MaM
Messaggio del 25 gennaio 1998:Cari figli, oggi vi invito tutti di nuovo alla preghiera. Solo con la preghiera, cari figli, il vostro cuore cambierà e diventerà migliore e più sensibile alla parola di Dio. Figlioli, non permettete che Satana vi trascini e faccia di voi quello che vuole. Io vi invito a diventare responsabili e decisi e a consacrare a Dio ogni giorno, nella preghiera. La santa Messa non sia per voi un'abitudine, ma vita; vivendo ogni giorno la santa Messa voi sentirete il bisogno della santità e crescerete nella santità. Io vi sono vicina e intercedo presso Dio per ognuno di voi, affinché vi dia la forza per cambiare il vostro cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggi di altre apparizioni

Don Stefano Gobbi

Roma, 20 novembre 1982. Ubbidienti, puri e poveri.

«Vivete nella mia materna predilezione, rispondendo al mio appello alla preghiera ed alla fiducia. Lasciatevi formare ogni giorno da Me, figli prediletti. Vi voglio docili ed ubbidienti al volere del Padre, nella perfetta imitazione di mio Figlio Gesù: per questo dovete essere sempre ubbidienti alla Chiesa. La virtù che Io amo di più nei miei figli Sacerdoti è quella della ubbidienza. Oggi dovete essere di esempio a tutti nell'ubbidire con gioia ai vostri Superiori, specialmente al Papa. Come è possibile che quando Lui parla, oggi da molti non viene più ascoltato? Quando Lui dà delle disposizioni, non è più ubbidito? A cominciare a non ubbidirgli sono talvolta alcuni miei figli Vescovi e miei figli Sacerdoti.

In questa maniera la Chiesa viene veramente minacciata nella sua interiore unità. (...) Vi voglio puri nella mente, nel cuore e nel corpo. Nella purezza della mente vedrete con più chiarezza la Verità e le sarete sempre fedeli; il Vangelo di Gesù vi apparirà in tutto il suo divino splendore. Nella purezza del cuore giungerete alla perfetta comunione di amore con Gesù e da Lui sarete introdotti a comprendere il mistero della sua ardente Carità. Diventerete veramente capaci di amare tutti e la fiamma del suo fuoco vi brucerà e vi trasformerà. Nella purezza del corpo proverete la gioia di incontrarvi con Me e di comunicare sempre più con gli Spiriti celesti e con le anime dei vostri fratelli defunti; la forza dello Spirito vi trasformerà, rendendovi liberi dalle molte limitazioni della carne.

Così diffonderete attorno a voi la luce della grazia divina e della santità. Il Celibato, voluto da Gesù e dalla Chiesa ardentemente domandato, sia da voi amato, stimato e vissuto: diventerete generatori di vita per un numero immenso di anime, anche di vostri fratelli Sacerdoti. Coraggio, figli miei amatissimi! Seguitemi sulla via del nascondimento e della umiltà. Vi voglio poveri di beni e di spirito. Solo così potrete capire le ansie e i dolori di tante persone e partecipare alle preoccupazioni ed alle sofferenze dei vostri fratelli più poveri: di quelli che non hanno lavoro e mezzi per vivere; degli emarginati e perseguitati; di quelli che sono considerati come niente, mentre sono per Me i tesori più preziosi. Chi incontrerà voi dovrà sentire la presenza della Mamma Celeste che, per mezzo vostro, ancora accarezza e consola, ancora aiuta anche materialmente, incoraggia e salva e tutti abbraccia e difende».

8 dicembre 1982. Solennità dell'Immacolata. Il mio disegno.

«Sono la vostra Mamma Immacolata; lasciatevi condurre da Me, figli prediletti, alla perfetta attuazione del mio disegno materno. È un disegno di inimicizia. "Porrò inimicizia fra te e la Donna, tra la tua e la sua discendenza". Così il Signore ha detto di Me, rivolgendosi al serpente, quando per suo mezzo, è entrato il peccato al principio della storia del genere umano. Inimicizia fra Me e Satana; fra la Donna e il serpente; fra la mia schiera e la sua; fra il bene e il male; fra la Grazia e il peccato.

