non sentitevi soli. Anche se dovete portare la croce delle incomprensioni, degli abbandoni e della opposizione, Io vi sono sempre accanto. Sono con voi in ogni momento e vi aiuto a portare la croce che il Signore vi domanda, per la salvezza di coloro che vi sono stati affidati. Nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato troverete la vostra pace e proverete quella gioia che solo Gesù vi sa dare.

Uscite da questo Cenacolo come Apostoli del mio Movimento in tutta l'America Latina. Diffondete ovunque i Cenacoli che vi domando: fra i sacerdoti, i bambini, i giovani e specialmente nelle famiglie, perché siano protette e difese dai grandi pericoli che le minacciano. Allora diventate gli strumenti preziosi del trionfo del mio Cuore Immacolato, mentre sentite con gioia il conforto della mia materna presenza. Coi vostri cari, con coloro che sono affidati al vostro ministero, vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».

Managua (Nicaragua), 2 febbraio 1996. Presentazione di Gesù Bambino al Tempio. Nel tempio spirituale.

«Mio piccolo figlio, ti trovi in questa Nazione dal mio Avversario insidiata e percossa, ma dalla vostra Mamma Celeste amata e custodita nel sicuro rifugio del suo Cuore Immacolato. Io ho ottenuto ad essa il dono della liberazione dalla schiavitù comunista e quello prezioso della pace. Anche la Chiesa, che qui vive e soffre, ha dovuto portare la Croce della persecuzione e del tradimento da parte di alcuni suoi figli. Ma Io sono intervenuta a sua difesa e protezione, perché è stata consacrata al mio Cuore Immacolato. Nel Tempio spirituale del mio Cuore Immacolato devono entrare ora la Chiesa e tutta l'umanità.

- In questo Tempio spirituale Io conduco la Chiesa alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità. In essa il Padre Celeste si riflette compiaciuto; in essa Gesù vuole rivivere per dare al Padre pieno assenso al suo Volere; in essa lo Spirito Santo si effonde, per riflettervi tutto il suo divino splendore. Per questo purifico la Chiesa e la conduco sulla via del Calvario, dove darà ancora la sua piena testimonianza a mio figlio Gesù.

- In questo Tempio spirituale Io porto tutta l'umanità così lontana da Dio, ormai incapace di amare, sedotta dagli errori e resa schiava del male, delle passioni disordinate e del peccato. Su di essa Satana ha ormai costruito il suo dominio. Nel Tempio spirituale del mio Cuore Immacolato preparo il completo ritorno della umanità al Signore, sulla strada della conversione e della penitenza, del cambiamento del cuore e della vita.

- In questo Tempio spirituale Io faccio di tutti i popoli una sola famiglia. Così preparo i tempi nuovi di una universale pacificazione dei popoli, disponendoli a ricevere il Signore Gesù, che sta ormai ritornando nello splendore della sua gloria divina. Preparatevi a riceverlo. Per questo invito tutte le nazioni della terra a spalancare le porte a Gesù Cristo che viene.

- In questo Tempio spirituale porto fra le mie braccia tutti i miei piccoli bambini, che a Me si sono completamente affidati, con il loro atto di consacrazione al mio Cuore Immacolato. Essi provano la sicurezza di essere portati fra le braccia della Mamma e la Mamma prova la gioia di vedersi amata e glorificata da questi suoi figli. È giunta l'ora del mio e del vostro trionfo. Per questo vi invito ad accorrere tutti nel sicuro rifugio, che la Mamma Celeste ha preparato per voi, negli ultimi tempi della grande tribolazione. Qui, fra le mie braccia, sarete consolati. Come una mamma accarezza il figlio, sarete da Me accarezzati. Perché nel Tempio spirituale del mio Cuore Immacolato vi ho già preparato l'altare, su cui anche voi sarete immolati per la salvezza del mondo».

Cuzco (Perù), 22 febbraio 1996. Festa della Cattedra di San Pietro. Le potenze dell'inferno non prevarranno.

