MaM
Messaggio del 25 giugno 2021:Cari figli! Il mio Cuore è gioioso perché in tutti questi anni vedo il vostro amore e la vostra apertura alla mia chiamata. Oggi vi invito tutti: pregate con Me per la pace e la libertà perché satana è forte e con i suoi inganni vuole portare via quanti più cuori possibili dal mio Cuore materno. Perciò decidetevi per Dio perché stiate bene sulla terra che Dio vi ha dato. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggi di altre apparizioni

Don Stefano Gobbi - Messaggi anno:1994

Milano, 1° gennaio 1994. Festa di Maria Santissima Madre di Dio. Aprite i cuori alla speranza.

«Figli prediletti, iniziate questo nuovo anno nella solennità liturgica della mia divina Maternità. Sono vera Madre di Dio. Dalla eternità il Padre Celeste mi ha scelta per questa ineffabile missione. "Non avendo gradito né sacrifici né olocausti, o Dio, mi hai preparato un corpo". Per formare un corpo al Figlio, nel suo eterno disegno di Sapienza, il Padre ha anche preparato un corpo alla Madre: così dalla eternità sono uscita dal suo divino Pensiero.

Il Verbo da sempre mi ha contemplata nel momento in cui, per il mio assenso materno, sarebbe sceso nel mio grembo verginale, diventando anche uomo. E così il mio Dio sarebbe diventato mio Figlio. Lo Spirito Santo dall'eterno ha contemplato il divino prodigio del suo Amore, che avrebbe miracolosamente reso fecondo il mio seno verginale, rendendomi Madre senza alcun umano intervento. Così lo Spirito Santo sarebbe diventato il mio Sposo divino.

Contemplatemi oggi nella luce della mia divina maternità, figli miei prediletti, ed aprite i vostri cuori alla speranza. Aprite i cuori alla speranza, perché questi sono gli anni in cui si prepara il più grande trionfo di Dio, col ritorno di Gesù Cristo nella gloria.La mia divina maternità si esercita oggi nel preparare la strada al suo glorioso ritorno. Come sono stata la madre umile e povera della Sua prima venuta, così sono madre gloriosa e potente della Sua seconda venuta fra voi. Mio è il compito di aprire la porta della nuova era che vi attende. Mio è il compito di condurvi verso i cieli nuovi e la nuova terra. Sopratutto è compito affidato alla Madre di Dio quello di vincere Satana ed ogni forza del male, perché Dio possa ottenere nel mondo il suo più grande trionfo. Aprite i cuori alla speranza, perché sono anche Madre di tutta la umanità. E come madre ho sempre seguito con amore i miei figli lungo il corso della storia umana. Soprattutto, in questi ultimi tempi, mi sento Madre di una umanità tanto insidiata e posseduta dagli Spiriti del male.

Satana oggi trionfa. Ha condotto tutta l'umanità al rifiuto di Dio e l'ha così resa suddita del suo dominio maligno. Per questo quanto avete dovuto soffrire! Per questo lacrime e sangue sono diventati il vostro quotidiano nutrimento. Per questo l'anno che oggi si apre vi porterà anche il peso di un immenso patire. Come Madre della umanità, a Me è stato affidato il compito di sottrarvi alla schiavitù di Satana. Perciò è necessario che ora mi seguiate nella lotta sanguinosa, per ottenere alla fine la mia più grande vittoria. Poiché Satana sarà da Me reso impotente ed il grande potere del male sarà da Me completamente distrutto. Allora tutta l'umanità tornerà ad un nuovo sposalizio di amore col suo Signore, che la prenderà fra le sue braccia e la condurrà nel paradiso terrestre di una piena e perfetta comunione di vita con Lui. Aprite i cuori alla speranza, perché sono vera Madre di tutta la Chiesa. Nel corso degli anni sono sempre stata accanto a questa mia figlia prediletta, con l'ansia e la tenerezza del mio amore materno.