Per camminare sulla mia strada non si può scendere al compromesso con il male, perché essa si snoda solo sulla inimicizia fra queste due opposte realtà. Mio Figlio Gesù diventa il segno di questa contraddizione e vi è donato dal Padre per la salvezza e per la rovina di molti. Oggi vivete tempi oscuri, perché si cerca di giungere in tutti i modi al compromesso fra Dio e Satana; fra il bene e il male; fra lo spirito di Gesù e lo spirito del mondo. Molti corrono il pericolo di diventare vittime di questa generale confusione ed anche nella mia Chiesa vorrebbe diffondersi un falso spirito, che non è quello di Gesù Figlio di Dio. Come un'invisibile nube tossica si espande lo spirito di mescolanza fra Dio e il mondo, e si giunge a togliere il vigore alla Parola di Dio, spogliando della sua forza l'annuncio del Vangelo.

È un disegno di lotta. Aiutati da Me, seguendo il cammino che Gesù vi ha tracciato, voi dovete combattere contro il Maligno, contro il peccato, contro l'errore e l'infedeltà. Se, per divino privilegio, sono stata esentata da ogni peccato, anche da quello di origine, è perché dalla Santissima Trinità sono stata costituita Condottiera di questa terribile battaglia, che coinvolge Cielo e Terra, spiriti celesti e terrestri. È una lotta grande e continua, spesso invisibile e che in questi tempi è diventata generale. Nell'Apocalisse sono stata preannunciata come la "Donna vestita di sole", che guida il combattimento contro il "Dragone rosso" e tutti i suoi seguaci.

Se volete assecondare il mio disegno dovete combattere, miei piccoli, figli di una Madre condottiera. Combattete contro il peccato, contro il compromesso con l'arma della preghiera e della sofferenza. Nel nascondimento e nella fiducia, nell'umile adempimento del vostro dovere quotidiano, nella perfetta imitazione di Gesù, nella povertà e nel disprezzo del mondo e di voi stessi, ogni giorno con Me combattete questa battaglia. È un disegno di vittoria. Dopo l'attuale trionfo del male, che è riuscito a dominare il mondo, alla fine la vittoria sarà solo di mio Figlio Gesù. Lui è il solo vincitore. La conclusione della grande lotta che stiamo vivendo sarà il suo Regno glorioso di pace e di bontà, di giustizia e di santità che si instaurerà nel mondo e risplenderà nel cuore di tutti. Sarà così compiuto il disegno di inimicizia, di lotta e di vittoria nel trionfo del mio Cuore Immacolato».

24 dicembre 1982. Notte Santa Dio è con voi.

«Un grande silenzio avvolge il mondo. L'oscurità ricopre ogni cosa. I cuori vegliano nella preghiera e nell'attesa. Un senso di fiduciosa speranza spalanca le porte chiuse dall'odio e dall'egoismo. Le forze dell'Inferno si sentono improvvisamente sopraffatte da una nuova forza di amore e di vita. Nella tenebra si accende un chiarore. Nel silenzio si odono armonie di canti celesti. E nel cielo improvvisa appare una grande Luce. È la Notte Santa.

Questa Luce avvolge ormai la povera capanna, ove si sta per compiere il più grande evento della storia. La Madre Vergine vi dona il suo Bambino, che nasce povero e indifeso, tremante e bisognoso di tutto, piangente e tenero come un agnello, che fa trasparire, già dal suo piccolo corpo, il grande mistero della mansuetudine e della misericordia. Da questa notte ha un senso nuovo la vita di ogni uomo, perché il piccolo Bambino che nasce è anche il suo Dio. È uomo come voi ed è Dio con voi. È l'Emmanuele vaticinato da secoli. È vostro fratello. È il cuore del mondo. È il palpito di una vita immortale. È la carezza su ogni umana sofferenza. È la vittoria su ogni sconfitta. È il balsamo per la piaga dell'egoismo, dell'odio, del peccato. È la luce che per sempre risplende a chi cammina nelle tenebre. È la sola speranza di questo mondo smarrito. Con voce preoccupata di Mamma, che sente mille voci che ancora Lo rifiutano, ed ode sgomenta mille porte che ancora si chiudono, vi ripeto: non temete, Dio è con voi.

Oggi vi è nato per tutti un Salvatore. Con il cuore ferito da tanto gelo, che ancora ricopre le strade del mondo, e con l'anima desolata dal grande rifiuto di Dio, che ha reso la terra un immenso deserto, di fronte ad una così vasta disperazione vi ripeto: Non temete: Dio è con voi. Lo è soprattutto oggi, che siete chiamati a vivere i dolorosi momenti in cui pare che il mio Avversario domini nel mondo, con lo spargere nel cuore degli uomini il suo veleno di morte. Di fronte a tanta sofferenza che non può essere placata, a grande schiavitù che non può essere spezzata, a situazioni di ingiustizia che non si riesce a sanare, a pericoli di guerre che non possono essere fermate, a minacce sanguinose che incombono più forti, in questa Notte Santa ecco il messaggio che sgorga dal mio Cuore Immacolato come speranza e conforto per tutti: non temete: Dio è con voi.