«Mio piccolo figlio, quanto è faticoso questo viaggio, che ti domando di fare in tredici Nazioni e in cinquantadue città, per fare meravigliosi Cenacoli coi sacerdoti e con i fedeli del mio Movimento. Oggi ti trovi qui, in questa città posta quasi a quattromila metri di altezza, in mezzo alla grande catena delle Ande peruviane. Con un grande Cenacolo allo stadio celebrate la festa della Cattedra di San Pietro. Gesù ha istituito la sua Chiesa sulla roccia sicura dell'apostolo Pietro. A Pietro Gesù ha dato il compito di essere fondamento della Chiesa e di custodire tutta la sua Verità. Per Pietro Gesù ha pregato, perché la sua fede si mantenesse integra, nel corso di tutta la storia umana. A Pietro ha dato la sicura garanzia della sua vittoria: le potenze dell'inferno non prevarranno.

- Le potenze dell'inferno non prevarranno. Il compito affidato a Pietro viene trasmesso ai suoi successori. Così il Papa diventa oggi fondamento su cui si regge la Chiesa, centro cui converge la sua carità e sicurezza di mantenere sempre integro il deposito della fede.

- Le potenze dell'inferno non prevarranno, nonostante Satana si sia scatenato, seminando divisioni e scismi, lacerazioni profonde che hanno frantumato l'unità della Chiesa, mistico corpo di mio figlio Gesù. Tutte le varie confessioni cristiane, che durante i secoli si sono separate dalla Chiesa Cattolica, rappresentano una vittoria dell'Avversario contro l'unità della Chiesa, da Cristo voluta ed ardentemente invocata dal Padre. Ora si cerca di riparare a tutti questi errori, camminando sulla strada della riconciliazione e dell'ecumenismo. Ma la ricomposizione di tutte le confessioni cristiane nella Chiesa Cattolica avverrà con il trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo.

- Le potenze dell'inferno non prevarranno, nonostante il mio Avversario si sia scatenato per portarvi alla rottura della carità. Per questo attacca in maniera forte il Papa, che presiede a tutta la carità della Chiesa. E così la divisione è entrata nel suo stesso edificio. Soprattutto nella divisione che spesso mette vescovi contro vescovi, sacerdoti contro sacerdoti, fedeli contro fedeli, Satana è riuscito a costruire il suo trionfo. Ma le potenze dell'inferno non prevarranno, perché, dopo il doloroso periodo della purificazione e della grande tribolazione, la Chiesa risplenderà in tutta la sua luce di carità, di unità e di santità. E questo sarà uno dei più grandi benefici che il mio amore materno porterà alla Chiesa.

- Le potenze dell'inferno non prevarranno, anche se ora si è giunti a contestare il Papa, ad opporsi a Lui apertamente ed a rifiutare il suo Magistero. Così si diffondono gli errori, che allontanano molti della vera fede e si propagano le sette che attirano in esse tanti figli della Chiesa. Mai come in America Latina la grande diffusione delle sette rappresenta una vittoria delle potenze dell'inferno, che sembrano avere il sopravvento. Ma Io chiamo tutti i miei figli alla più grande fedeltà alla Chiesa Cattolica; comunico ad essi l'amore per la Chiesa, lo zelo per la sua unità, la passione per la sua santità, la forza per la sua evangelizzazione.

E così, attraverso coloro che si consacrano al mio Cuore Immacolato, Io rendo vano tutto lo sforzo che Satana compie per sottrarre tanti miei figli dalla sola Chiesa istituita da mio Figlio Gesù. E per mezzo del mio straordinario e materno intervento, ancora una volta, le potenze dell'inferno non prevarranno. La potenza di Cristo si rivelerà, quando porterà nella Chiesa il suo regno di gloria, ed allora tutte le potenze dell'inferno saranno imprigionate, così che non possano più nuocere nel mondo. Allora la santa Chiesa di Dio potrà diffondere su tutte le nazioni della terra il più grande splendore della sua verità e della sua santità».

Montevideo (Uruguay), 7 marzo 1996. Il compito che ti ho affidato.

«Continua questo tuo così faticoso viaggio, per fare Cenacoli in tante città di questo continente di America Latina, ove la Mamma Celeste viene amata e sempre più glorificata. Vedi come il trionfo del mio Cuore Immacolato diventa qui una meravigliosa realtà. Quanto riesci a fare è umanamente impossibile; Io ti sostengo e ti conduco; Io ti do forza e sollievo, perché i tempi del mio trionfo sono arrivati e tu devi adempiere al compito che ti ho affidato di portare tutti nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato.

