MaM
Messaggio del 10 ottobre 1985:Cari figli, anche oggi desidero invitarvi a vivere i messaggi in parrocchia. Voglio invitare particolarmente i giovani della parrocchia, che mi è cara. Cari figli, se vivrete i messaggi, voi vivrete il seme della santità. Come Mamma, desidero chiamarvi tutti alla santità, perché la possiate comunicare agli altri. Voi siete uno specchio per gli altri. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Don Stefano Gobbi - Messaggi anno:1993

Rubbio (Vicenza), 1° gennaio 1993. Festa di Maria Santissima Madre di Dio. Il tempo della grande prova.

«Miei prediletti e figli consacrati al mio Cuore Immacolato, oggi vivete spiritualmente uniti, nel celebrare la solennità liturgica della mia divina Maternità. Sono vera Madre di Dio. Nel mio seno verginale il Verbo del Padre ha assunto la natura umana ed è diventato vostro fratello. Sulla Croce, pochi istanti prima di morire, Gesù mi ha affidato l'umanità da Lui redenta e salvata. Sono così diventata Madre di tutta l'umanità. È per la mia funzione di Madre di Dio e della umanità, che intervengo nella vostra vita, nella vita della Chiesa e della umanità, per aiutarvi a realizzare il disegno del ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Jaurù (Mato Grosso - Brasile), 2 febbraio 1993. Presentazione di Gesù Bambino al Tempio. Nel tempio del mio Cuore Immacolato.

«Lasciatevi portare fra le mie braccia materne, figli prediletti, come bambini appena nati, nel tempio spirituale del mio Cuore Immacolato.

- Nel Tempio del mio Cuore Immacolato, vi offro alla gloria perfetta della Santissima e Divina Trinità. Vi offro alla gloria del Padre, che pone in voi la sua compiacenza, e vi conduco, in ogni momento della vostra esistenza, a fare con amore, con docilità, con filiale abbandono il suo divino Volere. Così, come in cielo, anche su questa terra il Padre Celeste è glorificato ed il suo Nome viene adorato e santificato. Vi offro alla gloria del Figlio, che riversa su di voi il fiume della sua divina Misericordia, per cancellare dalle vostre anime ogni ombra di male e di peccato, vi imprime la sua Immagine di Figlio Unigenito del Padre e vi associa al suo divino Splendore, così da rendere voi stessi Luce per la rivelazione di tutte le genti. Per questo vi conduco, con dolce fermezza, sulla strada della fede e della purezza, della speranza e della mortificazione, dell'amore e di una sempre più grande santità.

Vi offro alla gloria dello Spirito Santo, che si dona a voi con inesauribile abbondanza, per condurvi dentro il cuore del suo stesso disegno di amore al Padre ed al Figlio, così da rendervi testimoni ardenti della divina Carità. Per questo vi ottengo i suoi sette santi Doni, che vi danno vigore e costanza, coraggio e forza, zelo e perseveranza nell'adempiere alla missione che vi è stata affidata. Così, mentre nel tempio dell'universo creato Dio viene negato, vilipeso e bestemmiato, nel Tempio del mio Cuore Immacolato la Santissima e Divina Trinità riceve ancora oggi, dalla bocca dei miei piccoli bambini, la lode e la sua perfetta gloria.

- Nel Tempio del mio Cuore Immacolato, vi formo per il più grande splendore della Chiesa, nuovo Israele di Dio. Nel tempo della grande prova per la Chiesa, voi diventate l'aiuto, da lei ardentemente atteso, che il mio Cuore Immacolato le dona, per questi sanguinosi momenti della grande tribolazione. Così vi conduco alla eroica testimonianza a Cristo ed al suo Vangelo, facendovi annunciatori coraggiosi di tutte le verità della fede cattolica, in modo da illuminare con la vostra luce la tenebra profonda di questi tempi di grande apostasia. Per mezzo di voi la Chiesa verrà sempre più illuminata e ritroverà fiducia e forza, perché possa adempiere al compito della seconda evangelizzazione, a cui viene fortemente sollecitata dallo Spirito.