Come del mio umile assenso il Verbo del Padre si è servito per la sua prima venuta fra voi, nella fragilità della natura umana, così mio Figlio Gesù si serve ora del mio annuncio profetico per preparare la sua seconda venuta fra voi nella gloria. Non temete, figli tanto esposti ai pericoli. Con il trionfo del mio Cuore Immacolato si manifesterà a voi Gesù nel suo glorioso regno di Amore e di Pace!».

31 dicembre 1982. Ultima notte dell'anno. Vegliate nella preghiera.

«In questa notte, mentre la maggior parte dei miei figli trascorre le ultime ore dell'anno nei divertimenti e nella dissipazione, miei prediletti, vegliate con Me nel silenzio e nella preghiera più intensa. Preghiera di ringraziamento: per tutte le grazie che, in questo periodo di tempo, vi sono state donate dal Padre, nello Spirito Santo, per mezzo di mio Figlio Gesù ed attraverso l'incessante intercessione del mio Cuore Immacolato. Questo mondo è in balia del mio Avversario, che lo domina con il suo spirito di superbia e di ribellione e conduce un immenso numero di figli di Dio sulla strada del piacere, del peccato, della disubbidienza alla legge di Dio, nel disprezzo del suo Volere. Si trova immerso nella notte più profonda e non vi è inizio di anno che riesca a sciogliere la grande tenebra in cui cammina.

Eppure esso è stato creato per la gloria del Padre: è stato redento e salvato dal Figlio ed è continuamente trasformato dall'azione dello Spirito Santo. Nulla può resistere alla forza dell'amore misericordioso di Dio, che vuole trasformare questo povero mondo in una nuova creazione. Per questo diventeranno sempre più numerosi, straordinari e miracolosi gli interventi del mio Cuore Immacolato. Per questo con Me ringraziate la Santissima Trinità che si serve di Me - sua piccola serva - per condurre tutto il creato alla perfetta glorificazione di Dio.

Preghiera di impetrazione: per ottenere dal Cuore misericordioso di Gesù giorni di pace e non di afflizione, di serenità e non di sventura. Si fa reale il pericolo di una nuova guerra. Sotto l'apparenza di fragili promesse di intese, si preparano i mezzi più raffinati di morte e l'umanità è condotta sulla strada dell'odio e della sua stessa distruzione. La vostra preghiera ottenga per tutti la Grazia che porti alla sconfitta del peccato; la concordia che faccia tacere la violenza ed il terrore, così che possa finalmente giungere a voi la Pace universale nella verità e nella giustizia. Occorre un grande miracolo; occorre strappare, con la forza della preghiera, questo miracolo dalla Divina Misericordia. Solo così potrà giungere a voi la salvezza.

Preghiera di riparazione: perché la coppa della Divina Giustizia è colma, stracolma, è traboccante. Guardate come l'odio ed il peccato dilagano. Oggi da gran parte degli uomini non vengono più osservati i dieci Comandamenti del Signore. Il vostro Dio è pubblicamente ignorato, negato, offeso e bestemmiato. Il giorno del Signore viene sempre più profanato. Ogni giorno si attenta alla vita. Ogni anno, nel mondo, a decine di milioni i bambini innocenti vengono uccisi nel seno delle madri e cresce il numero degli omicidi, violenze, rapine e sequestri. L'immoralità dilaga come un diluvio di fango ed è propagandata con i mezzi di comunicazione sociale, specialmente con il cinema, la stampa e la televisione.

Per mezzo di quest'ultima in ogni famiglia entra una sottile e diabolica tattica di seduzione e di corruzione. Le vittime più indifese sono i bambini ed i giovani, che Io guardo con preoccupata tenerezza di Madre. Solo una forza potente di preghiera e di penitenza riparatrice potrà salvare il mondo da quanto la Giustizia di Dio ha preparato per il suo ostinato rifiuto di accogliere ogni invito al suo ravvedimento.

Ascoltate almeno ora la voce della vostra Mamma Celeste. Mi occorre tanta preghiera riparatrice e sofferenza offerta con fede. Recitate sempre il vostro Rosario. Vivete con Me, nella fiducia e nella trepidazione, perché si preparano ore decisive che possono segnare il destino di tutta l'umanità. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».