- Il compito che ti ho affidato è di portare nel mio giardino materno i bambini, esposti a molti pericoli, sottoposti a tante violenze, avviati sulle strade dolorose del peccato e della impurità. Questa generazione perversa e cattiva ogni giorno tende insidie a questi piccoli, che Gesù protegge nel recinto del suo amore divino e a cui manifesta i segreti del suo Padre Celeste.

- Il compito che ti ho affidato è di condurre alla consacrazione al mio Cuore Immacolato i giovani, per sottrarli al grande pericolo di allontanarsi da Gesù e da Me. Il mondo cattivo in cui vivete quanto seduce i giovani, con l'offrire ad essi il pane avvelenato del peccato e del male, del piacere e della impurità, del divertimento e della droga. Io conduco i giovani dentro il sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato, perché siano da Me difesi e protetti da tutti i pericoli, formati e condotti sulla strada dell'amore e della santità, della mortificazione e della purezza, della penitenza e della preghiera. Così mi formo la schiera dei miei giovani, chiamati ad entrare nei tempi nuovi, che la Mamma Celeste prepara per la Chiesa e per tutta l'umanità.

- Il compito che ti ho affidato è di portare nel recinto luminoso del mio Cuore Immacolato le famiglie cristiane, perché siano da Me aiutate a vivere nella unità e nella fedeltà, nella preghiera e nell'amore, disponibili al dono della vita, che deve essere sempre accolta, protetta e gelosamente custodita.

- Il compito che ti ho affidato è di condurre nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato i Sacerdoti, che sono i figli della mia materna predilezione, perché siano da Me consolati ed incoraggiati, aiutati a diventare ministri ferventi di Gesù, che devono rivivere nella vita ed annunciare fedelmente nel suo Vangelo.

- Il compito che ti ho affidato è di portare dentro il mio Cuore Immacolato tutto questo grande continente di America Latina che mi appartiene e che Io custodisco con gelosia materna.

Va, mio piccolo bambino, ancora per poco tempo, su tutte le strade del mondo, verso popoli e nazioni tanto lontane, a cui Io ti porto con amore e con gioia. Ormai devi entrare nella seconda fase della tua esistenza e prepararti a vivere quanto di grande Io ti domando nell'amore e nel dolore, perché la tua missione si compia e così tu possa portare a termine il compito che ti ho affidato».

San Luis (Argentina), 19 marzo 1996. Solennità di San Giuseppe. Protettore e difensore.

«Oggi termini il tuo lungo viaggio in tutta l'Argentina, con un grande Cenacolo che fai con i Sacerdoti e tanti Seminaristi del mio Movimento.Così celebrate la solennità liturgica del mio castissimo sposo Giuseppe. Hai visto, in questa grande Nazione, come Io sono amata e glorificata da tanti miei figli. Questa terra è da Me particolarmente amata e protetta ed Io la coltivo con particolare cura, nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato. Desidero che qui il mio Movimento Sacerdotale Mariano si diffonda ancora di più.

Chiedo che si moltiplichino ovunque i Cenacoli familiari, che Io vi offro come aiuto potente, per salvare la famiglia cristiana dai grandi pericoli che la minacciano. Affidatevi alla potente protezione del mio castissimo sposo Giuseppe. Imitate il suo silenzio operoso, la sua preghiera, la sua umiltà, la sua fiducia, il suo lavoro. Sia in voi la sua docile e preziosa collaborazione al disegno del Padre Celeste, nel dare aiuto e protezione, amore e sostegno al suo divin Figlio Gesù. Ora che entrate nei tempi dolorosi e decisivi affidate a Lui anche il mio Movimento.

Lui è il protettore e il difensore di questa mia Opera di amore e di misericordia.

- Protettore e difensore nelle dolorose vicende che vi attendono.

- Protettore e difensore contro le numerose insidie che, in maniera subdola e pericolosa, sempre più vi tende il mio e vostro Avversario.

- Protettore e difensore nei momenti della grande prova, che ormai vi attende, negli ultimi tempi della purificazione e della grande tribolazione.

Mentre manifesto la mia gratitudine a questa nazione di Argentina, per l'omaggio di amore e di preghiera che ovunque ho ricevuto, con Gesù ed il mio castissimo sposo Giuseppe, vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». 