- Nel Tempio del mio Cuore Immacolato, dono a tutta la umanità il rifugio invocato ed atteso, per questi tempi della grande prova che è ormai giunta. In questi anni quanti miei figli vedrete accorrere affamati e disperati, calpestati e feriti, a cercare protezione e salvezza nel Tempio del mio Cuore Immacolato. Desidero che il compito affidato al mio Movimento Sacerdotale Mariano sia portato a termine nel più breve tempo e che tutti facciano al più presto la Consacrazione al mio Cuore Immacolato, che Io vi domando per questi giorni della grande prova. È per questo che oggi, mio piccolo bambino, ti trovi ancora in un luogo così lontano, dove Io sono glorificata e Gesù viene adorato da un grande numero di miei figli piccoli, poveri, umili, semplici, ma fedeli e docili alle richieste della vostra Mamma Celeste.

Nel cuore di tutti i miei piccoli bambini Io pongo la mia dimora, in cui Io stessa mi rifugio per essere consolata dal vostro tenero e filiale amore e ottenere quella grande riparazione, che Io vi ho domandato e di cui ho bisogno, per abbreviare le grandi sofferenze di questi vostri giorni». 

Sao Paulo (Brasile), 11 febbraio 1993. Anniversario della Apparizione di Lourdes. I pericoli che vi minacciano.

«Guardate oggi allo splendore della vostra Mamma Celeste, che è apparsa a Lourdes come la Immacolata Concezione. Sono apparsa per annunciarvi che siete entrati nel tempo della mia piena manifestazione. Sono apparsa per indicarvi il cammino, che dovete percorrere, in questi vostri ultimi tempi. Sono apparsa per adempire al mio compito di Mamma verso di voi miei figli, tanto insidiati dal mio e vostro Avversario. Nel tempo della grande prova, Io vi indico i pericoli che vi minacciano.

- Il pericolo più grave è quello di soccombere alla seduzione del mondo in cui vivete, di diventare vittime del peccato e del male, di ritornare sotto la schiavitù di Satana e del suo diabolico potere. Allora Io mi sono a voi manifestata come la Immacolata Concezione, cioè come la sola creatura che non ha mai conosciuto l'ombra di peccato, neppure del peccato originale, che ogni persona contrae nel momento della sua umana concezione. E vi ho rivolto il mio materno invito a camminare sulla strada del bene e della grazia, della purezza e della umiltà, dell'amore e di una sempre più grande santità. Vi ho anche chiesto di usare quei mezzi che sono indispensabili per percorrere questo difficile cammino: la penitenza ed il sacramento della Riconciliazione.

- Un altro pericolo che vi minaccia è quello di lasciarvi assorbire da un'azione disordinata, dimenticando così la forza potente che ha la preghiera, per ottenere la grazia della conversione a tanti miei poveri figli peccatori. Allora vi ho invitato a pregare molto per la conversione dei peccatori, mostrandovi, attraverso la mia piccola figlia Bernadette, come la preghiera più efficace e da Me preferita sia quella del Santo Rosario.

- Infine vi è il continuo pericolo di ammalarvi, di lasciarvi prendere dallo scoraggiamento e dalla sfiducia, così da ridurvi ad una vera, spirituale impotenza. Allora ho voluto manifestarmi anche come medicina ai vostri mali, aiuto alle vostre necessità, sostegno alla vostra umana debolezza. Vi ho invitato ad andare a lavarvi alla fontana, con quell'acqua che Io ho fatto miracolosamente sgorgare dalla roccia su cui sono apparsa.

Oggi che il tempo della grande prova è ormai giunto, Io vi ripeto il mio invito materno a seguirmi sulla strada della grazia e della purezza, della penitenza e della preghiera, per ottenere il dono della guarigione e della salvezza».

Fatima (Portogallo), 15 marzo 1993. Ti ho voluto qui.

«Oggi vi invito a venire spiritualmente qui, miei figli prediletti, nella povera Cova da Iria in Fatima, dove Io sono apparsa per essere luce sul vostro cammino, in questo periodo di tempo che voi state vivendo. Per questo ancora ti ho voluto qui, mio piccolo bambino; ai miei piedi, nello stesso luogo ove Io ho fatto sorgere questa grande Opera di amore del mio Movimento Sacerdotale Mariano.

Ti ho voluto qui, per accogliere, dalle tue mani, questa mia Opera, che ormai si è diffusa in tutto il mondo e, per mezzo di essa, mi giunge da ogni parte l'omaggio dei Sacerdoti prediletti e dei miei figli che si consacrano al mio Cuore Immacolato. Questa risposta generosa che Io ricevo, specialmente dai piccoli, dai poveri, dai semplici, dagli umili, dona tanta gioia al mio Cuore materno e consola il mio grande dolore.