1 gennaio 1983. Festa di Maria Santissima Madre di Dio. Madre della speranza.

«All'inizio di quest'anno, la Chiesa guarda a Me con fiducia e mi venera nel mistero della mia divina e universale Maternità. Ed in mezzo alle innumerevoli sofferenze del momento presente, alle molte inquietudini, alle minacce che incombono sul vostro futuro, alzate lo sguardo alla vostra Mamma Celeste, come alla fonte della misericordia divina e come grande segno di speranza per voi. Io sono la Madre della Speranza. Questa è la virtù teologale che deve essere particolarmente vissuta nelle sanguinose ore della purificazione.

In quante maniere il mio Avversario cerca di portarvi allo scoraggiamento, per rendervi così inoffensivi e dare meno vigore alla forza della mia schiera vittoriosa! Non temete, perché Satana è già stato vinto da Gesù, ed ogni sua apparente vittoria prepara per lui una nuova, reale, grande sconfitta. Se ancora l'odio insanguina le vostre strade, se il peccato ricopre di ghiaccio l'anima e il cuore di molti, se l'umanità non ritorna sulla strada dell'amore, se la ribellione a Dio si fa ogni giorno più forte, sia ancora più grande la vostra fiducia nella misericordia del Padre Celeste e guardate a Me come segno della vostra speranza. Sono la Madre dell'amore e della Grazia, del perdono e della misericordia e perciò, all'inizio di questo anno, segnato da importanti avvenimenti nel disegno della Provvidenza, Io percorro le strade deserte del mondo per spargere nel cuore dei miei figli semi di pentimento, di bontà e di speranza.

C'è tanto bisogno oggi di luce e di conforto, c'è tanta necessità, in questi tempi, di consolazione e di materno incoraggiamento per tutti i miei figli. Guardo, con addolorata pietà, all'innumerevole schiera dei miei figli peccatori, ai giovani sedotti e traditi dalla società in cui vivono, agli adulti resi schiavi dall'egoismo sfrenato e dall'odio, ai figli della Chiesa resi pigri dalla indifferenza e dalla mancanza di fede. A tutti oggi ripeto: Io sono la Madre della vostra Speranza. Non vi scoraggi il grande gelo che ricopre il mondo, perché ogni giorno Io spargo ovunque semi di vita e di risurrezione.

Io sono l'alba che precede il Sole, sono l'aurora che dà inizio al nuovo giorno, sono la Madre della santa letizia. Vivete nella gioia di sentirvi amati da Dio, che vi è Padre, portati dallo Spirito come figli, sorretti da Gesù come tanti suoi piccoli fratelli. Nella gioia di vivere nel Cuore della Santissima Trinità e di trovarvi al sicuro nel giardino del mio Cuore Immacolato, iniziate questo nuovo anno per viverlo tutti insieme con me».

2 febbraio 1983. Presentazione di Gesù Bambino al Tempio. Vi domando una infanzia spirituale.

«Se guardate con amore al mistero che oggi la Chiesa ricorda, figli prediletti, imparate come deve essere vissuta la consacrazione che mi avete fatto. Il Bambino Gesù che, a quaranta giorni, presento, assieme a Giuseppe mio castissimo Sposo, al Tempio del Signore, è il vero Dio, il nostro Salvatore, il Messia da tanto tempo atteso. Come mamma l'ho generato a questa vita terrena, ma è Lui l'autore della vita, perché è il Creatore. Io, col mio "sì", gli ho consentito di entrare nel tempo, ma Lui è al di fuori del tempo, perché è eterno.

Lo stringo fra le mie braccia e lo sorreggo, ma è Lui il sostegno di tutto, perché è onnipotente. Lo porto al Tempio di Gerusalemme in adempimento della divina Scrittura, ma è Lui la fonte della Rivelazione, perché è l'eterna Parola. Il Verbo del Padre, Dio creatore, onnipotente e onnisciente, ha voluto rivestirsi di debolezza e si è imposto il limite del tempo, si è assunto la fragilità della natura umana, è nato da Me. Come ogni bambino ha provato tutte le necessità.