Capoliveri (Livorno), 4 aprile 1996. Giovedì Santo. Il calice di conforto.

«Figli prediletti, vivete dentro il sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato questo giorno del giovedì santo. È la vostra festa. È la vostra Pasqua. Riuniti attorno ai Vescovi, oggi rinnovate gli impegni e le promesse, che avete fatto nel giorno della Ordinazione sacerdotale. E ricordate, con gioia e con gratitudine, la istituzione del nuovo sacerdozio e del nuovo sacrificio, avvenuta durante l'Ultima Cena.

È la Cena dell'amore: "Gesù, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine" (Gv. 13,1). È la Cena della istituzione del Sacramento dell'amore: "Gesù, preso del pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli, dicendo: Prendete, mangiatene: questo è il mio Corpo. Poi prese un calice, rese grazie, lo diede loro dicendo: Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, che è sparso per molti in remissione dei peccati". (Mt. 26,26-28). È la Cena del nuovo comandamento dell'amore: "Vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come Io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri". (Gv. 13,34). . È la cena del servizio reso come atto di amore "Se dunque Io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavarvi i piedi a vicenda" (Gv. 13,14).

Ma è anche la Cena che si apre sul doloroso mistero della sua Passione. E così giunge il momento della sua agonia nel Getsemani, del sudore di sangue, del pianto e dell'angoscia mortale, dell'abbandono da parte dei discepoli, del rinnegamento di Pietro, del tradimento di Giuda. Figli prediletti, vivete nel mio Cuore Immacolato le ore dolorose del Getsemani. Come avrei voluto essere accanto a Gesù, per consolarlo nei momenti della sua interiore agonia, ma l'assenza della Madre era stata disposta dal Padre Celeste, perché ancora più dolorosa diventasse l'agonia del Figlio. Ecco Gesù carico di tutto il peccato del mondo: sul suo fragile corpo pesano le ribellioni, le violenze, le ingiustizie, le impurità e tutte le cattiverie dell'uomo.

Si sente schiacciato sotto il torchio della divina Giustizia e dal suo Corpo incominciano a uscire gocce di sudore e di sangue. Quando va a cercare sollievo dai tre apostoli, li trova addormentati. Allora il Padre gli manda l'Angelo con il calice del suo conforto, che Gesù beve con gratitudine immensa. Dentro questo Calice Io ho deposto tutto l'amore, la preghiera, la sofferenza, la tenerezza del mio Immacolato Cuore di Mamma. E così Gesù, al vertice supremo del suo abbandono, viene confortato dalla spirituale presenza della Madre. Il mio Cuore Immacolato diventa oggi il Calice di conforto, che Io voglio offrire alla Chiesa ed a tutti i miei figli, nei momenti della loro più grande sofferenza. Per questo vi invito ad entrare, con il vostro atto di consacrazione, nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato. Perché voglio fare di voi, miei figli prediletti, il mio Calice di conforto.

- Calice di conforto per Gesù che rivive nel suo Corpo Mistico le stesse vicende della sua Passione. Quanti sono oggi, anche fra i suoi ministri, coloro che lo abbandonano, lo rinnegano e lo tradiscono. Nel doloroso Getsemani del vostro tempo, siate voi, figli prediletti, il Calice di conforto, che la Madre vuole offrire a suo figlio Gesù. Deponete in questo Calice tutto il vostro amore, la vostra fedeltà, il vostro zelo, il vostro apostolato, le gocce preziose della vostra sacerdotale sofferenza.

- Calice di conforto per la Chiesa, che oggi vive le stesse ore di agonia di Gesù, nel suo doloroso Getsemani di questi ultimi tempi. Come è schiacciata e colpita, abbandonata e tradita, percossa e crocifissa la Chiesa, nell'agonia della sua grande tribolazione! Deponete nel Calice il conforto della vostra sacerdotale fedeltà; siate ministri zelanti della divina Parola e dei Sacramenti; camminate con coraggio sulla via dolorosa dell'amore e della santità.

- Calice di conforto per il mio Papa, che sta ormai consumando il suo sacrificio, sul Calvario di un immenso patire. Per i Vescovi, che hanno tanto bisogno dell'amore e dell'aiuto dei sacerdoti, per essere confortati nel loro difficile e doloroso ministero. Per i vostri fratelli Sacerdoti, che dovete amare, aiutare, prendere per mano e condividere il peso di tutte le loro difficoltà. In questi ultimi tempi, quanti pericoli e subdole insidie sono tese ogni giorno nella vita di tanti sacerdoti, che sono i figli della mia materna predilezione.