Ti ho voluto qui, per dirti che ora dovete entrare tutti al più presto nel rifugio sicuro del mio Cuore Immacolato. Come Noè, in nome del Signore, invitava ad entrare nell'arca coloro che dovevano essere salvati dal diluvio, così ora tu, mio più piccolo bambino, in nome della tua Mamma Celeste, devi invitare ad entrare nel rifugio del mio Cuore Immacolato coloro che devono essere protetti, difesi e salvati dalla grande prova che è ormai giunta per la Chiesa e per tutta l'umanità.

Ti ho voluto qui, perché devi comunicare a tutti che ormai, da questo anno, siete entrati negli avvenimenti che vi sono stati da Me predetti e che sono contenuti nella terza parte del segreto, che non vi è stato ancora svelato. Ora esso verrà reso palese dagli stessi avvenimenti che stanno per accadere nella Chiesa e nel mondo. La mia Chiesa sarà scossa dal vento impetuoso dell'apostasia e della incredulità, mentre colui che si oppone a Cristo entrerà nel suo interno, portando così a compimento l'abominio della desolazione, che vi è stata predetta dalla Divina Scrittura.

L'umanità conoscerà l'ora sanguinosa del suo castigo: sarà colpita dal flagello delle epidemie, della fame e del fuoco; molto sangue verrà sparso sulle vostre strade; la guerra si estenderà ovunque, portando sul mondo una incommensurabile devastazione. Tutti voi miei poveri figli dovrete portare il peso di grandi sofferenze e di indicibili dolori, perché si farà a tutti manifesto il grande miracolo della Divina Giustizia e della Misericordia. Per questo oggi, dal mio Santuario di Fatima, rinnovo il pressante invito a rifugiarvi in Me, con la vostra consacrazione al mio Cuore Immacolato, ed a moltiplicare ovunque i Cenacoli di preghiera, che Io vi ho domandato, fra i sacerdoti, i piccoli, i giovani e nelle famiglie.

Non abbiate paura. Non lasciatevi prendere dallo scoraggiamento. Io sono sempre con voi. Ti ho voluto qui, perché a tutti devi annunciare che è giunto il tempo in cui Io mi renderò manifesta, in maniera straordinaria, a tutti coloro che si sono a Me consacrati e fanno parte della mia schiera vittoriosa. Da questo luogo, ove Io sono apparsa come la Donna vestita di sole, per essere la vostra Luce in questi tenebrosi anni della grande tribolazione, tutti vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».

Rubbio (Vicenza), 8 aprile 1993. Giovedì Santo. Un servizio di amore.

«Figli prediletti, è la vostra festa; è la vostra Pasqua. Oggi ricordate la istituzione del nuovo Sacrificio e del nuovo Sacerdozio, avvenuta nell'Ultima Cena. Riuniti attorno ai Vescovi nella concelebrazione, rinnovate le vostre promesse di fedeltà a Gesù ed alla Chiesa. Voi siete i suoi ministri; voi siete i suoi servi tori. Sia il vostro ministero sacerdotale un servizio di amore.

- Amate Gesù che vi ha scelti, chiamati e consacrati per perpetuare nel tempo il suo Sacrificio, compiuto sulla Croce per la salvezza del mondo. Gesù domanda a voi suoi Sacerdoti solo di essere amato. Ve lo chiede con l'ansia di un assetato, che attende gemendo una goccia di acqua; con il desiderio di un affamato, che stende la mano per avere un pezzo di pane; con l'ardore di un innamorato, che brama di ricevere amore dalla persona che ama. Miei figli prediletti, aprite il vostro cuore sacerdotale al perfetto amore verso mio figlio Gesù. Il vostro amore sul suo Cuore è un balsamo che addolcisce l'amarezza di sentirsi così poco amato, in questi tempi in cui il cuore degli uomini è diventato gelido, freddo, chiuso dall'egoismo e da una grande aridità. Mai come oggi l'Amore non è amato. Voi, suoi Sacerdoti, amate Gesù, che è circondato da grande freddezza e da una generale indifferenza. Sia il vostro ministero sacerdotale un servizio di amore per Lui. Deponete una carezza sul suo viso tante volte sfigurato; fasciate il suo capo trapassato da spine profonde; baciate le sue labbra per sentire l'amarezza del suo calice; cospargete di balsamo il suo corpo ricoperto dal sudore e dal sangue; riparate con la vostra presenza al ripetersi di innumerevoli abbandoni; donate a Lui la vita come amoroso compenso ai tradimenti che continuano. Entrate con Gesù nel Getsemani e vivete con Lui le ore dolorose della sua interiore agonia.