Quante volte, mentre lo baciavo con tenerezza di mamma, gli dicevo: "Eppure tu sei il bacio eterno del Padre". E mentre lo accarezzavo, pensavo: "Tu sei la divina carezza che rende beate le anime". Mentre gli indossavo i piccoli vestiti, sussurravo: "Sei tu che vesti di fiori la terra e di astri l'immenso universo". E mentre lo nutrivo, gli cantavo: "Sei tu che provvedi di cibo i viventi". Quando gli dicevo con amore materno: "Figlio mio!" adorando con l'anima, lo pregavo: "Tu sei il Figlio del Padre, suo eterno Unigenito, sua Parola vivente..." Oh! penetrate oggi il mistero ineffabile dell'infanzia di mio Figlio Gesù, che porto fra le mie braccia al Tempio del Signore, se volete camminare sulla strada dell'infanzia spirituale che vi ho tracciato.

Su questa strada tutti devono camminare, anche chi è cresciuto in età e occupa posti importanti; anche chi è dotto, perché formato attraverso anni di studio e di esperienza; anche chi è ricco culturalmente ed è chiamato ad esercitare compiti di grande responsabilità.Accanto alla vostra crescita umana, che si sviluppa col trascorrere degli anni, vi domando una infanzia spirituale, una interiore piccolezza, che vi conduca a rivestirvi dell'umiltà e della stessa fragilità del mio Bambino Gesù. Voglio in voi un cuore candido di bimbi, che non conosca egoismo e peccato, aperto all'amore ed alla donazione, che tutto si attende dal Padre Celeste per tutto donare. Voglio in voi una mente vergine di fanciulli, ancora chiusa all'insidia dell'inganno e della doppiezza e che si apre come un fiore per ricevere il raggio della scienza, della verità e della sapienza.

Voglio in voi una volontà docile di piccoli, come fragile creta, pronta a farsi formare con abbandono e fiducia; una volontà che deve essere plasmata dal bene e dal vero e si irrobustisce nel tendere al buono e al bello. Oh! questa via della infanzia spirituale deve essere necessariamente da voi percorsa, figli prediletti, se volete vivere in maniera perfetta la consacrazione al mio Cuore Immacolato. Soltanto così vi posso portare, come il mio Bambino Gesù, ed offrirvi nel tempio del Signore alla realizzazione del suo disegno di amore e di misericordia che ha su di voi per la salvezza di tutti i miei figli sparsi nel mondo».

11 febbraio 1983. Festa della Madonna di Lourdes. Amatevi fra voi.

«"Venite in processione!", ho detto alla semplice fanciulla Bernadette, quando le sono apparsa nella povera Grotta di Massabielle. Perché ho fatto questa richiesta? Perché voglio che tutti i miei figli camminino insieme, uniti nella preghiera e nell'amore. Oggi il mio Avversario tenta in tutte le maniere di dividervi, di isolarvi, di mettervi gli uni contro gli altri. Lui, che fin dal principio è il padre della menzogna ed il seminatore dell'odio, cerca di rompere sempre più la vostra fraterna unità. Così spesso - anche sotto speciose parvenze di bene - gli uni si mettono contro gli altri, gruppi lottano contro altri gruppi, in una continua ricerca di affermazione che rende infecondi tanti sforzi di bene.

Voglio che voi camminiate insieme verso di Me, perché sono la Mamma di tutti e perciò voglio formarvi insieme alla preghiera, alla penitenza, al vostro reciproco amore. Mai come in questi tempi diventa necessario vivere il comandamento nuovo datavi da Gesù la sera del Giovedì Santo, durante la sua ultima Cena: "Amatevi fra voi, come Io vi ho amato". Vi voglio formare all'amore reciproco e scambievole. È necessario dare questa testimonianza di carità ecclesiale che tutti vi unisca nella perfezione dell'amore, per controbattere la tattica di divisione e di isolamento usata dal mio Avversario.

Venite tutti a Me, percorrendo la strada difficile del vostro tempo, pregando insieme, lodando insieme e amandovi fra voi. Venite dunque a Me non isolati e divisi, ma in processione, rafforzando chi è debole, conducendo chi si ferma.

Venite a Me, perché desidero condurvi, tutti uniti, a mio Figlio presente nell'Eucaristia. Gesù è presente nel sacramento eucaristico per aiutarvi a costruire questa vostra unità, per darvi l'esempio di come si deve amare nella perfetta donazione verso tutti i fratelli.

Venite dunque, insieme, a Me, perché vi possa condurre a Gesù nel sacramento eucaristico, che vi attende nella sua silenziosa immolazione, realmente presente fra tutti voi in tutti i Tabernacoli della terra.

Allora potrete compiere quanto Io vi sto domandando per la realizzazione del mio materno disegno di salvezza».

5 marzo 1983. Primo sabato del mese e di quaresima. Il cammino della penitenza.