- Calice di conforto per tutta questa povera umanità, ammalata e così lontana da Dio, schiacciata sotto il peso del peccato e del male, dell'odio e della violenza, della ingiustizia e della impurità.

Allora, nel Getsemani di questi ultimi tempi, voi diventate il Calice di Conforto, che la Mamma Celeste offre oggi alla Chiesa ed all'umanità, perché possano vivere, nella fiducia ed in una grande speranza, le ore ormai giunte della dolorosa Passione».

Capoliveri (Livorno), 5 aprile 1996. Venerdì Santo. Le sue piaghe.

«Oggi salite con Me il Calvario, figli prediletti, per essere di aiuto e di conforto a mio figlio Gesù, condannato al patibolo della Croce. Condotta per mano da Giovanni, che mi sostiene come un figlio, incontro Gesù mentre sale a grande fatica verso la cima del Golgota. In questo istante il mio Cuore viene trafitto dalla spada di un immenso patire, a cui non soccombo, perché come Mamma devo dare l'estremo aiuto a mio Figlio. Gesù dalla flagellazione ricevuta è ridotto tutto una piaga. I terribili flagelli romani hanno inciso nel suo Corpo lacerazioni profonde, da cui sgorga sangue vivo che tutto lo ricopre. Le spine della sua corona hanno aperto ferite in ogni parte del suo capo, da cui escono rivoli di sangue che scendono e ricoprono tutto il suo volto. Sul Golgota le sue mani e i suoi piedi vengono trapassati dai chiodi, ed il sobbalzo della Croce nel terreno procura a Gesù indicibili dolori e fa uscire sangue vivo e continuo dalle sue ferite squarciate. Oggi guardate tutti a Colui che hanno trafitto. Oggi contemplate mio figlio Gesù, ridotto ormai ad una sola piaga di sangue.

- Le sue piaghe, aperte e sanguinanti, sono il segno del suo amore per voi. Sono il prezzo del vostro riscatto. Sono i fiori di una nuova primavera di vita. Sono il dono prezioso della divina Misericordia, che porta a tutti voi la gioia pasquale della redenzione e della salvezza.

- Le sue piaghe, figli prediletti, ricoprite di amore e di baci, insieme con Me, Madre addolorata della passione e Madre desolata della crocifissione. Accostatevi con amore filiale e deponete il bacio della vostra immensa gratitudine su ogni sua ferita. Sulle ferite del capo aperte dalle spine della sua corona; su ogni lacerazione della sua carne immacolata prodotta dalla flagellazione; sulle piaghe delle mani e dei piedi inferte dai chiodi, che lo hanno appeso al patibolo. Su ogni sua piaga venga deposto l'omaggio del vostro bacio di amore che ripari, almeno in parte, al gesto di chi lo ha tradito, lo ha rinnegato, lo ha abbandonato, lo ha oltraggiato, lo ha crocifisso.

- Le sue piaghe, sono per voi il sicuro rifugio in cui ripararvi dalla tempesta del peccato e del male. Dentro le sue piaghe trovate la vostra sicura dimora, la nuova casa che il Padre Celeste ha costruito per voi. La nuova casa della comunione con Dio e della salvezza, la nuova casa della purezza e della santità, la nuova casa dell'amore e della preghiera, la nuova casa della fiducia e della speranza. Dentro le sue piaghe nascondetevi al mondo ed alle sue seduzioni, al Maligno ed alle sue tentazioni, per vivere in dolce intimità di vita col vostro divino fratello Gesù, che oggi viene immolato per voi.

- Le sue piaghe, diventano fonte di acqua viva, che zampilla per la vita eterna. Lavatevi dentro la fonte della Grazia e della divina Misericordia, scaturita dalle piaghe aperte e sanguinanti di mio figlio Gesù, oggi innalzato e morto per voi sulla Croce. Così venite lavati da ogni macchia, liberati da ogni schiavitù, redenti da ogni peccato, sottratti al dominio di Satana, portati alla piena comunione col Padre Celeste, aperti all'amore ed alla bontà, illuminati dalla Grazia e dalla purezza, rinnovati dentro la fonte della divina Misericordia.