Sono particolarmente accanto alla Chiesa in questi ultimi tempi, in cui essa deve vivere l'ora sanguinosa della sua purificazione e della grande tribolazione. Anche per lei deve compiersi il disegno del Padre Celeste ed è cosi chiamata a salire il Calvario della sua immolazione. Questa mia amatissima figlia sarà percossa e ferita, tradita e spogliata, abbandonata e condotta al patibolo, ove verrà crocefissa. Nel suo interno entrerà l'uomo iniquo, che porterà al culmine l'abominio della desolazione, predetta dalle divine Scritture. Non perdetevi di coraggio, figli prediletti. Sia forte la vostra fiducia.

All'inizio di questo nuovo anno, aprite i cuori alla speranza, perché vedrete ormai compiersi gli avvenimenti che vi sono stati annunciati. Comprenderete che gli ultimi anni di questo vostro secolo fanno parte di un divino e misterioso disegno, che sta per essere svelato. Aprite i cuori alla speranza, perché è giunto il momento in cui la vostra Mamma Celeste si manifesterà in tutta la sua potenza. Io sono l'aurora che precede il grande giorno del Signore. Sono la voce che diventa forte in questi tempi, per diffondere in ogni parte della terra il mio profetico annuncio: - preparatevi tutti a ricevere mio figlio Gesù, che sta ormai ritornando fra voi sulle nubi del cielo, nello splendore della sua gloria divina -».

Sant'Omero (Teramo), 2 febbraio 1994. Presentazione di Gesù Bambino al Tempio. Il dono della mia fiducia.

«Figli prediletti, lasciatevi portare fra le mie braccia materne nel Tempio del Signore, per essere da Me offerti alla gloria perfetta della Santissima Trinità. Per questo vi sto radunando da ogni parte del mondo; per questo vi chiedo di consacrarvi al mio Cuore Immacolato; per questo vi conduco ogni giorno sulla strada da Me tracciata e vi formo, ormai da anni, con il dono della mia parola materna. In voi il Padre deve essere glorificato nel perfetto adempimento del suo divino Volere; in voi il Figlio vuole essere rivissuto, così che diventiate gli strumenti della sua divina misericordia; in voi lo Spirito Santo opera, con la forza del suo Amore, per rendervi idonei a trasformare i cuori e le anime. Così, in questi ultimi tempi, diventate luce a chi cammina nelle tenebre; vita a chi giace sotto il giogo del peccato e della morte; amore a chi è consumato dalla violenza e dall'odio; conforto a chi viene sopraffatto dal patire; balsamo alle ferite dei poveri e degli ammalati; forza alla debolezza dei piccoli e degli oppressi. In questo modo a tutti potete comunicare il dono della mia fiducia.

- Siate il dono della mia fiducia per la Chiesa, oggi tanto sofferente e divisa, calpestata ed oppressa, che sale il Calvario della sua dolorosa passione. Mai, come in questi vostri tempi, la Chiesa ha bisogno di conoscere tutta la tenerezza e la pietà misericordiosa della sua Mamma Celeste. Io voglio esercitare la mia funzione materna verso la Chiesa attraverso di voi. Amate la Chiesa con il palpito del mio Cuore Immacolato: asciugate il suo sudore, sanate le sue ferite, alleviate il suo dolore, condividete il suo patire, aiutatela a portare la sua pesante Croce verso il Calvario della sua immolazione. Siate accanto al Papa ed ai vostri Vescovi con la preghiera e con il vostro filiale amore. Sostenete i fratelli Sacerdoti, sopratutto correte incontro ai più deboli, ai più fragili, a coloro che soccombono sotto il peso delle grandi difficoltà di questi ultimi tempi. Siate voi la mano delicata e misericordiosa della vostra Mamma Celeste che si china a deporre balsamo sulle ferite dei peccatori, dei lontani, dei poveri, degli emarginati, degli oppressi e degli abbandonati. Allora diventate voi stessi il dono della mia fiducia per la Chiesa di questi vostri tempi.