«Figli prediletti, seguitemi sulla via della penitenza. Le armi con cui dovete combattere la mia battaglia sono quelle della preghiera e della penitenza. Oggi voglio indicarvi il cammino della penitenza, che deve essere percorso da ciascuno di voi.

La prima tappa è quella della rinuncia e del rinnegamento di sé. Occorre rinunciare a se stessi, a tutti gli attaccamenti disordinati e alle passioni, ai desideri smodati, alle ambizioni. Anche nel vostro lavoro apostolico non cercate mai il successo e la umana approvazione, ma amate il nascondimento, l'apostolato fatto nel silenzio, nella umiltà, nel quotidiano e fedele adempimento del vostro dovere. In questo modo può essere mortificato l'egoismo, che è il pericolo più grande per voi, l'insidia più facile ed abituale con cui il mio Avversario tenta di impedire il vostro cammino. Allora diventerete interiormente liberi e vi sarà facile vedere nella luce la Volontà di Dio e vi troverete nella posizione più adatta per compierla alla perfezione.

La seconda tappa è quella di portare bene la propria croce. Questa croce è costituita dalle difficoltà che si incontrano quando si vuole adempiere la sola Volontà di Dio, perché ciò comporta l'impegno di una quotidiana fedeltà ai doveri del proprio stato. È la fedeltà a fare con perfezione anche le cose più piccole; a compiere ogni cosa con amore; a vivere ogni momento della giornata nell'adempimento del divino Volere. Questa seconda tappa della sofferenza come è preziosa soprattutto per voi, miei figli prediletti! In essa venite configurati a Gesù crocifisso e questa interiore crocifissione si compie ogni giorno e in ogni momento della vostra giornata sacerdotale: nel momento della preghiera, tanto necessaria e che deve essere il centro della vostra vita; nel momento così prezioso della celebrazione della Santa Messa, ove con Gesù anche voi venite interiormente immolati per la vita del mondo; nella fedeltà ai doveri sacerdotali propri del ministero di ciascuno; nella evangelizzazione, nella catechesi, nell'insegnamento, nell'apostolato della carità, nell'incontro con ogni persona, specialmente con chi è più povero, con chi è più solo ed emarginato, con chi si sente respinto e rifiutato da tutti. Nel vostro apostolato sacerdotale non cercate mai di compiacere voi stessi o di ottenere qualche tornaconto: donatevi sempre a tutti con inesauribile forza di amore e non vi fermi la ingratitudine, non vi ostacoli la incomprensione, non vi attardi l'indifferenza e non vi stanchi la mancanza di corrispondenza. È soprattutto dalla vostra sofferenza sacerdotale che le anime possono essere da voi generate alla vita di grazia ed alla salvezza.

La terza tappa è quella di seguire il mio Figlio Gesù verso il Calvario. Durante la sua vita, con il desiderio e con lo sguardo, quante volte lo trovavo mentre si volgeva verso Gerusalemme, ove sarebbe salito per essere tradito, catturato, giudicato dai suoi, condannato, flagellato, incoronato di spine e crocifisso.Quanto desiderava Gesù questo momento: camminava sempre verso la consumazione della sua Pasqua di amore e di immolazione per voi. Allora anche voi, miei prediletti, che siete i suoi sacerdoti, siete chiamati a seguirlo ogni giorno verso la consumazione della vostra immolazione pasquale per la salvezza di tutti. Non perdetevi mai di coraggio. Oggi le voci di condanna sono per voi le grida di chi vi rifiuta e vi contesta. I peccati commessi, giustificati e non più riparati sono per voi i dolorosi flagelli. L'errore che minaccia di allontanare dalla fede moltissime anime è per voi la corona di spine. Il restare oggi fedeli alla vocazione è seguire il duro percorso del Calvario. Gli ostacoli che oggi trovate nel rimanere uniti ed obbedienti in tutto al Papa ed alla Gerarchia a Lui unita, le incomprensioni da parte anche dei vostri confratelli, il senso di emarginazione di cui spesso siete circondati sono per voi le dolorose cadute. Ma l'affidarvi al mio Cuore Immacolato, con la vostra consacrazione, è oggi per voi l'incontro con la vostra Mamma tanto addolorata. Insieme, da ora, proseguiamo nella perfetta imitazione di Gesù, che vi invita a seguirlo sulla via della Croce.