- Amate i suoi e vostri fratelli, con la delicatezza infinita del suo amore divino. Imparate da Gesù che è mite ed umile di cuore. Imparate da Gesù ad amare. Cingete anche voi il grembiule per parvi al servizio del prossimo. Sia il vostro ministero sacerdotale un servizio di amore per tutti. Lasciate che in voi sia Gesù stesso ad amare. Ai poveri date la sua ricchezza; ai ricchi la sua povertà; ai sani la sua debolezza; agli ammalati il suo vigore; ai peccatori la sua salvezza; ai moribondi il suo Paradiso; agli affamati il suo Corpo; agli assetati il suo Sangue; ai deboli il suo sostegno; ai piccoli la sua difesa; a tutti la sua divina carezza. In questo giorno del giovedì santo, figli prediletti, imparate da Gesù ad amare. Per questo oggi vi invito ad entrare tutti nel Getsemani del suo divino amore per non uscirne mai più».

Rubbio (Vicenza), 9 aprile 1993. Venerdì Santo. Si rinnova la sua dolorosa passione.

«Figli prediletti, venite con Me sul Calvario, per vivere l'ora dolorosa della passione e della morte di mio figlio Gesù. Con quanta fatica percorre il cammino verso il Golgota, portando sulle spalle piagate il peso del suo patibolo. Come sono lontane le voci del suo trionfo: "Osanna al Figlio di David. Benedetto Colui che viene nel nome del Signore". Al posto dei rami di palme e di olivi, vi sono le lance dei soldati di Roma; al clamore osannante della folla, le grida e gli oltraggi dei carnefici; al canto di gioia dei bimbi, il pianto delle donne fedeli; all'incedere maestoso e regale, il lento procedere portando sulle spalle la Croce.

Non vi sono le folle nutrite da Gesù con il suo pane; gli ammalati portati a guarigione; i peccatori condotti sulla strada del bene; gli apostoli scelti per essere i suoi testimoni. Vi è però sua Madre, con accanto l'amato Giovanni che tutti vi rappresenta, miei figli prediletti. Assieme baciamo le sue piaghe; raccogliamo il suo sangue; chiudiamo le sue ferite profonde; ravviviamo i suoi capelli intrisi di sangue; asciughiamo il suo volto da sputi e percosse;ripuliamo il suo corpo martoriato, ricoperto da ingiurie; beviamo il sangue e l'acqua che escono dal suo Cuore trafitto. E viviamo per sempre nell'anima la sua passione dolorosa. Questa sua dolorosa passione si rinnova in questi ultimi tempi, in cui la grande prova è giunta per tutti.

Si rinnova la sua dolorosa passione per la Chiesa suo mistico Corpo. Anch'essa è chiamata ad entrare nel Getsemani della sua agonia; anch'essa conosce il bacio del tradimento, il rinnegamento e l'abbandono da parte dei suoi; anch'essa deve assaporare tutta l'amarezza del suo calice; pure essa viene vilipesa, flagellata e coronata di spine; pure essa conosce la condanna ed il vituperio di molti; pure essa viene crocifissa ed immolata, perché il disegno del Padre Celeste si compia.

Si rinnova la sua dolorosa passione per voi, miei figli prediletti. Per questo da tanto vi ho chiamati ad entrare, con la vostra consacrazione, nel Getsemani del mio Cuore Immacolato. Per formarvi alla vostra sacerdotale immolazione e donarvi la forza di procedere senza paura verso il Calvario del vostro martirio, accanto a me Madre addolorata, che vi ho generati sotto la Croce su cui è stato ucciso mio figlio Gesù.