- Siate il dono della mia fiducia per tutta questa povera umanità. Aiutatela a ritornare a Dio sulla strada della preghiera e della penitenza. Il cammino della conversione è il solo che deve percorrere per giungere alla salvezza ed alla pace. Ma ora entrate nei tempi decisivi e per i quali da tanti anni Io vi ho preparato. Quanti saranno travolti dal terribile uragano che si è ormai abbattuto sulla umanità.

Questo è il tempo della grande prova; questo è il mio tempo, figli consacrati al mio Cuore Immacolato. Io voglio manifestarmi per mezzo di voi e dare a tutti il dono della mia fiducia, sopratutto quando verranno i giorni della grande desolazione e di una generale disperazione. Per questo vi domando di lasciarvi portare fra le mie braccia materne nel tempio della gloria del Signore, per diventare a tutti luce di speranza, col diffondere ovunque il dono della mia fiducia in questi vostri ultimi tempi».

Tegucigalpa (Honduras), 11 febbraio 1994. Anniversario della Apparizione di Lourdes. Io sono consolata.

«Oggi celebrate l'anniversario della mia apparizione in Lourdes alla mia piccola e povera figlia Bernadette. E ti trovi qui, piccolo bambino, in questa nazione del centro America, dove Io sono particolarmente amata e venerata da tanti miei figli. Hai visto con quanto entusiasmo hanno accolto il messaggio della tua Mamma Celeste e che filiale e tenero amore hanno verso di Me? In questi anni in cui il mio Cuore viene profondamente ferito dai peccati e dalla infedeltà, dalla superbia e dall'aridità, dal rifiuto ostinato dei miei materni interventi, Io sono consolata dai miei più piccoli bambini. Io sono consolata dai più poveri, che mi rispondono con la ricchezza del loro amore, della loro umiltà, della loro docilità.

Con quale apertura di anima e di cuore essi ascoltano la mia parola, l'accolgono e la vivono! Veramente per questi poveri di beni e di spirito è preparato il Regno di Dio, che presto verrà a voi in tutto il suo divino splendore. Io sono consolata dai più piccoli, da coloro che vivono veramente come bambini, che Gesù forma e custodisce dentro il giardino celeste del suo divino amore. Con quale tenerezza li porto fra le mie braccia materne, perché siano da Me consolati. Soltanto a loro Io svelo il segreto del mio Cuore Immacolato, la luce del mio disegno, il piano di battaglia ed il momento della mia vittoria.

Io sono consolata dai cuori nuovi, formati dentro il luminoso recinto del mio Cuore Immacolato. Contro l'odio che dilaga, l'egoismo che consuma, l'aridità che raffredda, la durezza che paralizza il cuore di tanti, resi freddi ed insensibili, duri e chiusi alle necessità dei bisognosi e dei poveri, Io formo i cuori nuovi che sappiano diffondere ovunque il battito del mio amore materno e misericordioso. Questi cuori sanno amare Dio di quell'amore che solo lo glorifica e la vostra Mamma Celeste di quell'amore che solo la consola. Io sono consolata da questa piccola nazione di Honduras, dal cuore grande e colmo di amore verso di Me. Oggi sei stato nella casa presidenziale per fare con il Presidente della Repubblica la consacrazione di essa al mio Cuore Immacolato. Io prendo sotto la mia particolare protezione questa Nazione, perché, avendo fatto quanto a Fatima vi ho domandato, in maniera particolare da essa Io sono stata consolata». 

Ilobasco (El Salvador), 13 febbraio 1994. I poveri riempio di beni.

«Hai visto anche qui il mio più grande trionfo e tu resti stupito, mio più piccolo bambino, perché vedi come Io, da ogni parte del mondo, sono accolta con amore, con gioia e con grande entusiasmo da tutti i piccoli, i semplici, i poveri. Con un mio personale e particolare intervento, mi sto formando ovunque questo mio esercito, per combattere la parte finale della battaglia ed ottenere la mia più grande vittoria.Con quale gioia Io vedo i miei piccoli bambini accorrere da tutte le parti nel giardino celeste del mio Cuore Immacolato.