Figli prediletti, oggi accorrete tutti a Gesù Crocifisso e con Me, vostra Madre addolorata,baciate con amore e riconoscenza le sue piaghe; nascondetevi dentro il sicuro rifugio delle sue piaghe; lavatevi dentro la fonte di acqua viva, che esce ormai per sempre dalle piaghe aperte e sanguinanti di mio figlio Gesù. E con tutta la Chiesa militante, purgante e trionfante, dalla terra, dal purgatorio e dal paradiso, salga a Gesù il nostro atto di profonda adorazione e di immenso ringraziamento: 'Ti adoriamo e ti benediciamo o Cristo, perché con la tua santa Croce hai redento il mondo e per le tue sante piaghe noi siamo guariti".» 

Capoliveri (Livorno), 6 aprile 1996. Sabato Santo. Consolate il mio dolore.

«Figli prediletti, restate accanto alla vostra Mamma addolorata, in questo solo giorno in cui sono rimasta senza mio Figlio. Il suo corpo, frettolosamente composto e ricoperto da purissimo lino, riposa esanime nel suo nuovo sepolcro. Io veglio nel dolore e nella preghiera; nella fiducia e nella speranza; nella sicura attesa della sua risurrezione.

- Consolate il mio dolore. Vedete se vi è un dolore simile al mio. I miei occhi ancora rivedono con sgomento tutta la crudeltà, la cattiveria, la disumana ferocia della crocifissione e della morte di Gesù sulla Croce. E ritorno col pensiero al gioioso momento dell'Annunciazione; ai canti celesti degli Angeli ed al lieto annuncio dato ai piccoli ed ai poveri della sua nascita in una grotta; al tempo beato della sua infanzia insidiata, della sua adolescenza e giovinezza, mentre era chino sul suo quotidiano lavoro; ai brevi e intensi anni della sua pubblica missione, quando a tutti annunciava la buona novella e veniva seguito ed ascoltato dai piccoli, dai poveri, dagli ammalati e dai peccatori. La mia vita è stata sempre segnata dalla presenza accanto a Me di mio figlio Gesù.

- Consolate il mio dolore. Proprio per fare dolce compagnia alla mia solitudine, dai primi tempi della Chiesa, si è diffusa la pietosa consuetudine di offrire il giorno di sabato ad una particolare venerazione della vostra Mamma Celeste. Ed a Fatima ho domandato che mi venissero offerti i primi cinque sabati del mese, in segno di filiale ed amorosa riparazione. Per mezzo del mio Movimento Sacerdotale Mariano, questa mia richiesta viene ormai accolta in ogni parte del mondo. E ciò dona grande conforto al dolore del mio Cuore Immacolato.

- Consolate il mio dolore. Questo è anche il primo giorno della mia nuova e spirituale maternità. Allora Io guardo a tutti i miei figli, che Gesù mi ha affidato sulla Croce, e li invito ad accogliere nella propria vita il dono prezioso della sua redenzione. Quanti sono ancora oggi quelli che lo rifiutano e camminano sulle strade del peccato e del male, della violenza e del!' odio, del piacere e della impurità. Quanto è grande il mio dolore nel vedere così che il patire di Gesù è stato sopportato invano, perché da molti viene calpestato il sangue che ha sparso per la vostra salvezza.

- Consolate il mio dolore. Vi domando di portare nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato tutti i lontani, gli atei, i peccatori, gli schiavi del peccato e del male, coloro che sono sedotti dalle subdole insidie del mio e vostro Avversario.Per questo oggi vi voglio tutti qui con Me, nel solo giorno in cui sono rimasta senza mio Figlio.

Da Me imparate a credere, a sperare e ad amare. Da Me apprendete ad affidarvi, con sicura fiducia, alla Verità della Parola di Dio. Nei momenti del dubbio e della oscurità domandate a Me l'aiuto per vegliare nella preghiera e nell'attesa. Quando Gesù ritornerà a voi nello splendore della sua gloria divina, allora questa povera umanità peccatrice e ferita, che giace dentro il sepolcro della corruzione e della morte, uscirà per iniziare finalmente i tempi nuovi della sua vita rinnovata».