Il tempo della vostra dolorosa passione è ormai giunto. Anche voi sarete perseguitati e percossi, respinti e condannati, imprigionati ed uccisi. Ma non lasciatevi prendere da timore o da paura. Io vi sono vicina come lo sono stata sotto la Croce. Vi sono accanto nell'ora della dolorosa passione che si rinnova per voi, miei prediletti, perché anche oggi è sotto la vostra Croce che Io adempio alla mia funzione di Madre dei tempi nuovi, che nascono dal vostro doloroso patire».

Rubbio (Vicenza), 10 aprile 1993. Sabato Santo. Accanto ad ogni sepolcro.

 «Vivete con Me in preghiera, nel silenzio e nell'attesa, accanto al sepolcro, ove riposa il Corpo esanime di mio figlio Gesù. Figli prediletti, vivete accanto a Me, in questo giorno del mio immacolato dolore. È il giorno della mia nuova e spirituale maternità. È il solo giorno che sono rimasta senza mio Figlio. È il primo giorno in cui mi sento chiamata a fare da Mamma a voi, alla Chiesa ed a tutta l'umanità. Da oggi, come Mamma, sono accanto ad ogni sepolcro, in cui viene deposto ogni mio nuovo figlio.

Sono accanto al sepolcro, ove riposano milioni di bimbi innocenti, che non sono mai nati alla vita, perché uccisi nel seno delle loro madri. Dentro il sepolcro nuovo, ove è deposto il Corpo di mio Figlio, Io vedo raccolti tutti questi innumerevoli sepolcri e lacrime copiose scendono dal volto di una Mamma che piange tutti i suoi bambini, uccisi in maniera così disumana e crudele.

Sono accanto al sepolcro, dove giacciono tutte le vittime dell'odio, della violenza, delle guerre e che vengono deposte in fosse comuni, senza alcun gesto di umana pietà.

Sono accanto al sepolcro, ove riposano nel sonno della morte tutti i miei figli peccatori, poveri,ammalati, emarginati, perseguitati, oppressi e calpestati.

Sono accanto al sepolcro che raccoglie le spoglie mortali dei miei figli sacerdoti, dei religiosi, di coloro che hanno consacrato la vita al servizio di mio figlio Gesù. Accanto ad ogni sepolcro oggi voglio vegliare assieme a voi, miei prediletti, nel dolore e nella preghiera. Da questo sabato santo, ogni giorno, lacrime copiose scendono dai miei occhi materni e misericordiosi, per piangere su ogni mio nuovo figlio che viene condotto al sepolcro. Ma accanto ad ogni sepolcro, veglio sopra tutto nella speranza e nell'attesa.

Da quando mio figlio Gesù è uscito dal suo sepolcro ancora vivo, vittorioso della morte e degli inferi, Io attendo con fiducia il momento in cui anche tutti i miei figli usciranno dai loro sepolcri, per partecipare per sempre alla vita immortale, che Gesù vi ha ottenuto con la sua morte e la sua resurrezione».

Rubbio (Vicenza), 11 aprile 1993. Pasqua di Resurrezione. La Pasqua dei tempi nuovi.

 «Figli prediletti, rallegratevi con me, Madre gioiosa della Resurrezione. I vostri cuori di bambini appena nati, come piccoli fiori bianchi sbocciati nella tormenta sanguinosa del Calvario, esultino di purissima gioia pasquale. Gesù vilipeso, flagellato, incoronato di spine, condannato al patibolo, crocifisso, ucciso e sepolto, oggi esce vittorioso dal suo sepolcro, nello splendore della sua gloria divina. Gesù è vivo; Gesù è santo; Gesù è immortale; Gesù è Dio! Nella Luce del suo corpo risorto, Gesù Cristo diffonde sul mondo e sull'intero universo lo Splendore del Padre, il Riflesso della sua gloria, l'Impronta della sua divina sostanza.

E pace scende nelle vostre anime, liberate dalla schiavitù di Satana e del peccato; nei vostri cuori, purificati dalla forza del suo amore; nelle vostre menti, aperte al dono della sua Parola di vita; nei vostri spiriti, su cui si posa soave il suo stesso Spirito; sui vostri occhi, sollecitati a riflettere la sua vivissima Luce; sui vostri corpi, chiamati a conoscere l'esperienza nuova della divina immortalità. Sì, Gesù Cristo ha vinto la morte; ha fatto suo schiavo Satana, l'antico avversario; vi prende per mano e vi conduce nel regno stupendo della sua libertà. Non vi rattristi l'ora, che l'umanità sta vivendo, di un nuovo Getsemani; non vi scoraggi il sopravvento che il male oggi ha nel mondo; non vi spaventi Satana che è giunto al vertice del suo diabolico dominio.