Ormai l'ora è giunta. Ancora una volta, con la bocca dei bambini e dei lattanti, il Signore vincerà il tumultuoso fragore dei suoi avversari e ridurrà al nulla la potenza di tutti i suoi nemici. Così, come fa il Signore, anch'io vostra Mamma Celeste i poveri riempio di beni. I poveri riempio del bene prezioso della grazia di Dio e della piena comunione di vita con Lui. Ad essi concedo il dono della umiltà della mente, della semplicità del cuore, così che possano accogliere con amore la sua divina Parola.

Oggi il Vangelo di Gesù può essere creduto e vissuto non dai grandi e dai superbi, ma solo dai piccoli e dai poveri. In questi tempi della grande apostasia, i poveri di spirito ottengono dalla vostra Mamma Celeste il bene inestimabile di restare sempre nella vera fede e di seguire con docilità tutta la Verità del Vangelo. I poveri riempio del bene dell'amore e della bontà.

Quanta cattiveria esiste oggi fra i ricchi! Come è grande l'egoismo che si diffonde fra coloro che cercano solo il benessere e vogliono costruire una società fondata sul più grande possesso di beni materiali. I poveri hanno da Me il grande dono di essere distaccati da essi, di vivere affidandosi alla bontà della divina Provvidenza, di sapere donare agli altri parte del poco che posseggono, di accogliere tutti con la bontà dei servi del Signore. I poveri riempio del bene di una particolare predilezione da parte del Signore.

Il Signore guarda ai poveri con la stessa compiacenza di cui mi ha circondata, come la sua più piccola e più povera serva. Ai poveri lo Spirito Santo si comunica con inesauribile abbondanza. perché solo dai poveri la Santissima Trinità può ricevere la sua lode e la sua perfetta gloria. In questa Nazione, ove il mio Avversario è riuscito a sedurre tanti miei figli con il pericoloso errore della teologia della liberazione, Io formo la mia schiera con tutti i miei poveri e piccoli bambini. È per questo che qui Io opero in maniera forte, per costruire il mio trionfo nei cuori e nelle anime. È per questo che qui Io sono particolarmente amata e glorificata. È per questo che Io distendo su questa Nazione la pienezza della mia assistenza materna e della mia immacolata protezione».

Bogotà (Colombia), 22 febbraio 1994. Festa della Cattedra di San Pietro. Esercizi spirituali in forma di Cenacolo coi Sacerdoti del M.S.M. di America Latina. Sulla roccia della fede apostolica.

«Figli prediletti, Sacerdoti consacrati al mio Cuore Immacolato, come sono contenta nel vedervi qui riuniti, in un Cenacolo continuo di preghiera e di fraternità. Io sono presente in mezzo a voi. Io do forza alla vostra preghiera; rendo più profonda la vostra unità; vi aiuto a crescere nell'amore scambievole fino a diventare un cuore solo ed un'anima sola. Vi ottengo il dono dello Spirito Santo, che scende su di voi per confermarvi nel vostro ministero sacerdotale e rendervi Apostoli della seconda evangelizzazione. Sulla roccia della fede apostolica sia fondata la vostra predicazione, per diventare coraggiosi testimoni di fede, in questi tempi della grande apostasia.

Non turbatevi nel vedere che oggi gli errori vengono apertamente insegnati, diffusi e seguiti. Non scoraggiatevi mai. Siate ministri fedeli del Vangelo di Cristo, con il proclamare tutte le verità della fede cattolica e così sarete luce accesa sul candeliere, fiaccole ardenti poste sopra i monti, per illuminare questi tempi di grande oscurità. Sulla roccia della fede apostolica sia basata la vostra testimonianza di unità e di comunione ecclesiale. Pietro ha avuto da Gesù il compito di essere il fondamento della Chiesa e di confermare tutta la Chiesa nella Verità del Vangelo. Il Papa succede a Pietro in questo suo ministero di essere fondamento della unità della Chiesa e custode infallibile della sua Verità. Siate oggi testimoni di amore e di unità al Papa. Portate il gregge che vi è stato affidato a questa unità, affinché si faccia presto un solo ovile sotto un solo Pastore. Amate, sostenete ed aiutate i vostri Vescovi nel loro difficile e faticoso ministero. Sulla roccia della fede apostolica fiorisca la vostra sacerdotale santità. Siate così ministri fedeli dei Sacramenti che vi sono stati affidati. Sopra tutto siate assidui al ministero, tanto prezioso ed oggi così trascurato, della Riconciliazione.