Alcuni di voi dovranno versare anche il proprio sangue, nel momento conclusivo di questa sanguinosa purificazione. Figli prediletti, eccovi allora indicato il cammino che dovete percorrere per giungere ad una vera esperienza di conversione. È il cammino semplice ed evangelico, che vi ha tracciato mio Figlio Gesù quando vi ha detto: "Chi vuol venire dietro a Me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua Croce e mi segua!". Su questa strada, evangelica e sacerdotale, vi vuole condurre la vostra Mamma Celeste».

25 marzo 1983. Annunciazione del Signore e apertura dell'Anno Santo della Redenzione. Spalancate le porte a Cristo.

«Figli prediletti, vivete oggi questo momento di grazia che il Cuore di Gesù ha preparato per voi. È la sua festa. Oggi adorate il mistero della Sua venuta fra voi. Il Verbo eterno del padre assume, nel mio seno verginale, la sua natura umana che gli consente di diventare uomo come voi, vero vostro fratello. In questo momento l'umanità è redenta, la debolezza è sostenuta, la povertà è nobilitata e ad ogni uomo viene spalancata la porta della sua vera, soprannaturale, divina grandezza. Ma è pure la mia festa.

La festa del Figlio, concepito in Me per opera dello Spirito Santo, è anche quella della Madre che lo genera, conservando per sempre l'incanto ineffabile della perpetua verginità. Il suo "sì" di Figlio al Padre e il mio "sì" di Madre al Figlio ci uniscono insieme, ormai per sempre, nella perfetta attuazione del divino Volere: "Poiché né olocausti, né sacrifici hai gradito, allora Io ho detto: Vengo, o Dio, a fare la tua Volontà". Ma, oggi, è pure la vostra festa, o figli. Nello stesso istante in cui il Verbo s'incarna nel mio seno verginale, per ciascuno di voi si rende reale e concreta la possibilità di diventare veri figli di Dio, fratelli di Gesù e di ricevere il grande dono della sua Redenzione.

Nel momento stesso dell'incarnazione anch'Io divento per tutti voi vera Madre, nell'ordine soprannaturale, della vostra vita divina.Per questo oggi - seguendo un'ispirazione dello Spirito Santo, avuta in un intenso momento di preghiera - il "mio" Papa apre la Porta Santa e dà inizio all'Anno Giubilare della Redenzione. La redenzione ha il suo inizio nel momento dell'incarnazione di Gesù, prosegue durante tutta la sua esistenza e raggiunge il culmine nel sacrificio, del suo Corpo per voi donato e del suo Sangue versato per voi, che si compie sulla vetta del Calvario e si rinnova ancora misticamente sull'altare. Corrispondete tutti a questo periodo straordinario di grazia, che l'amore misericordioso di Gesù ha preparato per questa generazione così lontana e pervertita, così ribelle e minacciata, così dominata da Satana e dagli spiriti del male, e perciò immensamente bisognosa di essere salvata.

Quest'Anno Santo diventa l'estremo tentativo del Cuore divino di Gesù e del mio Cuore Immacolato per farvi tutti camminare sulla strada del ritorno a Dio, in un sincero pentimento dei vostri peccati e con un serio impegno di conversione, che vi conduca ad operare nella giustizia e nella carità, nella bontà e nella donazione, per il bene di tutti. Ora diventa urgente il mio materno richiamo che, attraverso voi, miei prediletti, Io voglio rivolgere a tutti i miei figli. Ai miei poveri figli smarriti, perché sedotti dall'ateismo che domina ovunque e che vivono in un continuo ed ostinato rifiuto di Dio, dico con voce supplichevole: "Tornate al Dio della vostra salvezza e della vostra pace!" . Ai miei poveri figli peccatori, sedotti dal male, dall'odio e dalla violenza, ripeto con accorato lamento di Madre: "Tornate a Dio, che vi attende con l'amore di un padre; lasciatevi lavare dal Sangue prezioso e purificare dalla infinita misericordia di mio Figlio Gesù!".

Ai figli della Chiesa, che vive oggi il momento della sua agonia e della sua passione redentrice, ripeto il mio materno invito a camminare sulla strada dell'amore e dell'unità, della fedeltà e della santità, della preghiera e della penitenza. A tutta l'umanità, con la forza di una madre angosciata, che vede il pericolo mortale che la minaccia, voglio gridare: "Spalancate le porte a Cristo che viene. Lui solo è Dio con voi. Lui solo è il vostro Redentore. Lui solo è il vostro Salvatore". Se accogliete il mio invito, verrà presto a voi la nuova era di giustizia e di pace, ed il mio Cuore Immacolato avrà il suo trionfo nel vedervi tutti incamminati sulla strada della glorificazione del Padre, dell'imitazione del Figlio e della piena comunione con lo Spirito Santo».