Ora l'umanità giace nel suo sepolcro della morte, del peccato, della impurità, straziata dal vento impetuoso della violenza e dell'odio. Presto anch'essa uscirà da questo suo immenso sepolcro, per vivere la Pasqua dei tempi nuovi, quando Gesù ritornerà nella gloria ad instaurare il suo Regno di amore e di vita. Disponetevi a vivere la Pasqua dei tempi nuovi. È la Pasqua preparata per voi. È la Pasqua che vi attende alla fine del tenebroso periodo della purificazione e della grande tribolazione, che ora state vivendo. È in una grande speranza ed in questa attesa sicura, che dovete vivere il tempo della grande prova che è ormai giunta per tutti.

In questa Pasqua del 1993, Io vi invito a guardare tutti a "Gesù Cristo, il testimone fedele, il primo risuscitato dai morti, il capo dei re della terra. Gesù Cristo ci ama, ci ha liberati con il sacrificio della sua vita, per farci regnare con Lui come sacerdoti al servizio di Dio suo Padre. A Lui sia la gloria e la potenza per sempre. Attenzione! Gesù Cristo viene fra le nubi e tutti lo vedranno, anche quelli che lo uccisero. I popoli della terra saranno sconvolti. Sì, Amen". (Ap. 1, 5-6). Figli prediletti, nella gioia pasquale di questo annuncio, che vi porta alla pace, con mio Figlio risorto, oggi tutti vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».

Sant'Omero (Teramo), 1° maggio 1993. Primo sabato. La mia materna presenza.

«Figli prediletti, oggi vi invito a vivere, con particolare impegno, la vostra consacrazione al mio Cuore Immacolato. È il modo migliore di offrirmi questo mese di maggio, che è stato dedicato dalla Chiesa ad una mia particolare venerazione. In questo mese vi sono specialmente vicina e desidero fare sentire a ciascuno di voi la mia materna presenza. Voi riuscite a sentire la mia presenza di Mamma accanto a voi se, come piccoli bambini, vi abituate a fare ogni cosa insieme con Me. Pregate con Me, lavorate con Me, amate con Me, soffrite con Me, tacete con Me. Il silenzio deve diventare per voi il segno della mia materna presenza.

Sia il vostro un silenzio esteriore, che vi protegge dal rumore assordante di voci e di immagini, che riempiono in continuazione il trascorrere delle vostre giornate. Sottraetevi alle facili seduzioni della stampa e della televisione, questo mezzo terribile usato dal mio Avversario, per allontanarvi da Me e da mio figlio Gesù.

Sia il vostro un silenzio interiore, che vi conduce ad ascoltare, con amore e con fede, la sola Parola di Dio. Penetrate nel mistero profondo di verità e di bellezza, che viene a voi rivelato nel Vangelo. Il Vangelo di Gesù sia la sola parola di vita da voi cercata, accolta, amata e vissuta.

Sia il vostro quel silenzio interiore che vi conduce alla contemplazione ed alla preghiera. Diventi più intensa la vostra preghiera. Sia una vera preghiera del cuore, che voi fate con Me e per mezzo di Me. Per questo fioriscano ovunque i Cenacoli di preghiera, che Io vi ho domandato, come fiori profumati che sbocciano sul deserto di una grande aridità e di una generale dissipazione. Mortificatevi nei sensi. La lingua si sciolga solo per parole di sapienza e di bontà. Sia sempre chiusa la vostra bocca ai giudizi, alle critiche, alle offese, alle mormorazioni, alle calunnie, alla doppiezza ed alla insincerità. Gli occhi si aprano per vedere le piaghe profonde degli ammalati, dei poveri, dei piccoli, degli abbandonati, dei percossi, dei perseguitati, degli oppressi, degli uccisi.

Chiudete il vostro sguardo alla impurità ed alla malizia, al male ed alla cattiveria, alla seduzione ed alla empietà. Aprite le vostre mani all'aiuto di tutti; camminate sulle strade aspre ed insanguinate alla ricerca dei miei poveri figli smarriti; offritemi il vostro cuore, perché Io possa amare in voi e per mezzo di voi, in modo che tutti possano ricevere il conforto della mia presenza materna.