Fate di Gesù Eucaristico il centro della vostra preghiera, il sole della vostra vita, l'amore di tutta la vostra esistenza sacerdotale. Tornate a fare le ore pubbliche di adorazione eucaristica, perché Gesù possa portare nei cuori e nelle anime il suo regno di santità e di vita. Allora diventate balsamo soave, che si depone sulle ferite aperte e sanguinanti della vostra santa Madre Chiesa. Essa sentirà così, per mezzo di voi, il mio materno conforto e sarà aiutata a proseguire sul doloroso cammino di questi ultimi tempi, perché possa dare la sua perfetta testimonianza a Gesù. La mia luce risplenderà sempre più in tutto questo grande continente di America Latina, che tanto mi ama e che gode di una speciale protezione della vostra Mamma Celeste. Con i vostri cari, con tutti coloro che sono stati affidati al vostro ministero, vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». 

Capoliveri (Livorno), 31 marzo 1994. Giovedì santo. Lasciatevi possedere dal suo amore.

«Figli prediletti, oggi vi guardo con gioia e con materna predilezione. È la vostra festa. È la vostra Pasqua. Riuniti attorno ai Vescovi, rinnovate le promesse che avete fatto nel giorno della Ordinazione sacerdotale. Sono le promesse del vostro amore e della vostra fedeltà a Gesù, che vi ha scelti e vi ha chiamati a partecipare del suo sommo ed eterno Sacerdozio. Per mezzo di voi Gesù può ancora immolarsi ogni giorno per la vostra salvezza. Lasciatevi possedere dal suo Amore. Quanto Gesù vi ama! Per vostro amore il Verbo del Padre si è incarnato nel mio seno verginale, si è sottoposto al limite del luogo e del tempo, è nato alla sua vita umana, è cresciuto come un fiore nel giardino del mio amore materno. Per vostro amore Gesù ha conosciuto l'esilio nella infanzia, la povertà e la faticanell'adolescenza, le incomprensioni ed il rifiuto durante gli anni della sua pubblica missione. Per vostro amore è stato sottoposto al tradimento ed all'oltraggio, al giudizio ed alla condanna, alla crocifissione ed alla morte sulla Croce. Quanto Gesù vi ama! Lasciatevi possedere dal suo Amore. "Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine".

Sopratutto per vostro amore, Gesù ha istituito il nuovo Sacrificio ed il nuovo Sacerdozio. Così, in ogni parte della terra, dall'oriente all'occidente, può essere presentata al Padre Celeste l'offerta pura, il Sacrificio perfetto, che placa la sua divina giustizia, che ripara tutto il peccato dell'uomo, per la salvezza e per la vita del mondo. E voi, figli prediletti, siete i sacerdoti da Lui scelti, per rinnovare ovunque questo suo Sacrificio della nuova ed eterna alleanza. Lasciatevi possedere dal suo Amore. Non guardate le vostre miserie, non scoraggiatevi per le vostre debolezze, non contate i vostri peccati, non ritornate sulle vostre infedeltà, ma lasciatevi possedere dal suo Amore, perché la divina Carità del Cuore di Gesù sorpassa infinitamente ogni umana ingratitudine. In questi ultimi tempi, quanti sono i sacerdoti che piangono le loro cadute, che soccombono sotto le forze del male ormai scatenato, che cedono alle lusinghe di un mondo tornato pagano, che cadono sotto le subdole insidie del mio e vostro Avversario.