1 aprile 1983. Venerdì Santo. Tutto è compiuto!

«"Tutto è compiuto". Sono le ultime parole prima del forte grido con cui mio Figlio Gesù ha reso lo spirito. Restate oggi con Me sotto la Croce, figli prediletti, per comprendere il significato di queste sue parole. È il Venerdì Santo. È il giorno della sua passione e della sua morte sulla Croce; è il momento prezioso della vostra redenzione.

Entriamo nell'intimo del Cuore di Gesù per assaporare l'amarezza della sua anima e per penetrare il mistero profondo della sua immolazione. Tutto è compiuto nell'attimo in cui il suo Corpo è immolato ed il suo Sangue è versato per voi. Tutto fu ordinato, nella sua vita, a questo supremo momento: ogni giorno della sua terrena esistenza, quanto ha desiderato consumare questa sua Pasqua di passione e di morte per voi! Oggi mi trovo sotto la Croce sulla quale mio Figlio vive la sua tremenda agonia, con accanto Giovanni che tutti vi rappresenta. In unione di anima con Gesù, a cui sono intimamente associata nella sua opera redentrice, percorriamo insieme i momenti che lo hanno condotto al suo perfetto compimento. Il gioioso momento della Annunciazione quando il Verbo del Padre, incarnandosi nel mio seno verginale, ha assunto quel Corpo per Lui preparato e che gli ha consentito di incominciare subito la sua preziosa opera di Redenzione. Il giorno radioso del suo Natale nella povera capanna di Betlemme quando, nel suo tenero corpo di bimbo, Io intravvedevo i segni del vero Agnello di Dio chiamato ad offrirsi in sacrificio perfetto per la salvezza del mondo. Gli anni sereni della sua infanzia dopo il ritorno dall'esilio sofferto in Egitto, quando lo contemplavo ogni giorno aprirsi come un fiore al sole della bellezza, della grazia e della divina sapienza. I lunghi anni della sua adolescenza, mentre vedevo crescere il suo corpo in cui si rifletteva la sintesi di ogni umana perfezione, proteso al lavoro di ogni giorno e segnato dal sudore e dalla fatica.

Oh! spesso con l'anima contemplavo già le sue mani ed i suoi piedi trapassati dalle ferite, il suo corpo cosparso di sangue... ed allora mi chinavo su di Lui con rinnovata tenerezza di mamma. I brevi anni della sua vita pubblica, in cui a tutti annunciò il Vangelo di salvezza, mentre guariva e perdonava, chiudeva ferite e risanava da malattie, mentre perdonava i peccati e compiva innumerevoli miracoli. Quante volte, accanto a Me, sua mamma cui tutto confidava, con lo spirito si giungeva assieme sulla cima del Calvario e si viveva il momento del suo doloroso commiato! " Tutto è compiuto".

E Gesù cercò di preparare i suoi discepoli allo scandalo di questo momento: "Il Figlio dell'uomo dovrà salire a Gerusalemme, dove sarà consegnato nelle mani dei pagani e verrà sputacchiato, flagellato, condannato, crocifisso, ma il terzo giorno risorgerà". Ora lo guardo appeso alla Croce e vedo le sue mani ed i suoi piedi squarciati da orrende ferite, la corona di spine aprirgli nel capo rivoli di sangue che scendono e sfigurano il suo volto. Mentre il suo Corpo viene scosso dai forti tremiti della febbre e dell'agonia, le sue labbra si aprono ancora per le sue ultime parole: "Tutto è compiuto". La Volontà del Padre è ormai fatta. Ogni circostanza della sua vita è stata orientata a questo perfetto compimento... La sua Opera qui si riassume in un gesto cui tutto fu sempre ordinato: nel dono divino, ineffabile e prezioso della sua Redenzione. Come Lui, anche voi, miei figli prediletti, siete da Me preparati a questo supremo momento, perché il disegno del Padre si compia in questa nuova ora di passione redentrice per la Chiesa. Ogni cosa nella vostra vita ha questo profondo significato.

Leggete con Me, Madre Addolorata, nel libro sigillato della vostra esistenza: in essa tutto è stato da Dio preparato e da Me ordinato con amore, come ho fatto con mio Figlio Gesù. Posso così aiutare anche voi a compiere oggi il volere del Padre. Amate tutti con cuore aperto e generoso, risanate da malattie, chiudete ferite profonde, donate la grazia e la pace, rimettete i peccati. E preparatevi a salire con Me il vostro Calvario (...)».