Figli prediletti, questi sono i fiori che vi domando di donarmi, per rendere a Me più gradito questo mese di maggio che oggi voi incominciate. Solo così mi sentite sempre a voi vicina. Solo così diffondete attorno a voi il carisma della mia materna presenza. Solo così riflettete la mia luce di amore e di speranza. Solo così vivete la consacrazione che mi avete fatto. Allora, per mezzo di voi, la Mamma Celeste viene sempre più invocata, accolta, seguita e vissuta ed il mio Cuore Immacolato ottiene il suo più grande trionfo». 

Santuario di Caravaggio, 13 maggio 1993. Anniversario della prima apparizione a Fatima. Gli anni sanguinosi della battaglia.

«In questo venerato Santuario, con una intera giornata di Cenacolo, voi sacerdoti e fedeli del mio Movimento della regione di Lombardia, oggi ricordate l'anniversario della mia prima apparizione, avvenuta in Fatima nella povera Cova da Iria. Siete ancora dentro il tempo di questa mia apparizione. Siete sopratutto nel cuore di questo mio messaggio. La lotta fra la Donna vestita di sole ed il Dragone rosso, in questi anni, ha raggiunto il suo vertice più alto.

Satana ha instaurato il suo regno nel mondo. Ora vi domina da vincitore sicuro. Le potenze che ordinano e dispongono gli avvenimenti umani, secondo i loro perversi disegni, sono quelle tenebrose e diaboliche del Male. Sono riuscite a portare l'umanità tutta a vivere senza Dio; hanno ovunque diffuso l'errore dell'ateismo teorico e pratico; hanno costruito i nuovi idoli, di fronte a cui l'umanità si prostra in adorazione: il piacere, il denaro, l'orgoglio, la impurità, il predominio, e l'empietà. Così, in questi vostri anni, la violenza si è sempre più diffusa; l'egoismo ha reso duri ed insensibili i cuori degli uomini; l'odio è divampato come fuoco bruciante; le guerre si sono moltiplicate in ogni parte del mondo e vivete ormai dentro il pericolo di una nuova, terribile guerra mondiale, che porterà alla distruzione di popoli e nazioni e da cui nessuno uscirà vincitore.

Satana è riuscito ad entrare nella Chiesa, nuovo Israele di Dio. Vi è entrato con il fumo dell'errore e del peccato, della perdita della fede e dell'apostasia, del compromesso con il mondo e della ricerca dei piaceri. In questi anni è riuscito a sedurre vescovi e sacerdoti, religiosi e fedeli. Le forze massoniche sono entrate nella Chiesa, in maniera subdola e nascosta, ed hanno posto la loro roccaforte nello stesso luogo ove vive ed opera il Vicario di mio Figlio Gesù.

Vivete gli anni sanguinosi della battaglia, perché la grande prova è ormai giunta per tutti. Si sta realizzando quanto è contenuto nella terza parte del mio messaggio, che ancora non vi è stato svelato, ma che ormai è reso palese dagli stessi avvenimenti che state vivendo. Per prepararvi ad essi, Io ho fatto sorgere, in ogni parte del mondo, la mia Opera del Movimento Sacerdotale Mariano. E così ho scelto questo mio più piccolo e povero bambino e l'ho portato ovunque, come strumento del mio materno disegno di salvezza e di misericordia.Per mezzo di lui vi ho chiamato da ogni parte a consacrarvi al mio Cuore Immacolato; ad entrare tutti nel sicuro rifugio che la Mamma Celeste ha preparato per voi; a moltiplicare i Cenacoli di preghiera come parafulmini che vi proteggono dal fuoco del castigo.

Quanti di voi mi hanno risposto con filiale amore e con grande generosità. Ormai il mio disegno sta per attuarsi ed il compito, che ho affidato a questo mio piccolo figlio, sta per essere compiuto. Per questo oggi vi guardo con la particolare compiacenza di una Mamma che viene da voi consolata e glorificata. Vi invito a vivere senza paura, ma con grande fiducia e speranza, questi anni sanguinosi della battaglia. Dal calice di sofferenze mai provate fin'ora, uscirà il sole divino di una nuova era, dall'umanità mai conosciuta, di grazia e di santità, di amore e di giustizia, di gioia e di pace».