Figli prediletti, anche se ripetete il gesto di Pietro che rinnega, o quello di Giuda che tradisce, o quello degli Apostoli che fuggono ed abbandonano Gesù, oggi aprite i cuori alla speranza, perché Gesù vi ama. Il suo amore supera ogni vostra umana debolezza. In questo vostro giorno grande sia la gioia e profonda la pace. Con voce di Mamma che sempre vi assiste e vi conduce, vi consola e vi incoraggia, oggi vi invito a lasciarvi possedere dal suo Amore, per essere anche voi sacerdoti secondo il suo Cuore divino e misericordioso». 

Capoliveri (Livorno), 1° aprile 1994. Venerdì santo. La Croce luminosa.

«Accostatevi al Trono della Grazia per ottenere misericordia in questo giorno della Redenzione. Guardate, con amore ed immensa gratitudine, a Colui che oggi hanno trafitto. È il Verbo eterno del Padre che si è fatto Uomo. È il Figlio di Dio offerto per il vostro riscatto. È il vero Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. È mio figlio Gesù, nato e cresciuto da Me, assistito e seguito, contemplato con materna beatitudine nel ritmo della sua crescita umana. È mio figlio, da Me confortato ed incoraggiato di fronte ad ogni ufficiale rifiuto, da Me seguito ed ascoltato nel deserto di tanta incredulità, consolato dalla voce dei piccoli, dei poveri, degli ammalati e dei peccatori.

È mio figlio, che oggi incontro, mentre sulle sue spalle piagate porta il duro peso del suo patibolo.Vivete con Me l'istante indicibile di questo incontro. Il mio amore materno si depone come balsamo su ogni sua ferita; il suo immenso dolore di Figlio cade sul cuore della Madre, trapassato dal suo stesso patire. E la Croce schiaccia Figlio e Madre, ormai uniti in questa unica offerta. Restate con Me, figli prediletti, sotto la Croce, assieme al vostro fratello Giovanni. C'è tanto bisogno di conforto.

Per Gesù, che viene inchiodato al patibolo, innalzato da terra e vive le ore sanguinose della sua agonia. Per me sua Mamma, intimamente associata alla sua passione redentrice. C'è tanto bisogno di fede. Ecco Gesù schiacciato come un verme; sul suo corpo immolato pesano tutti i peccati del mondo; il suo Cuore è oppresso dalla umana ingratitudine e da una così profonda mancanza di fede. "Ha salvato gli altri e non è capace di salvare se stesso. Scenda dalla Croce se è Figlio di Dio, allora gli crederemo". Con Me, con Giovanni, con le pie donne fedeli, con il centurione pentito, dite anche voi: Costui è veramente il Figlio di Dio! C'è tanto bisogno di amore. Sul Golgota l'amore pare sconfitto. C'è solo odio, rancore, cattiveria e disumana ferocia. Le tenebre scendono ed oscurano il mondo. L'amore è tutto raccolto nel Cristo Crocifisso, che prega, perdona, s'inchina al Volere del Padre e docilmente a Lui si abbandona. L'amore da Lui discende sulla Madre, chiamata ad aprire il suo cuore ad una nuova e spirituale maternità e su Giovanni, che tutti vi rappresenta, nell'accogliere questo dono supremo del Cuore divino del Figlio. C'è tanto bisogno di speranza. Ormai il corpo esanime di Gesù dalla Croce viene deposto fra le mie braccia materne. Lo ricopro di baci e di lacrime e, con l'aiuto delle donne fedeli, lo avvolgo di purissimo lino e lo deponiamo nel suo nuovo sepolcro. Ed una grossa pietra lo chiude. Ma si apre la porta della speranza.

La speranza che Gesù non può restare nella morte, perché è il Figlio di Dio; che risorgerà, perché tante volte lo aveva predetto; che di nuovo s'incontrerà coi discepoli nella terra gioiosa e fertile della Galilea. Nel dolore di questo venerdì santo, la vostra Mamma Celeste vi domanda di aprire i cuori alla speranza. La Croce insanguinata, che oggi contemplate nel pianto, sarà la causa della vostra più grande letizia, perché si trasformerà in una grande Croce luminosa. La Croce Luminosa, che si distenderà da oriente ad occidente ed apparirà nel cielo, sarà il segno del ritorno di Gesù nella gloria. La Croce Luminosa da patibolo si trasformerà in trono del suo trionfo, perché Gesù verrà su di essa ad instaurare il suo Regno glorioso nel mondo. La Croce Luminosa, che apparirà nel cielo alla fine della purificazione e della grande tribolazione, sarà la porta che apre il lungo e tenebroso sepolcro in cui giace l'umanità, per condurla nel nuovo regno di vita, che Gesù porterà col suo glorioso ritorno».

Capoliveri (Livorno), 2 aprile 1994. Sabato santo. Il sabato che sta per finire.

«Passate questo giorno con Me, figli prediletti, ed aprite i vostri cuori alla speranza. Mio figlio Gesù oggi riposa nel suo nuovo sepolcro. È il solo giorno che sono rimasta senza mio Figlio. È il primo giorno della mia nuova ed universale maternità. È il giorno che precede la festa più grande: la Pasqua! In essa si fa memoria della uscita del popolo eletto dalla lunga schiavitù passata in Egitto. È il passaggio dell'Angelo del Signore, che colpisce i primogeniti degli egiziani e salva le case degli ebrei, segnate con il sangue dell'agnello. Il vero Agnello di Dio è ormai stato immolato sulla Croce. Il suo sangue è sceso sulle case di tutti ed ha redento la intera umanità.

L'Agnello per voi immolato ora giace nel suo nuovo sepolcro. La Madre veglia nel dolore e nel pianto, nella fede e nella preghiera, nell'amore e nella speranza. Questo giorno è stato dedicato dalla Chiesa ad una particolare venerazione della vostra Mamma Celeste, perché in esso la tomba si è trasformata in una culla, in cui viene deposta l'umanità redenta ed ormai nata a nuova vita divina. Il mio Cuore Immacolato si apre ad accogliere qui ogni mia nuova creatura. Le lacrime si aprono al sorriso, il dolore alla gioia, la speranza alla certezza più grande. Fra poche ore mio figlio Gesù uscirà trionfante dal sepolcro, vincitore del peccato e della morte.

È il sabato che prepara il giorno radioso della Risurrezione. È il dolore che porta alla gioia. È la morte che si apre alla vita. È il sabato che sta per finire. Nel suo sepolcro giace ancora l'umanità corrotta dal peccato, schiava di Satana, ferita dal male, oppressa sotto il giogo di grande schiavitù. Si avvicina l'ora in cui Gesù, che è risorto e salito alla destra del Padre, ritornerà a voi sulle nubi del cielo, nello splendore della sua gloria divina, dando così perfetto compimento all'Opera della sua Redenzione ». 

Capoliveri (Livorno), 3 aprile 1994. Pasqua di Risurrezione. È la gioia pasquale.

«Partecipate oggi alla gioia della vostra Mamma Celeste, che vive l'ora beata della risurrezione del figlio Gesù. Ogni mio dolore si placa ed ogni ferita si chiude nel momento in cui Gesù, nello splendore del suo Corpo glorioso, mi si avvicina, mi prende fra le sue braccia, mi stringe al suo Cuore trafitto, da cui esce una sorgente di fortissima luce, che tutta mi avvolge e mi immerge in un mare di beatitudine immensa. Come è bello mio Figlio, nello splendore del suo corpo glorioso e divino! Ormai viene cancellato il ricordo del suo corpo vilipeso e percosso, flagellato e piagato, trapassato da spine e dai chiodi, crocifisso ed ucciso, deposto dal patibolo e composto nel sepolcro.Ora il suo Corpo è pervaso da energia e da forza, risplende nella sua divina bellezza, sprigiona fulgore e potenza, emette raggi di luce sovrumana, compone una nuova armonia di vita e di pace, si apre come soave carezza a chiudere ogni piaga del mio materno dolore. Il Figlio e la Madre sono di nuovo uniti in una unica gioia.

È la gioia pasquale. È la gioia che prende tutta l'umanità, rifatta secondo il disegno del Padre.

È la gioia pasquale, che scende su tutto il creato, rinnovato e redento dal suo cruento sacrificio.

È la gioia pasquale, che giunge fino agli inferi a liberare dalla tenebra della morte le anime di tutti i giusti in attesa.

È la gioia pasquale, che pervade tutti gli uomini, ritornati come figli fra le braccia del Padre Celeste.

È la gioia pasquale, che allieta il doloroso cammino della Chiesa, chiamata a vivere oggi le ore del Getsemani e del Calvario.

È la gioia pasquale, che penetra nel cuore di tutti i miei figli, confortati ed incoraggiati a vivere il tempo doloroso della purificazione e della grande tribolazione.

È la gioia pasquale, che illumina la vostra speranza e dà una risposta sicura alla grande attesa di tutti.

È la gioia pasquale che entra nel vostro tempo e lo prepara al più grande avvenimento di tutta la storia.

Poiché la Risurrezione di Pasqua avrà il suo pieno compimento solo quando Gesù ritornerà nella gloria ad instaurare fra voi il suo Regno, nell'adempimento da parte di tutti del Volere del Padre e nella perfetta glorificazione della Santissima e Divina Trinità». 

Roma, 1° maggio 1994. L'ora del Calvario.

«Iniziate con Me questo mese dedicato dalla Chiesa ad una mia particolare venerazione. Come piccoli bambini offrite ogni giorno i fiori dell'amore e della preghiera alla vostra Mamma Celeste. Vi chiedo di diffondere sempre più i Cenacoli che, tante volte, Io vi ho domandato.

- Il Rosario, che recitate, ha una potenza fortissima contro il male e contro le numerose seduzioni del mio Avversario. Al dominio di Satana che si estende; alla schiavitù del peccato che soggioga tanti miei figli; al male che pone il suo veleno nei cuori; alle insidie del Maligno diventate subdole e pericolose; alla forza potente della massoneria che riesce ad insinuarsi ovunque; al culto satanico che si diffonde, rispondete con la preghiera del Santo Rosario. Questa è la mia preghiera; è la vostra preghiera.

- Rinnovate ogni giorno la vostra consacrazione al mio Cuore Immacolato. Con questo atto voi mi date la possibilità di entrare, come Mamma, nella vostra esistenza e di ordinarla alla perfetta attuazione del disegno che il Signore ha su ciascuno di voi. Cosi voi diventate la mia stessa presenza nel mondo ed, in questi ultimi tempi, diffondete ovunque la luce della mia santità, della mia purezza, della mia umiltà, della mia ubbidienza, della mia docilità, del mio amore materno e misericordioso.

- Sopratutto vi domando di offrirmi il fiore profumato e prezioso della vostra sofferenza.Sull'altare del mio Cuore Immacolato voglio offrire tutti i miei figli, in atto perenne d'immolazione e di riparazione.

Solo con la sofferenza dei miei più piccoli bambini, posso affrettare il tempo del trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo. Proprio in questo mese Io ho domandato ancora una più grande sofferenza anche al mio Papa Giovanni Paolo secondo. L'ora del Calvario è ormai giunta. L'ora del Calvario è giunta per la Chiesa, chiamata ad offrirsi in olocausto e ad essere immolata sulla Croce del suo sanguinoso martirio. L'ora del Calvario è giunta per questa povera umanità, che già incomincia a vivere le ore dolorose del suo castigo. L'ora del Calvario è giunta per voi, miei prediletti, perché ormai siete entrati nel tempo conclusivo della grande tribolazione. Come Mamma vi conduco ogni giorno al compimento della vostra sacerdotale immolazione. Per questo vi invito a vivere con particolare intensità questo mese a Me consacrato, offrendomi i fiori profumati della vostra preghiera e della vostra sofferenza. Aprite i cuori alla speranza. Come lo sbocciare dei fiori in questo mese vi dice che la primavera è ormai giunta, così il fiorire ovunque di questa mia grande Opera di Amore vi dice che è ormai giunto il mio materno trionfo».